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Festa della polizia, denunce in aumento del 5%, mentre i reati diminuiscono

Martedì, 10 Aprile 2018

(Rimini) In occasione della Festa della polizia, oggi in fiera a Rimini, la questura ha diffuso i dati relativi ai reati dell’ultimo anno. “Con riferimento ai risultati operativi conseguiti nel periodo compreso tra aprile 2017 e aprile 2018, ricordiamo le 324 persone arrestate e i 1575 denunciati (in aumento di quasi il 5% rispetto al periodo aprile 2016/aprile 2017)”, spegano dalla Questura. “I dati esposti risultano particolarmente significativi se si considera che le risposte in termini operativi fornite sono aumentate e che il numero dei reati in provincia ha subito una sensibile diminuzione. Se, da un lato, quindi, è risultata particolarmente efficace l’attività di prevenzione svolta sul territorio, dall’altro, l’attività repressiva e investigativa ha permesso di individuare un più alto numero di autori di reato”.
Con riferimento ai reati commessi in provincia di Rimini nel corso del predetto periodo “si assiste a un ulteriore calo della delittuosità: -9%, passando da 24.240 a 21.982 delitti. Già nel periodo immediatamente precedente infatti – aprile 2016/aprile 2017 – si era registrato un analogo calo della delittuosità in provincia). E il medesimo calo si registra anche sul territorio del solo comune di Rimini”.
A essere in calo è soprattutto la voce sintetica furti (-11,89%); l’ “esplosione” di tale voce consente di evidenziare che il dato in controtendenza relativo all’aumento dei furti con strappo (fenomeno diffuso soprattutto durante il periodo estivo) è compensato non solo dalla diminuzione del dato relativo ai furti con destrezza (-5%) – anche grazie ai servizi predisposti a bordo di autobus unitamente al personale dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia Municipale - ma anche del dato relativo ai furti in abitazione (-33%) e presso esercizi commerciali (-7%) e su auto in sosta (-8%).
Altro dato “estivo-sensibile”, e in controtendenza rispetto all’andamento generale della delittuosità in provincia, è quello relativo allo spaccio di sostanze stupefacenti, in aumento rispetto al periodo aprile 2016/aprile 2017: l’attività di prevenzione e contrasto articolata dalle Forze di Polizia già a partire dall’inizio dell’anno appena trascorso ha consentito l’emersione di un fenomeno che vede il periodo estivo il momento di particolare intensificazione.

Analizzando i dati raccolti, emerge come gli indici di delittuosità salgono sensibilmente in occasione del periodo estivo, quando cioè la parte riminese della Riviera Romagnola viene invasa da turisti che fanno salire il numero della popolazione effettivamente presente sul territorio fino a quasi decuplicarlo”.
Il numero dei delitti nella provincia di Rimini nei quattro mesi centrali dell’anno (da maggio ad agosto) “è pari a 11.395, dato che è praticamente pari al doppio dei delitti che si sono registrati nei primi quattro mesi dell’anno (5798) e quasi al doppio dei delitti commessi tra settembre e dicembre 2017 (6051). Peraltro, il dato relativo ai delitti commessi nel primo quadrimestre è in costante diminuzione: dai 5970 delitti del 2016 si è passati ai 5798 delitti del 2017 e il primo trimestre del 2018 fa registrare un dato ulteriormente inferiore e cioè 3476”.
E’ questa, per la questura, infatti “la giusta “lente” con la quale vanno letti i dati statistici: un semplice calcolo che rapporta il numero dei reati commessi alla sola popolazione residente (senza quindi considerare l’enorme numero di turisti italiani, europei e stranieri che raggiungono la provincia anche e non solo durante il periodo estivo) rischia di restituire un dato non genuino e di non esaminare bene il fenomeno Rimini. La situazione estiva della provincia riminese, infatti, determina sì un incremento in termini assoluti della delittuosità, ma tale incremento rapportato percentualmente alla popolazione effettivamente presente sul territorio può ritenersi contenuto entro soglie fisiologiche di delittuosità, soglie che la Questura di Rimini anno dopo anno concorre ad abbassare, al fine di ridurre al massimo la percezione di insicurezza da parte di cittadini e turisti”.

