Un busto per il 'martire' risorgimentale Giovanni Venerucci
(Rimini) Nella “Giornata nazionale dell’Unità” del 17 marzo, si è svolta oggi pomeriggio la cerimonia di scoprimento di un busto di Giovanni Venerucci, il primo e più celebre patriota risorgimentale riminese che perse la vita nella sfortunata spedizione organizzata dai Fratelli Bandiera nel 1844
“A Giovanni Venerucci – si legge nella targa che accompagna il busto del patriota riminese, realizzato dallo scultore Orazio Vitaliti e dono dell’omonima associazione culturale cittadina a lui intitolata alla città – protomartire riminese del Risorgimento italiano, nell’impavida e grande azione dei fratelli Bandiera gettò gloriosamente la vita per il bene della futura età e della divinata patria.”
Con la collocazione nella via a lui dedicata, si concretizza così un’idea nata in occasione delle celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia durante un convegno di “Omaggio a Giovanni Venerucci”, realizzato dal Comune di Rimini con la collaborazione dell’Associazione “Giovanni Venerucci”, dell’Associazione Mazziniani d’Italia - sezione di Rimini e dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano - comitato di Rimini.
Al martire risorgimentale la città di Rimini ha già dedicata una targa, posta sotto il municipale Palazzo dell’Arengo, inaugurata il 28 ottobre 1900 dalla Federazione “Giuseppe Mazzini” ed esisteva un busto in gesso del martire, modellato nel 1912 dallo scultore Enrico Panzini, distrutto dai bombardamenti aerei della II Guerra Mondiale, di cui resta una foto conservata nella civica Biblioteca Gambalunga. Da qui l’idea di realizzare un busto in bronzo dedicato a Venerucci.
La sua realizzazione, l’individuazione di un luogo idoneo per la collocazione del busto bronzeo, i relativi problemi tecnico-burocratici, hanno protratto i tempi di questa intenzione condivisa di testimoniare nel tempo, con un’opera che rimarrà patrimonio della Città, l’adesione ideale a quei valori e principi universali che hanno motivato i tanti Italiani che hanno combattuto e sono morti per realizzare l’unità e la libertà del Paese.
Nel corso della cerimonia inaugurale, che si è tenuta nel pomeriggio di oggi in via Venerucci dove è stato collocato il busto del martire riminese, oltre all’assessore Irina Imola che è intervenuta a nome dell’Amministrazione comunale, hanno portato il proprio saluto il Prefetto Strano, Moreno Neri dell'associazione Venerucci e lo scultore Vitaliti che ha realizzato l'opera.
Fogheraccia per San Giuseppe domani a piazzale Boscovich
Domani sera torna la fogheraccia alla spiaggia libera di fronte a piazzale Boscovich. Nelle ultime due settimane Anthea ha trasportato il legname proveniente dalle potature e tutto è pronto per il gesto che segna idealmente la fine dell’inverno e l’avvio della primavera. Appuntamento per tutti intorno alle 21 per l’accensione ad opera degli addetti di Anthea
Crisi biancorossa, la verità dei calciatori del Rimini 1912
(Rimini) Senza stipendio da mesi, costretti a pagarsi autonomamente prestazioni sanitarie, alle prese con fornitori (residence e ristoranti) che la società non paga da diverso tempo, i camciatori del Rimini 1912 hanno deciso di raccontare la loro verittà nella lettera che pubblichiamo qui di seguito.
“Noi calciatori dell'A.C. Rimini 1912 sentiamo il bisogno di rendere noti, attraverso questo comunicato, i molteplici problemi con cui quotidianamente conviviamo e che dignitosamente da diversi mesi stiamo affrontando.
Già qualche settimana fa, alcuni di noi, a nome di tutta la squadra, avevano raccontato le oggettive difficoltà che viviamo per via dei mancati pagamenti degli stipendi.
