Martedì, 24 Gennaio 2017 17:43

Antimafia, sequestrati immobile e 300mila euro

(Rimini) Un immobile e disponibilità finanziarie per un valore di 300mila euro, nella disponibilità di un riminese pluripregiudicato, sono stati posti sotto sequestro preventivo dalla guardia di finanza di Rimini: la misura è stata disposta dal tribunale in base alle norme del nuovo codice antimafia. I beni sono risultati intestati fittiziamente alla convivente del pregiudicato - come l'uomo, anche la donna dichiarava redditi trascurabili - e ad altri familiari (Agi).

(Rimini) La Cgil Emilia Romagna aderisce alla manifestazione che si terrà a Roma mercoledì 25 gennaio 2017 all'Università la Sapienza di Roma "365 giorni senza Giulio", promossa da Amnesty International Italia, a un anno dalla scomparsa di Giulio Regeni al Cairo, per chiedere #veritàpergiulioregeni.
Giulio Regeni, studente di dottorato presso l'Università di Cambridge, nel Regno Unito, stava conducendo una ricerca sui sindacati indipendenti in Egitto nel periodo successivo al 2011, quando finì il governo di Hosni Mubarak e il 25 gennaio 2016, il quinto anniversario della "Rivoluzione del 25 gennaio", è scomparso. Il suo corpo, con evidenti segni di tortura, è stato ritrovato nove giorni dopo, il 3 febbraio, in un fosso ai bordi dell'autostrada Cairo-Alessandria. Da allora è partita una grande campagna e migliaia di persone, enti, scuole, media hanno esposto striscioni con la richiesta di verità per Giulio Regeni.
Nonostante siano passati 365 giorni, la verità sull'arresto, la sparizione, la tortura e l'uccisione del giovane ricercatore italiano è ancora lontana. E' necessario quindi continuare a chiedere #veritàpergiulioregeni.

(Bellaria) Sono passati più di settant’anni dalla fine della Seconda guerra mondiale, ma le ferite lasciate da quel tragico evento sono ancora oggi profonde. La rassegna Per aspera ad astra ritorna a quegli anni drammatici e al tempo stesso cruciali per la nascita dell’Europa contemporanea con due spettacoli in programma al Teatro Astra di Bellaria Igea Marina (entrambi ore 21.15, €10; prevendita liveticket.it).
Si comincia venerdì 27 gennaio, Giorno della memoria, con Mio nonno è morto in guerra di Simone Cristicchi. Nella giornata in cui si commemorano le vittime della Shoah, a 72 anni esatti dalla liberazione del lager di Auschwitz, il cantante e attore romano – già vincitore del Festival di Sanremo e della Targa Tenco – racconta gli orrori dei campi di concentramento e del conflitto più violento di tutti i tempi, attraverso le parole di chi ha vissuto in prima persona quelle esperienze. Basandosi su testimonianze inedite e video-proiezioni, Cristicchi costruisce un appassionato mosaico di «voci, canzoni e memorie della Seconda guerra mondiale» che ha per protagonisti piccoli eroi quotidiani, uomini e donne. Cambiando voce, abiti, musiche e atmosfere, dà vita a ogni singolo personaggio, tra storie di lager e lotta partigiana, bombardamenti nelle borgate romane, prigionieri in Africa e soldati congelati nella ritirata di Russia. Lo spettacolo, realizzato con il supporto dell’Associazione nazionale vittime civili di guerra, è un susseguirsi di racconti fulminanti: parole autentiche – ora taglienti, ora delicate – che sono il monito migliore per costruire un futuro di pace.
Venerdì 10 febbraio debutta in scena Terre di canto, nuovo spettacolo dell’ensemble musicale Amarcanto con la partecipazione dell’attore e regista Franco Palmieri. A fare da cornice all’evento è il Giorno del ricordo, istituito nel 2004 per ricomporre quella che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha definito «una pagina strappata nel nostro libro di storia»: la tragedia delle foibe e l’esodo degli italiani d’Istria e Dalmazia. Le violenze che hanno diviso le due sponde dell’Adriatico nel Novecento oggi sono lontane e, come ha ricordato Mattarella, «la comune casa europea permette a popoli diversi di sentirsi parte di un unico destino di fratellanza e di pace. Un orizzonte di speranza nel quale non c'è posto per l’estremismo nazionalista, gli odi razziali e le pulizie etniche». Con lo stesso spirito l’ensemble Amarcanto costruisce uno spettacolo che è un inno alla capacità della musica di superare qualsiasi confine, unendo periferia e centro, gioventù e vecchiaia, ricchezza e povertà. Mentre le nostre città cambiano rapidamente volto, Terre di canto (una produzione Per aspera ad astra) valorizza le voci del passato ripresentando in tutta la loro ricchezza brani popolari di tradizioni diverse. In un tempo in cui veri e propri esodi ridisegnano la geografia del pianeta, la musica si scopre così «casa comune» capace di conciliare tensioni di ieri e di oggi.

