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Pompieri senza giacconi ed elmi antifiamma, protesta della Cgil

Venerdì, 04 Maggio 2018

(Rimini) “Da tempo denunciamo una condizione che ora rischia di diventare insostenibile: l'assenza, in Emilia-Romagna, di scorte di dispositivi di protezione individuali. È risaputo che i Vigili del Fuoco proteggono e tutelano i cittadini, ma chi protegge e tutela i Vigili del Fuoco?”. A parlare è Alessandro Monari della Cgil chiedendo all’Amministrazione di “provvedere immediatamente, garantendo ai Vigili del Fuoco emiliano-romagnoli la fornitura degli indispensabili giacconi antifiamma che oggi sono completamente assenti dai magazzini provinciali e regionali. Non possiamo accettare che i pompieri restino sprovvisti di questi dispositivi di protezione individuali necessari a salvaguardare la loro incolumità”.(Rimini) “Da tempo denunciamo una condizione che ora rischia di diventare insostenibile: l'assenza, in Emilia-Romagna, di scorte di dispositivi di protezione individuali. È risaputo che i Vigili del Fuoco proteggono e tutelano i cittadini, ma chi protegge e tutela i Vigili del Fuoco?”. A parlare è Alessandro Monari della Cgil chiedendo all’Amministrazione di “provvedere immediatamente, garantendo ai Vigili del Fuoco emiliano-romagnoli la fornitura degli indispensabili giacconi antifiamma che oggi sono completamente assenti dai magazzini provinciali e regionali. Non possiamo accettare che i pompieri restino sprovvisti di questi dispositivi di protezione individuali necessari a salvaguardare la loro incolumità”.
A mancare non sono solo i giacconi. “Lo stesso problema riguarda i caschi o elmi da intervento, che in alcuni casi sono scaduti e non più conformi e in altri non sono ancora disponibili, perché è ancora in corso il relativo bando di gara. A ciò si aggiunge la scarsa attenzione da parte dell'amministrazione relativamente al tema molto importante del supporto psicologico dei propri dipendenti: il lavoro del vigile del fuoco, infatti, è un lavoro atipico e lo stress da lavoro correlato è una condizione che frequentemente si presenta e che andrebbe affrontata con la dovuta considerazione. I ritmi frenetici, i turni notturni, la costante attività svolta in qualunque condizione climatica, le calamità da affrontare con tempestività (si pensi ad esempio alle più recenti, quali il terremoto in Emilia, quello del Centro Italia – Rigopiano), la stessa attività ordinaria durante la quale il pompiere corre per salvare la vita di persone incastrate tra le lamiere o intrappolate da un incendio, sono tutte situazioni nelle quali il vigile del fuoco è esposto a scenari difficilmente cancellabili”.