Sindaci 'graditi', Gnassi è trentesimo in Italia e secondo in Regione
(Rimini) Il sindaco di Rimini Andrea Gnassi sale nella governance poll del Sole 24 Ore, la graduatoria annualmente pubblicata dal quotidiano di Confindustria, un’analisi del gradimento della figura del sindaco basata su diversi fattori.
La percentuale di gradimento di Gnassi sarebbe del 55%, cifra che porta al secondo posto in Emilia Romagne, preceduto dal primo cittadino di Parma Federico Pizzarotti, con il 60% di indice di gradimento.
Nel 2015 e 2016 Gnassi era settimo, con percentuali rispettivamente del 46,5% e 50%.
Rispetto al giorno delle elezioni, Gnassi decrementa del 2 per cento (ha vinto con il 57 per cento il 5 giugno 2016). Muzzarelli (Modena) cala del 9,6 per cento, Tagliani (Ferrara) del 2,1 per cento, Drei (Forlì), dell’1,8 per cento, Vecchi (R. Emilia) del 4,4 per cento, Dosi (Piacenza) del 7,8 per cento, Merola (Bologna) dell’1,6 per cento, Cresce Pizzarotti (Parma) dello 0,3 per cento.
‘Ho sempre detto - questo il commento del sindaco Gnassi - di non essere ammalato di ‘sondaggite’ perché più che le rilevazioni conta il consenso o il dissenso che i cittadini esprimono nelle urne. E pochi mesi fa, a Rimini, i cittadini hanno espresso il loro giudizio. Insindacabile e ufficiale. E ho sempre aggiunto che quello del Sole 24 Ore altro non è che un ‘gioco’ che può piacere o meno, che può essere letto in maniera strumentale o meno, ma comunque gioco rimane. Visto il risultato di quest’anno, nettamente superiore alle ultime due rilevazioni annuali, non posso che dire che questo gioco esprime una conferma netta, quasi calligrafica, del risultato elettorale dello scorso giugno ma soprattutto esprime in estrema sintesi una opinione diffusa circa l’operato di questa amministrazione comunale che sono chiamato a rappresentare. C’è un forte gradimento verso i programmi di rinnovamento della città in corso d’opera e, come ho detto anche pochi giorni fa, questo conta per i cittadini più di ogni altra cosa, al netto del carattere o della simpatia personale. Dunque, per Rimini, per questa Amministrazione comunale bene così, avanti così. Dal punto di vista politico registro positivamente come tutti i primi cittadini dell’Emilia Romagna siano oltre il 50 per cento di gradimento nel sondaggio del Sole 24 Ore, così come il soddisfacente risultato del Presidente Stefano Bonaccini che con il suo 52 per cento è tra i Governatori di Regione più apprezzati del Paese.”.
Sosta, da lunedì nuove regole
(Rimini) Da lunedì 16 gennaio 2017 entrano in vigore le disposizioni del nuovo Piano della Sosta del Comune di Rimini che, tra le novità, prevede l'introduzione delle nuove agevolazioni per i lavoratori del centro, l'adozione del biglietto unico e l'adeguamento tariffario nei parcheggi a gestione comunale.
Introduzione del biglietto unico. Con l'introduzione di questa opportunità sarà possibile col medesimo biglietto trasferirsi tra i vari parcheggi a gestione comunale delle zone A e B nell'ambito del pagamento orario effettuato.
In particolare, con modalità valida esclusivamente per il Centro storico, l'utente potrà utilizzare (sino ad esaurimento per 24 h) il biglietto di fascia A in tutti i parcheggi e sui posti in strada di zona A e il biglietto di fascia B in tutti i parcheggi e sui posti in strada di zona A e B.
In questa fase di cambiamento, l'utente potrà valersi dell'indicazione della zona stampata sul biglietto ed anche visibile sulla segnaletica verticale relativa al parcheggio fruito. Sul frontale del parcometro verranno indicate le possibilità di utilizzo del biglietto in tutti i parcheggi e posti in strada delle relative zone, ovvero A e B ed anche la validità del biglietto di zona B nei parcheggi e posti in strada della zona A.