Lunedì, 23 Gennaio 2017 18:50

Mancati versamenti, Celli condannato

(Rimini) Giovanni Celli, ex editore de La Voce di Romagna, “è stato condannato a un anno e tre mesi per non avere versato allo Stato oltre 150mila euro di ritenute d’acconto”. Si legge sul sito dell’Ordine dei giornalisti che “i giudici hanno accolto la richiesta del pubblico ministero”.

L'imprenditore, “pur percependo i fondi dello Stato per l'editoria, nel 2006 aveva smesso di versare le ritenute d'acconto per poi saldare alcune rate in ritardo e, infine, a interrompere i pagamenti. Celli, che sino al fallimento della Editrice La Voce nel luglio del 2015 ne era l'amministratore unico, è attualmente indagato dalla Guardia di finanza di Rimini nell'inchiesta denominata Undertone".

La vicenda legata alla Voce di Romagna “era emersa a maggio 2015, quando i giornalisti avevano reso pubblica la loro situazione e chiesto il pagamento di quasi un anno e mezzo di stipendi arretrati. In quell’occasione la Procura della Repubblica di Rimini aveva aperto un fascicolo d’indagine per truffa aggravata ai danni dello Stato a carico di Celli. Secondo gli accertamenti della Guardia di Finanza i contributi pubblici all’editoria percepiti fino al 2011 sarebbero finiti ad altre società, non solo a quella editrice del quotidiano. Già dal 2014 il giornale romagnolo (che copre le province di Ravenna, Rimini e Forlì-Cesena) aveva i conti in rosso e non pagava giornalisti, collaboratori e fotografi. Dal 2003 in poi, tuttavia, la Voce ha beneficiato di quasi 21 milioni di euro di fondi pubblici. L’ultima quota risale al 2011, ed è pari a oltre un milione e mezzo di euro: è proprio sull’utilizzo di questi soldi che la Procura ha voluto far luce”.

(Rimini) Sigep, l’avvio di settimana si sta se possibile rivelando ancora più intenso del sabato inugurale e della domenica dal punto di vista dei flussi di circolazione lungo le strade riminesi. Particolarmente complessa la gestione della viabilità cittadina nella fascia oraria 8,30 – 10,30 quando lo spostamento degli espositori e dei visitatori verso i padiglioni fieristici in occasione del Sigep (particolarmente intenso e superiore a quello dell'edizione 2016) si è andato a sommare a quello che quotidianamente attraversa la città per lavoro o scuola. Una situazione resa ancor più complicata dal meteo e dalla pioggia che ha convinto molti a utilizzare l'auto anziché mezzi alternativi.
Un flusso sulle strade cittadine che per oltre un'ora ha creato diverse criticità alla viabilità sulla Statale e interna, compresi i lungomari. Questo nonostante le speciali misure predisposte in questa occasione (il raddoppio degli agenti dislocati lungo le strade e le intersezioni da e per i padiglioni fieristici rispetto all'anno scorso) e lo sforzo che gli uomini della Polizia municipale stanno compiendo da sabato per agevolare la fluidità col presidio dei posti più sensibili specie in zona fiera e lungo le arterie principali che portano dal mare alla fiera e viceversa. In particolare sono stati gli incroci di viale Principe Amedeo – Perseo e quello del ponte di via Coletti con la via Destra del porto ad andare più in sofferenza, ma già dalla prima mattina nei caselli autostradali, specie di Rimini Nord, il flusso delle auto in arrivo verso la Fiera si è manifestato imponente, anche con code in entrata.
La Polizia municipale assicura che il servizio – già potenziato rispetto allo scorso anno con 44 agenti impegnati durante tutte le giornate della manifestazione - proseguirà così come programmato sino al termine del Sigep. Particolare attenzione, anche per domani e mercoledì, sarà dedicata alla circolazione sulla Statale Adriatica e in zona Celle, negli orari di entrate e uscita, ovvero tra le 8 e le 11 e tra le 17 e le 20.30.
La Polizia municipale consiglia pertanto gli utenti, specie i cittadini residenti, di percorrere percorsi alternativi a tali direttrici.

