(Rimini) Dopo l'inaugurazione della mostra realizzata dal Comune di Rimini e l'avvio del primo dei cinque workshop previsti, è iniziato questa mattina in III Commissione consiliare l'esame delle principali strategie sulla mobilità previste nel Piano Urbano della Mobilità Sostenibile del Comune di Rimini.
Al centro della presentazione dell'assessore alla Mobilità Roberta Frisoni e del dirigente del settore infrastrutture e mobilità Alberto Della Valle il tema del trasporto pubblico locale, vera e propria chiave di volta per raggiungere quegli obiettivi propri del Pums del Comune di Rimini, ovvero di quello strumento di programmazione di lungo periodo che sarà capace di delineare il quadro delle scelte strategiche e delle azioni d'intervento nell'ambito del sistema della mobilità urbana attraverso lo sviluppo delle varie modalità di trasporto in senso più ambientalmente sostenibile.
Con la presentazione in Commissione parte dunque anche in ambito istituzionale il confronto per discutere e condividere le linee d'azione prioritarie e le strategie di intervento, con l'obiettivo di giungere alla sua adozione entro la prossima estate e alla approvazione entro il 2018, prima d'arrivare alla presentazione formale del Piano.
Si tratta – ha detto l'ingegner Della Valle nella sua presentazione – di uno strumento innovativo per l'Italia e anche in Regione dove solo Parma si è già dotata di questo strumento mentre Ravenna è in fase d'adozione. Un Piano che al suo centro non ha solo un elemento trasportistico ma soprattutto quello per l'innalzamento della qualità della vita.
Nel suo intervento ha poi toccato i diversi elementi della Mobilità pubblica, ovvero il trasporto pubblico locale (bus, treni, etc...), il suo possibile sviluppo futuro ed il loro utilizzo da parte dei cittadini, il 72% sta privilegiando per i propri spostamenti l'auto o moto.
L'obiettivo è quello di portare il modal share auto (attualmente 86.000, 64,1 ogni 100 abitanti) e moto (31.350, 23,3 ogni 100 ab.) al di sotto del 50% entro il 2028, mantenendo come obiettivo intermedio raggiungere a favore della mobilità sostenibile un + 7% entro il 2021 lavorando soprattutto sul sistema di trasporto pubblico e sulla mobilità ciclabile, anche in modo integrato.
Ruolo strategico quindi quello del Trc che entrerà in esercizio nel 2019 con l'apertura della tratta Rimini-FS- Stazione FS e cambierà radicalmente il sistema del trasporto collettivo nel territorio riminese. Un asse portante del trasporto pubblico che potrà essere esteso fino alla fiera – ha ricordato l'assessore Frisoni - e integrato con altre linee portanti ad alta frequenza/alta mobilità. L'estensione del TRC alla Fiera coprirebbe un tragitto aggiuntivo di circa 4 km, che potrebbe essere percorso in 10 minuti circa, con servizi che nei momenti di punta potrebbero raggiungere frequenze dell'ordine dei 5 minuti, mentre a regime potrebbero tararsi sulle frequenze già previste per la tratta Rimini-Riccione (10 minuti), per giungere ad una capacità massima di trasporto tra i 1200 e i 1500 passeggeri per ora per direzione. Il prolungamento verso la fiera, e potenzialmente fino a Santarcangelo, consentirebbe di creare un vero e proprio asse portante del trasporto pubblico nel Comune di Rimini, una sorta di 'spina dorsale' che si innesta sui tessuti urbani e turistici più densi cui far confluire tutta una serie di altre linee e servizi di mobilità.
Nella sua presentazione l'ingegner Della Valle ha poi toccato altri punti nodali quali la riorganizzazione del TPL passando dall'attuale rete a linee ad alta mobilità (LAM) con percorsi dedicati, corsie preferenziali, alta frequenza; sistemi condivisi di trasporto, sviluppo delle opere complementari; realizzazione di poli intermodali capaci di far incontrare trasporto su ferro, Tpl, Trc, bici, auto.
Per questo in stato avanzato di sviluppo è l'Hub della stazione dove dei prossimi mesi è già previsto l'ampliamento del parcheggio pubblico di metropark che aumenterà rispetto alla dotazione attuale di 115 nuovi stalli che saranno realizzati entro l'anno in corso. Oltre ai nuovi posteggi anche la riorganizzazione degli spazi, attualmente invasi dal degrado, limitrofi che saranno, con un'operazione di riqualificazione, riorganizzati e destinati ad ospitare le biciclette che non vorranno avvalersi delle opportunità offerte dalla velo stazione, e moto.