A conferma della particolare rilevanza del momento estivo, infatti, “l’attività dei poliziotti della Questura di Rimini ha permesso soltanto durante i due mesi centrali dell’estate di arrestare 180 persone e di denunciarne 300 persone. Rispetto allo stesso periodo del 2016, il numero degli arrestati è aumentato del 32%, nonostante sia il numero totale dei reati commessi nel capoluogo e nelle provincia e delle denunce ricevute negli uffici di corso d’Augusto risulti ancora in diminuzione rispetto agli stessi mesi 2016 (e i dati erano in diminuzione anche nel 2016 rispetto allo stesso periodo del 2015). L’attività dei poliziotti ha, da un lato, riscosso importanti risultati in termini di prevenzione generale e, dall’altro, permesso di scoprire gli autori di un numero superiore di reati commessi sul territorio del capoluogo. La Squadra Mobile della Questura di Rimini, con 53 arresti dell’estate 2017 ha incrementato di oltre 50% il numero degli arresti effettuati durante lo stesso periodo dell’anno scorso. Particolarmente importante è stato il risultato conseguito nel contrasto all’attività di spaccio di stupefacente. La Polizia di Stato ha infatti sequestrato nel corso dei mesi estivi ha sequestrato 8 chili di droga, tra cocaina, marijuana e hashish: gli agenti durante questa estate, con l’ausilio delle unità cinofile e del Reparto a Cavallo della Polizia di Stato, hanno costantemente battuto e bonificato i parchi e le aree verdi della città, nonché le zone del lungomare segnalate per cittadini e turisti. Ancora migliori sono i risultati conseguiti in termini di arrestati e identificati (oltre 9000), dall’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, con 127 arresti le Volanti migliorano di oltre il 58% il già buono risultato operativo conseguito nel 2016 (durante il quale l’Ufficio, con 80 arresti le Volanti avevano migliorato di oltre il 50% il risultato operativo del 2015)”.
Va inoltre considerato che a fronte di un incremento del numero di chiamate giunte al 112 è notevolmente cresciuto anche il numero degli interventi effettuati dalle volanti: nel corso del 2017 infatti il numero degli interventi è giunto a 7314 a fronte dei 5409 interventi effettuati nel corso del 2016 e, ciò a dimostrazione dell’incremento dell’attività di contrasto a svolto mediante una intensificazione del controllo del territorio realizzata mediante un maggiore e più mirato impiego di uomini in ambito provinciale.