Ci teniamo a sottolineare che non si tratta di "capricci" di ragazzi privilegiati. Ci riteniamo fortunati a poter vivere facendo ciò che ci piace, e cioè giocando a calcio. Ma il calcio negli ultimi anni è cambiato. In Lega Pro non ci sono stipendi faraonici, ma compensi normali, che ci consentono di far vivere dignitosamente le nostre famiglie. E molti di noi, i più giovani, ad inizio carriera si mettono in gioco per cifre molto basse.
Ma non si tratta solo degli stipendi non pagati, in questo momento è giusto fare chiarezza su tutto.
Silenziosamente e a testa bassa, nel corso dell'intero anno, abbiamo accettato diversi compromessi: allenarci con uno staff sanitario praticamente assente, ed oggi anche l'ultimo medico sportivo ha preso la decisione di abbandonare l'incarico perché, preoccupato della nostra salute, ha avanzato richieste mai prese in considerazione dalla società (come la necessità di sottoporci ad analisi del sangue periodiche); il doverci improvvisarci, noi stessi, massaggiatori o fisioterapisti durante gli allenamenti; le trasferte senza medico sportivo; il dover provvedere noi stessi all'acquisto di strumenti indispensabili (macchina del ghiaccio o la semplice acqua); il doverci pagare autonomamente visite, risonanze, ecografie (eccezion fatta per le cure effettuate presso il centro Isokinetic, con cui la Società è convenzionata); il vederci confiscato il materiale sportivo durante la nostra permanenza in un albergo che non accettava il pagamento proposto dalla Società; e molto altro.
È ormai di dominio pubblico che la scadenza del 16 febbraio 2016 per il pagamento degli stipendi di novembre e dicembre 2015 non é stata rispettata. Ciò che invece non è emerso, è la proposta avanzata dalla società già nel mese di dicembre di rinunciare ai nostri compensi per non incorrere in penalizzazione. Proposta che non accettammo ed in quel caso gli stipendi fino alla mensilità di ottobre 2015 furono pagati.
Ma purtroppo la penalizzazione che pensavamo di aver scampato arriverà lo stesso, vista l'incapacità di corrisponderci quanto dovuto al termine successivo.
Ad oggi la situazione risulta però inaccettabile e mina la tranquillità con cui dobbiamo affrontare le prossime importantissime gare.
Stiamo provando noi stessi a cercare delle soluzioni, per tentare di superare queste difficoltà.
Abbiamo vagliato ogni cosa e, al momento, abbiamo provato a concretizzare quella soluzione che per noi sarebbe stata la più giusta per evitare il fallimento dell'A.C. Rimini 1912, richiedendo lo sblocco della fidejussione ed accettando di rinunciare ad una parte dell'ingaggio di questa stagione sportiva 2015/2016. Una soluzione che garantirebbe il pagamento degli stipendi arretrati oltre che quello delle scadenze future.
Ebbene, in questo momento così delicato la nostra unica richiesta alla Società era quella di informarci sui dettagli e sulle conseguenze che tale rinuncia avrebbe comportato. Stiamo aspettando di sapere a cosa andremo incontro, nulla di più.
Ci teniamo a sottolineare che l'ultima mensilità che abbiamo percepito è quella di ottobre 2015. Ad oggi, però, oltre a tutti i problemi, economici e non, se ne aggiungono altri.
Questa situazione, inoltre ha effetti devastanti e a cascata in tutto il sistema economico riminese; sono impagati gli affitti delle case, gli albergatori e i ristoratori che fino ad oggi ci hanno aiutato ed ai quali va il nostro pubblico ringraziamento.
Come con il Delfina, il residence in cui alcuni di noi risiedono, il cui proprietario reclama giustamente i pagamenti e che, nonostante sia stato sempre molto disponibile con noi, a breve sarà costretto a sfrattarci.
Stesso discorso vale per lo Zodiaco, ristorante che da 3 mesi ospita un piccolo gruppo di calciatori a pranzo ed a cena senza percepire alcunché, i cui titolari, purtroppo, pur essendoci venuti sempre incontro con grande disponibilità e pur avendo atteso molto più del dovuto, non possono di certo mantenere figli non loro.
