Profughi in hotel, Gianfreda: Situazione allarmante
(Rimini) Sono cinque gli alberghi ispezionati ieri dal consigliere comunale di Rimini Attiva Kristian Gianfreda. Si tratta di strutture che accolgono profughi in convenzione con la prefettura attraverso il CAS.
“Volevo verificare personalmente - spiega Gianfreda - la situazione dei profughi che negli ultimi tempi ha destato da più parti preoccupazione. Ho trovato una situazione assolutamente allarmante”.
Gianfreda spiega che i richiedenti asilo “in alcuni casi sono completamente abbandonati a se stessi, tutto il giorno a non fare niente senza un programma, senza un obiettivo, non sono seguiti ne per i documenti ne per per le questioni mediche, sono lasciati al buon cuore degli albergatori che in alcuni casi si comportano in maniera responsabile in altre da 6/8 mesi non sono mai andati a scuola quindi non parlano una parola di Italiano, non hanno l'acqua calda, non sono seguiti ne dal punto di vista amministrativo ne da quello sanitario”.
Alcuni ragazzi hanno mostrato al consigliere comunale “malattie della pelle non curate, la richiesta più pressante è la possibilità di andare a scuola e imparare la lingua. Conoscere le regole della nostra comunità, il rispetto della nostra cultura e della nostra terra è un passo fondamentale che deve essere garantita e non è una questione di destra o sinistra è una questione che riguarda tutti i cittadini e che ci preoccupa fortemente”.
Gianfreda si domanda: “Cosa succederà quando i contributi finiscono e queste 540 persone si ritrovano per le nostre strade? Ho chiesto settimana scorsa un appuntamento con il nuovo prefetto a cui porterò i dettagli di queste brevi visite. Occorre promuovere sul nostro territorio un organo di supervisione e controllo, un garante dei profughi ed un comitato che possa garantire ai cittadini di Rimini che queste persone vengano seguite con dignità ed efficacia. Occorre promuovere un percorso che impegni quotidianamente questi ragazzi in un lavoro di volontariato”.
5 aprile
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Conti su Rai3: Non è quella la nostra Riccione
(Rimini) “Prendo le distanze e lo faccio pieno di amarezza e sdegno, perché in nessun modo si può agevolare un servizio simile e averne benevolenza”. E’ la reazione del candidato sindaco di Patto civico Riccione, Carlo Conti alla trasmissione andata in onda ieri sera su Rai3 a cura di Concita De Gregorio. “Non è questa la Riccione che viviamo e che vediamo tutti i giorni, la nostra è una Riccione diversa”, incalza Conti.
“A parte il non velato spot elettorale alla Tosi, sono certo che la Riccione apparsa nel servizio di Concita De Gregorio, non farà bene alla nostra città. E' apparsa una città triste, decadente, rassegnata, senza allegria, senza idee. Una Riccione con cantieri aperti, una Riccione litigiosa. No, questo servizio non corrisponde alla nostra Riccione. Non corrisponde alla Riccione che siamo e che vogliamo. Perché noi siamo e vogliamo una Riccione splendente, che sia la capitale del turismo come è sempre stata. Una Riccione in cui il turismo del giorno non uccide quello della notte e viceversa”.
Banca Carim, perdita di 72,9 milioni per l’esercizio 2016
(Rimini) Banca Carim ha approvato l’esercizio 2016, con una perdita pari a 72,9 milioni di euro. Il quadro, spiegano dalla banca, è quello di “riduzione delle masse intermediate rispetto al precedente esercizio (Raccolta Totale -11,4% e Impieghi -7,2%)”. Dalla banca, inoltre, evidenziano la “crescita della raccolta gestita (+47 milioni +5,7%), commissioni complessive sostanzialmente stabili rispetto al precedente esercizio, costi amministrativi in strutturale riduzione (-3 milioni), nonostante gli accresciuti oneri di sistema (contribuzioni straordinarie al Fondo di Tutela dei Depositi e al Fondo di Risoluzione delle Crisi Bancari – canone sulle DTA - Deffered Tax Asset), rettifiche su crediti per oltre 90 milioni.
Azzeramento dei residui avviamenti iscritti in bilancio (23 milioni), riserve di liquidità adeguate ai ratios prudenziali”.
