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Droga, la storia di due fratelli incontra San Patrignano nel libro di Barducci

Lunedì, 03 Settembre 2018

(Rimini) Droga e tossicodipendenza sono scomparse dal nostro discorso pubblico. Derubricate a brevi notizie di una cronaca. Il più delle volte superficiali o distratte. Il nuovo racconto di Sergio Barducci, "Ti parlo di noi" (Minerva Edizioni, 152 pagine, prezzo copertina 15 euro) uscita quest'estate nelle librerie italiane, ha il merito di riportare al centro della riflessione collettiva il tema della dipendenza da stupefacenti.
Il libro è il racconto di una storia vera, di una vicenda dolorosa che ha attraversato una famiglia ma che, in un periodo drammatico per una intera generazione, ha cambiato il corso degli eventi e tolto serenità a tante famiglie italiane. E' la storia umana di una famiglia per bene e che, in particolare, coinvolge due fratelli. Il più piccolo vittima della droga e della dipendenza, il maggiore impegnato a proteggerlo e a cercare di aiutarlo da uscire da una condizione drammatica e priva di speranza.
E a segnare il punto di svolta in un percorso di illusorie speranze e dolorose quanto costanti ricadute, sono un incontro e un luogo. Il fratello di Sergio incontra Vincenzo Muccioli e entra a San Patrignano. Finisce con successo il suo percorso di recupero, si riunisce alla moglie, diventa operatore della comunità e responsabile di uno dei suoi settori e nascono due meravigliose bambine. Sono le pagine che aprono all'inaspettato capitolo finale del romanzo.

Sergio Barducci, presentato e introdotto dal capo ufficio stampa di "Sanpa" Matteo Diotallevi, ne parlerà e discuterà (mercoledì 5 settembre- Teatro San Patrignano -ore 18.00) con i ragazzi ospiti del centro di recupero più grande d'Europa, fondato nel 1978 da Vincenzo Muccioli. "Non posso pensare a luogo migliore e più importante dove confrontarmi su il mio romanzo. Ricostruisco una storia autentica, che ha segnato la mia vita e quella dei miei cari e la propongo a chi l'ha vissuta sulla propria pelle e ne sta uscendo fuori – spiega Barducci - al di là delle differenze di periodo storico e di contesto sociale, credo che la droga rimanga sempre la stessa. La manifestazione di un disagio e di una fragilità enorme della persona. Qualcosa che però può essere affrontato e superato con l'amore e l'aiuto degli altri. A mio fratello è successo a Sanpa".
"Ti parlo di noi" si apre con una toccante e coinvolgente introduzione del neurologo e psichiatra di fama mondiale, Vittorino Andreoli, studioso che ha conosciuto e collaborato con la comunità antidroga riminese negli anni '80 e '90: "A dare valore al libro sono la delicatezza, la partecipazione, i vissuti dell'autore che con una scrittura efficace dà l'immagine triste di che cosa sia la droga nella vita di un ragazzo e della sua famiglia. Non vi è mai rabbia, ma sgomento, timore, partecipazione. Il libro esce in un clima di totale disattenzione al tema della dipendenza chimica. Oggi ha preso il campo un'altra importante dipendenza, quella dai mondi digitali, da Internet e dai nuovi social media. 'Ti parlo di noi' è, però, una storia che andava raccontata perché il dolore non si deve nascondere mai, qualsiasi sia la fonte da cui esce".