Fermo restando il nostro impegno per raggiungere l'obiettivo salvezza, la massima professionalità e l'attaccamento ai colori biancorossi, ci sembra corretto che tutti conoscano la verità. E soprattutto chiediamo lo stesso impegno alla Società perché rispetti gli accordi presi!"
I giocatori dell'AC Rimini 1912
Fisco, 90 evasori totali nel 2015
(Rimini) Una prostituta brasiliana con partita Iva dal 2009, due albergatori riminesi, due ditte edili e un infermiere professionale, sono tra gli evasori totali scoperti dalla Guardia di Finanza di Rimini. I casi emergono dal rapporto annuale 2015 reso noto oggi dal comando provinciale Gdf che ha puntualizzato come l'attività nel 2015 sia andata dal contrasto alle truffe sui fondi pubblici e all'illegalità nella pubblica amministrazione, alle frodi fiscali e al sommerso, alla criminalità economico-finanziaria e agli interessi patrimoniali e imprenditoriali delle organizzazioni criminali, ai traffici illeciti via terra e per mare.
Oltre 621 indagini avviate e 481 già concluse, tra cui quella relativa ad una truffa nel settore previdenziale per oltre 18mila euro (Ansa).
Paolo Fresu per Crossroads al teatro degli Atti
Musicista tra i più celebri e amati del jazz italiano, Paolo Fresu è quest'anno artist in residence della diciassettesima edizione del festival Crossroads. Dopo l'esibizione in duo con Daniele di Bonaventura che ha portato momenti di magia a Fusignano, sarà al teatro degli Atti di Rimini il 23 marzo alle 21,15 in un altro intenso duetto, questa volta col pianista Bojan Z
Industriali, bagnini e commercianti: ‘insospettabili’ per lista pro Gnassi
(Rimini) Industriali, albergatori, bagnini e commercianti si sarebbero messi insieme per dare una mano al sindaco uscente Andrea Gnassi, e candidato del Pd, alle prossime elezioni amministrative, a Rimini il 12 giugno.
La regia è del deputato di Area popolare Sergio Pizzolante, intervistato oggi da Manuel Spadazzi per il Carlino. All’iniziativa, secondo il giornale, partecipa “una buona parte di quella Rimini che, in questi anni, non è stata propria tenera (per usare un eufemismo) con Andrea Gnassi, e che ora ha invece deciso di sostenerlo con una propria lista alle comunali”. I nomi sono quelli presenti all’ultima riunione: “personaggi di spicco come Mauro Vanni, presidente dei bagnini di Rimini sud, Gianni Indino e Gaetano Callà, rispettivamente numero uno della Confcommercio e della Fipe, e ancora Eugenio Angelino di promozione alberghiera e Ulisse Pesaresi, pezzo da novanta di Confindustria e presidente di Ance”.
Di mezzo c’è anche Lino Gobbi, ex segretario del Pd a cui è stato dato il compito di organizzare le liste a sostegno di Gnassi, che al Carlino spiega: “Oggi le forze politiche sul territorio riminese sono quasi scomparse, il Pd ha bisogno di ampliare il consenso. Per questo ci siamo rivolti al mondo economico e della società civile, per coinvolgere imprenditori e professionisti”. Tra gli esponenti politici anche Maurizio Nanni dell’Udc.
