Giovedì, 09 Febbraio 2017 15:32

Fiere orafe, ufficializzata alleanza con Arezzo

(Rimini) Ieg e Arezzo Fiere hanno ufficializzato oggi a Roma l’accordo strategico che dà vita ad un'organizzazione unica per le manifestazioni del settore orafo-gioielliero.
Nel 2017, quindi, Italian Exhibition Group gestirà l'organizzazione di cinque manifestazioni: Vicenzaoro January (svoltasi da 20-25 gennaio), Oroarezzo (6-9 maggio), Vicenzaoro September (23-27 settembre), Gold Italy (21-23 ottobre), Vicenzaoro Dubai – The Dubai International Jewellery Show (15-18 novembre). Nel complesso delle cinque manifestazioni saranno ospitati circa 5.000 espositori, provenienti da tutti i distretti orafi italiani e da oltre 30 Paesi, e più di 80.000 visitatori professionali, il 50% dei quali provenienti da 130 Paesi.
A queste si aggiunge la partecipazione del brand Vicenzaoro ai più importanti Trade Show internazionali del settore orafo-gioielliero: l'Hong Kong International Jewellery Show, l'India International Jewellery Show di Mumbai e il JCK di Las Vegas, dove IEG gestisce da 11 anni il padiglione ufficiale italiano.
L'accordo annunciato oggi prevede che Italian Exhibition Group gestisca complessivamente l'organizzazione delle manifestazioni aretine dedicate al mondo dell'oro e del gioiello già nel 2017. Arezzo Fiere e Congressi potrà entrare nella compagine societaria di Italian Exhibition Group, ricevendo quale controprestazione della cessione dei marchi quote azionarie per un valore definito secondo criteri condivisi.
"Quella che siamo riusciti a trovare mi pare davvero una buona soluzione, che apre la strada all'ingresso di Arezzo Fiere nella compagine societaria del più grande player italiano nel settore dei congressi. La firma del protocollo consente alla città di Arezzo e al suo distretto orafo, ma direi anche alla Toscana, di avere un futuro garantito, ma anche all'oro aretino di svolgere – come merita – un ruolo da protagonista all'interno delle manifestazioni fieristiche che si organizzano in Italia”, è il commento di Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana.
"L'intesa - Lorenzo Cagnoni, Presidente di Italian Exhibition Group, ha affermato - è rilevante sia perché crea l'organizzazione unica delle manifestazioni orafe italiane in un quadro di politica industriale sistemica, ma anche perché rafforza la missione di Italian Exhibition Group, ovvero fungere da polo aggregatore per altre realtà e contribuire in tal modo al potenziamento del sistema fieristico italiano".
Il settore orafo-gioielliero italiano è il più importante in Europa per qualità della produzione, design e innovazione tecnologica, proiettato nella nuova frontiera del modello industria 4.0. Conta circa 10 mila imprese e 40 mila addetti, nel 2015 ha generato un fatturato di oltre 7 miliardi di euro, un export di 6,5 miliardi e un saldo commerciale positivo di 4,2 miliardi. Pur nel contesto negativo della domanda globale di oro per la gioielleria, nei primi 10 mesi del 2016 le esportazioni italiane hanno raggiunto i 4,8 miliardi di euro.