Si ricorda che parcheggi comunali della "Zona A" sono Tiberio, Bramante, Parco Cervi, Soleri Brancaleoni, Via Bramante, San Gregorio, Tosi Ceccarelli, Via Saffi, Via Montefeltro, Via XX Settembre, Caduti Di Cefalonia, Vie Melozzo/Cignani, Tribunale, Ex Consorzio, mentre i parcheggi comunali della "Zona B" sono: Largo Gramsci, Santa Rita, Piazza Ferrari, Piazzetta San Martino, Via Gambalunga, Via Tonti, Corso Giovanni XXIII, ex Sartini; Via Clementini, Via Roma. In particolare si evidenzia come sono esclusi dalle disposizioni del nuovo Piano Sosta sia il parcheggio Scarpetti che Rocca in quanto a gestione privata e non comunale.
Agevolazioni per i lavoratori del centro. Il Piano sosta introduce nuove agevolazioni per i titolari di attività e ai lavoratori del centro storico. Per questi viene introdotta, nel limite massimo del 20% dei posti disponibili, una sensibile riduzione pari al 20% del costo degli abbonamenti, ovvero con un costo finale annuo di 200 euro anziché 250, come previsto dalla tariffa attuale, per i parcheggi comunali posti "fuori mura", ovvero Bramante, Cervi, Soleri Brancaleoni, Tiberio, ex Sartini, e le aree Melozzo da Forlì e via Cignani. Un abbonamento che potrà essere utilizzato indifferentemente in tutti gli stalli di sosta su strada ("strisce blu") della zona A analogamente a quanto potrà avvenire per i biglietti. Considerato il limite massimo degli abbonamenti, nei prossimi giorni sarà pubblicato un avviso esplorativo per raccogliere l'interesse dei potenziali utenti ed entrare nella fase operativa per la definizione delle assegnazioni.
Le nuove tariffe sui parcheggi comunali. Accanto a queste azioni di riorganizzazione, il Piano della Sosta introduce anche un adeguamento delle tariffe sui parcheggi comunali che entrerà in vigore da lunedì 16 gennaio 2017.
Le tariffe sono state diversificate a seconda della localizzazione, partendo dall' 0,60 all'ora (prima era 0,50 euro), per i parcheggi situati "fuori dalle mura" o sul lungomare nel periodo 1° ottobre – 24 aprile (con 2,50 euro è permessa la sosta fino alle 20); passando per € 1,20 all'ora (prima € 1) per il parcheggi più interni al centro con forfait giornaliero a € 5 (prima € 4); per arrivare alla tariffa di 1,80 euro (prima 1,50) sui lungomari Tintori, Murri, Di Vittorio, Spadazzi e Largo Boscovich in periodo estivo con forfait di sei ore a € 6,50 (prima € 5,50).
Appalti, governo punta su Legge Biagi
(Rimini) Tornare alla responsabilità solidale negli appalti riconducibile alla legge Biagi e resa operativa nel 2007 dal Governo Prodi. E' ciò che prevede la proposta di legge del presidente della commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano, e sottoscritta fra gli altri dal deputato Pd romagnolo Tiziano Arlotti. Il provvedimento intende rispondere ad una delle criticità sollevate dai referendum della Cgil sul lavoro accolti dalla Corte costituzionale, ricordando che in materia di responsabilità solidale in caso di appalto il Parlamento è intervenuto più volte negli ultimi anni.
“Le sentenze della Corte Costituzionale – commenta Arlotti - vanno accolte con rispetto. I temi sollevati dai referendum sul lavoro vanno comunque affrontati perché evidenziano alcune criticità, tra cui l’esigenza di una responsabilità solidale e della tutela dei lavoratori nella filiera degli appalti. Ora è compito della politica, indipendentemente dalla tenuta dei referendum, intervenire per rispondere alle sollecitazioni degli oltre 3 milioni di cittadini che hanno sostenuto l’iniziativa del sindacato”.
La proposta di legge ripristina una norma della legge Biagi resa operativa nel 2007 dal Governo Prodi: la responsabilità solidale in capo al committente per tutta la catena degli appalti in modo da tutelare le retribuzioni dei lavoratori e i contributi previdenziali. “La proposta intende ripristinare integralmente la responsabilità solidale negli appalti – spiega il deputato -: in caso di appalto di opere e servizi, il committente imprenditore o datore di lavoro è obbligato in solido con l’appaltatore, nonché con ciascuno di eventuali subappaltatori a corrispondere ai lavoratori i trattamenti retributivi, i contributivi previdenziali e i premi assicurativi”.
“Il testo mira inoltre a stimolare la contrattazione tra le associazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative del settore, affinché possano individuare clausole di maggior favore per i lavoratori. Altro aspetto importante, infine, è l'esclusione dalle gare di appalto indette dalle amministrazioni pubbliche le imprese condannate in via definitiva per violazione delle disposizioni in materia di responsabilità solidale”.
