(Rimini) I familiari delle vittime della strage di Viareggio chiedono le dimissioni di tutti coloro che sono stati condannati nel processo di primo grado di ieri e che hanno tuttora incarichi, come Mauro Moretti. Lo hanno detto gli stessi familiari aprendo la conferenza stampa di stamani a Viareggio. 'Riteniamo offensive le dichiarazioni dell'avvocato di Moretti", ha detto il portavoce, Marco Piagentini.
"E' moralmente inaccettabile che dopo una condanna di primo grado Mauro Moretti sia ancora a guidare un'azienda di Stato. Ne chiediamo le dimissioni e che sia tolto a Moretti il titolo di Cavaliere del Lavoro", hanno spiegato i familiari delle vittime incontrando i giornalisti, all'indomani della sentenza di condanna dell'allora ad di Rfi, sottolineando che "non si può tenere su una poltrona così importante un manager condannato in primo grado. Chiediamo che la politica intervenga".
"A poche ore dalla lettura del dispositivo possiamo dire che il sistema ferroviario del trasporto merci pericolose tanto in Italia quanto in Europa è stato riconosciuto responsabile delle gravissime inadempienze e omissioni - hanno sottolineato - La sentenza ha sancito che i vertici delle aziende condannati avevano poteri e mezzi per intervenire e, non facendolo, hanno causato la morte di 32 persone, tra cui bambini e ragazzi".
"Con la sentenza di primo grado si chiude la prima fase, non la nostra battaglia, una valutazione definitiva potremo darla solo dopo la lettura delle motivazioni che hanno portato a questa sentenza", è la posizione del familiari delle vittime che hanno anche ringraziato "la moltitudine di persone che ieri come in tutti questi anni è stata al nostro fianco".
Condanna a sette anni per gli ex ad di Fs e Rfi Moretti ed Elia al processo per la strage di Viareggio in cui persero la vita 32 persone nel giugno del 2009. Per i 33 imputati, come persone fisiche, e 9 società, le accuse erano a vario titolo di disastro ferroviario, omicidio colposo plurimo, incendio colposo e lesioni colpose. Dieci le assoluzioni. Moretti, hanno spiegato i suoi avvocati, è stato assolto come ad delle Ferrovie, ma condannato in qualità di ex amministratore delegato di Rfi. "Scandaloso l'esito del processo, e la sentenza trasuda populismo" ha aggiunto il legale. Tra le società 'imputate', assolte Ferrovie dello Stato e Fs Logistica, condannate Rfi e Trenitalia. I parenti delle vittime commenteranno domani la decisione dei giudici. Dopo la lettura della sentenza, in Borsa Leonardo ha perso il 3,4%.
Sanzioni da 700.000 euro a Rfi e Trenitalia 480.000 euro per società Gruppo Gatx Una sanzione da 700.000 euro ciascuna per Rfi e Trenitalia e di 480.000 ciascuna per le società Gatx Rail Austria, Gatx Rail Germania, Officina Jugenthal Waggon è tra le condanne pronunciate oggi dal tribunale di Lucca per la strage alla stazione ferroviaria di Viareggio. Alle stesse società, per le quali è stata riconosciuta la responsabilità dell'illecito amministrativo, applicata anche la sanzione interdittiva per un periodo di tre mesi.
Dieci assoluzioni I giudici del tribunale di Lucca hanno assolto 10 dei 33 imputati per non aver commesso il fatto che sono Andreas Barth dell'Officina Jungenthal di Hannover, Andreas Carlsson, sempre della Jungenthal di Hannover, Joachim Lehmann, supervisore esterno della Jungenthal, Massimo Vighini, Calogero Di Venuta, responsabile della Direzione compartimentale di Firenze Movimento Infrastrutture, Giuseppe Farneti, sindaco revisore di Fs prima e poi di Italferr, Gilberto Galloni, ad di Fs Logistica, Angelo Pezzati, predecessore di Di Venuta, Stefano Rossi e Mario Testa. Assolto anche Moretti dai reati a lui ascritti come ad di Ferrovie e Vincenzo Soprano, limitatamente ai reati ascritti come ex dirigente di Fs. Esclusa la responsabilità per illecito amministrativo anche di Ferrovie dello Stato Spa, di Fs Logistica, di Cima Riparazione.
Nella strage ferroviaria di Viareggio del 29 giugno 2009, morirono 32 persone, tra cui bambini. Sono 33 le persone imputate a vario titolo. I familiari delle vittime sono arrivati in corteo al Polo fieristico, dove si svolge il processo. 'Viareggio 29-6-2009 niente sarà più come prima' è lo striscione con le foto di tutte le vittime che ha aperto il corteo silenzioso. Con loro anche una rappresentanza dei macchinisti delle Ferrovie, una bandiera del gruppo delle 'Tartarughe lente', alcuni rappresentanti dei No Tav. Chiudevano il corteo alcuni gonfaloni tra cui quello della Regione Toscana.
Mauro Moretti, secondo quanto spiegano i suoi avvocati, è stato assolto come amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, ma i giudici hanno disposto la sua condanna come ex amministratore delegato di Rfi. Lo spiegano i suoi legali. Tra le società 'imputate' assolti anche Ferrovie dello Stato e Fs Logistica, mentre vengono condannate Rfi e Trenitalia.
Il consiglio dei amministrazione di Leonardo, dopo la sentenza, ha confermato "piena fiducia" a Moretti''.
"Non potevamo non essere qui, del resto Regione Toscana e Provincia di Lucca sono gli unici enti che si sono costituiti parte civile, senza accettare i risarcimenti proposti, come fece all'epoca anche il governo nazionale". Lo ha detto il consigliere regionale toscano del Pd Stefano Baccelli che ha accompagnato il Gonfalone della Regione al processo per la strage di Viareggio dove oggi è attesa la sentenza, "e ringrazio" il governatore toscano Enrico Rossi e il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani "che hanno condiviso questa scelta".
Baccelli, che il 29 giugno 2009 era presidente della Provincia di Lucca, ha voluto ricordare un episodio del processo che lo riguarda direttamente: "Quando venni sentito dai giudici, uno degli avvocati di Mauro Moretti, l'ex ad di Ferrovie, mi contestò in malo modo l'utilizzo della parola strage. Mi riprese ma credo non si possa certo parlare di un insieme di morti, anche se è chiaro che non fu un attentato e infatti per gli imputati l'accusa è omicidio colposo". In aula anche il presidente della Provincia di Lucca, Luca Menesini e i sindaci di Lucca e Viareggio, Alessandro Tambellini e Giorgio Del Ghingaro, con i Gonfaloni (Ansa).