Giovedì, 09 Febbraio 2017 12:50

Campi nomadi, Rimini nei progetti della Regione

(Rimini) La Regione investe un milione di euro con l’obiettivo di superare i campi nomadi di grandi dimensioni. L’alternativa è quella di creare microaree pubbliche e private, queste ultime autofinanziate dai nuclei che si insediano, o agevolare la scelta di abitazioni tradizionali (alloggi sul mercato o quelli popolari in presenza dei requisiti). Dei 9 progetti che vanno nella direzione indicata dalla Regione Emilia-Romagna, 7 sono stati finanziati dalla Regione stessa nell’ambito del bando, rispettivamente presentati dai Comuni di: Modena, Carpi (Mo), Camposanto (Mo), Bologna, Casalecchio di Reno (Bo), Rimini e dall’Unione di Comuni della Romagna Faentina (Ra). Il bando approvato dalla Giunta (per un investimento di un milione di euro), attua la legge regionale sull’inclusione sociale di Rom e Sinti (16 luglio 2015, n. 11).
“Come avevamo deciso a inizio mandato, con questo ultimo finanziamento regionale, legato alla legge sui Rom e Sinti abbiamo inteso promuovere il superamento dei grandi campi e, laddove possibile, il trasferimento di queste comunità in aree molto piccole oppure in abitazioni, così come alcuni comuni hanno già cominciato a fare”. Commenta così la vicepresidente e assessore al welfare, Elisabetta Gualmini, il provvedimento della Giunta.


“Auspichiamo davvero di diminuire le tensioni e il degrado che spesso si accompagnano ai grandi campi e di favorire situazioni di abitazione gestibili, in cui i costi e i doveri di manutenzione sono interamente nelle mani degli abitanti”.
I progetti presentati dai Comuni e dalle Unioni riguardano la realizzazione di micro-aree familiari pubbliche, anche attraverso l’acquisto di terreni nell’ambito del territorio comunale, o interventi volti all’adeguamento delle microaree già esistenti: per queste azioni la Regione ha messo a disposizione 700 mila euro in conto capitale. Altri 300 mila euro sono invece previsti per gli interventi in spesa corrente quali il supporto economico per l’accesso o la gestione delle nuove soluzioni abitative, la mediazione sociale e dei conflitti, forme di sostegno sociale ed educativo dei nuclei familiari Rom e Sinti interessati dalle transizioni (ad esempio la scolarizzazione, la formazione professionale, l’inserimento lavorativo).
Ogni progetto ammesso a contributo viene finanziato per l’80% del costo complessivo, con un limite di 250 mila euro per gli interventi in conto capitale e di 70 mila euro per gli interventi di spesa corrente.


Rom e Sinti in Emilia-Romagna, i dati. In Emilia-Romagna, secondo i dati ufficiali aggiornati a novembre 2015, sono presenti 3.077 persone di etnia Rom e Sinti (lo 0,067% della popolazione regionale, di cui 1.081 minori, ovvero il 35,13%). La quasi totalità ha la cittadinanza italiana (95,9%). Vivono in 182 tra campi e aree (82 pubblici e 100 privati). I campi considerati di grandi dimensioni (ospitanti da 71 a 130 persone) sono 6, 8 quelli che ospitano da 41 a 70 persone. Quelli più piccoli (massimo 40 persone), perlopiù privati, sono 160. Le province con il maggior numero di campi e aree sono Reggio Emilia (76 insediamenti per 1295 persone), Bologna (29 insediamenti per 509 persone), Modena (35 insediamenti, 585 persone), Piacenza (9 insediamenti, 180 persone) e Rimini (14 insediamenti, 197 persone). Dal 2003 al 2012, le persone inserite dai Comuni negli alloggi hanno raggiunto una quota considerevole: 568 in 123 appartamenti.