La Divisione Anticrimine della Questura, anche durante lo scorso anno, ha dato ulteriore impulso all’attività di prevenzione patrimoniale con l’esecuzione di provvedimenti di sequestro finalizzati alla confisca di beni per un valore complessivo di diverse centinaia di migliaia di euro (tra immobili e veicoli, ecc.). La stessa Divisione Anticrimine, fin dall’estate scorsa, sta curando la campagna di sensibilizzazione che la Polizia di Stato ha avviato sul territorio nazionale, al fenomeno della violenza sulle donne: con una postazione mobile, infatti, personale specializzato della Divisione Anticrimine e della Squadra Mobile (unitamente agli esperti delle locali associazioni operanti nel settore), nei luoghi simbolo della città e dei comuni della provincia – parco Fellini, piazza Tre Martiri, Arco d’Augusto - ha illustrato le principali questioni relative alla problematica, fornendo spiegazioni e distribuendo materiale illustrativo. L’attività, che ha riscosso numerosi consensi tra cittadini, turisti e semplici curiosi, ha consentito di “raccogliere” segnalazioni ed altri elementi importanti che hanno consentito, in alcune occasioni, di adottare provvedimenti di ammonimento e altre misure a tutela.
Si segnala che dal 1 gennaio 2017 a oggi sono state presentate 37 le istanze di ammonimento, che sono state così definite: 11 ammoniti, 15 rigettate per mancanza dei presupposti, e 11 archiviate su richiesta dell’istante. Dal 1 gennaio 2018, invece, sono state presentate 11 istanze di ammonimento: attualmente sono 3 gli ammonimenti adottati, 5 i provvedimenti di archiviazione o rigetto, mentre 3 istanze sono in fase di istruttoria/valutazione. Gli ammonimenti riguardano in maggior parte uomini di età compresa tra i 30 e i 55 anni con differente grado di scolarizzazione e categoria sociale e professionale. Nel corso del 2017 la Questura di Rimini ha denunciato 43 episodi di maltrattamenti in famiglia e 35 episodi di atti persecutori. Dal 1° gennaio ha denunciato 3 episodi di maltrattamenti in famiglia e 4 episodi di atti persecutori.
Delle operazioni di particolare importanza poste in essere dagli uomini della Squadra Mobile ricordiamo l’individuazione, l’identificazione e la cattura dei quattro responsabili della duplice violenza sessuale commessa gli ultimi giorni dell’agosto 2017 nei confronti di una turista polacca e di una cittadina peruviana: dopo un lavoro incessante durato una settimana intera, gli investigatori della Squadra Mobile sono riusciti ad assicurare alla giustizia tutti e quattro i responsabili di quei brutali reati.
Ricordiamo inoltre che durante il 2017, sono 38 le persone tratte in arresto dalla Sezione Antidroga a seguito di indagini sullo spaccio ed il traffico di sostanze stupefacenti, attività che hanno permesso inoltre di sequestrare complessivamente oltre 1 chilo di cocaina e 80 chili di di marjuana/hashish nonché diverse migliaia di denaro in contanti. Sono inoltre 34 i latitanti arrestati nel corso del 2017, 27 le persone arrestate e 29 le denunciate per delitti contro la persona (in particolare per violenze sessuali o atti persecutori). Importante è stata l’attività di contrasto ai reati contro il patrimonio. La sezione anti rapina ha arrestato ben 23 persone e ne ha denunciato altre 18.

Decisiva è stata poi l’attività posta in essere dalla Digos, che nell’attuale scenario internazionale, ha consentito che ogni manifestazione ed evento organizzato nella Provincia di Rimini (ricordiamo, Summer Pride, il Meeting, ecc.) si potesse svolgere senza alcuna turbativa. Sono 48 le persone denunciate dalla Digos, la quale nel corso del 2017 ha pure assicurato sul territorio della provincia un adeguato servizio di protezione e sicurezza ad Autorità e personalità destinatarie di misure di protezione.
La Divisone della Polizia Amministrativa sociale, oltre alle attività connesse con il rilascio dei passaporti e dei titoli connessi con la detenzione o il porto di arma, ha incrementato i controlli presso le attività soggette ad autorizzazioni di Polizia (con sanzioni amministrative per diverse migliaia di euro per violazione delle vigenti disposizioni su vendita alcolici, steward, addetti alla vigilanza, normativa antincendio, ecc.), controlli che nel corso del 2017 hanno consentito di adottare e notificare ben 8 provvedimenti di chiusura ex articolo 100 TULPS nei confronti di esercizi commerciali, di denunciare 28 persone e di elevare n°98 sanzioni amministrative.
L’attività dell’Ufficio Immigrazione della Questura – particolarmente impegnato in considerazione dei flussi migratori che interessano anche questa provincia e che costantemente verifica il rispetto delle vigenti normative in tema di ingresso e soggiorno sul territorio nazionale da parte degli stranieri – ha consentito di trattare alcune migliaia di istanze per il rilascio di titoli di soggiorno (tra il primo rilascio, il rinnovo, ecc.), di raccogliere e istruire le istanze di protezione internazionale e di proporre provvedimenti di espulsione dal territorio nazionale.