(Rimini) Presentata ieri al centro congressi Sgr di Rimini la squadra di Zeint di borg per il 2017. Il presidente Arturo Pane ha confermato vice presidente Massimo Guidi di Borgo San Giovanni. Confermati i consiglieri: Roberto Balducci per Borgo Sant'Andrea, Antonio Titini e Giuseppe Marchini per Marina Centro, Alessandro Pari e Andrea di Crescienzo per Ina Casa, Lenny Morrichetti, Patrizia Succi, Marzia Magno, Patrizia Lucchese per il centro storico, Anna Giusto per via Castelfidardo, Marco Capanna per via Bertola, e Ivan Cevoli per Torre Pedrera. Sono 300 in totale i soci dell’associazione culturale di imprenditori riminesi che si occupa di promuovere il lavoro in rete rete, la formazione e la promozione delle attività.

(Rimini) Come ha ricordato Carmela De Lorenzo, direttrice della casa circondariale di Rimini e del carcere di Ravenna, nella sua intervista al Corriere Romagna (pubblicata oggi) anche ai Casetti una delle maggiori criticità è quella della carenza della polizia penintenziaria. “A fronte di una pianta organica di circa 140 persone, abbiamo circa 115 agenti”, ha detto la direttrice.
E’ anche per mantenere i riflettori accesi su questo che oggi dalle 10 i sindacati Sappe, Osapp, Uil, Fp, Cgil, Uspp, Cnpp sono in sit-in di protesta proprio davanti ai Casetti. Altri temi messi a fuoco dai sindacati della polizia peniteniaria sono l’assenza di un funzionario in grado di supportare l’attuale comandante del reparto e l’assenza di un direttore effettivo ed assegnato in pianta stabile alla struttura riminese (in quanto Carmela De Lorenzo è presente come reggente due soli giorni a settimana.
A sostegno dei sindacati interviene anche l consigliere comunale di Patto Civico, Davide Frisoni, presidente della uarta Commissione consiliare. “Durante il sopralluogo alla Casa Circondariale di Rimini che abbiamo fatto la scorsa settimana e dialogando con le guardie carcerarie sono emersi vari punti di un disagio ormai di lunga data oltre che di non semplice soluzione. Il problema della carenza di personale durante tutto l'arco dell'anno, si parla di almeno 44 unità, si accentua nei mesi estivi con i reati di piccola e media gravità che portano a un sovra popolamento veramente di difficile gestione”.
Ricorda Frisoni che un’altra criticità “è quella legata al problema degli appalti nelle cucine del personale e in ogni caso le questioni in sospeso non sono poche, a partire dalla necessità rivendicata della presenza di un direttore fisso”.