Giovedì, 09 Febbraio 2017 09:21

Pari opportunità, Arcigay entra in commissione

(Rimini) Arcigay entra nella nuova commissione Pari opportunità del Comune di Rimini. E’ stato il Pd a designare Marco tonti, presidente del club riminese dedicato ad Alan Turing. La composizione della commissione è stata approvata martedì dalla giunta comunale.
Della Commissione fanno parte di diritto tutte le donne elette in consiglio comunale a cui si aggiungono i membri indicati dai singoli gruppi consigliari. Il nuovo organismo conta quindi 18 componenti: alle nove consigliere comunali (Giorgia Bellucci, Giulia Corazzi, Barbara Di Natale, Sara Donati, Milena Falcioni, Lucilla Frisoni, Barbara Vinci per il Pd, Daniela De Leonardis per Patto Civico, Diana Trombetta per la Lega Nord), si aggiungono oltre a Marco Tonti, Cinzia Salvatori (Patto Civico), Chiara Merlini (Lega Nord), Liliana Geri (Obiettivo Civico – Vincere per Rimini), Maria Gabriella Pezzuto (Forza Italia), Alice Casadei (Futura con Gnassi), Michela Orlandi (Uniti si vince), Donatella Gobbi (Rimini Attiva) e Beatriz Colombo (Fratelli d’Italia).
“La Commissione - spiegano da palazzo Garampi - si propone in primo luogo come uno strumento di promozione della cultura delle pari opportunità, attraverso l’attivazione o la partecipazione a progetti e iniziative che mirino a sviluppare una maggiore conoscenza nell’opinione pubblica della condizione femminile e del rapporto uomo-donna nel territorio di Rimini. Più nello specifico, particolare attenzione è sull’aspetto delle pari opportunità nel mondo dell’occupazione, sensibilizzando il territorio affinche uomini e donne possano avere gli stessi diritti e le stesse possibilità nell’ambito dell’istruzione, dell’accesso al mondo del lavoro e dell’avanzamento professionale. Ruolo della commissione è anche quello di vigilare affinché i soggetti pubblici e privati applichino le leggi in materia di pari opportunità e di sviluppare rapporti di collaborazione con gli organismi attivi su questo fronte, sia sul piano locale sia sul piano internazionale”.

Mercoledì, 08 Febbraio 2017 15:39

Morciano, ieri Consiglio comunale senza Battazza

(Rimini) Si è svolto ieri a Morciano il primo consiglio comunale dopo le dimissioni del sindaco Claudio Battazza (ai domiciliari a seguito un’inchiesta sulla riqualificazione dell’ex pastificio).
La lettera di dimissione del sindaco è stata protocollata e la sua firma autenticata dal segretario comunale Rossana Furii, a Morciano di Romagna, presso l’abitazione dell’ex sindaco, lunedì mattina 6 febbraio.
Claudio Battazza ieri mattina è stato interrogato dal giudice per le indagini preliminari Vinicio Cantarini che dovrebbe decidere sulla misura restrittiva entro tre o quattro giorni. Se gli arresti domiciliari saranno revocati l’ex sindaco avrebbe tempo 20 giorni per ritirare le dimissioni. Altrimenti, il Consiglio comunale sarà sciolto e sarà nominato un commissario prefettizio.
“Nel caso che le dimissioni di Battazza diventassero definitive entro il 24 di febbraio, le prossime elezioni comunali di Morciano si svolgerebbero nella prossima primavera. Altrimenti, per soli due giorni di differenza (26 febbraio), verrebbero spostate all’autunno prossimo”, fa notare Hossein Fayaz, coordinatore del “Comitato per la difesa dei diritti del cittadino”.

Mercoledì, 08 Febbraio 2017 15:30

Asili, stretta sui vaccini

(Rimini) L’assessore ai servizi educativi del Comune di Rimini, Mattia Morolli, ha incontrato questa mattina i responsabili dei servizi educativi e ricreativi privati e gli amministratori e tecnici dei Comuni del distretto nord. Insieme a lui, il coordinamento pedagogico e i referenti dell’Asl Romagna.
Il tema al centro dell’incontro è stata la nuova norma della Regione Emilia Romagna che, nel ridisegnare i servizi educativi per l’infanzia, introduce come requisito "l'avere assolto gli obblighi vaccinali prescritti dalla normativa vigente", e quindi aver somministrato ai minori l'antipolio, l'antidifterica, l'antitetanica e l'antiepatite B. Una norma valida sia per le strutture pubbliche che per quelle private, educative e ricreative. Durante l’incontro sono stati poste alcune domande, in particolare c’è grande attenzione sul percorso amministrativo concreto da seguire per certificare, valutare e confermare l’effettivo percorso di vaccinazione dei singoli bimbi.
“Un incontro molto positivo – sottolinea Mattia Morolli – in cui il Comune di Rimini e l’Ausl si sono fatti portavoce degli incontri avvenuti in Regione riguardanti percorsi applicativi della nuova norma riguardante l’obbligo vaccinale nei servizi educativi per l’infanzia. Essendo un percorso nuovo necessita naturalmente di costanti aggiornamenti. Il Comune e l’Ausl si mettono a disposizione per tutti i passaggi di questo percorso, con l’ovvio coinvolgimento della Regione. Con la Regione è infatti aperto un canale teso a sviluppare una corretta e puntale informazione sulle nuove modalità di iscrizione, attraverso una capillare diffusione su tutto il territo, a cui Comuni e privati stanno dando un grande aiuto”.

