1Riccione | Confisca società Green Bar

 

La società che gestiva il famoso Green Bar di viale Ceccarini a Riccione, definitivamente confiscata e affidata all'Agenzia dei beni confiscati alla criminalità. Si tratta di uno dei locali più frequentati del centro per cui il Tribunale di Rimini ha disposto la confisca della società di gestione sulla scorta dell'indagine del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Rimini sul patrimonio di un 45enne di Napoli. L'imprenditore ha alle spalle una pena patteggiata per tentata estorsione e un'abitudine ad evadere le tasse, il che ha consentito l'applicazione delle misure di prevenzione previste dal nuovo codice antimafia. In sostanza, nel provvedimento è stato riaffermato il concetto che anche la pericolosità fiscale è sinonimo di pericolosità sociale e che la discrepanza tra reddito e patrimonio non può essere giustificata confessando condotte di evasione fiscale. Con il provvedimento, vengono confiscati oltre alla società del Bar, un appartamento e un garage nel centro di Riccione (Ansa).

green bar riccione

neroRiccione | Pd denuncia degrado Fontanelle

 

“L’irruzione nel plesso scolastico di qualche tempo fa, i continui furti in appartamento, i continui atti vandalici a cui è sottoposto il patrimonio pubblico eccetera. E’ già un qualche tempo che il quartiere Fontanelle è lasciato alla deriva dall’amministrazione comunale”. La denuncia arriva dal Pd riccionese.
“E’ evidente che la sicurezza non è una priorità per questa amministrazione, in quanto preoccupanti segnali ci sono stati e si stanno susseguendo. La vicenda della piazza delle Fontanelle è sintomatica”.


Già da molto tempo “gli uffici comunali, i vigili, la Geat sono stati tutti informati sullo stato di scarsa manutenzione in cui versa la piazza delle Fontanelle vittima di barbari atti vandalici che ne hanno fatto scempio e nulla è stato fatto”.
Questo stato di cose “svilisce anche lo splendido lavoro che il buon vicinato di viale Sicilia compie, curando in maniera magnifica il prato e le piante sempre perfette”.
Un’altra vicenda “sintomatica, di come si stia smantellando la rete sociale che questa comunità ha saputo costruirsi nel tempo, è quella che vede il Centro di buon vicinato del parco Turati in via Puglia (da ben tre anni distrutto da un incendio), al centro delle richieste di ricostruzione da parte dei cittadini, richieste che al di là dei vari proclami e delle intenzioni degli assessori interpellati, viaggiano tutt’ora in alto mare”.
Altro “chiaro esempio di come questo quartiere non sia nelle giuste considerazioni dell’amministrazione, è quello della pulizia delle strade, arrivata ad un tale scarsità di interventi da porci al pari delle peggiori realtà italiane, mentre la nostra città è da sempre e a ragione considerata una bomboniera”.

 

Sarebbe partito dal quadro elettrico l’incendio che questa mattina ha interessato attorno alle 12.00 un capannone in via del Commercio, 6. In fiamme del materiale edile ed in plastica. Sul posto sono intervenuti quattro mezzi dei Vigili del Fuoco, di cui tre provenienti da Rimini, uno dal distaccamento di Cattolica e la Polizia Municipale di Riccione

1Rimini | Nuove rotatorie intitolate al fotografo Pesaresi e all’ingegner Gemmani

 

Questa mattina con voto favorevole della maggioranza (due gli astenuti, un contrario), la prima commissione del comune di Rimini ha dato parere favorevole alle proposte illustrate dall’assessore alla Toponomastica Irina Imola che, come prevede il procedimento, prima di diventare esecutive dovranno essere portate all’esame della giunta comunale per la ratifica.
Tra le proposte approvate quella per l’intitolazione a Marco Pesaresi, il fotografo riminese scomparso nel 2001 dopo una breve e straordinaria carriera, della rotatoria posta tra via Tolemaide e via Apollonia.


Oltre a questa la commissione ha approvato l’intitolazione alle Forze Armate della rotatoria tra via Flaminia e via Fada di fronte alla Caserma Giulio Cesare; alla Capitaneria di Porto – Guardia Costiera i giardini adiacenti la sede della Capitaneria in via Destra del Porto; all’ “Accoglienza” la rotatoria tra via Dante e via Roma, in zona Stazione.


