Il comune di Rimini esca immediatamente dal consiglio d’amministrazione del Ceis. Il consigliere di Patto Civico, Davide Frisoni, è tornato con una interrogazione sulla proposta già formulata in occasione della riunione delle commissioni dedicata all’annosa questione Ceis-Anfiteatro.
Frisoni ha ribadito che la presenza di un rappresentante del Comune nel Cda genera una confusione di ruolo ed impedisce una valutazione serena di tutto ciò che riguarda questo istituto educativo. Ha anche ricordato che nel 1946 la presenza di un rappresentante politico si giustificava con l’esigenza che fosse un politico a mantenere i rapporti con la Svizzera per il flusso delle risorse proveniente dalla Confederazione. Ora quell’esigenza non c’è più e bisogna risolvere con urgenza una situazione ambigua.
Contestualmente Frisoni ha chiesto che venga individuata, senza costi per il Comune, una luogo dove costruire la nuova sede del Ceis e che venga predisposto un progetto di massima per i lavori di scavo e di valorizzazione dell’Anfiteatro.
L’amministrazione la pensa diversamente. L’assessore Roberta Frisoni ha insistito nel ribadire che il Ceis è una istituzione non paragonabile con altre, e pertanto non trova scandaloso che Comune sieda nel Cda. Ha invitato Frisoni a leggersi lo statuto per capire meglio. Sulla stessa linea l’assessore Mattia Morolli, secondo il quale la presenza del Comune è giustificata dal fatto che solo il Ceis accoglie bambini con situazioni gravissime.
Nella replica, Frisoni ha tenuto la sua posizione ed ha anche aggiunto che per i lavori di scavo si potrebbero fare convenzioni con l’Università con meno costi a carico dell’amministrazione.