Martedì, 31 Gennaio 2017 15:24

M5S: Sensoli capogruppo in Regione

(Rimini) Raffaella Sensoli nuovo capogruppo del Movimento 5 Stelle in Regione. A poco più di due anni dalla loro elezione, i consiglieri regionali del Movimento proseguono "nell'attuazione del principio di rotazione delle cariche che contraddistingue l'attività nelle istituzioni, sia nazionali che regionali, del M5S". Da domani, mercoledì, toccherà a Raffaella Sensoli il ruolo di capogruppo regionale, che per i primi due anni di legislatura in viale Aldo Moro era stato portato avanti prima dalla candidata presidente Giulia Gibertoni e poi da Gianluca Sassi.
"A Raffaella facciamo i nostri migliori auguri di buon lavoro - commenta Sassi - certi che saprà portare avanti con grande dedizione il lavoro di coordinamento interno".
Raffaella Sensoli, 36 anni, è stata eletta nella circoscrizione di Rimini dove vive. Attualmente è vicepresidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali e componente delle Commissione II (Politiche economiche) e V (Scuola, Cultura, Lavoro e Legalità) dell'Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna (Ansa).

(Rimini) Numeri record per il turismo dell’Emilia Romagna nel 2016: 48,2 milioni di presenze, 1 milione in più rispetto al 2015, e 10,2 milioni di arrivi. Numeri che, se si considera il nuovo comparto introdotto nella rilevazione 2016 e che comprende le località che non rientrano nei prodotti turistici tradizionali, arrivano a 52 milioni di presenze e 11,7 milioni di arrivi.
Crescono sia la clientela nazionale (+2,4% gli arrivi e +1,9% le presenze) sia quella internazionale (+1,3% gli arrivi e +2,7% le presenze), in un comparto capace di innovare e diversificare l’offerta, andando al di là delle circostanze climatiche che l’anno scorso hanno visto una primavera abbastanza negativa e un’estate partita con difficoltà a causa delle condizioni meteo (sette giorni in meno di sole e otto giorni variabili in più sempre rispetto al 2015). Ecco quindi il segno più dalla riviera (+2,4% gli arrivi e +1,4% le presenze) alle città d’arte, protagoniste di un vero boom (4% gli arrivi e +8,2% le presenze), fino all’Appennino in forte crescita (+2,6% gli arrivi e +4,5% le presenze). Esempio del nuovo comparto sono invece Sassuolo e Imola, che fanno parte del nuovo prodotto Ceramic Land e che registrano complessivamente un +2,1% sia degli arrivi che delle presenze.