Hotel Aurum, via allo sgombero
(Rimini) È stata firmata l'ordinanza, contingibile e urgente, di sgombero per motivi igienico sanitari dell'ex struttura ricettiva denominata albergo Aurum, in via Dati a Viserba di Rimini.
L'ordinanza segue il recente sopralluogo effettuato dall'Ausl, in cui si è riscontrata una grave situazione igienica, sanitaria ed infrastrutturale con rischi di salute per le persone che vi alloggiano.
Nell'immobile, di proprietà della società Aurum, con sede a Cesena, disposto su quattro piani, si trovano numerose stanze in cui alloggiano persone di nazionalità senegalese in cui sono state riscontrate gravi carenze sanitarie, tra cui: sporco diffuso in tutti gli ambienti; insetti striscianti; rifiuti ingombranti nell'ingresso, sui pianerottoli delle scale e nei corridoi; finestre e balcone prive di vetrate; sistema di riscaldamento, laddove presente, non funzionante; pareti umide, scrostate, presenza di muffa e numerose crepe; cucina dismessa e utilizzo di fornellini da campeggio per cuocere cibi e stufette elettriche per scaldarsi.
Dalle verifiche è dunque emersa una situazione tale da inibire le condizioni di abitabilità degli ambienti, che costituisce un pericolo di grave danno per gli occupanti in primis, e per la salute pubblica più in generale.
Lo sgombero dell'immobile si rende dunque necessario per evitare quelli che a tutti gli effetti sono imminenti ed attuali condizioni di potenziale rischio grave all'incolumità e alla salute delle persone che vi alloggiano. I termini concessi alla società Aurum per provvedere allo sgombero di tutti gli occupanti della ex struttura ricettiva è di venti giorni dalla notifica degli atti.
Tutto l'iter attuativo dello sgombero sarà monitorato non solo dagli uffici igienici e sanitari ma anche da quelli sociali per garantire i minori disagi possibili alle persone coinvolte.
Migranti, l’incontro di Oghogo con don Benzi
(Santarcangelo) “Ho piangiuto tanto” è il titolo del libro di Giorgio Bolognesi (edizioni ilPonte, 2016) che sarà presentato sabato 14 gennaio, in occasione della Giornata del Migrante e del Rifugiato, alle ore 17 presso la Biblioteca Comunale "A. Baldini" di Santarcangelo di Romagna. Parteciperanno l'autore, Giorgio Bolognesi, il responsabile della Biblioteca Angelo Fontana, Valerio Febei, il babbo della casa che ha accolto Oghogho, Silvia Argenti, responsabile delle unità di strada Papa Giovanni XXIII della provincia di Rimini.
Il volume (la cui prefazione porta la firma di Giovanni Paolo Ramonda, responsabile generale della associazione comunità papa Giovanni XXIII) narra la vera storia di Oghogho, ragazza nigeriana, della sua Via Crucis comune a tante ragazze che da paesi poveri dell'Africa partono con il sogno nel cassetto di poter trovare un lavoro dignitoso per sé e per contribuire al mantenimento della propria famiglia d'origine. Determinante per Oghogo l'incontro con don Oreste Benzi e l'associazione comunità Papa Giovanni XXIII, e la lotta contro la schiavitù imposta dal racket della prostituzione. Le peripezie della donna (accolta nel riminese) fino al raggiungimento della dignità di una vita vera.
Danni maltempo, un milione a Rimini
(Rimini) Quasi 14 milioni di euro (13 milioni 852mila) per rimborsare i cittadini dell’Emilia-Romagna che, tra il 2013 e il 2015, hanno subito danni alle abitazioni o ai beni mobili nei numerosi episodi di maltempo per i quali è stato dichiarato lo stato di emergenza nazionale. Di questi, 1 milione e mezzo andrà alla provincia di Rimini. Una cifra che garantirà la copertura totale delle domande di rimborso presentate, nel massimo consentito dai criteri fissati a livello nazionale.
Il via libera all’assegnazione delle risorse giunge direttamente dal Consiglio dei ministri, che ha accolto in toto la proposta sull’ammontare dei risarcimenti presentata dalla Regione al Dipartimento nazionale di protezione civile.