Lunedì, 23 Gennaio 2017 16:36

Demografia, stranieri in calo di 4 punti

(Bellaria) Con un lievissimo aumento di unità nel 2016 (18 i nuovi cittadini), la popolazione residente di Bellaria Igea Marina ha raggiunto quota 19.537 abitanti, distribuiti in 8.164 nuclei familiari: lo riferisce la statistica fornita dai Servizi Anagrafici Comunali ed aggiornata allo scorso 31 dicembre.
Pur a fronte di un leggero calo (nel 2015 erano 10.048), le 10.034 cittadine che compongono la popolazione femminile sono ancora una maggioranza rispetto ai 9.503 maschi (il dato precedente era pari a 9.471). Un calo, quello delle donne, che è lieve ma in controtendenza rispetto a quanto avvenuto negli ultimi anni.
Un trend che invece si consolida riguarda la flessione della popolazione straniera, che dopo il calo di oltre quattro punti percentuali fatto registrare lo scorso anno, segna oggi una nuova diminuzione di 53 abitanti e si assesta su 2.386 cittadini totali. Anche in questo caso, invariati i rapporti di forza tra i due sessi: le residenti straniere risultano infatti 1.301 (335 comunitarie e 966 extracomunitarie), mentre i maschi stranieri sono 1.085 (160 comunitari e 925 extracomunitari).
Concorre all’ultima fotografia scattata dagli uffici comunali, anche il saldo tra iscrizioni e cancellazioni del 2016. Lo scorso anno i nuovi iscritti sono stati 668 (340 maschi e 328 femmine), per quasi due terzi italiani, mentre le cancellazioni sono state 641 (310 maschi e 331 femmine), equamente distribuite tra italiani e cittadini provenienti da oltre confine.
Sul fronte della composizione della popolazione straniera, dopo la marcata flessione dello scorso anno, la comunità albanese mantiene il primato ma registra un nuovo calo, passando da 1.173 a 1.133 unità (596 maschi e 537 femmine). Invariate la seconda e la terza piazza, rispettivamente occupate da rumeni (334 di cui 114 maschi e 220 femmine) e ucraini (165 di cui 30 maschi e 135 femmine); seguono poi i marocchini (139 di cui 74 maschi e 65 femmine) e più distaccati i cinesi (76 di cui 40 maschi e 36 femmine). In calo la comunità tunisina (ad oggi composta da 23 maschi e 15 femmine), che precede ancora Federazione Russa, Moldavia e Bulgaria me è diventata inferiore a quella senegalese (39 maschi e 7 femmine), a quella polacca (12 maschi e 30 femmine) e a quella del Bangladesh (26 maschi e 14 femmine). 63 sono infine i residenti a Bellaria Igea Marina provenienti da Centro, Nord e Sud America, qualcuno in meno rispetto ai 70 iscritti all’anagrafe un anno fa.

(Rimini) "È la prima volta che Rimini ospiterà le Final Eight di Coppa Italia. In fiera ci saranno momenti di attività commerciale, di festa e di incontro con tifosi. I tifosi li vogliamo sempre più vicini al basket e per la Lega questa è una priorità". Così il presidente di Lega Basket Egidio Bianchi alla presentazione della Coppa Italia che si svolgerà da giovedì 16 a domenica 19 febbraio. "Sono al massimo del pif - aggiunge Bianchi -, il prodotto interno della felicità. Dobbiamo dire grazie ai nostri atleti e agli allenatori delle 8 squadre che parteciperanno. La loro presenza qui è importante" (Ansa).

