Stagione al via, i prefetti dichiarano guerra a prosituzione e commercio abusivo
(Rimini) Si è svolto a Rimini la conferenza interprovinciale tra le prefetture di Ferrara, Ravenna, Forli-Cesena e Rimini stessa. Obiettivo attuare comuni strategie in fatto di ordine e sicurezza pubblica in vista della stagione estiva.
In apertura il prefetto di Rimini Peg Strano Materia ha ricordato “gli ottimi risultati ottenuti lo scorso anno sul fronte del contrasto all’abusivismo commerciale” e ha richiamato l’attenzione sulla “fondamentale importanza della tempestiva circolarità delle informazioni, indispensabile per porre le basi per una efficace attività di prevenzione e per acquisire differenti visioni ed esperienze al fine di creare convergenze per condivise strategie”.
Il prefetto Strano Materia ha quindi evidenziato l’ottimo lavoro delle amministrazioni comunali che “anche con l’adozione di specifiche ordinanze per combattere il fenomeno della prostituzione, vulnus particolarmente sentito è la capillare attività di contrasto condotta dalle forze dell’ordine e dalle polizie locali, con il concorso delle strutture sanitarie, per combattere il sovraffollamento delle abitazioni senza dimenticare il concorso sui litorali e nei parchi cittadini della Capitaneria di porto e del Corpo forestale dello Stato che continueranno anche per la prossima stagione”.
E’ intervenuto anche il questore di Rimini Maurizio Improta ponendo “alcune concrete problematiche”, per esempio, “città come Rimini e Riccione che richiedono presenza e interventi 24 ore al giorno per tutti i mesi dell’anno – in ogni segmento dell’impegno istituzionale, dal contrasto alla criminalità ai servizi presso i luoghi di convergenza di persone (stazioni ferroviarie, centri commerciali, stabilimenti balneari, etc.), ricordando come la programmazione debba ricondursi quasi sempre a scelte giornaliere, atteso che una provincia come quella di Rimini registra milioni di persone in transito – come una città metropolitana - lungo tutto l’arco dell’anno”.
Tutti i partecipanti hanno convenuto, infine, sull’utilità di una capillare forma di comunicazione ed “educazione” del turista con la distribuzione di depliants informativi sui comportamenti da adottare nei confronti dei cosiddetti abusivi e sull’adozione di provvedimenti omogenei nelle loro strutture.
Una vendetta, il delitto di Rivabella
(Rimini) Sarebbe stato ucciso per aver aiutato la nipote ad allontanarsi da un marito violento Petrit Nikolli, il quarantenne di origini albanesi freddato poco prima delle 23 di mercoledì con un colpo di pistola alla nuca, in via Toscanelli sul lungomare di Rivabella.
Per l’omicidio la squadra mobile di Rimini in collaborazione con i colleghi milanesi ha arrestato tre albanesi, il padre Lek Preci di 48 anni e due figli di 25 e 28 anni, Edmond e Altin. Il più piccolo è il marito della nipote della vittima, a sparare il colpo mortale sarebbe stato il padre.
Il delitto nasce quindi in ambito familiare, in un contesto che in Albania è definito dal codice ‘kanun’ per cui l’onore si ‘lava’ con il sangue (come nel caso dell’omicidio al parcheggio di un supermercato a Misano del marzo 2014).
Nikolli, quarantenne idraulico residente a Viserbella, per i tre era colpevole di essere andato a Milano nelle scorse settimane e aver portato via la nipote. L’elettricista lascia moglie, tre figli piccoli e un quarto in arrivo.
Mercati, prodotti a chilometro zero domenica in piazza Cavour
(Rimini) Ad annunciare la bella stagione domenica tornano i ‘Mercati agricoli in piazza’. Dall'alba al tramonto Rimini, in piazza Cavour, ospita i produttori agricoli a chilometro zero.
Ideato e organizzato da Cia-Agricoltori italiani, Coldiretti e Confagricoltura con il patrocinio del Comune di Rimini, della Camera di Commercio e della Provincia di Rimini, l'appuntamento con i produttori “si conferma uno dei più sentiti per promuovere la cultura della sostenibilità ambientale e alimentare, oltre alla qualità delle produzioni tipiche e locali. La manifestazione è strettamente legata al tema della stagionalità, carattere fondante delle produzioni locali”.
