(Rimini) Sotto quota mille gli incidenti stradali per la prima volta negli ultimi vent'anni e mai così pochi feriti e decessi sulle nostre strade. L'effetto Covid emerge anche dall'attività di infortunistica stradale condotta nel 2020 dalla Polizia Locale, che riconsegna dati che se confrontati col passato inevitabilmente devono essere letti alla luce dell'impatto che la pandemia ha avuto sugli spostamenti. Se già il 2019 aveva registrato il numero più basso di incidenti stradali e di feriti rilevati a partire dal 2000, l'anno che si è appena chiuso ha visto verificarsi 953 incidenti sulle strade del territorio: l'anno precedente furono 1.581, circa il 40% in meno, mentre vent'anni fa ne furono registrati ben 2.585. A frenare i numeri le varie restrizioni agli spostamenti imposti dalle misure per il contenimento del contagio da Coronavirus, che soprattutto nelle fasi di esplosione della pandemia, ha comportato notevoli modifiche al volume di traffico sulle strade. Scuole chiuse, smartworking, impossibilità di uscire dai Comuni di residenza hanno avuto ripercussioni soprattutto sulla viabilità interna ai territori rispetto alla 'grande circolazione'.
Il crollo dell'incidentalità porta con sé anche un numero drasticamente inferiore di vittime. Dimezzate nel 2020 le persone che hanno perso la vita sulle strade: se nel 2019 furono 8, lo scorso anno sono state quattro. Nel 2000 il numero di incidenti con conseguenze mortali sfiorava la trentina. Anche i feriti sono dimezzati: 487 nel 2020 rispetto ai 776 nel 2019, anno che come detto già aveva fatto registrare il numero più basso di feriti dall'anno 2000.
La principale causa degli incidenti che emerge dal report della Polizia Locale resta il "controllo inadeguato del veicolo" (250), una violazione del codice della strada che racchiude una serie di disattenzioni pericolose che comportano la perdita di controllo del proprio mezzo. Tanti gli incidenti causati dal cambio non segnalato di direzione (135), mentre sono 128 i sinistri causati dal mancato rispetto della precedenza o dello stop. Raddoppia il numero di chi non rispetta la distanza di sicurezza (23 incidenti provocati contro gli 11 del 2019) mentre sono stati diciannove invece i casi in cui non è stata data la precedenza ai pedoni.
"È evidente - commenta l'assessore alla Sicurezza, Jamil Sadegholvaad- come la pandemia abbia statisticamente un effetto sui numeri, dovuto principalmente al calo della mobilità causa lockdown. E' altrettanto vero, però, che il trend ventennale a Rimini dimostra una discesa progressiva dei sinistri, dei feriti e delle vittime. A dimostrazione della validità nel periodo dei provvedimenti nazionali, penso alla patente a punti, e degli interventi locali, la messa in sicurezza delle strade a cominciare dalla realizzazione delle nuove rotatorie e dei percorsi ciclopedonali protetti. Restano alti alcuni comportamenti alla guida molto pericolosi. Penso ad esempio al passaggio con il semaforo rosso. Su questo la tecnologia aiuta e aiuterà sempre più in futuro".