(Rimini) “Il contrasto a questo tipo di fenomeno deve partire dalla diffusione di una nuova cultura del rispetto di genere, soprattutto nelle giovani generazioni di uomini e di donne, che devono essere educati al rispetto e alla libertà”. Lo dichiara Gloria Lisi, vicesindaco del Comune di Rimini, reduce ieri da una visita a Gessica Notaro, ricoverata all’ospedale Bufalini di Cesena da alcune settimane, a seguito dell’aggressione con l’acido subita dal suo ex Eddy Tavares (ora in carcere a Forlì). “Una formazione - va avanti Lisi - che deve andare di pari passo con un irrobustimento della rete di supporto alle vittime di violenza, vittime che vanno messe nella condizione di poter denunciare e che devono essere affiancate nel percorso di ritorno alla normalità”.
A tal proposito, “in una recente tre giorni di formazione promossa dall’Ausl Romagna e dedicata agli operatori che ogni giorno si occupano di violenza sulle donne, era emerso come ci fossero delle fasce orarie – le ore notturne, i giorni festivi e prefestivi – in cui era necessaria una ulteriore risposta in aggiunta al prezioso lavoro dei centri antiviolenza e delle associazioni”.
Per questo motivo “con l’Asl Romagna è stato deciso di attivare a partire da lunedì 13 febbraio un numero sociale dedicato, esclusivamente a disposizione dei presidi ospedalieri dell’ambito di Rimini e delle forze dell’ordine del territorio, attraverso il quale attivare percorsi protetti a tutela delle donne vittime di violenza. Un ulteriore strumento, di cui si farà carico il Comune di Rimini, per garantire il massimo appoggio a chi necessita di un aiuto per uscire da situazioni critiche e per ricominciare a vivere in serenità”.

Venerdì, 10 Febbraio 2017 14:32

Il Cocoricò fa sul serio (la capra)

(Riccione) Il divertimento è una cosa seria. Molto seria. E’ il nuovo motto del Cocoricò che propone "Goat Serious". Ossimoro evidente tra suono e significato dei termini, inglesi get serious (fare sul serio), e la parola goat, capra. Non è solo un  gioco di pura traslitterazione, è l'impronta scelta dalla discoteca riccionese per segnare, sabato 11 febbraio, l'apertura della stagione 2017 che si avvarrà della creatività e della direzione artistica del collettivo “Armonica". Sabato sera, inoltre, la consolle del "Titilla" è affidata alla produzione del gruppo MOHO di Rimini al suo under set eclettico e traversale.

(Rimini) Con la deposizione delle corone d'alloro alla "Biblioteca di Pietra", il monumento sul porto dedicato alle vittime del Confine Orientale, si sono concluse le celebrazioni del Giorno del Ricordo, la solennità civile istituita dal Parlamento in memoria delle vittime delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata.
Una cerimonia aperta da Monica Paliaga e Giovanni Ruzier, a nome delle associazioni degli esuli, ad aprire gli interventi che hanno preceduto la deposizione vera e propria a cui, oltre all'assessore Mattia Morolli in rappresentanza dell'Amministrazione comunale, hanno partecipato le autorità civili e militari, i rappresentanti delle associazioni degli esuli e, in rappresentanza di tutti gli studenti riminesi, i ragazzi della VB del Marco Polo, accompagnati dalla prof.ssa Anna Maria Verdino, che hanno dato lettura di alcuni brani tratti dai testi di autori istriano - dalmati - giuliani, frutto del lavoro di ricerca e approfondimento su cui si sono impegnati negli ultimi anni.

Venerdì, 10 Febbraio 2017 14:22

Gioco d’azzardo al bando, comune approva odg

(Rimini) Nella seduta di ieri il consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno incentrato sul contrasto al gioco d’azzardo, presentato dai consiglieri Gianfreda, Pasini, Spina, Camporesi, Mauro. In chiusura di dibattito, per la Giunta ha preso la parola il sindaco Andrea Gnassi, che ha fatto il punto sul lavoro che i Comuni attraverso Anci stanno portando avanti a livello nazionale per porre freno a un fenomeno di dimensioni e contorni sempre più preoccupanti.

 

“Depositato il 6 dicembre scorso questo OdG è frutto di un lungo lavoro di studio e confronto con le Associazioni del territorio (in particolare Slotmob) che è partito già da questa estate, era infatti uno dei punti presenti nel programma elettorale di Rimini Attiva”, spiega il consigliere comunale Kristian Gianfreda.