(Rimini) L’aeropoporto di Rimini è stato presente all’IMTM (International Mediterranean Tourism Market), la maggiore fiera del turismo in Israele, che si è svolta dal 7 all’8 febbraio a Tel Aviv nei padiglioni del Tel Aviv Convention Center Israel.
In rappresentanza dell’Italia hanno partecipato il Sottosegretario al Turismo Dorina Bianchi, insieme all’Ambasciatore italiano in Israele Francesco Maria Talò (foto 2 e 3) e ad una delegazione dell’ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo.
Alla fiera presenti anche due scali italiani, oltre al Fellini c’era infatti anche il Catullo di Verona.
La presenza di Airiminum 2014 era rivolta a proseguire il progetto “Israele”, che mira a realizzare un ponte di collegamento tra Rimini e Tel Aviv per favorire in primis lo sviluppo turistico della Romagna e della costa adriatica in generale. Il progetto, avviato da tempo dal management, si basa su un modello integrato che prevede la partecipazione proattiva di tutti gli attori della filiera, a partire dalle autorità istituzionali israeliane e italiane, la compagnia aerea, gli aeroporti, i tour operator e gli albergatori italiani e israeliani per generare e gestire nuovi flussi turistici di incoming e outgoing.
“Se l’intera industria turistica nei prossimi anni sarà in grado di assicurare le giuste risposte alle esigenze specifiche di questo nuovo mercato - afferma l’Amministratore Delegato di AIRiminum 2014 Leonardo Corbucci - la Romagna, in base alla piattaforma di accordo già impostata, potrebbe diventare una destinazione ideale per le famiglie e i giovani turisti israeliani”.