“Siamo davvero soddisfatti- afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini- perché abbiamo ottenuto ciò che ci eravamo prefissati: tutti i cittadini avranno il massimo del contributo possibile. L’impegno per avere quanto richiesto è stato tanto e la risposta è arrivata, grazie soprattutto al lavoro di squadra sviluppatosi attraverso la collaborazione del Governo e quella, fondamentale, dei Comuni. Un risultato importante per l’intero territorio regionale, poiché le successive ondate di maltempo che abbiamo vissuto in questi anni non hanno purtroppo risparmiato alcuna provincia”.
Per la provincia di Rimini, i risarcimenti riguardano 73 privati che hanno presentato domanda di rimborso. La quota più consistente spetta a 5 cittadini del comune di San Leo, a cui saranno complessivamente attribuiti quasi 640 mila euro. A seguire, oltre 380 mila euro saranno assegnati a 39 privati di Rimini; più di 263 mila a 4 di Verrucchio, 148 mila euro a 14 di Santarcangelo di Romagna. A Poggio Torriana 4 cittadini si vedranno riconosciuti complessivamente 18 mila 720 euro, 2 a Bellaria Igea Marina 9.120, 1 a San Giovanni in Marignano 8.875. A completare il quadro, gli indennizzi a 2 richiedenti di Riccione (per un totale di oltre 6 mila euro), 1 di Misano Adriatico (2 mila 316 euro), 1 di San Clemente (1.598).
Le risorse assegnate sono state concesse sulla base dell’esito dell’istruttoria delle domande di contributo svolta dai Comuni interessati. L’importo complessivo è stato determinato applicando le percentuali massime previste dall’ordinanza del consiglio dei Ministri: il 50% per gli indennizzi alle seconde case, l’80% per le abitazioni principali (per un massimo di 150 mila euro, che salgono a 187mila 500 per le case distrutte o da delocalizzare, con l’aggiunta di 10 mila euro “una tantum” per le demolizioni, se necessarie). Anche i beni mobili non registrati, come arredi o elettrodomestici, situati in abitazioni distrutte o allagate, saranno risarciti fino a 1.500 euro.
In caso di interventi di ripristino dei beni immobili ad uso abitativo danneggiati, chi ancora deve svolgere i lavori avrà a disposizione 18 mesi per ultimarli a partire dalla data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della delibera del Consiglio dei ministri che assegna i fondi per i contributi, in programma nei prossimi giorni. Il periodo salirà a 30 mesi per demolizione, ricostruzione o delocalizzazione dell'abitazione distrutta o sgomberata in seguito agli eventi di maltempo.
La liquidazione dei rimborsi seguirà un duplice canale. In caso di opere già completate, per le quali il cittadino ha presentato al Comune la documentazione di spesa contestualmente alla domanda di risarcimento, il beneficiario potrà prelevare l’indennizzo dal conto corrente attivato presso uno degli istituti di credito scelto tra quelli disponibili nell’elenco consultabile in ogni Municipio. Se i lavori devono ancora essere svolti, il titolare del contributo dovrà indicare al Comune in cui si trova l’immobile danneggiato una banca prescelta tra quelle convenzionate. L’istituto di credito provvederà direttamente alla liquidazione delle fatture alle ditte scelte dai cittadini per l’esecuzione degli interventi.
“Viene premiato il grande lavoro d’insieme svolto senza perdere tempo anche grazie al sostegno fornito dalla Regione, durante le varie fasi dell’istruttoria, ai sindaci e ai tecnici dei territori interessati- sottolinea l’assessore regionale alla Protezione civile, Paola Gazzolo-. Abbiamo rispettato le scadenze, che erano stringenti: una dimostrazione di serietà grazie alla quale abbiamo ottenuto dal Governo il 100% dei contributi richiesti. Era importante dare da subito risposte certe e univoche ai cittadini e lo abbiamo fatto”.
Nei prossimi giorni, l’elenco riepilogativo dei contributi concessi sarà pubblicato sul sito web dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile. Contestualmente ai Comuni, a cui spetta l’assegnazione dei fondi, sarà inviata una lettera in cui sono specificate le modalità di erogazione, per l’opportuna informazione ai cittadini
Emergenza gelo: 30 contatori ghiacciati, 160 segnalazioni guasti a Hera
(Rimini) Emergenza gelo, oltre 2500 segnalazioni al telecontrollo del Gruppo Hera per interventi su acqua e fognature.