“È un passo importante: il documento votato impegna l'amministrazione ad occuparsi del tema del gioco d'azzardo sotto vari aspetti, i punti peró che ritengo più importanti sono l'aspetto culturale/educativo e il punto che prevede la creazione di un intergruppo consiliare composto da maggioranza ed opposizione. Dobbiamo rendere consapevoli i ragazzi e gli adulti dei rischi che corrono, dobbiamo avere dei formatori competenti e dobbiamo mantenere con l'intergruppo una costante attenzione al fenomeno. Gli strumenti che un comune può mettere in campo sono limitati rispetto alla diffusione del gioco d'azzardo, che è dovunque: dai cellulari in mano ai nostri figli alle slot nel bar sotto casa, dai Giochi del Titano al di là del confine alle più piccole tabaccherie, e naturalmente nelle sale slot e nei bingo”. È evidente, per Gianfreda, “che il gioco è sfuggito di mano, e il danno sociale è sotterraneo, non è ancora emerso con tutta la sua drammaticità. All'Asl hanno pochissime persone prese in carico rispetto ai dati forniti dalle associazioni dei giocatori anonimi e dagli gli altri centri di ascolto. Chi è veramente consapevole del problema sono proprio i gestori dei locali dove si gioca. Questo OdG è un primo passo, mette in moto un processo che porterà la città ad essere più consapevole, più pronta a proteggere le categorie di persone che rischiano di più: i precari, le fasce sociali più povere e i giovani. Anche a livello nazionale si stanno facendo passi importanti, nella legge di stabilità 2016 sono presenti norme che vanno nella direzione di diminuire il numero di slot e sopratutto di diminuire i luoghi in cui è possibile giocare. Rimini è pronta a cambiare rotta”.

(Riccione) Il Tribunale amministrativo per l'Emilia Romagna ha respinto l'istanza con cui la la Michelangelo Società Cooperativa chiedeva l’annullamento dell’ordinanza di demolizione del complesso San Giuseppe emessa dal Comune di Riccione.
Realizzato per essere una residenza protetta per anziani, il complesso San Giuseppe negli anni non è mai stato adibito a questa destinazione bensì ad uso civile con appartamenti. Dalle ultime verifiche effettuate nel 2106, è risultato che non è stata presentata al Comune alcuna istanza di autorizzazione al funzionamento dell'immobile come Rsa.
Lo scorso ottobre il Comune ha ingiunto alla proprietà di ripristinare l'immobile all'uso "originario" ossia a casa per anziani. Ad oggi i termini per l'adempimento sono scaduti ( 20 gennaio 2017) per cui l'Amministrazione dovrà procedere all'acquisizione dell'intero immobile al patrimonio comunale, preceduto da debito verbale a seguito di sopralluogo che verrà effettuato dall'Amministrazione stessa.

Venerdì, 10 Febbraio 2017 09:16

10 febbraio

Inneggia all’Isis | Sesto colpo in farmacia | Nomadi nelle case

(Rimini) Ubriaco e armato di coltello si è presentato davanti a un negozio in zona stazione a Rimini, ieri verso le 18,30. L’uomo è stato però subito segnalato alla polizia, verso il centro storico. Le volanti si sono messe sulle sue tracce, ma durante le ricerche l’uomo è stato nuovamente segnalato davanti allo stesso negozio “in preda a una forte agitazione con atteggiamenti ancora più aggressivi e violenti”. Gli agenti sono arrivati sul posto e lo hanno disarmato, tentando di calmarlo. Dopo un po’ di resistenza, l’uomo ha spintonato violentemente i poliziotti che lo hanno quindi arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e denunciato per minaccia aggravata.

(Rimini) Inneggiava all'Isis e tentava di accattivarsi le simpatie degli altri detenuti di fede musulmana nel carcere dei 'Casetti' di Rimini. E quando ha appreso che lo avrebbero espulso, avrebbe detto: "Dichiaro guerra all'Italia, tornerò per farla esplodere". Protagonista un marocchino di 40 anni, rimpatriato ieri pomeriggio perché ritenuto pericoloso. Mohamed Adnan aveva avuto 14 condanne penali dal 1998 ed è stato detenuto per reati comuni in quasi tutti i carceri dell'Emilia-Romagna. Ieri intorno alle 17 lo straniero è stato accompagnato nel Paese di origine e alle 19.30 consegnato alle autorità locali. Partito con un volo di linea dall'aeroporto di Bologna, sarebbe uno dei 356 detenuti nel mirino delle autorità italiane perché a rischio radicalizzazione. Il trasferimento è stato eseguito da quattro agenti della Polizia di Stato di Rimini e Bologna (Ansa).