Durante l’anno appena trascorso l’Ufficio di Gabinetto della Questura ha emesso 1079 (circa 70 in più rispetto all’anno precedente) ordinanze per eventi che hanno richiesto la predisposizione di servizi d’ordine e sicurezza pubblica (servizi di prevenzione e vigilanza relativi congressi e convegni politici, manifestazioni politiche e sindacali, fiere e saloni internazionali, gare sportive di carattere nazionale e internazionale, visite di personalità di rilievo e servizi straordinari di prevenzione e contrasto di reati connessi alla prostituzione, “stragi del sabato sera”, abusivismo commerciale, controllo di locali pubblici e circoli privati). I servizi spesso emergenti hanno comportato un impiego medio giornaliero di decine di donne e uomini della Polizia di Stato (non sono compresi nel conteggio né il personale delle specialità né quello aggregato nei mesi di luglio ed agosto).
La sezione di Polizia Stradale, oltre alle ordinarie attività d’istituto finalizzate a garantire la sicura circolazione sulla rete viaria che interessa questa provincia, ha condotto una mirata campagna sul tema della educazione stradale.
Sempre in merito alla sicurezza stradale vanno ricordati i numerosi servizi, effettuati praticamente ogni week end e ulteriormente intensificati durante il periodo estivo al fine di garantire la sicurezza dei cittadini e turisti, predisposti a verificare lo stato psicofisico dei conducenti i veicoli, allo scopo di intercettare coloro che si pongono alla guida sotto l’influenza di sostanze alcoliche (ritirate nel 2017 194 patenti per ebbrezza alcolica) o stupefacenti (ritirate nel 2017 100 patenti per guida sotto effetto di stupefacenti). Nel 2017 inoltre sono state rilevate 13078 violazioni alle disposizioni del codice della strada e sono stati 27 i veicoli sequestrati, 5 i veicoli recuperati, in quanto compendio di furto, e 6 le patenti false sequestrate.

La Polizia Postale, attiva su tutte ciò che riguarda il “mondo virtuale”, del web, anche nel corso dell’anno appena trascorso, ha dedicato le migliori energie nel contrasto a tutte quelle condotte illecite commesse in rete, tra le quali si rammentano le truffe informatiche, i casi di “Sextorsion” e quelli di estorsione con sottrazione di dati mediante l’utilizzo di virus informatici denominati “cripto virus”; 285 sono i siti Internet/pagine social network/ profili monitorati, 72 le persone denunciate e 277 i reati denunciati all’Autorità giudiziaria contro ignoti.
La Polizia di Frontiera presso lo scalo aereo di Rimini oltre alle attività di polizia giudiziaria eseguite su disposizione della locale Autorità Giudiziaria, ha garantito lo svolgimento dei controlli di frontiera, al fine di evitare che alcuni elementi criminali utilizzando documenti falsi potessero riuscire a raggiungere l’Italia e altre destinazioni europee attraverso lo scalo aereo riminese.
Gli agenti della Specialità, oltre all’attività di Polizia Giudiziaria, l’attività repressiva e ai servizi di frontiera (con 48 respingimenti e rintracci), hanno inoltre garantito l’espletamento di periodici e mirati controlli, atti a verificare, tra l’altro, la corretta attuazione delle vigenti disposizioni in tema di sicurezza aeroportuale.
Nel corso del 2017 la Polizia Ferroviaria ha svolto la propria attività di controllo all’interno delle stazioni e sui convogli per garantire la sicurezza dei viaggiatori, attraverso la prevenzione ed il contrasto dei fenomeni delittuosi e di degrado presenti in ambito ferroviario. La sezione di Rimini della Polizia ferroviaria ha predisposto migliaia di pattuglie in stazione e a bordo treno, ha garantito il servizio di scorta a centinaia di convogli ferroviari, oltre ad assicurare servizi antiborseggio sia negli scali che sui convogli. Grazie a tale dispositivo la Specialità ha tratto in arresto ben 4 persone, ne ha denunciate 60 e controllate e identificate migliaia di persone.