Mercoledì, 08 Febbraio 2017 15:22

Giorno del ricordo, tutte le iniziative

(Rimini) Venerdì 10 febbraio ricorre il Giorno del Ricordo, la solennità civile istituita dal Parlamento italiano in memoria delle vittime delle foibe, dell'esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale.
Il programma delle celebrazioni promosse dal Comune di Rimini parte alle ore 11 di venerdì 10 febbraio con la cerimonia commemorativa che si terrà al Portocanale di Rimini, con la deposizione di una corona d'alloro al monumento "Una biblioteca di pietra" dedicato alle vittime del Confine Orientale alla presenza di autorità civili e militari, dei rappresentanti delle associazioni degli esuli e di una rappresentanza di studenti delle scuole di Rimini.
Sempre venerdì 10, alle ore 17 in Cineteca comunale avrà luogo incontro con la storica Gloria Nemec sul tema "Gli esuli e i rimasti. Le comunità divise nel dopoguerra fra Italia e Istria". Da anni impegnata a ricostruire le vicende degli italiani della diaspora e dell'Istria, la studiosa Gloria Nemec ricostruisce a partire dalla sua ricerca "Nascita di una minoranza. Istria 1947-1965: storia e memoria degli italiani rimasti nell'area istro-quarnerina", le storie, parallele ma anche intrecciate, delle popolazioni che nel dopoguerra lasciarono le loro case e delle comunità che rimasero sulla loro terra. Ingresso libero.
Gloria Nemec parteciperà anche sabato 11 febbraio con inizio alle ore 10 al Teatro degli Atti all'incontro– destinatari gli studenti delle classi IV e V delle scuole secondarie di secondo grado - dal titolo "Nascita di una minoranza. L'esodo dei giuliano-dalmati".
Incontro in cui la storica Gloria Nemec parlerà dei tragici fatti in cui alla fine della seconda guerra mondiale, tra il 1947 e il 1954, centinaia di migliaia di italiani abitanti in Istria e in Dalmazia lasciarono la loro terra assegnata alla Jugoslavia, affrontando la difficile condizione di profughi. Migliaia invece rimasero nel nuovo stato vivendo in una situazione spesso difficile di minoranza. Questo incontro presenta la storia degli uni e degli altri.
Gloria Nemec è una studiosa di storia sociale che si è molto occupata della formazione della memoria nelle comunità istriano-dalmate sia degli esuli che dei 'rimasti', utilizzando soprattutto le fonti orali. Fra le altre sue opere ricordiamo "Dopo venuti a Trieste. Storie di esuli giuliano-dalmati attraverso un manicomio di confine 1945-1970", "Un paese perfetto. Storia e memoria di una comunità in esilio: Grisignana d'Istria (1930-1960)" e "Nascita di una minoranza. Istria 1947-1965: storia e memoria degli italiani rimasti nell'area istro-quarnerina".
Informazioni e prenotazioni: Istituto per la Storia della Resistenza e dell'Italia contemporanea di Rimini, tel. 0541 24730, e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Concluderà il programma commemorativo la Santa Messa celebrata da Mons. Agostino Pasquini, Cancelliere Vescovile, in programma domenica 12 febbraio, alle ore 10.30 nella Chiesa di San Francesco Saverio (Suffragio).
Per il programma completo delle iniziative ricomprese nell'Attività di Educazione alla Memoria, si rimanda al sito, memoria.comune.rimini.it

Mercoledì, 08 Febbraio 2017 15:18

Welfare, 200 italiani cercano come badanti

(Rimini) Sono stati 200 gli italiani che hanno cercato informazioni e lavoro come assistenti famigliari presso lo sportello “l’assistente in famiglia” solo negli ultimi otto mesi del 2016, da maggio a fine dicembre. Lo sportello supporta la persona non autosufficiente e la sua famiglia nella scelta di permanenza nel proprio domicilio e, contemporaneamente, offre sostegno alle assistenti familiari con l'obiettivo di qualificare il loro lavoro di cura, farlo incontrare con le richieste arrivate dalle famiglie e avviare un percorso di progressiva integrazione del loro lavoro nella rete dei servizi socio-sanitari. Uno Sportello dunque che crea welfare ma anche lavoro, incrociando domanda e offerta. Tra gli Italiani che tornano a cercare occupazione in questo settore non ci solo donne, ma anche uomini, che rappresentano circa il 7/8%. Tra essi due tipologie in particolare, giovani appena formati in corsi professionali come quello in operatori socio sanitari (oss) e adulti anche ultracinquantenni fuoriusciti dal mercato del lavoro che faticano a rientrare in altri circuiti occupazionali.
Coerentemente con i precedenti periodi, l’offerta espressa da parte dei cittadini italiani si traduce quasi esclusivamente nella disponibilità di assistenza diurna, elemento che esclude gli stessi da una effettiva integrazione nel mondo del lavoro domiciliare, sempre maggiormente orientato a un tipo di assistenza con vincolo di convivenza, in cui tendenzialmente rimane maggiore la disponibilità di assistenti straniere.
Nello stesso periodo (maggio-dicembre2016), oltre ai 200 italiani si sono rivolte allo sportello persone di 43 nazioni differenti tra cui, in particolare, cittadini ucraini (155), rumeni (133), marocchini (67), moldavi (45), albanesi (38 unità). Nel corso di tutto il 2016 sono state complessivamente 601 le assistenti che si sono rivolte allo sportello per la prima volta.
Le famiglie che nel 2016 hanno cercato informazioni e disponibilità di assistenti allo sportello sono state 353, 105 in più rispetto l’anno scorso e ben 147 rispetto il 2010, primo anno di riferimento del servizio.