(Rimini) La possibilità di far entrare il cibo dall’esterno, migliorare le condizioni della sezione Vega, la creazione di una sezione ‘dimittenti’, destinata ad agevolare i detenuti che si apprestano a uscire dal carcere e che quindi necessitano di reinserirsi. Sono questi alcuni degli aspetti evidenziati dalla garante dei diritti delle persone private della libertà personale del comune di Rimini, Ilaria Pruccoli, nella sua relazione semestrale, la prima dalla sua nomina avvenuta nel marzo scorso.
Dall’inizio dell’incarico l’impegno della garante è stato quello di verificare alcuni aspetti lamentati dai detenuti in una lettera scritta in concomitanza della sua nomina, che riguardano sia alcune carenze strutturali, sia alcuni aspetti legati alla quotidianità e alle relazioni con gli organismi esterni.
Dal punto di vista strutturale, la sezione che maggiormente presenta disagi è la ‘Vega’, che ospita i detenuti transessuali. In questi mesi si è intervenuti con degli accorgimenti, come la rimozione di alcuni pannelli che oscuravano la vista verso l’esterno e il posizionamento di zanzariere (grazie anche al coinvolgimento delle associazioni Madonna della Carità e Papillon, che hanno donato parte del ricavato della vendita di oggetti costruiti dai detenuti stessi per l’acquisto di parte delle zanzariere). Questo nell’attesa di definire col Direttore del carcere una soluzione che sia definitiva, oltre a programmare anche attività di socializzazione e culturali che al momento mancano.
Altra questione riguarda l’impossibilità per i detenuti di far entrare cibo dall’esterno, opzione già garantita in molte carceri italiane. In questo la garante si è attivata per verificare la possibilità di un adeguamento strutturale e permettere quindi la creazione di un luogo adatto all’ispezione dei cibi. Inoltre i detenuti che lavorano presso la Mof, ovvero manutenzione ordinaria fabbricati, si sono resi disponibili a mettere in campo la loro professionalità ed esperienza per poter riadattare una stanza a tal fine.
“Tra gli aspetti più delicati e maggiormente sentiti - aggiunge la garante nella sua relazione - è la mancanza di risposte da parte del Magistrato di Sorveglianza territorialmente competente, situazione che perdura da circa due anni. I detenuti definiti (quelli cioè già condannati in via definitiva, ndr), che presentano istanze per benefici o altro tipo di richieste, o non ricevono risposte o arrivano in maniera tardiva. Ad aggravare la situazione, la mancanza di una direzione stabile. Il Direttore infatti avendo titolarità della funzione in un altro istituto, può garantire la sua presenza solo per una o massimo due volte alla settimana”.
Tra le questioni sollevate dai detenuti, c’è la necessità di far fronte alle problematiche derivanti l’imminente scarcerazione, legate a difficoltà economiche o alle relazioni complicate se non del tutto interrotte con i famigliari. “Mi sembra quindi necessaria – spiega la garante - la creazione di una sezione dimittendi, che dovrebbe avere il fine di favorire le conoscenze delle strutture sul territorio, di potenziare l’offerta dei tirocini lavorativi, di svolgere una funzione di accompagnamento lavorativo, di facilitatore dell'integrazione sociale e dove vengano coinvolte le famiglie dei detenuti nell’ultima fase del percorso riabilitativo”.
“Oltre al costante monitoraggio della situazione dei detenuti nella struttura di Rimini – sottolinea Pruccoli - in questi mesi mi impegnerò nella diffondere la cultura della legalità anche e soprattutto attraverso la sensibilizzazione del tema carcere e delle sue problematiche. E’ iniziata per questo una collaborazione con Associazione Papillon e con il progetto ‘Volontariamente Giovani’ per organizzare incontri con i ragazzi delle scuole superiori di Rimini proprio su questi temi”.
La relazione della garante è al centro della riunione di oggi pomeriggio della IV commissione consigliare, presieduta dal consigliere Davide Frisoni, e che prevede anche una visita alla casa circondariale.
“Procede un lavoro che vede impegnata l’Amministrazione in una serie di progetti e di servizi che sono a beneficio non solo dei detenuti ma, più in generale, di tutta la comunità riminese – è il commento del vicesindaco Gloria Lisi - Penso alle tante attività culturali ed educative promosse dalle associazioni di volontariato, allo Sportello Carcere- Centro di Ascolto che si occupa di dare informazioni per il disbrigo di pratiche e alle svariate attività fomative e professionali rivolte ai detenuti. Credo che la realtà del carcere, con tutte le sue problematiche e le sue opportunità, non debba essere considerata come una dimensione avulsa dal resto della città, ma una parte di essa che va conosciuta e considerata. In questo senso il ruolo del garante, fortemente voluto da Amministrazione e Consiglio comunale, è fondamentale”.

(Rimini) Anteprima mondiale riminese per due nuove macchine dell’Scm, la nuova innovativa gamma di centri di lavoro Morbidelli. L’appuntamento è per 26, 27 e 28 gennaio.
“I nuovi centri di lavoro Morbidelli - commenta il manager Bruno Di Napoli - sono stati modellati secondo le indicazioni del mercato, ogni componente fondamentale o parte del cnc è stata interessata da novità, upgrade e in molti casi da veri e propri passi in avanti nel modo di produrre. Una gamma di macchine all’avanguardia con la quale introduciamo un nuovo concetto di cnc e cambiamo per sempre il mondo dei centri di lavoro”.
La nuova gamma, “vero e proprio concentrato di innovazione, rappresenta la soluzione perfetta per la stragrande maggioranza di aziende e artigiani che producono arredamento, pannelli, casse acustiche, materiali avanzati e del settore nautico. Un risultato eccezionale, frutto di un imponente lavoro di analisi delle richieste dei mercati, di ricerca e sviluppo, del profondo know how e competenza maturati dal gruppo e dallo straordinario lavoro di squadra, che ha visto impegnati numerosi progettisti, tecnici e specialisti Scm”.