La commissione ha anche approvato la proposta di intitolare le tre rotatorie poste sulla via Anacleto Ricci, la nuova circonvallazione di Corpolò a don Alessandro Torri (1890 – 1965), lo storico parroco di Corpolò dal 1925 al momento della scomparsa; all’ingegner Giuseppe Gemmani (1925 – 2006), imprenditore e uomo politico riminese, fondatore dell’Scm di Rimini; al medico veterinario Mario Aluigi (1925 – 2013), punto di riferimento dell’intera comunità corpolese.


“Piena soddisfazione per tutto”, esprime il presidente della prima commissione, Nicola Marcello. “Spero che tuttavia a breve anche la rotatoria del Cavalcavia Marecchiese venga intitolata alle Fiamme Gialle con le motivazioni da me espresse nella interrogazione allegata. Auspico che anche la manutenzione e l'arredo siano affidati a privati con progetti di sponsorizzate come accade in citta più grandi di rimini e come da me già suggerito in passato. Auspico pure che a breve le rotatorie riminesi oltre che sulla topografia comunale siano riportate da tutti i navigatori come accade già per cittadine vicine come ravenna, cesenatico e cesena e siano di auspicio identificativo soprattutto per i non residenti”.

marco pesaresi foto

tortora-scuroRimini | Pio Manzù, l’amministrazione comunale a disposizione per salvare il progetto

 

“In questo momento di estrema difficoltà societaria, il Comune di Rimini, che in tutte le edizioni delle Giornate internazionali Pio Manzù ha offerto il suo contributo alla loro realizzazione e riuscita, si mette ancora una volta a disposizione per ogni tentativo utile di salvare i progetti, le iniziative, l’archivio e i materiali che documentano la lunga e non comune esistenza del ‘sogno’ di Gerardo Filiberto Dasi”. E’ questo il succo della nota diramata da palazzo Garampi alla notizia delle messa in liquidazione dell’associazione di Verucchio.
“Non è un fulmine a ciel sereno l’annuncio dello scioglimento dell’associazione ‘Centro ricerche internazionali Pio Manzù’. Ormai da mesi si rincorrevano sempre più insistenti le voci circa le progressive difficoltà dell’istituto verucchiese, dal giorno in cui è scomparso il suo fondatore, Gerardo Filiberto Dasi, cittadino onorario di Rimini dal 1999. Per quasi mezzo secolo le Giornate del Pio Manzù e la città di Rimini hanno percorso assieme un pezzo di strada unico e indimenticabile, punteggiato di personaggi e occasioni straordinarie, centro dei più alti dibattiti mondiali in quelle ore del mese di ottobre. E Dasi era l’innamorato creatore e organizzatore di quelle giornate, la cui crisi quasi fisiologicamente. coincideva con l’addio del suo fondatore”, concludono dal Comune.

2Rimini | Incarichi a FI per perdere, Lombardi: Una bufala

 

 

“La leggenda metropolita che Forza Italia a Rimini abbia sempre voluto perdere è una solenne bufala usata a seconda delle convenienze da alcuni giornalisti per creare la notizia, dal Pd per screditarci, da avversari interni alla coalizione per rubare voti e da falsi amici dentro il partito per lotte intestine”. Lo dice l’ex consigliere regionale Marco Lombardi dopo la fotografia pubblicata dalla consigliera comunale 5Stelle Carla Franchini su Facebook per dimostrare come nel centrodestra in cambio di posizioni nei vari cda partecipati si sia giocato a perdere in occasione delle elezioni amministrative.


“Ovviamente - spiega Lombardi - tutto nasce dalle vicende legate alle varie candidature saltate all'ultimo momento (Lisi, Taddei) e dalle innegabili diatribe nel centro destra ma non trova conforto nei numeri, a meno che non si voglia ritenere che qualcuno sia stato così abile da programmare di perdere a tavolino, ma di pochissimo”.
Forza Italia ed il centro destra, va avanti Lombardi, “hanno sempre portato la sinistra al ballottaggio, non oggi quando la cosa è normale, ma lustri fa quando scalfire il potere de Pci-Pds sembrava impossibile. Forza Italia poi ha sempre raggiunto a Rimini, percentuali pari o superiori a quelle nazionali e le migliori di tutta la Regione. Abbiamo poi costretto al ballottaggio la sinistra anche nelle elezioni provinciali quando sembrava impossibile solo pensarlo ed alla fine abbiamo perso di zero virgola”. Questo per dimostrare che, “se qualcuno avesse giocato per perdere, avrebbe rischiato molto perché almeno in un paio di occasioni siamo veramente andati vicini a vincere”.