Oltre che del “generalizzato ridimensionamento della profittabilità delle banche, la perdita d’esercizio (72,9 milioni) risente soprattutto della maggiore copertura dei crediti anomali, della integrale svalutazione degli avviamenti iscritti in bilancio e degli accresciuti oneri di sistema (contributi ordinari e straordinari ai fondi di sostegno della stabilità del sistema bancario)”.
Il Tier1 ratio ed il Total Capital ratio “si attestano rispettivamente a 6,91% e 8,70% in crescita rispetto ai valori al 30 giugno 2016 (6,22% e 8,08%)”.
Dopo la mancata esecuzione dell’aumento di capitale pianificato nel 2016, la possibilità di conseguire in tempi brevi nuovi apporti di capitale per assicurare alla Banca orizzonti strategici di integrazione e di rilancio competitivo “è ora favorita -secondo la banca - dai decisivi interventi di efficientamento realizzati da Banca Carim negli ultimi anni: riqualificazione degli attivi (accantonamenti operati nel quadriennio 2013 – 2016 pari a circa 308 milioni di euro, 90 milioni nel 2016) e forte incremento delle coperture dei crediti deteriorati in larga prevalenza anteriori alla restituzione della banca alla gestione ordinaria; integrale svalutazione degli avviamenti iscritti in bilancio (-23 milioni nel 2016); adozione di criteri di massima prudenza nella nuova attività di prestito, che registra modesti tassi di deterioramento; rafforzamento dei controlli e dei presidi di liquidità; razionalizzazione della presenza territoriale della banca, con una riduzione del 32% del numero di sportelli, anticipando il trend ora espresso dal sistema, e del 12% del numero dei dipendenti (mediante meccanismi di incentivazione all’esodo); riduzione del costo del personale del -13,6% e delle altre spese amministrative -19,8% (dato normalizzato) nel corso dell’ultimo quadriennio; digitalizzazione dei processi, migrazione dell’operatività bancaria tradizionale su canali alternativi, adozione di strumenti di lavoro evoluti, trasformazione del layout di filiale e riorganizzazione del modello distributivo”.
L’“opera” di “razionalizzazione” ha consentito a Carim di “confermarsi banca di riferimento per il territorio di elezione, ove esprime importanti quote di mercato, specie nella provincia storica di insediamento: oltre 19.000 i clienti assistiti con il credito, più di 90.000 i depositanti”.
Prossimità e mirato presidio del rischio hanno consentito di “dimezzare il livello di concentrazione del credito erogato. La quota di reddito derivante dalla prestazione di servizi alla clientela è passata dal 62,3% al 87,7% dei proventi derivanti dall’intermediazione del denaro (depositi e prestiti)”.
Nel corso del secondo semestre 2016 è stata avviata e conclusa una verifica ispettiva da parte della Banca d’Italia avente natura di aggiornamento rispetto alla precedente ispezione ordinaria del 2015. “Gli esiti delle valutazioni sul portafoglio crediti sono stati interamente recepiti nel bilancio al 31 dicembre 2016. I livelli di copertura dei crediti in default fanno registrare i seguenti dati: sofferenze al 61,9% (50,3% escluse le radiazioni parziali 2015) vs 59,0% sistema deteriorati al 50,5% (41,0% escluse le radiazioni parziali 2015) vs 46,4% sistema”.
Dal ponte di Tiberio fino in cattedrale, in città la Via Crucis di Cl
(Rimini) Un lungo fiume di umanità varia attraverserà il centro storico di Rimini domenica prossima, in occasione della Via Crucis promossa da Comunione e Liberazione e guidata dal vescovo di Rimini Francesco Lambiasi. La partenza è dal Ponte di Tiberio alle ore 16.00. Alla Via Crucis di Cl ogni anno partecipano circa 750 fedeli, tra cui molti giovani e intere famiglie con figli anche piccoli.
“Il nostro Vescovo Francesco, riprendendo il Messaggio del Papa per la Quaresima, rivolgendosi di recente a tutta la nostra città, ci ha ricordato che "l'altro è un dono”. In questo tempo drammatico, in cui l'invito a porre nuove basi per la convivenza sembra essere la sfida del momento, seguiamo la Croce di Cristo nelle vie del centro storico e nei luoghi che caratterizzano l'identità della nostra Rimini, riconoscendo in questo abbraccio una sorgente di positività per tutti”, è l’invito del responsabile diocesano di Cl Rimini Manlio Gessaroli.