I produttori agricoli a chilometro zero esporranno le loro ‘carte d’identità', mettendoci la faccia a garanzia della qualità alimentare e della sostenibilità dei loro prodotti. Gli ospiti e i cittadini potranno girare tra i banchi, incontrare e conoscere direttamente chi ogni giorno cura la terra del circondario, producendo la frutta e le verdure di stagione, ma anche gli oli, i vini, i formaggi marmellate, miele e tutti i prodotti dell'alveare, salumi, carni bianche, pane e prodotti da forno da grani locali. L'iniziativa è sostenuta anche da Federconsumatori Rimini, Spi-CgIL, FNP-CISL pensionati, UILpensionati, Auser, Anteas.
Manutenzione straordinaria ai camminamenti del V Peep
(Rimini) Con un intervento di 21mila euro saranno messi in sicurezza i camminamenti del V Peep nella via Lucchesi. I lavori avranno inizio lunedì i lavori. L'intervento di manutenzione straordinaria prevede la rimozione della guaina bituminosa, del massetto esistente, degli attuali buttafuori per l'acqua piovana, l'impermeabilizzazione dei solai, il nuovo massetto con le adeguate pendenze, la posa di nuova pavimentazione con piastrelle in gres porcellanato, oltre al rifacimento della pubblica illuminazione sopra e sotto i ballatoi.
Si tratta del secondo lotto dei tre programmati, il terzo e ultimo lotto con cui saranno realizzate le opere di finitura dal costo previsto di 240mila euro è inserito nella programmazione 2017.
27 maggio
Presi gli assassini di Rivabella | Autovelox, l’ora dei ricorsi | Notte Rosa, il programma
Corpus Domini, il discorso del vescovo alla città
(Rimini) Diviso un due parti, il discorso pronunciato dal vescovo di Rimini Francesco Lambiasi davantil’arco d’Augusto poche ore fa in occasione delle solennità del Corpus Domini. La prima prende spunto dal miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci di Gesù. Con quel gesto capace di sfamare oltre cinquemila persone, il Signore inaugura una nuova prassi: quella della convivialità, del con-dividere e del con-vivere, di contro al vecchio codice "ognuno per sé".
Con il suo gesto, Gesù non vuole semplicemente sfamare la gente, ma compiere un "segno" che riveli come Dio vorrebbe il mondo: attraversato dall'economia del dono.
Nella seconda parte del suo intervento, il Vescovo di Rimini parte da un dettaglio contenuto nel brano del vangelo di Luca (i discepoli dicono a Gesù di congedare la folla perché possa procurarsi, oltre al cibo, anche l'alloggio, Lc 9,12) che merita di essere messo a fuoco con la lente d'ingrandimento. Si tratta dell'emergenza casa e del disagio abitativo, un tema che il Pastore della Chiesa riminese aveva già trattato in passato (2007) ma che nel corso degli anni è diventato crescente e rappresenta oggi – nelle sue diverse declinazioni - una vera e propria emergenza.
Messaggio del Vescovo alla Città La logica eucaristica della Misericordia L'emergenza-casa e il disagio abitativo Rimini, Arco di Augusto, Corpus Domini, 26 maggio 2016
1. “Le ombre si distendono, scende ormai la sera” in quel frammento di nudo, rovente deserto della Giudea. È dalle prime ore del mattino che attorno all’esile figura del rabbi Jeshù di Nazaret si accalca una folla di ben oltre cinquemila persone. Tutti incatenati dalla magia delle sue parole traboccanti di cielo. Tutti incantati dalla prodigiosa potenza delle sue mani che accarezzano dolcemente malati e indemoniati. Ma via via che il sole comincia a declinare, il momento si annuncia sempre più critico, fino a diventare drammatico. I discepoli se ne fanno portavoce e interrompono bruscamente il maestro: “Mandali via perché vadano nei villaggi e nelle campagne dei dintorni, per alloggiare e trovare cibo, perché qui siamo in una zona deserta”. Ma per Gesù questo interesse non basta e sfida i suoi con grinta audace: “Voi stessi date loro da mangiare”. Solo se l'interessamento dei discepoli si traduce in pieno coinvolgimento, si può parlare di vangelo.