Nel dibattito entrano ora “i saputelli puri (fino a quando qualcuno non li epura) dei grillini, i nuovi di Forza Italia e i leghisti ruspanti e vedremo cosa saranno in grado di fare loro che dicono di giocare per vincere, anche se le prime avvisaglie non mi sembrano incoraggianti”.
Ma “la bufala più grossa è quella legata alle innumerevoli e ‘preziose’ poltrone che Forza Italia ha avuto grazie ai buoni uffici del Pd. Queste famose poltrone a cui la Franchini fa riferimento sono due, io non ne conosco altre. Una quella più volte ricordata della Fiera e l'altra è quella del Valloni. Entrambe valgono in termini economici centinaia di euro (non migliaia ) ma la cosa più importante, che una osservatrice attenta come la Franchini, di solito anche obiettiva, dovrebbe considerare è la qualità delle persone che sono state messe ed il loro apporto alla vita dei due enti”.


All'inizio dell'esperienza di Forza Italia “decidemmo di stare fuori da ogni ente, ma poi crescendo, la società civile e le associazioni di categoria, ci chiedevano prova di saper governare e quindi decidemmo di offrire il nostro contributo di idee e di uomini al governo di alcune realtà importanti per il nostro territorio. Sarà un caso, ma devo constatare che dove abbiamo offerto il nostro contributo le cose sono andate molto bene, mentre in altre realtà egemonizzate dalla sinistra abbiamo dovuto riscontrare notevoli insuccessi”.
Tra l'altro “in entrambi i casi, se è vero che le persone in questione sono state indicate oltre 10 anni fa da Forza Italia, nei vari rinnovi successivi si sono guadagnate la riconferma per loro meriti e non certo per il peso di Forza Italia, che nel frattempo era di molto diminuito, o per i buoni uffici del Pd che nel frattempo aveva necessità di inserire propri uomini. Quindi inviterei la consigliera Franchini a considerare il merito delle persone come il suo movimento dice di fare, a meno che non voglia usare il vecchio metodo della politica politicante per cui se lei viene scelta per un incarico al Comune di Coriano è perché è brava, se un'altro viene scelto per altro incarico è un raccomandato politico”.

franchini post incarichi fi fiera

rossoRimini | Calcio, novità per il centrocampo biancorosso: arriva Carcuro

 

Si sta già allenando da ieri sera con i compagni biancorossi sul prato del Romeo Neri Davide Carcuro, il nuovo acquisto dell’Ac Rimini 1912. Centrocampista, Carcuro, classe 1987, proveniente dalla Pro Patria. Cresciuto nelle giovanili della Fiorentina, in carriera ha disputato 115 partite in Prima divisione con le maglie di Lanciano, Crotone, Salernitana, Ternana, Venezia, Pro Patria e 65 in Serie B con le casacche di Salernitana, e Ternana. Il neobiancorosso sarà presentato domani alle 14 nella sala stampa dello stadio.

davide carcuro

tortora-scuroRimini | Chiude il Pio Manzù, alla base problemi economici. Il figlio: Dasi accentratore

 