I dati sono stati presentati oggi a Bologna, nel corso di una conferenza stampa nella sede della Regione cui hanno partecipato il presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini e l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini.
“E’ un risultato straordinario- ha affermato il presidente Stefano Bonaccini- che mette a frutto il lavoro di squadra tra istituzioni e imprenditori che abbiamo avviato e via via consolidato, il tutto in un ambito non di competizione ma di collaborazione tra i territori. Avevamo detto che il turismo può valere il 10 per cento del Pil regionale e può creare buona occupazione, per questo abbiamo continuato a investire anche nel corso del 2016, avvicinandoci all’obiettivo. Penso ai 3 milioni per la rete degli Uffici di informazione e promozione turistica, ai circa 15 milioniper la riqualificazione di alberghi, negozi, cinema e teatri, ai 6 milioni per l’Appennino bianco e gli impianti sciistici, cui si aggiungono i 10 stanziati dal Governo, oltre a puntare, con la nuova legge sul turismo, su brand che caratterizzano ormai la nostra regione anche a livello internazionale: Motor Valley, Food Valley e Wellness Valley.E non scordiamo il turismo legato agli aventi sportivi, che sono anche un valido strumento di marketing territoriale. Insomma, vogliamo rendere l’Emilia-Romagna sempre più attrattiva- chiude Bonaccini-e i risultati fino a oraindicano che la strada imboccata è quella giusta”.
“Se il 2015 era stato un anno da incorniciare- ha detto l’assessore Andrea Corsini- l’anno appena trascorso non solo conferma ma migliora ancora di più il quadro. Questi dati premiano gli sforzi che abbiamo fatto per incentivare la quota di incoming dai Paesi esteri e premiano anche l’aver diversificato l’offerta turistica puntando su destinazioni non tradizionali e su alcuni eventi di richiamo”.


I dati vengono forniti dall’Osservatorio sul turismo regionale di Unioncamere Emilia-Romagna e sono elaborati con metodologia Trademark Italia che prevede, oltre alla rivalutazione periodica delle statistiche ufficiali, anche la stima, in tempo reale, dell’andamento turistico. Tale stima viene elaborata attraverso le indicazioni fornite da un panel di oltre 3 mila operatori di tutti i comparti insieme a vari riscontri indiretti, come i dati relativi alle uscite ai caselli autostradali, gli arrivi aeroportuali, i movimenti ferroviari, le vendite di prodotti alimentari e bevande, i consumi di energia elettrica, acqua e gas, fino alla raccolta di rifiuti solidi urbani.


Saldo positivo per le località della Riviera rispetto al 2015, con una crescita sia della clientela nazionale (+2,6% di arrivi e +1,3% di presenze) che di quella internazionale (+2,4% di arrivi e +2% di presenze).
Un ottimo risultato, alla luce delle difficoltà rilevate sia in primavera che nella prima fase della stagione estiva (maggio-giugno). La crescita dell’internazionalizzazione riguarda in particolare alcune destinazioni: Rimini supera il 30% di presenze di clientela internazionale nei mesi estivi, con una media nel periodo gennaio-settembre del 28% circa, Cattolica raggiunge la quota del 16%, nei Lidi di Ravenna una presenza turistica su quattro è internazionale (26%) e, infine, la Riviera di Comacchio – anche grazie all’ampia ed eccellente dotazione di strutture ricettive open air – supera, nel periodo gennaio-settembre 2016, la quota del 40% delle presenze di clientela internazionale.
Per quanto riguarda l’andamento dei mercati di lingua tedesca (Germania, Austria, Svizzera), durante la stagione estiva 2016 (maggio-settembre) Osservatorio e Regione rilevano un incremento rispetto sempre al 2015 dell’1,2% degli arrivi e dell’1,5% delle presenze.
Il positivo andamento della Riviera è confermato dal movimento degli autoveicoli in uscita ai caselli autostradali che registra una crescita annua complessiva del 4,5%. Tra i singoli caselli autostradali si sono distinti con risultati superiori alla media Cesena Nord (+5%), Valle del Rubicone (+8,9%), Riccione (+4,8%) e Cattolica (+5,3%).
La meteorologia ha influito sensibilmente sul bilancio turistico complessivo della Riviera nella prima parte dell’estate 2016, con un aumento dell’instabilità a maggio e in particolare a giugno. In alta stagione, le temperature superiori alla media e la grande afa di luglio prima, le condizioni sensibilmente migliori di agosto poi (più sole e meno pioggia rispetto al 2015), hanno spinto gli italiani residenti nei centri urbani del Centro-Nord Italia ad aumentare i movimenti verso la Riviera. Rispetto all’estate 2015, tra maggio e settembre ci sono state 7 giornate in meno di sole, con 8 giorni variabili in più e una giornata in meno di tempo “turisticamente brutto”. I mesi di luglio e agosto, con 27 e 24 giornate di sole rispettivamente, rientrano nella media delle ultime stagioni.
Infine, per quanto riguarda gli altri indicatori,si registra una sostanziale tenuta della domanda per le spiagge (nonostante le incertezze legate alla cosiddetta Bolkestein) con un sostanziale pareggio dei ricavi rispetto alla stagione 2015; aumentano invece i consumi di bibite e bevande tra il 4 e il 5% e quelli alimentari di circa il 6%; aumenti anche per i consumi elettrici del 5,5%.


