Stampa questa pagina

Ieg, Pecci: non sia una nuova Aeradria

Giovedì, 24 Gennaio 2019

(Rimini) “Quando gli amministratori degli enti locali intervengono con un comunicato congiunto sui lavori della Commissione di Controllo e Garanzia del Consiglio Comunale per dire che "é evidente quindi che le critiche sono pretestuose strumentali e contraddittorie, anche dal punto di vista politico, e spesso non hanno fondamento" significa che nel loro delirio di onnipotenza dimenticano che loro stessi fanno parte della politica riminese”. Lo sostiene Marzio Pecci, capogruppo della Lega in consiglio comunale a Rimini, intervenendo sulle dichiarazioni diffuse in forma congiunta ieri dal sindaco di Rimini Andrea Gnassi, dal presidente della provincia Riziero Santi e dal presidente della Camera di commercio Fabrizio Moretti in merito alla commissione comunale dedicata lunedì alla mancata quotazione in borsa di Ieg, con l’ex vicepresidente Matteo Marzotto in audizione.
“Mi spiace dovere ricordare che gran parte dei rappresentanti degli enti che sottoscrivono il comunicato sono gli stessi che fanno parte e/o hanno fatto parte di un sistema il "Sistema Rimini" che è stato responsabile del mancato sviluppo della città e, soprattutto, è stato responsabile del fallimento della società Aeradria e, per questo, sono imputati in un processo che era iniziato con gravissime imputazioni. Il fatto che quasi sicuramente questo processo finirà prescritto non autorizza gli imputati, che ancora guidano gli Enti pubblici riminesi, a disprezzare l'onesto lavoro di una opposizione che vuole controllare ed esige spiegazioni per l'enorme spesa di € 1,5 milione per la mancata quotazione in borsa oltre ad € 180.000,00 per una indagine di valutazione del personale della fiera e per aver indebitato l'Ente per 90 milioni di €”.
Ora “ogni ragioniere sa che la solidità finanziaria degli emittenti viene valutata dal mercato anche tramite il rapporto fra debito e MOL che, al massimo, deve essere pari a 3: IEG è indebitata per 90mln ed ha un mol di 30; se facciamo 90 diviso 30 abbiamo 3 il massimo consentito. Infatti più questo rapporto sale, meno una società è in grado di fare fronte con la generazione di margini operativi agli oneri finanziari del debito. Da ciò ne discende che i conti di IEG sono in ordine, ma la Borsa li boccia”.
A tutto questo “si aggiunga il provincialismo ed il dilettantismo del management di Ieg e si ottiene il risultato della mancata quotazione che, è evidente, non può essere imputato alle condizioni del mercato. Ora il comunicato diffuso mostra la forte arroganza dei politici appartenenti ad un sistema riminese che la politica dell'opposizione vuole abbattere. Udire la ripetizione di frasi fatte quali:  "Certo si può sempre fare di più e meglio", "guardate il dito e non la luna" oppure stigmatizziamo "il tentativo di alcune forze e gruppi politici di delegittimare Ieg" mi sembra più una voglia di voler distrarre il cittadino e truccare il gioco per rimanere al proprio posto piuttosto che rendere trasparente il proprio operato. Per la Lega avere idee diverse non è un delitto mentre da parte del Pd aver bloccato il sistema politico riminese, impedendo il ricambio della classe dirigente e quindi una alternativa di metodi e di programmi nella gestione della cosa pubblica, si rischia di creare un'altra Aeradria”.