L'emergenza da coronavirus sta mettendo a dura prova le scuole paritarie e le famiglie che vi mandano i figli. Le famiglie sono in difficoltà a pagare le rette che, in assenza di una realtà parità economica, sono l'unica forma di finanziamento delle scuole. Sul tema il consigliere di Forza Italia, Nicola Marcello, ha presentato un'interrogazione in cui sostiene che "in assenza sussidi ed interventi straordinari statali, regionali e locali la maggior parte di queste strutture “private” dai nidi fino alle superiori a settembre non saranno in grado di riaprire, facendo già sforzi immagini nel sostenere la didattica on-line fino a giugno". Inoltre, "i costi per la comunità sarebbero da capogiro qualora tutta la didattica privata venisse meno, anche in parte, nella nostra Città e nella nostra Provincia , oltre a non avere spazi pubblici idonei per l’accoglienza"; le “persone” e soprattutto i più piccoli vengono prima degli altri e che l’assistenza e l’istruzione sono beni non derogabili né negoziabili
Marcello rileva che da indagini nazionali a seguito della pandemia e quindi la susseguente catastrofe economica con impossibilità delle famiglie a sostenere le rette circa il 30% delle scuole paritarie non riaprirebbero; in sede di emanazione del decreto “ Cura Italia” alcuni emendamenti di Fi e Fdi tesi ad istituire un fondo straordinario per coprire il mancato versamento delle rette e dare la possibilità a queste scuole di accedere ad un credito di imposta del 60% per gli affitti che devono pagare sono stati bocciati e non sostituiti da altre norme paritetiche
Il consigliere di Forza Italia chiede eprtanto l’istituzione di un fondo Comunale e Regionale a sostegno del mancato versamento delle rette da parte delle famiglie in difficoltà accertata; l’accesso del Comune di Rimini ai fondi FSE e FEG (fondo europeo per la globalizzazione) per il sostegno scolastico in casi eccezionali; la richiesta al Governo per una defiscalizzazione immediata a favore degli Enti scolastici che riusciranno a rimanere e delle famiglie che riusciranno a pagare le rette; un abbattimento e non solo un rinvio dei tributi comunali per le scuole paritarie.