Aumentano del 4% gli arrivi e dell’8,2% le presenze di turisti nelle città d’arte e d’affari, grazie anche ad una sensibile crescita della permanenza media, attestata ora al di sopra dei 2 giorni. Da rilevare l’incremento dei turisti nazionali, superiore a quello degli stranieri in tutti i periodi dell’anno, ad esclusione del mese di settembre. Ora il movimento straniero vale il 38,9% degli arrivi e il 40,8% delle presenze totali.
Relativamente al livello di internazionalizzazione, la clientela in arrivo dall’estero cresce in regione del 4,6% e le presenze salgono dell’8,1% grazie ai buoni risultati ottenuti a Modena, Bologna, Ravenna e Parma. Gli eventi e le mostre d'arte hanno influenzato positivamente il dato. Nel caso di Bologna e Modena, gli operatori hanno beneficiato delle crescenti opportunità generate dai voli low cost in arrivo all’aeroporto internazionale “G.Marconi” di Bologna. I passeggeri complessivi (arrivi, partenze e transiti) hanno superato nel 2016 la quota di 7,6 milioni (7.680.992), con una crescita del +11,5% rispetto al 2015. L’incremento è stato sostenuto sia dai passeggeri sui voli nazionali (1.917.501, in crescita del +12,1%) che dai passeggeri sui voli internazionali (5.765.046, +11,3%) che rappresentano il 75% del movimento complessivo.


Un anno positivo anche per il comparto appenninico dell’Emilia-Romagna che, da gennaio a dicembre 2016, registra un aumento del 2,1% degli arrivi e del 4,2% delle presenze, grazie anche alla crescita della permanenza media, attestata ora a circa 4 giorni. Da sottolineare l’incremento dei turisti stranieri che, soprattutto nel periodo gennaio-marzo, nel mese di settembre e ancor più in ottobre, hanno fatto registrare significativi incrementi di arrivi e presenze. Ora il movimento straniero nelle località turistiche dell’Appennino vale il 16,5% degli arrivi e il 15,9% delle presenze totali.
Per quanto riguarda l’Appennino bianco che ha risentito della scarsità di neve in avvio di stagione bianca, grazie alla Pasqua molto positiva, favorita dal calendario e dalle abbondanti nevicate di febbraio e marzo, ottiene un bilancio soddisfacente. Gli arrivi nel periodo gennaio-marzo 2016 sono cresciuti del 4,9%, le presenze del 3,8%. Il movimento della clientela straniera, che registra un incremento del 20% degli arrivi e del 7,4% delle presenze, risulta positivo non solo relativamente alla stagione invernale. Il trend è proseguito sulla scia dell’andamento turistico 2015, favorito dagli sforzi pubblici e privati per rendere più attraente, aggiornata e dinamica l’offerta turistica appenninica.
Anche per quanto riguarda l’Appennino verde si può parlare di stagione a due facce: partita in sordina a causa di un andamento meteo inizialmente negativo e poi in ripresa a partire dal mese di luglio, con un agosto in crescita sia per gli arrivi che per le presenze e una chiusura di stagione eccellente grazie al mese di settembre e ancora più di ottobre. Nel complesso (aprile-ottobre) gli arrivi crescono del 2,7%, le presenze del 5,3%, con una performance più accentuata per la clientela italiana (+5,4%) rispetto a quella straniera (+4,4%).


L’Osservatorio rileva anche il movimento di un nuovo comparto che comprende le località che non rientrano, per le loro caratteristiche, nei prodotti turistici tradizionali, come ad esempio Ceramic Land. Il movimento stimato è di 1.530.000 arrivi e 3.786.000 presenze.
A pagare le forti difficoltà di destinazioni storiche per il termalismo italiano come Salsomaggiore Terme, Castrocaro Terme e Porretta Terme – ora sulla via del rilancio, ma i risultati non potevano vedersi nell’immediato - è invece l’area termale, la sola in controtendenza (-8% gli arrivi e -6,6% le presenze). Peraltro, spiega l’Osservatorio, ancora vista da ampie fasce di pubblico come un soggiorno strettamente legato al sistema sanitario nazionalee quindi percepito più come terapeutico che ludico. Uno scenario da cui però si distacca Bagno di Romagna, la cui performance premia il termalismo e il turismo di un territorio che coglie il meglio di Romagna e Toscana.