Migliaia le telefonate provenienti dai clienti in Emilia-Romagna negli ultimi 7 giorni per disagi causati dalle basse temperature, di cui moltissime per rotture dei contatori acqua. Maggiormente colpiti i territori di Bologna e le zone collinari, pedecollinari e appenniniche di Imola-Faenza e Forlì. Ma si rischia di avere i contatori ghiacciati anche a Rimini, dove le richieste di intervento sono state comunque oltre 160, di cui una trentina per sostituzione contatori.
Il picco delle chiamate è stato raggiunto nella sola giornata di lunedì, dovuto probabilmente anche alla riapertura delle aziende e attività commerciali dopo le festività.
Per proteggere i contatori dal gelo, i più a rischio sono quelli collocati all'esterno dei fabbricati, in locali non isolati o in abitazioni utilizzate raramente, è consigliabile lasciare che da un rubinetto esca un filo d'acqua. È sufficiente una modesta quantità, evitando inutili sprechi.
I bauletti o le nicchie, compresi gli sportelli, devono essere opportunamente coibentati, ovvero rivestiti di materiale isolante. Si può usare polistirolo o poliuretano espanso, materiali facilmente reperibili presso rivenditori del settore edile. Lo spessore dei pannelli deve essere di almeno due centimetri e mezzo.
I rivestimenti devono ovviamente permettere la lettura del quadrante del contatore. Occorre evitare, invece, di rivestire le tubature avvolgendole con lana di vetro o stracci. Si tratta di materiali che assorbono l'acqua e, ghiacciandosi, possono aumentare il rischio di guasti.
Se i contatori sono in fabbricati disabitati, è bene chiudere il rubinetto che si trova sopra il misuratore e provvedere allo svuotamento dell'impianto. Con temperature particolarmente basse e per lunghi periodi è possibile installare cavetti scaldanti, alimentati elettricamente e dotati di termostato per contenere i consumi di energia.
Com’erano Rimini e le sue persone
Fiere, l’Onu riconosce Ieg per la filiera del gioiello
(Rimini) Prestigioso riconoscimento internazionale per Italian exhibition group Spa (Ieg), la nuova società fieristica nata dall'integrazione tra Rimini Fiera e Fiera di Vicenza. Ieri, 12 gennaio, il Gruppo ha ricevuto a New York l'accreditamento formale, tramite Cibjo (Confederazione Mondiale della Gioielleria), presso Ecosoc, il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite, per la promozione e l'implementazione delle attività relative alla Corporate Social Responsibility nella filiera del gioiello e dei preziosi.
A rappresentare Italian Exhibition Group agli incontri con gli alti funzionari Onu al Palazzo di Vetro di New York e con il Presidente del CIBJO Gaetano Cavalieri, sono stati il Vice Presidente Esecutivo Matteo Marzotto e il Direttore Generale Corrado Facco.
L'accreditamento di Ieg presso Ecosoc è in particolare dovuto all'attività di Vicenzaoro, tra le più importanti Manifestazione al mondo per il settore orafo-gioielliero, da diversi anni impegnata a diffondere i valori e le pratiche della Csr all'interno del comparto Jewellery internazionale e divenuta interlocutore autorevole riconosciuto a livello mondiale. Ieg, che dal 20 al 25 gennaio 2017 firmerà la sua prima edizione di Vicenzaoro, eredita il ruolo esercitato da Fiera di Vicenza e inizia il proprio percorso nel contribuire direttamente alle politiche etiche, dell'ambiente e della responsabilità sociale delle imprese all'interno di Ecosoc.
Naufragio Costa Concordia, cinque anni esatti dalla tragedia
(Rimini) Cinque anni fa il naufragio della Costa Concordia di fronte all’isola del Giglio. Era il 13 gennaio del 2012. Trentadue le vittime e tra queste due riminesi: Williams Arlotti, 36 anni, e la figlia Dayana, 5 anni.
“Proprio la tragedia della bimba, la più piccola a perire nel naufragio, commosse il mondo. Un angelo e il suo papà per i quali, in quel 2012, Rimini, scossa e commossa, decretò il lutto cittadino durante le esequie funebri che si svolsero nella Basilica cattedrale”, ricorda il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi.
“In quegli stessi giorni riconoscemmo in Municipio l'eroismo dello studente misanese Omar Brolli che si distinse nel naufragio della Concordia mettendo in salvo tre anziani, oltre alla nonna disabile”, ricorda anche il sindaco.
“Dopo cinque anni esatti da quel 13 gennaio 2012, ancora di venerdì, Rimini vuole ricordare pubblicamente l'angelo Dayana, suo papà Williams e ringraziare ancora Omar”, conclude Gnassi.