(Rimini) Approvata all’unanimità dall’Assemblea Legislativa regionale la risoluzione di Nadia Rossi che chiede alla Regione di coinvolgere il Governo affinché “finalmente Italia e San Marino – sottolinea Rossi – trovino una linea comune in grado di stabilizzare le condizioni dei lavoratori frontalieri, che rappresentano una risorsa per entrambi gli Stati, riconoscendo loro maggiori garanzie e un trattamento equo”.
A San Marino, ad esclusione dei lavoratori frontalieri stabilizzati che siano stati collocati in mobilità a fronte di licenziamenti collettivi, per potersi iscrivere alle liste di avviamento al lavoro è necessario essere anagraficamente residenti. Risulta impossibile poi vedersi riconoscere alcuni diritti come quelli previsti dalla Legge 104 visto che i famigliari non sono iscritti alla sanità sammarinese. Inoltre non viene tenuto conto in alcun modo della storia lavorativa della persona. Un aspetto, questo, che contrasta anche con la normativa Ue che regola la materia.
Allo stato attuale per i lavoratori transfrontalieri la situazione è ancora precaria, in particolare dal 2011, anno che coincide con la scadenza fissata dalla precedente norma di stabilizzazione. Tale norma, di infatti, collegava l’eventuale proseguimento del riconoscimento di questo diritto alla sottoscrizione dell’accordo in materia economico-fiscale tra Italia e San Marino, oltre che all’uscita di quest’ultima dalla blacklist italiana. “Condizioni – evidenzia la consigliera PD riminese – che ora sono state tutte raggiunte. Non vi sono quindi più ragioni per tenere bloccato il percorso di stabilizzazione dei lavoratori frontalieri. È necessario raggiungere una pratica normativa definitiva in materia di sicurezza sociale, regime fiscale e legislazione del lavoro ”.
“Oltre alla stabilizzazione – conclude la consigliera riminese – la risoluzione approvata chiede che si faccia chiarezza anche sul fronte degli ammortizzatori sociali. Attualmente le maestranze espulse dal mondo del lavoro stabilizzate prima del 2011 hanno diritto al riconoscimento dello stato di mobilità (70% della sua retribuzione per 12 mesi) e alla ricollocazione. Terminato il periodo di mobilità, tuttavia, le diverse normative dei due Stati rispetto alla disoccupazione creano una disparità di trattamento: se infatti da una parte lo San Marino prevede per i residenti altri 9/12 mesi di indennità economica di disoccupazione, le normative italiane di fatto precludono ai lavoratori il riconoscimento di alcun ammortizzatore. I lavoratori non stabilizzati, che sono la maggioranza, hanno diritto a 3 mesi di cassa integrazione e successivamente alla indennità economica di disoccupazione, ma avranno scarsissime possibilità di essere ricollocati nel territorio sammarinese”.

(Rimini) Via agli attesi lavori di manutenzione al ponte scout, sul fiume Marecchia a Rimini. Allo scopo il ponte resterà chiuso al traffico ciclopedonale. Il provvedimento è necessario anche in relazione a quanto risulta dal monitoraggio sul ponte effettuato dall’ingegner Marco Pio Lauriola di Firenze, su incarico della Direzione Lavori pubblici. “Una relazione - riferiscono dal Comune - in cui si evidenzia la necessità di intervenire in tempi rapidi sia per ripristinare le condizioni di sicurezza, sia per arrestare il degrado della struttura lignea. Sarà quindi sulla sicurezza che nelle prossime settimane i tecnici comunali interverranno sulla base della proposta d'intervento che lo stesso Lauriola ha presentato. Una proposta che, con il ripristino delle catene del ponte con cavi in acciaio posti sull'impalcato e collegati all'arco in legno con travi in acciaio poste in testata, consentirà la messa in sicurezza del ponte con un costo stimato in 120mila euro e in tempi brevi”.