Gesù non vuole semplicemente sfamare la gente. Vuole compiere un “segno” che riveli come Dio vorrebbe il mondo. Secondo i discepoli la gente avrebbe dovuto comprarsi da mangiare. Per Gesù invece la logica del comprare va sostituita dalla logica illogica del condividere: questo significa che devono cambiare le relazioni fra me, te e gli altri, e fra noi, i beni e il denaro. Io sono responsabile dell'altro. I care. Non posso cavarmela facendo le spallucce: “Sono forse io il custode di mio fratello?” (Caino). Mi debbo invece fare suo prossimo. E che razza di prossimo sono se mi disinteresso del suo bisogno? Le cose che possiedo - fossero pure solo cinque pani e due pesci - sono doni di Dio da condividere con gli altri, non da godermi senza o addirittura contro gli altri. Lo schema del comprarsi da mangiare crea i fortunati e gli sfortunati: e così pochi hanno molto o addirittura troppo, mentre molti hanno poco o troppo poco o addirittura niente. I discepoli, che chiedono a Gesù di congedare la folla perché possa andare a comprarsi il pane, devono passare dal vecchio codice – “ognuno per sé” - alla nuova prassi di Gesù: quella della convivialità, del con-vivere e con-dividere. L'economia del possesso ammazza quella del dono. Noi possediamo veramente solo quello che doniamo.
Del resto, se anche i discepoli avessero loro stessi comperato il pane per la gente (“a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente”) avrebbero compiuto un gesto di bontà, una pura beneficenza. Ma la carità è molto più impegnativa della beneficenza: la prima coinvolge e crea un legame, la seconda si accontenta di un gesto occasionale. Gesù invece vuole lanciare un segno che introduca nei rapporti reciproci il lievito dirompente di un sistema rivoluzionario, in grado di rivelare il volto nuovo del Dio cantato da Maria, quello che “ricolma di beni gli affamati e rimanda i ricchi a mani vuote”.
2. Ma ora fissiamo un particolare. Nella versione della moltiplicazione dei pani redatta dall'evangelista Luca si trova un dettaglio che merita di essere messo a fuoco con la lente d'ingrandimento. Quando i discepoli dicono a Gesù di congedare la folla, lo fanno perché la gente possa procurarsi non solo il cibo, ma anche l’alloggio (Lc 9,12).
Sfruttiamo questo assist interessante e, nel contesto del giubileo in corso - dedicato appunto alla Misericordia - notiamo che la quarta opera di misericordia corporale - alloggiare i pellegrini - viene tradotta nel Catechismo della Chiesa Cattolica con ospitare i senza tetto (n. 2447).
I senza tetto... Richiamiamo la drammatica litania di una situazione che continua vistosamente a peggiorare. Secondo dati forniti dal Comune, a Rimini, risultano 15mila appartamenti sfitti, mentre un numero sempre maggiore di persone è costretto a dormire in strada, nelle barche, sotto i ponti, nelle case abbandonate, in macchina o, nel migliore dei casi, alla Caritas e alla Capanna di Betlemme o in strutture di emergenza o presso famiglie generose. In base a una recente inchiesta della nostra Caritas, hanno dichiarato di essere prive di abitazione 1.340 persone su tutto il territorio diocesano; rappresentano il 23% degli italiani e il 21% degli stranieri.
Inoltre è notevolmente aumentato il numero delle famiglie che hanno dichiarato di non riuscire a pagare il canone di affitto da mesi. Tra queste un centinaio hanno ricevuto l’ingiunzione di sfratto. Per quanto riguarda le locazioni, non è noto né il numero totale degli appartamenti affittati in nero per gli studenti, né quello per i turisti estivi; è però risaputo che il fenomeno esiste e va registrando una continua escalation.
In positivo, mi permetto di richiamare alcune proposte operative già indicate in un documento della Diocesi dell'ormai lontano 2008, in cui tra l'altro si chiedeva agli istituti di credito di concedere contributi a tasso agevolato per l'edilizia popolare. Si proponeva di incentivare progetti di abitazione anche per famiglie numerose e a prezzi accessibili. Di aumentare la dotazione di aree per le case sociali, come pure di agevolare fiscalmente chi affitta. E di sostenere l'aggregazione di cooperative per la costruzione della prima casa.
Recentemente va registrato il fenomeno delle comunità parrocchiali che hanno aderito al progetto “parrocchia accogliente”, in risposta all'appello di papa Francesco. Sono al momento una dozzina: in alcune il progetto è già in fase di attuazione, in altre è allo studio. Ma, come Chiesa diocesana, possiamo e dobbiamo fare di più...