Il Centro studi Pio Manzù di Verucchio chiude definitivamente. I soci riuniti in assemblea straordinaria lunedì hanno deciso di sciogliere l’associazione e di metterla in liquidazione prendendo atto “della sopravvenuta impossibilità di raggiungimento dello scopo associativo”, si legge nella nota inviata ai giornali. Hanno anche nominato liquidatore Bruno Valcamonici.
Dopo la morte di Gerardo Filiberto Dasi nell’ottobre 2014 a prendere le redini dell’associazione era stato il braccio destro del fondatore, Roberto Valducci della Valpharma. Ma evidentemente si sono rivelati inutili i tentativi di recuperare finanziamenti per poter realizzare le Giornate di studio che si erano succedute per 40 anni. Valducci, intervistato dal Carlino, spiega che proprio per mandare avanti le Giornate “ne sarebbero serviti tanti: da 700mila a 900mila euro almeno”. Questa una delle difficoltà economiche, alla quale se ne aggiunge un’altra e cioè il debito di 400mila euro accumulato dall’associazione, conferma sempre Valducci.
Il Carlino ha intervistato anche Giacomo Manzoni, il figlio di Pio Manzoni in arte Manzù, che a novembre a Bergamo ha dato vita alla Fondazione Pio Manzù, realtà che non rileverà la defunta associazione. “Con la nostra fondazione ci occupiamo di design, il ‘Pio Manzù’ di Rimini invece si è sempre distinto nelle scienze sociali, nella politica. Sono due mondi molto distanti, e non possono dialogare tra loro”. Per Manzoni il Centro è morto con Dasi (che definisce “un po’ un accentratore e non ha mai cresciuto a fianco a sé persone che potessero dare una continuità alla sua attività”), nonostante il grosso impegno riconosciuto a Valducci. Alla domanda di Manuel Spadazzi: “Lei e la sua famiglia, in caso si facesse avanti un compratore per il ‘Pio Manzù’, continuerete a concedere l’uso del nome?”. Lui risponde: “Lo valuteremo nel tempo. Ma temo che il centro e le Giornate siano ormai arrivati alla fine”.

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2Rimini | Turismo: addio unioni di prodotto. C’è la nuova legge regionale

 

“E così, nell’elenco dei «prodotti tematici» dell’Emilia Romagna che saranno spinti sul mercato, sparisce la Riviera romagnola”. Lo segnala il Corriere Romagna oggi in edicola, analizzando la nuova legge regionale per il turismo approvata dalla giunta guidata dal presidente Stefano Bonaccini.


“Nei piani della Regione - spiega meglio il quotidiano - «la costa rientrerà nella commercializzazione della Romagna, a cui dovrà collaborare anche la provincia di Ferrara». I prodotti tematici trasversali d’eccelle nza su cui puntare saranno invece: le città d’arte, le terme, l’Appennino e i parchi, i tre brand legati alla via Emilia (motor valley, food valley, wellness valley) e il turismo congressuale”.


La svolta della Regione, che così vuole “mandare in pensione” la legge 7 del 1998, consisterebbe nell’abbracciare una strategia di marketing territoriale per aree vaste a discapito della promozione del singolo prodotto, rafforzando le Apt. Investistiti, comunque, per il 2016 due milioni di euro in più per la promozione, arrivando a quota 18,5 milioni.

1Rimini | Speleologo morto, i parenti non credono al suicidio e nominano un consulente

 

Vogliono vederci chiaro e togliersi qualsiasi tipo di dubbio i parenti di Oscar Leandri, il cantoniere speleologo dipendente del Comune di Cesena, trovato morto sabato vicino all’ex miniera di Perticara, a Novafeltria. E’ per questo che si sono rivolti allo studio legale Gentili di Cesena, e nominato come loro consulente il dottor Giuseppe Fortuni che oggi assisterà all’esame autoptico di Pier Paolo Balli sul cadavere di Leandri e “esaminare ogni dettaglio macroscopico e microscopico della salma”, scrive il Corriere Romagna oggi in edicola.
Solo dopo l’autopsia si deciderà cosa ne sarà del fascicolo di indagini aperto nelle prime ore dal pubblico ministero di Rimini Elisa Millocco per omicidio a carico di ignoti.
Ricordiamo che lo speleologo 49enne è stato trovato incappucciato e con le mani legate da una fascetta autobloccante.
Ricordiamo anche che i carabinieri hanno trovato nel cassetto del comodino dell’uomo sono stati degli scritti indirizzati a familiari in cui chiederebbe scusa per il gesto e in cui parlerebbe di una malattia incurabile da cui sarebbe affetto. Da qui la nuova ipotesi che si sia trattato di suicidio, rispetto alla quale la familia di Oscar si è messa di traverso. Non sarebbe dello stesso parere la compagna di Oscar.
“Le perplessità dei fratelli - scrive il Corriere - sono le stesse che fin dai primi minuti hanno animato anche chiunque abbia conosciuto il cantoniere cesenate appassionato di speleologia. Persona mite, assolutamente lontana nell’atteggiamento e nel “modus vivendi” da qualsiasi problematica o tensione che potesse spingerlo ad un insano gesto, compiuto oltretutto in maniera così crudele verso se stesso”.

oscar leandri