E’ ormai tradizione della Via Crucis proposta da Cl toccare alcuni luoghi significativi del centro storico. “Desideriamo vivere questo gesto in città – spiega Gessaroli – per affermare l’unità con tutta la Chiesa, di cui il legame col Vescovo, che ci guiderà, è garanzia”. Si partirà dal Ponte di Tiberio e passando sotto l’Arco d’Augusto, testimonianze dei tempi in cui visse Gesù, si raggiungerà, infine, la Basilica Cattedrale.
Sanzioni pesca, pressing di Arlotti sul governo
(Rimini) “Il Governo intervenga per correggere le sanzioni a carico dei pescatori, ripartire le quote per la pesca del tonno rosso e superare gli ostacoli alla piena attuazione del Fondo europeo per la pesca 2014-2020”. E’ il sollecito che arriva dal deputato Pd romagnolo Tiziano Arlotti, che in febbraio aveva partecipato alla manifestazione della marineria riminese in mobilitazione e che fa proprie le richieste avanzate nei giorni scorsi dalla Conferenza delle regioni.
“I problemi che ancora interessano la pesca marittima – denuncia Arlotti - rischiano di ridurre o azzerare del tutto l’efficacia degli interventi previsti dal Feamp a sostegno del comparto. Un settore che in Emilia-Romagna conta oltre 2000 imprese attive nel settore dell’acquacoltura e circa 700 che praticano pesca marina, ormai da anni in una perdurante situazione di difficoltà”.
Arlotti sollecita l’intervento del Governo per correggere l’attuale sistema di sanzioni a carico delle imprese di pesca, già oggetto di interventi e interrogazioni da parte del deputato. “Nato per contrastare il grave fenomeno della pesca illegale, prevede infatti in molti casi multe sproporzionate rispetto a infrazioni di lieve portata e spesso accidentali, come nel caso di quelle inflitte a chi raccoglie vongole sotto misura rispetto ai parametri fissati dall’Ue”.
Nei casi più gravi, come per la pesca del tonno, le sanzioni possono arrivare fino a 150 mila euro. “E’ urgente – aggiunge Arlotti - la ripartizione delle quote di pesca aggiuntive per il tonno rosso decise dall’Ue per il triennio 2015-2917, a fronte di un aumento della presenza di questa specie nell’Adriatico. Il Governo deve ridefinire la disciplina delle catture accidentali o accessorie del tonno rosso per tenere conto delle richieste della pesca artigianale”.
Il deputato invita infine l’esecutivo a ripristinare, con nuove modalità organizzative, l’operatività della Commissione consultiva centrale della Pesca e del Mare, “che rappresentava un’importante sede di confronto e di proposta tra diversi livelli istituzionali e rappresentanti dei produttori”.
Boscovich, in due aspirano a girare la ruota
(Rimini)Sono state due le candidature all'installazione di una ruota panoramica in piazzale Boscovich giunte entro il 30 marzo, termine ultimo previsto dall'avviso pubblico con cui l'Amministrazione comunale per l'individuazione di un soggetto idoneo a installare una Ruota Panoramica di altezza pari ad almeno metri 50.
Domande che saranno esaminate dalla commissione comunale costituita appositamente per la definitiva aggiudicazione che il bando prevede della durata di 4 anni consecutivi a partire dalla stagione 2017 e per un massimo di gg. 180 a stagione comprensivi di montaggio e smontaggio.
Aeroporto, crescono passeggeri e fatturato. Corbucci: Abbiamo fatto bene
(Rimini) Quasi 28mila i passeggeri per l’aeroporto Fellini di Rimini nei primi tre mesi del 2017. Il numero, 27.992 unità (per la precisione), segnala una “crescita del 137,5%” per la precisione, fa notare la società di gestione dello scalo di Miramare, Airiminum 2014. Nel 2016, infatti, i passeggeri sono stati 11.788. Il fatturato complessivo a livello consolidato è stato pari a 830.376 euro (+282% rispetto allo stesso periodo del 2016 che aveva registrato un livello di fatturato consolidato pari a 217.276 euro).
