(Rimini) Siccità, per Alessandro Rapone, amministratore di Amir, “il tema della dispersione idrica è senza dubbio centrale ed è diretta conseguenza di una condizione di vetustà di buona parte delle reti a livello nazionale”. Va però sottolineato che “se a livello nazionale la dispersione idrica raggiunge una media di circa il 38%, in Romagna abbiamo già ottenuto una delle migliori prestazioni, con una dispersione che si attesta al 19% (dati Istat 2015)”.
E’ per questo che “come Amir ci concentriamo sull’utilizzo e la gestione delle reti in condizioni ottimali”. Altre possibili soluzioni sono stte prospettate, “come il riutilizzo delle acque reflue, piuttosto che la desalinizzazione: si tratta di soluzioni integrate che, insieme a quella di una manutenzione/modernizzazione delle reti, implicano comunque ingenti investimenti pubblici”.
Considerando che “il tema della siccità è una diretta conseguenza dell’enorme emergenza attinente il cambiamento climatico, risulta chiaro che soltanto con una precisa volontà programmatoria in tema di modernizzazione delle reti potremo evitare nei decenni futuri un peggioramento circa la disponibilità della risorsa idrica ed il ripetersi di enormi sforzi economici in tempi così ristretti come sta succedendo ora in materia di gestione dei reflui fognari”.
Attualmente in Provincia di Rimini l’età media delle reti è di circa 26 anni, “cioè in grado di garantire una gestione della risorsa idrica in condizioni di efficienza, visto che viene individuato mediamente in massimo 40-45 anni il tempo di utilizzo delle reti”, precisa Rapone.
In prospettiva, “pur considerando gli interventi di manutenzione/sostituzione già programmati (interventi in sostituzione del 20% della rete), nel 2039 si può stimare di avere un’età media delle reti superiore ai 40 anni, con componenti del 22% che andranno a superare i 55 anni”. In Amir, quindi, si studia il piano per la sostituzione delle reti per lo più allo scadere del 2039.