(Rimini) Welfare, crescono le famiglie numerose raggiunte dal bando del Comune di Rimini: 20 in più, per un investimento cresciuto negli ultimi due anni di 40 mila euro. Circa trecento quelle presenti a Rimini. Entro marzo il nuovo bando
Sono state circa 200 (109 solo nel corso dell'ultimo anno) le famiglie riminesi che negli ultimi due anni hanno usufruito del sussidi per le famiglie numerosi, con quattro o più figli. Un contributo che negli ultimi due anni ha visto complessivamente un aumento di 40 mila euro, distribuendo ogni anno 66 mila euro (a differenza dei precedenti 45 mila fino al 2013) ai nuclei famigliari con 4 o più figli che, a Rimini, sono circa trecento.
Nel corso dell'ultimo bando sono state accolte tutte le domande presentate, che sono risultate in linea con i criteri famigliari e reddituali del bando, con contributi medi (ovviamente il criterio di riparto varia a seconda del rapporto tra la cifra a bando e il numero di figli delle famiglie idonee) di circa 150 euro a figlio e, mediamente, più di 600 euro a famiglia. Rispetto il bando di due anni fa, il valore medio degli Ise presentati è sceso di 400 euro, passando dai 6.600 euro di Ise medio del bando 2014 ai 6.200 del bando 2015 (nel 2013 era addirittura mediamente di 8.100 euro).
“Mettere al mondo e crescere i figli non può diventare un problema– è il commento di Gloria Lisi, Vicesindaco con delega alla protezione sociale del Comune di Rimini – ma deve rappresentare una risorsa per tutta la comunità. Quella delle famiglie numerose è una parte importante di società riminese che più di altre è esposta agli effetti della crisi e che in questo modo aiutiamo con grande concretezza, aumentando negli ultimi due anni le risorse erogate. Entro marzo partiremo con il nuovo bando, in cui saranno riproposti i controlli sulla congruità delle dichiarazioni grazie ai quali stiamo contrastando abusi ed evasione, indirizzando le risorse a chi davvero ne ha più bisogno. L'auspicio è che anche a livello nazionale si inizi a sostenere le famiglie in maniera concreta, e non solo a parole; il nostro è anche un piccolo ma importante segnale in questa direzione”.

(Rimini) E’ nata il 4 gennaio scorso la prima società benefit riminese. Si chiama Ethicjobs e nasce come startup già nel novmebre del 2015. Pari a 30 mila euro il capitale sociale, ha sede nell’Innovation square di palazzo Buonadrata.
“Le società benefit - spiegano gli imprenditori - integrano nel proprio oggetto sociale, oltre agli obiettivi di profitto, lo scopo di avere un impatto positivo sulla società. Nello specifico, la mission di Ethicjobs è il lavoro. E' stato preparato un processo per certificare le aziende che offriranno i migliori standard di qualità ai propri dipendenti. Saranno questi ultimi a certificare le proprie condizioni”.
Ethicjobs, in accordo con l'imprenditore, analizzerà la situazione raccogliendo dati e risultati aziendali elaborando un indice, una sorta di istantanea dell’ambiente interno, della felicità dei collaboratori e dell’efficienza economica. A quel punto sarà possibile intraprendere uno o più percorsi di cambiamento. Sono già una trentina le aziende che hanno avuto contati preliminari con il team di Ethicjobs, la maggior parte a livello locale, ma l'obiettivo è lavorare su tutto il territorio nazionale.