“I primi dati dell’anno - afferma l’amministratore delegato di Airiminum, Leonardo Corbucci - dimostrano ancora una volta la bontà delle scelte approntate dalla nostra gestione. Quello che si sta creando, considerando che il risultato economico stesso è già in utile nei primi tre mesi dell’anno (che storicamente per l’aeroporto di Rimini si chiudono in perdita), oltre che inorgoglire il management e gli azionisti di AIRiminum 2014, deve rassicurare il territorio sulla serietà del progetto avviato solo due anni fa e sul fatto che gli investimenti futuri dei soggetti pubblici e privati saranno rivolti esclusivamente a favorire lo sviluppo del traffico e, quindi, dell’economia del territorio e non a coprire buchi di bilancio come avviene tuttora in altre realtà italiane”.
Palazzo Lettimi all’università (che lo restaurerà)
(Rimini) L’ex Palazzo Lettimi destinato a diventare sede di servizi per gli studenti riminesi. La nuova destinazione di uno dei palazzi storici della città è stata discussa questa mattina in V commissione, che ha espresso parere favorevole alla costituzione del diritto d'uso gratuito del bene di proprietà del Comune a favore dell'Università degli Studi di Bologna, che ha manifestato l’intenzione di finanziare la ristrutturazione dell’ex Palazzo Lettimi per destinarlo a studentato-servizi agli studenti, intervenendo con i fondi della legge 338/2000.
Con l’insediamento del Polo Universitario riminese all’inizio degli anni Novanta, Amministrazione Comunale e Alma Mater Studiorium concordarono una serie di interventi edilizi a carico dell’Università e del Miur su immobili di proprietà comunale da destinare a sede universitaria per la costituzione della “Cittadella Universitaria”. Nel protocollo d’intesa sono inseriti immobili come il Navigare Necesse (già finanziato, realizzato e concesso in uso all’Università), il complesso Leon Battista Alberti (una parte già realizzata e in uso all’Università, una seconda parte in fase di ristrutturazione e appunto il Palazzo Lettimi, ancora da finanziare da parte dell’Università di Bologna. Oggetto di separata convenzione è invece il Tecnopolo, realizzato nell’area dell’ex Macello e finanziato con fondi comunali e regionali, recentemente inaugurato e messo a disposizione dei Centri Interdipartimentali di Ricerca Industriale dell’Università di Bologna.
“La concessione dell’ex Palazzo Lettimi all’Università fa parte di quel percorso di collaborazione avviato agli inizi del 2000 e che nasce per consentire al Polo riminese di radicarsi nella nostra città– sottolineano il sindaco Andrea Gnassi e l’assessore al Patrimonio Gian Luca Brasini – Attualmente il polo riminese può contare su 30mila metri quadrati tra aule e laboratori a disposizione di studenti e docenti, realizzati attraverso gli investimenti di università e ministero, a cui si aggiunge il Tecnopolo, che ospiterà, per ora due laboratori dedicati alla ricerca industriale. Offrire agli studenti maggiori servizi e sempre di maggiore qualità è l’unica maniera per ampliare il bacino di utenza di un polo che ha un ottimo potenziale e che sta crescendo, nei numeri e nell’offerta. Attualmente infatti a Rimini studiano cinquemila studenti, di cui il 70% provenienti da fuori provincia; numeri positivi arrivano dalla crescita delle matricole, quest’anno 1.700, cioè il 10% rispetto allo scorso anno. L’intervento all’ex Palazzo Lettimi, a carico dell’Università e che sarà supervisionato dalla Soprintendenza, darà una nuova opportunità di crescita al Polo riminese e consentirà di riempire di contenuti e di energie positive e giovani uno dei luoghi storici della nostra città, che da tempo aspetta di tornare a vivere. Non solo: sono ormai decenni che quel luogo versa in condizioni precarie, inutilizzabili, nonostante la storia, il fascino e la centralità. L’utilizzo universitario consentirà un restauro in linea con le aspettative e le caratteristiche dell’edificio, altra tessera di un puzzle che per il centro storico di Rimini vede già attivi numerosi cantieri che nel giro di un paio d’anni restituiranno alla città spazi culturali e luoghi d’incontro sinora ‘proibiti’ e dall’enorme capacità attrattiva” .