Giovedì, 09 Febbraio 2017 16:25

Crisi Carim, Cgil: Dov’è la Fondazione?

(Rimini) “Il problema che affligge la banca non è la rigidità dei costi fissi, e in particolare, di quelli del personale, né tantomeno la supposta modesta produttività pro capite. Questi, semmai, sono effetti consequenziali. Come si evince dai media il problema vero, al di la dei manager che si sono succeduti, è costituito dalla sottocapitalizzazione della banca che si declinerebbe, stando sempre a quanto riportano (senza smentita della banca) i giornali in un Tier 1 ratio pari a 6,97 contro il 9,30 assegnato dall’Organo di Vigilanza”. La Cgil scrive ai dipendenti della Carim, alcune decine sono stati recentemente dichiarati in esubero dalla banca, a cui spiega le difficoltà dell’istituto di credito.
“E qui s’innesca il circolo vizioso: poco capitale, meno impieghi, meno ricavi e minori utili. O addirittura perdite dopo aver rettificato crediti deteriorati. Tale deficit patrimoniale ha già determinato la riduzione degli impieghi e di conseguenza delle marginalità. Sono note a tutti, in tal senso, le operazioni di derisking sulle grandi esposizioni effettuate nel corso del 2016, la sistematica riluttanza ad erogare nuova finanza e le indicazioni ai direttori di filiale a non riempire i castelletti dello smobilizzo crediti”.
Già tempo fa il sindacato scrisse alla banca per segnalare alcune criticità. “A seguito della scorsa procedura (conclusa nel luglio del 2015, ndr) scrivemmo una lettera alla Direzione nella quale ci permettemmo di individuare i punti deboli di quel progetto. Siamo rimasti in ascoltati e oggi ci pesa dire: avevamo ragione. La Fisac propose all’allora direttore generale Mocchi, prima al tavolo e poi per iscritto, di ritornare sui propri passi perché convinta che gli strumenti allora individuati per la risoluzione della crisi aziendale fossero non solo inadeguati ma addirittura dannosi per il presente ma anche per il futuro della banca. Ci piacerebbe che oggi, alla luce di quanto sopra esposto e senza la pretesa di avere la soluzione in tasca, non si ripetessero gli stessi errori. Nell’interesse di tutti”.
Per la Cgil, “servirebbe un progetto in grado di dare corpo e spessore alla procedura pendente che, allo stato attuale, rischia ancora una volta di rimandare ad un futuro ancora più incerto la soluzione di un problema divenuto ormai improcrastinabile. E ci chiediamo, di fronte a questo grave stato di impasse ormai perdurante da un biennio, dove sia e cosa faccia la Fondazione, ossia la proprietà della Banca. Ci chiediamo infatti se la Fondazione sia interessata alle potenziali ricadute occupazionali sul personale, specie quello impiegato in Direzione Generale, se, una volta archiviata la procedura in corso, dovesse intervenire il “cavaliere bianco” tanto invocato”.

Giovedì, 09 Febbraio 2017 15:53

Comune, Mauro: Ritirate quei bandi

(Rimini) Questa sera in consiglio comunale il consigliere di Uniti si vince, Gennaro Mauro, chiederà il ritiro dei tre bandi (scadenza 13 febbraio 2017) per l'assunzione a tempo determinato di due dirigenti e un funzionario.
“Motivi di opportunità politica e rilievi di natura giuridica dovrebbero indurre l'amministrazione comunale a non procedere a conferire incarichi dirigenziali e di funzionario con un metodo costruito nella sostanza, esclusivamente solo sulla base fiduciaria. E' palese che il conferimento ad personam, gli organi politici cerchino di crearsi una dirigenza a loro "consonante" sul piano strettamente politico, al di là di ogni valutazione di professionalità e di qualsiasi vincolo derivante dalla separazione tra politica e gestione, imposta dalla Costituzione”, spiega Mauro.
“A Rimini purtroppo si è fatto un uso disinvolto di tale sistema, alla discrezionalità amministrativa e tecnica rivolta alla selezione del miglior candidato a ricoprire un ruolo pubblico si è passati all'arbitrio politico”, conclude il consigliere dell’oppsizione. “Ritenevamo ormai scontato che agli organi politici non è consentito creare un dirigente dal nulla senza un vero concorso, ma dobbiamo amaramente prendere atto che il sindaco Gnassi non è nel nostro stesso avviso. Eppure i rilievi mossi al sindaco Raggi, al sindaco Battazza e allo stesso Melucci per la nomina di Andrea Babbi a direttore generale dell'Enit, dovrebbero far riflettere”.