Ciò sarà possibile se faremo nostro il passaggio di una preghiera eucaristica: "Signore, donaci occhi per vedere le necessità e le sofferenze dei fratelli". Abbiamo bisogno di occhi nuovi. I nostri sono troppo vecchi e fuori uso. Resi strabici dall'egoismo. Fatti miopi dal tornaconto. Assuefatti a scorrere troppo rapidamente i malinconici, interminabili elenchi delle nuove povertà. Sono i profughi in fuga dalle loro terre perché non vi trovano pane e libertà. Sono i pensionati con redditi bassissimi. Sono i giovani scippati di ogni speranza per il loro futuro. Sono le ondate oceaniche di poveri privi dell'essenziale: la salute, la casa, il lavoro, il salario, la partecipazione...
“Donaci occhi nuovi, Signore Gesù. Altrimenti il nostro giubileo non solo non ci farà ottenere alcuna indulgenza e non ci farà guadagnare alcuno sconto sui nostri peccati, ma aumenterà a dismisura il nostro debito nei confronti dei poveri. E perciò anche nei tuoi confronti”.
+ Francesco Lambiasi
Al Riccione day torna la ‘Saviolina’
(Riccione) Per l'occasione torna a 'vele spiegate' anche la Saviolina! Fresca di restauro, la storica imbarcazione della marineria romagnola risalente al 1928, venerdì 27 maggio alle ore 11.00 sarà rimessa in mare nel porto della Perla Verde.
Per festeggiare il suo ritorno e ammirarla in tutto il suo splendore, il Club Nautico di Riccione ha organizzato un brindisi di benvenuto offerto a tutti i presenti.
Sempre venerdì, dalle ore 9 il Club Nautico aprirà le sue porte per l'Open day dedicato a tutti i bambini dai 6 ai 14 anni di età che vorranno avvicinarsi alla navigazione.
Quest'anno Riccione Day è stato promosso anche da un partner nazionale: Trenitalia che, nei giorni scorsi ha inviato a migliaia di soci Cartafreccia la newsletter contenente le informazioni sulla promozione Al Mare in Treno e il link al video ufficiale di Riccione Day, caricato sul sito web dell'evento www.riccioneday.it. L'intero programma della giornata, con tutti gli eventi e le iniziative di comitati, parchi tematici, terme, spiagge, ristoranti, bar, gelaterie, hotel e tanto ancora è scaricabile dal sito internet di Riccione Day.
Elezioni, Rimini attiva per le politiche di conciliazione
(Rimini) Partono dalle loro esperienza di mamme, che raccontano, per avanzare le proposte di Rimini attiva, una delle liste collegate alla ricandidatura di Andrea Gnassi alle elezioni amministrative del 5 giugno. Sono Caterina Rivola e Annalisa Natale e chiedono politiche di conciliazione tra lavoro e famiglia.
“Sono mamma di una bambina di 7 anni, lavoro come dipendente part-time e come libera professionista, parto da casa con due/tre borse, con il pranzo, la merenda, il cambio abito; esco di casa alle 8:26 (sempre in ritardo) e ci torno alle 20:30 se va bene...Se non ci fossero mio marito e mia mamma non so come farei...Siamo una squadra a incastro, dove non arrivo io ci sono loro.
Avrei necessità di giornate da 32 ore per avere il tempo da dedicare a mia figlia, vederla crescere, portarla al parco, guardarla e basta...Non posso, non posso non lavorare e posso solo ringraziare... Ma penso... Mi guardo intorno e vedo mamme nella mia situazione e alcune senza supporti, senza nonni, senza mariti..con necessità di lavorare per portare avanti la famiglia.. trovo profondamente ingiusta la fatica che fanno. Non sarà abbastanza, ma avere qualcuno, un servizio giornaliero, con persone di fiducia a cui affidare i bambini in orari definiti in base ai bisogni è per alcune mamme un aiuto importante, non per delegare la crescita dei figli a qualcun altro...ma per poter sopravvivere... Perchè vivere come madre è un'altra cosa”, racconta la prima.
“Nella mia vita di qualche anno fa, quella in cui non ero madre, non mi ero mai resa conto di quanto potesse essere difficile conciliare tempi di lavoro e famiglia. Oggi che sono mamma di una splendida bimba di 6 mesi e ho ricominciato a lavorare faccio i salti mortali per gestire tutto nel modo migliore e non togliere nulla alla mia famiglia e fare bene il mio lavoro. Non rinuncerei mai al mio lavoro, coordino un progetto che mi piace ma che mi stanca e mi porta via da casa diverse ore, non tantissime, ma abbastanza da sentirmi spesso in difficoltà con il mio ruolo di mamma.
