(Rimini) Una nuova sorpresa nella vicenda del capriolo Federico presente nell'area dell'aeroporto riminese. "Federico non è un maschio adulto ma è Federica ed è una giovane mamma. Con lei è presente il suo cucciolo di tre mesi e vivono insieme. E’ necessario che possano continuare a vivere liberi insieme, fuori dall'aeroporto", rendono noto le associazioni ambientaliste dnA Rimini, Fondazione Cetacea, Animal Freedom, Enpa, La gatta della soffitta, Legambiante Valmarecchia, L’Umana Dimora, A-mici di Soraya, WWF, Gaia Animali & Ambiente, Leidaa Rimini, Anpana Rimini. Sempre secondo le associazioni Regione, Provincia e Aeroporto sarebbero stati informati del fatto.
"Mamma capriolo da molti è stata vista in questo anno e mezzo nella zona boschiva, nascosta, mai vicino alle piste di atterraggio. Alcuni cittadini l’hanno vista bere in alcune pozze. Il suo piccolo invece non era visibile dato che i piccoli di capriolo trascorrono moltissimo tempo nascosti tra le fronde, accovacciati tra le erbe alte o i cespugli. Ne abbiamo avuto notizia non dalle istituzioni preposte ma solo grazie alla nostra tenacia che ci ha permesso di vedere chiaro in questa nuova decisione dell'abbattimento. Durante la manifestazione, promossa dalle associazioni giovedì sera fronte aeroporto, abbiamo visto persone armate di fucile girare con una camionetta internamente al perimetro dell'aeroporto con lo scopo di uccidere mamma Federica" racconta Uliana Vergoni a nome delle associazioni.
"Avrebbero poi ucciso anche il piccolo? Rimaniamo con questo interrogativo pensando che non solo la vittima di questa situazione sarebbe stata la mamma adulta ma anche il suo piccolo. Perché hanno continuato a farci credere che fosse invece un singolo capriolo maschio nonostante la relazione tecnica indicasse chiaramente la presenza di una mamma e il suo piccolo? Vogliamo salvare questa famiglia, portandola in un luogo adatto a loro. Abbiamo bisogno del tempo necessario, evitando ulteriori ultimatum di poche ore dopo oltre un anno e mezzo in cui questa situazione era nota alle autorità competenti".
Questa mattina è previsto un incontro tra le gestioni aeroportuali, istituzioni pubbliche e associazione di recupero selvatici il Pettirosso, "associazione riconosciuta per esperienza proprio in questa attività. Le associazioni del territorio non solo hanno dato la loro ampia disponibilità a mobilitazione immediata, da oltre un mese, in qualsiasi giorno della settimana e qualsiasi ora in modo da poter prima possibile liberare la famigliola di caprioli ma anche proposto strategie per intervenire. Contiamo di trovare ampia disponibilità".