Rimini | Spina verde, Mauro (Pdl-FI): C'è un ricorso in Cassazione
“Le problematiche legate al parco Spina hanno origini lontane e sono legate all'illecita occupazione delle aree fatta dalla comune a discapito dei proprietari dei fondi. Negli anni settanta il comune senza aver nessun titolo decise di acquisire le aree per una pubblica finalità (parco) senza corrispondere alcun indennizzo ai legittimi proprietari”, racconta il consigliere comunale del centrodestra Gennaro Mauro.
“Venne realizzato un parco pubblico dopo aver promosso una forte cementificazione, in modo illegittimo e in parte anche compiendo atti illeciti, seppur disciplinati da un specifico istituto giuridico introdotto dalla suprema Corte di cassazione”.
E’ notizia di ieri che il comune di Rimini è stato condannato a pagare una cifra che sfiora i “due milioni di euro a titolo di indennizzo per occupazione acquisitiva a favore del curatore del fallimento Sabatini Angelo, causa promossa dal privato nell'anno 1998 appena in tempo per non far acquisire l'area al comune per usucapione”. Nei prossimi gradi di giudizio, avvisa Mauro, “verrà definito l'effettivo valore dell'area acquisita dal comune e sapremo l'esatta cifra da erogare ai legittimi proprietari”.
Mauro ricorda inoltre come ci sia “un altro ricorso pendente in Cassazione, promosso da altri privati riferito ad altri ambiti del parco che interessa un'area molto più ampia, più del doppio di quella interessata dalla sentenza del tribunale di Rimini”. In base all’ulterore provvedimento, prevede Mauro, “il comune di Rimini sarà quasi certamente chiamato a indennizzare i legittimi proprietari, perché l'orientamento della Cassazione è mutato e non potrà essere sostenuto l'istituto della prescrizione”.
Facendo due conti, “se il valore venale dell'area venisse definito secondo i criteri individuati dai giudici del tribunale di Rimini, il comune dovrebbe erogare ai legittimi proprietari almeno altri quattro milioni di euro”.