(Rimini) Sono stati 691, per un ammontare di sanzioni pari a 435.800 euro, i verbali elevati nel corso del 2016 dagli agenti della Polizia Municipale che riguardano le violazioni al regolamento di Polizia Urbana. Violazioni che spaziano dai fenomeni che maggiormente impattano sul degrado urbano, come la prostituzione, i pallinari e la mendicità, fino a comportamenti meno ‘gravi’, ma che comunque incidono sulla vita della comunità, come la mancata cura delle aree verdi e delle aree private.
La parte più corposa di queste sanzioni interessano due fenomeni che soprattutto durante la stagione estiva emergono con maggior forza, a partire dai pallinari, che lo scorso anno si sono presentati in maniera consistente soprattutto nella zona dei viali delle Regine: ben 299 i verbali elevati per la violazione dell’articolo 3 del regolamento di polizia urbana che punisce chi organizza e partecipa al gioco delle tre campanelle con sanzioni da mille euro ciascuno. Sugli stessi numeri i verbali che riguardano la prostituzione: 289 le sanzioni per il mancato rispetto dell’ordinanza sindacale contingibile e urgente (valida dal 1° giugno al 15 ottobre 2016), che puniva con 400 euro tutti coloro che ponevano in essere comportamenti diretti ad offrire prestazioni sessuali a pagamento, ma anche chi è veniva sorpreso a richiedere informazioni concordando l’acquisizione di prestazioni sessuali a pagamento. A queste su aggiungono le 15 violazioni dell’articolo 32 del Regolamento di Polizia urbana: 9 per domanda ed offerta di prestazioni sessuali a pagamento su suolo pubblico (1.000 euro di sanzione), 6 per “meretricio con abbigliamento indecoroso”, punito con 200 euro di sanzione.
Sono state invece 39 per un valore complessivo di 3.900 euro le sanzioni elevate nei confronti di chi è stato fermato mentre chiedeva soldi (o offriva servizi in cambio di denaro) nei parcheggi pubblici, nelle zone vicino a strutture sanitarie o commerciali. Sono state 16 invece le persone sanzionate per mendicità.
L’attività comprende anche una serie di interventi e di controlli su tutto il territorio, tra parchi e strade, dal mare alle zone più interne, fondamentale per contrastare i fenomeni di degrado urbano e salvaguardare la vivibilità della città. In particolare sono state 31 le violazioni registrate in violazione a due articoli del regolamento di polizia urbana (per un totale di sanzioni di 6.200 euro) che riguardano il decoro e la pulizia delle aree private e del verde pubblico. Nel primo caso, il regomento ha come obiettivo quello di prevenire l'abbandono indiscriminato di rifiuti e l’insediamento dei nomadi in transito e sanziona chi non rispetta alcune prescrizioni; nel secondo si sanziona chi bivacca nei parchi e nei giardini pubblici, chi manomette le aiuole e più in generale il verde pubblico. Due invece i proprietari di cani sanzionati per il mancato rispetto dell’obbligo di museruola e guinzaglio, violazione che comporta una multa da 50 euro.

Lunedì, 30 Gennaio 2017 14:26

Ricercato a Pesaro, arrestato a Rimini

(Rimini) E’ stato arrestato a Rimini il 44enne albanese, ricercato per una serie di reati di droga compiuti in provincia di Pesaro. La polizia lo ha fermato nei pressi della stazione ferroviaria, controllando un’auto con due persone: un 40enne italiano, e il 44enne. Il ricercato senza mostrare documenti ha affermato di essere regolare e declinato generalità non comparse in banca dati.
Accompagnato in Questura, l’uomo ha poi dovuto ammettere di aver fornito dati fittizi per eludere le forze dell’ordine. Mettendo il nome giusto in banca dati è risultato destinatario di un ordine di carcerazione, emesso dalla Procura di Pesaro, per reati connessi agli stupefacenti, e inottemperante ad una espulsione del 2014.

(Rimini) Ha compiuto 100 anni nonna Gianna che negli spazi del circolo di Santa Giustina è stata festeggiata ieri da tanti familiari e amici. Cresce così la pattuglia degli ultracentenari riminesi che con Gianna raggiunge il numero di 56 (54 le nonne, mentre 4 sono gli uomini).
Gianna, al secolo Giannina Magnani, è stata una delle colonne della località che l'ha vista crescere da quando, dopo il matrimonio, da Bordonchio dove è nata il 29 gennaio del 1917 si è trasferita col marito qui per essere, da sempre, la bidella della scuola elementare fino alla pensione.