AEROPORTI: I SOCI LIQUIDANO FORLI’. PERI RILANCIA LA STRATEGIA REGIONALE
Aeroporto Ridolfi, via alla liquidazione. Dopo la scelta di Sab (abbandono definitivo per ogni prospettiva di fusione) i soci, quelli pubblici, di Seaf prendono l’unica via possibile per lo scalo di Forlì. Una decisione “inevitabile” secondo i soci che valutano anche “l’attuale contesto normativo che regola le partecipazioni pubbliche e l’annunciato piano del Governo sulla razionalizzazione degli aeroporti”.
Non hanno rimpianti. “In questi mesi – dicono – abbiamo messo in campo ogni possibile sforzo per garantire la funzionalità dello scalo e rilanciare il ruolo della società in condizioni molto difficili, convinti di dover salvaguardare una importante infrastruttura del territorio e della comunità, non solo locale. In questo momento di particolare difficoltà e delicatezza vogliamo ribadire il nostro totale impegno per salvaguardare e tutelare i lavoratori di Seaf”.
Amaro boccone per l’assessore regionale Alfredo Peri, che molto si era speso in soccorso del Ridolfi. Parla di “grave colpo” alla costruzione di un sistema regionale di aeroporti. “Quando lo abbiamo proposto – spiega – eravamo consapevoli delle difficoltà non avendo a disposizione i necessari strumenti e agendo in un mercato particolarmente complesso e condizionato dalle compagnie aeree. Possiamo dire di aver fatto tutto il possibile in un dialogo costante con gli Enti locali, per sostenere e qualificare il ruolo di queste infrastrutture a servizio del territorio. Lo stesso impegno che metteremo da subito - conclude Peri - per rivedere e rilanciare la strategia sugli aeroporti dell’ Emilia-Romagna come infrastrutture fondamentali per le politiche della Regione”.
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