Con la chiusura dell’esercizio 2019 Amir SpA, azienda pubblica per la rete idrica nella provincia di Rimini, torna a condividere i risultati di bilancio con gli enti soci, distribuendo risorse preziose per le amministrazioni locali, soprattutto in un momento di sofferenza generale come quello attuale. 2,4 milioni la somma totale che verrà destinata agli azionisti. Circa 1,8 milioni andranno al Comune di Rimini, che attraverso Rimini Holding SpA detiene il 75% dell’azienda. Quindi in quota parte, prendendo in rassegna le principali partecipazioni, 200mila euro a Santarcangelo di Romagna, 104mila a Bellaria-Igea Marina, 67mila a Verucchio, 50mila a Coriano, 21mila a Morciano di Romagna, 19mila a Poggio Torriana, 15mila a Montescudo – Monte Colombo, 13mila a San Clemente, 12mila a Riccione.
La decisione è stata deliberata dall’assemblea dei soci, riunitasi questa mattina, in videoconferenza (in ottemperanza alle disposizioni normative finalizzate a ridurre il rischio di contagio da Covid-19). Presente alla seduta il 93,82% del capitale sociale.
Il consuntivo di bilancio, approvato con il 93,3% dei voti (contrario il Comune di Riccione che detiene una partecipazione dello 0,52%), registra un utile netto pari a 206.857 euro, un valore di produzione di 2,7 milioni e un margine operativo lordo di 2,4 milioni. L’amministratore unico Alessandro Rapone presentando i numeri li ha anche circostanziati: “I principali indicatori confermano l’equilibrio economico-finanziario che caratterizza Amir SpA. L’azienda è solida e continua a produrre utili. Per quanto riguarda la gestione caratteristica si tratta di 1,4 milioni nel 2019, a fronte di 1,2 milioni del 2018. Mentre il precedente esercizio è stato arricchito dal rimborso di 1,7 milioni ottenuto da Agenzia delle Entrate, in questo ci troviamo invece a dover accantonare 1,2 milioni a titolo prudenziale per affrontare un altro contenzioso, una controversia giudiziaria appena apertasi con un nostro partner. Oggetto del contendere le spese relative ad alcuni lavori di adeguamento svolti nell’ambito del cantiere per la terza corsia dell’A14. Si tratta di somme anticipate da Società Autostrade ad Hera per accelerare la realizzazione delle opere. Ora Società Autostrade ne chiede la restituzione ad Hera, che a sua volta ha chiamato in causa le aziende con titoli sulle infrastrutture del servizio idrico integrato, tra cui Amir”.
“Al netto di questa vicenda, tutta da discutere, l’azienda ancora una volta assicura un contributo significativo al territorio, in particolare per le finanze degli enti locali. A conti fatti, negli ultimi tre anni, Amir ha erogato risorse per circa 4,2 milioni - sottolinea Rapone - All’occorrenza riducendo il proprio capitale sociale (0,5 milioni a fine 2018), ad oggi comunque un patrimonio pubblico importante dal valore di 47,7 milioni. Quando c’è stata l’occasione ha provveduto a distribuire un dividendo, 1,3 milioni a consuntivo 2018. Altre importanti somme vengono ora smobilizzate dalle riserve straordinarie. Tutto sempre nel pieno rispetto delle stringenti prescrizioni a cui sono sottoposte le aziende pubbliche”.
“In questa congiuntura non semplice, Amir inoltre è riuscita a consolidare la propria mission, continuando a finanziare opere indispensabili alla riqualificazione del servizio idrico integrato”, tiene anche ad evidenziare l’amministratore unico. Nell’ambito della pianificazione coordinata dall’ente regolatore Atersir, l’azienda ha in programma 7,6 milioni di investimenti tra 2020 e 2023. Gli interventi di risanamento ambientale concordati interessano tutto il territorio di riferimento, dalla Valconca alla Valmarecchia. Nel corso del 2019 sono state sostenute opere del servizio idrico per circa 1,2 milioni; quattro gli interventi completati nei comuni di Coriano, Saludecio e Morciano di Romagna. Tra i lavori finanziati e attualmente in corso d’opera la dismissione del depuratore di Ponte Santa Maria Maddalena, a Novafeltria, dove verrà realizzato un nuovo collettore fognario per il collegamento a quello di vallata. In fase di cantierizzazione anche il maxi-intervento per la separazione della rete fognaria nella zona di Rimini nord, in corrispondenza dei bacini delle fosse Brancona e Viserbella, operazione integrata al Piano di Salvaguardia della Balneazione. Tra gli impegni che rinnova l’azienda la campagna di informazione e sensibilizzazione intrapresa sulle questioni ambientali, con particolare attenzione al valore del servizio idrico integrato e al suo impatto sull’economia locale.