Non posso contare su mio marito, lavoratore autonomo che ha orari proibitivi e se non avessi la nonna con il suo sostegno quotidiano, non saprei come fare! Non sto dicendo nulla di nuovo, donna, mamma, e lavoratrice è una conciliazione difficile senza il supporto della famiglia, della scuola, della comunità. Mi piacerebbe pensare alla possibilità di creare servizi educativi sempre più a misura di famiglia che non si sostituiscano ad essa, ma che possano costituire opportunità per noi genitori”, racconta la seconda.
Conciliare i tempi di lavoro con quelli dei figli “può sembrare un'impresa titanica per la maggior parte dei genitori senza una rete di aiuti e un'ottima organizzazione. Quando si parla di politiche di conciliazione si fa riferimento sia agli uomini sia alle donne, ma noi donne e mamme viviamo con maggiore pressione questo problema ed è per questo che vogliamo ragionare sulla possibilità di creare strumenti a livello locale che rendano compatibili sfera lavorativa e sfera familiare”.
Cosa fare? “Basterebbe aumentare gli aiuti sociali alla maternità e alla cura di figli, rendere più flessibili i servizi educativi/culturali, adattare il lavoro ai ritmi familiari, corresponsabilizzare i cittadini nella crescita di nuove risposte ai bisogni”.
Le proposte di Rimini attiva, quindi, contemplano asili e scuole primarie aperte oltre la didattica, parlano di sensibilizzare e coinvolgere datori di lavoro, aziende private e pubbliche, sindacati e ragionare sulla disponibilità a modificare gli orari di lavoro e a configurare forme di welfare aziendale che prevedano tempo flessibile o banche del tempo personalizzate. Chiedono una diversa offerta dei trasporti, di valorizzare i luoghi di cultura, gli spazi verdi della città e farne luoghi di costruzione di relazioni, ampliare gli orari di fruizione dei luoghi della cultura, valorizzare la capacità di attivazione delle famiglie affinché, attraverso la costruzione di reti e legami tra loro, possano generare risposte adeguate alle loro esigenze di conciliazione. Proposte che vorrebbero realizzare attraverso il Piano strategico.
Festa Karis mette alla prova il talento di prof e studenti
(Rimini) Tornei sportivi, giochi per grandi e piccini, tanta musica, gastronomia locale: sta per partire la festa delle scuole della Fondazione Karis, in collaborazione con l’associaizone Argylia.
Per due giorni la colonia Comasca e la spiaggia antistante si animeranno con sporto, gioci e spettacoli all’insegna di un programma che prosegue nel solco di una tradizione consolidata. Appuntamento di punta sarà il Karis’s got talent, rassegna di piccoli e grandi artisti scelti fra alunni, professori e genitori della Karis, che si terrà domenica 29 maggio alle ore 21, presso il giardino della Comasca. A decretare il vincitore sarà una giuria d’eccezione composta da Walter Muto, musicista e critico musicale, l’attore Simone Riccioni, autore e attore del film ‘Come saltano i pesci’ e alcuni membri della band riminese Landlord, protagonista dell’ultimo X Factor.
L’appuntamento è sabato e domenica presso la colonia, sede principale della Fondazione. Ingresso libero. Programma dettagliato su www.karis.it e sui social.
Notte Rosa, Carmen Consoli torna a piazzale Fellini
(Rimini) Presenta l’undicesima edizione della Notte Rosa, il ‘Capodanno dell’estate italiana’, su 160 chilometri di riviera adriatica, da Comacchio a Senigallia, il 1 luglio. ‘Pink Positive’ è lo slogan di quest’anno, un invito alla leggerezza e alla positività. Si segnalano, in particolare il concerto di Carmen Consoli alle 21,30 in piazzale Fellini a Rimini; quello della Sicial band guidata da Luca Barbarossa alle 22,30 a piazzale Roma a Riccione, i Moka club e Ivana Spagna alle 21,30 in piazza Primo maggio a Cattolica, i Nomadi alle 21,30 in piazza della Repubblica a Misano. Per il programma completto, cttà per città, dalla Romagna alle Marche, visita il sito ufficiale.