A Rimini il 19 e il 20 marzo le Giornate Fai
Le Giornate di primavera del Fai, che ogni anno propongono l’apertura straordinaria di monumenti e luoghi storici e culturali solitamente chiusi al pubblico, quest’anno a Rimini saranno dedicate ai palazzi di piazza Cavour, aperti a tutti i visitatori che lo vorranno dalle ore 15 alle 18 di sabato 19 marzo e dalle ore 9 alle 12 e dalle 15 alle 18 nella giornata di domenica 20. Il banchetto con i volontari del Fai sarà posozionato sotto la galleria del teatro Galli, i cui foyer e cantiere saranno al centro delle due giornate oltre a Palazzo del podestà, Palazzo dell'arengo, palazzo Garampi. I visitatori saranno accompagnati da 142 ‘ciceroni’, ragazzi delle scuole superiori che si sono formati in questi mesi in incontri coi volontari Fai e alcuni funzionari del Comune
Accoglienza profughi, la Caritas cerca sei famiglie
(Rimini) Da qualche mese diverse parrocchie stanno riflettendo su come realizzare il progetto ‘Parrocchia accogliente, proposto dal vescovo di Rimini Francesco Lambiasi come una delle ‘opere segno’ per l'anno della misericordia e della missione. Il progetto prevede l'accoglienza da parte della comunità parrocchiale di un piccolo numero di profughi.
La Caritas diocesana di Rimini, in collaborazione con l’Ufficio diocesano per la Pastorale della famiglia, accogliendo la proposta della Caritas italiana, lancia un nuovo progetto che si affianca al primo. Si chiama ‘Protetto. Rifugiato a casa mia’ e si propone l’accoglienza di un profugo beneficiario di protezione internazionale all’interno di una famiglia.
La Caritas cerca quindi sei famiglie disponibili ad aprire la propria casa a sei ragazzi profughi (uno per famiglia) e a sperimentarsi nell’accoglienza di persone provenienti da contesti e culture diverse. Coloro che vengono proposti per l’accoglienza sono già stati accolti e seguiti dalla Caritas e ora sono al termine del loro progetto. Per aiutarli maggiormente nel loro cammino di integrazione e di raggiungimento di una maggiore autonomia, si è pensato che l’esperienza di crescita più efficace fosse quella all’interno di un contesto familiare, luogo privilegiato di relazione e di crescita.
Il progetto prevede un periodo di accoglienza di 6 mesi (eventualmente prorogabile), durante il quale la Caritas accompagnerà la famiglia nell’attività di accoglienza con momenti di verifica e supporto continui.
Non si tratta, sottolineano dalla Caritas, di offrire solo una soluzione a problema del vitto e dell’alloggio, ma di accompagnare le persone accolte in casa a diventare autonome e a inserirsi gradualmente nel contesto sociale. Contemporaneamente, la casa che accoglie diventa segno tangibile di integrazioni possibili e a misura di ogni persona.
L'iniziativa sarà presentata il 22 marzo alle 21 al Palazzo del podestà di piazza Cavour a Rimini. Per informazioni: Caritas Diocesana (0541/26040), chiedere di Luciano o Cesare o Anna Lucia.
Sicurezza, eventi della ‘Perla’ saranno ‘sorvegliati speciali’
(Riccione) Una maggiore presenza delle forze dell’ordine garantirà la sicurezza degli eventi turistici a Riccione. E’ quanto concordato oggi nel corso del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che di è riunito nella ‘perla verde’.
“E' stato inoltre affrontato il tema - spiegano dal Comune - dell'implementazione dei sistemi di videosorveglianza e video allarme e dei collegamenti con le centrali operative dei Carabinieri e centrali operative della Polizia,utili sia a livello preventivo che, ai fini delle indagini, a livello repressivo”.
Dall'incontro “sono state poste le basi per promuovere l'apertura anticipata del posto di Polizia estivo fisso, contestualmente alle forze di polizia disponibili, rispetto ai primi giorni di luglio”.
Rapina a gioielleria viale Dante, in manette due foggiani (video)
(Riccione) Un 26enne e un 36enne di Foggia sono finiti in manette perché ritenuti responsabili della violenta rapina del 22 febbraio scorso alla gioielleria Baldacci di viale Dante a Riccione. I rapinatori si erano dileguati con un bottina da circa 70mila euro, questo il valore indicativo dei gioielli presi dagli espositori, dopo aver aggredito la titolare, finita al pronto soccorso. A incastrarli è stata la videosorveglianza. Oggi i carabinieri hanno diffuso le immagini.