2Rimini | Elezioni, Sarti: Riporteremo la gente al voto

 

Al deputato Giulia Sarti (M5S) l'analisi del voto di domenica. Due i temi: l'astensionismo e l'esito dalle urne. A partire dalle dimissioni del capogruppo in consiglio comunale Luigi Camporesi. "Queste dimissioni arrivano quasi a corollario di una riflessione che facevo proprio ieri, mentre ero in missione con la Commissione parlamentare Antimafia a Milano, sui fatti dell’Expo e delle occupazioni abusive. Quante indagini, quanti arresti, quanti gravissimi reati hanno interessato i politici che amministrano i nostri territori? Quante di queste azioni dolose hanno riguardato proprio la nostra Emilia Romagna? La caduta di Re Errani e della sua corte spendacciona ne sono una delle conseguenze. Come può quello che fa il Movimento ogni giorno non essere un giusto controvalore? Banchetti, assemblee, ascolto, battaglie al fianco dei cittadini, proposte nate dalla partecipazione. A Rimini tutto questo viene fatto molto bene ed infatti si mantengono percentuali di consenso sempre relativamente alte rispetto al resto delle provincie, ma poi tutto il lavoro sviluppato diventa improvvisamente equiparabile a una settimana di Salvini in Televisione. E’ evidente che abbiamo mancato nel dare un punto di riferimento ai cittadini e la verità è rimasta sugli schermi TV, almeno per quelli che ritengono il voto ancora qualcosa di praticabile".
La sfida del futuro. "Diventare punto di riferimento e riportare la gente al voto. Una sfida che vedrà tra i nuovi portavoce anche Raffaella Sensoli, della quale elezione sono molto contenta. Raffaella è una donna in gamba e un brutto cliente per chi penserà di poterla contrastare senza essersi adeguatamente preparato. La nostra nuova consigliera potrà inoltre contare su un bagaglio di esperienza accumulato dal suo gruppo, da Luigi, ma anche da persone come Andrea De Franceschi, persone che hanno dato forte credibilità al Movimento quando nessuno lo conosceva".

tortora-scuroRimini | Elezioni, Alvisi chiede "discontinuità vera" nel Pd riminese

 

Quarta arrivata tra i candidati riminesi del Pd all'assemblea legislativa, con 2.033 preferenze, Sonia augura "buon vento a Giorgio Pruccoli e Nadia Rossi. L’augurio è che sappiano rappresentare in Regione Emilia-Romagna non solamente la minoranza dei votanti che li ha eletti, ma tutto il territorio e i suoi cittadini indistintamente. E soprattutto con indipendenza da chi ha permesso ai poteri precostituiti di condurre il Partito democratico a questa scollatura difficilmente risanabile con le comunità, nella Regione, la nostra, in cui la Lega Nord ha raddoppiato i voti e diventa la prima opposizione".
La strada. "Io credo che ora il Pd riminese (Rimini è il risultato peggiore in termini di affluenza in regione) debba saper affrontare il gap di rappresentanza. Cambiando la propria strategia, arroccata, in difesa della conservazione, di piccoli e grandi poteri. Che negli ultimi anni non ha saputo far crescere dialogo e partecipazione. Chiedo discontinuità vera nella politica riminese, così come chiede a me chi mi ha votato, a maggior ragione ora che non ho il seggio regionale, e che si aggiunge al segnale inviato da coloro i quali hanno disertato le urne".

Martedì, 25 Novembre 2014 14:08

nuovi murales in città

Due nuovi murales voluti dal Comune all'invaso del ponte di Tiberio e in via Ducale. Il gallo e il pavone sono a cura di Ericaeilcane, mentre sono a cura del writer Bastardilla le figure 'apparse' in via Ducale

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2Rimini | Violenza sulle donne, 724 casi per i centri di aiuto romagnoli

 

Dal gennaio al 30 settembre 2014 complessivamente 724 donne si sono rivolte ai 5 centri antiviolenza che operano sul territorio romagnolo. Nel 2013 i femminicidi in Italia presentano numeri terribili: sono stati 179, +14% rispetto alle 157 vittime del 2012. Un anno nero, con la più elevata percentuale di donne tra le vittime di omicidio mai registrata in Italia. In 7 casi su 10 i femminicidi si sono consumati all'interno del contesto familiare. Ogni due giorni una donna muore. "Questo è il crudo dato (del rapporto della banca dati Eures) di una violenza che non ha eguali. La violenza di genere è uno dei mali più subdoli e, purtroppo, radicati nella società. Spesso nascosta, ma con effetti evidenti e devastanti", spiegano il direttore di Legacoop Romagna, Monica Fantini, e la responsabile Politiche di Genere, Federica Protti.
Legacoop Romagna si è fatta promotrice, a partire dalla Settimana del Buon Vivere, di un Accordo Quadro che coinvolge i Comuni e i Centri Anti violenza della Romagna allo scopo di contrastare concretamente e con determinazione questa piaga. Protagonisti del Progetto "BV: Basta Violenza" sono: gli Assessorati Pari Opportunità del Comune di Forlì, di Cesena, di Rimini e di Ravenna unitamente al Centro Donna del Comune di Forlì, al Centro Donna del Comune di Cesena, La Casa delle Donne del Comune di Rimini, Centro Antiviolenza Rompi il Silenzio di Rimini, Associazione Demetra di Lugo, SOS Donna di Faenza, Linea Rosa di Ravenna.
Sicurezza personale, distacco dalla famiglia, rifugio sicuro, reinserimento lavorativo, educazione e prevenzione con le giovani generazioni sono solo alcuni dei temi trattati. Si parte ora con la prima azione concreta diretta a un gruppo di cooperative che si sono rese disponibili a intraprendere un percorso di sensibilizzazione e informazione al proprio interno sulle tematiche della violenza di genere. Alle aziende saranno proposti incontri formativi, organizzati in collaborazione con i Centri Anti Violenza della Romagna, si partirà con un modulo base di sensibilizzazione. Sulla base delle disponibilità e del percorso specifico delle imprese si potranno poi attivare moduli specifici.
"La violenza mina, nell'oggi, la libertà di ognuno, minando pertanto il domani. Legacoop Romagna - proseguono Fantini e Protti - s'impegna a continuare questo percorso, nella convinzione che l'impegno deve essere congiunto, ognuno per il suo ruolo e la sua funzione. Parliamo di cittadinanza attiva d'impresa e del coinvolgimento delle persone, uomini e donne insieme; a partire dall'educare i bambini e le bambine, i giovani. Per questo famiglia, scuola e impresa, assumono un ruolo prioritario. Un ringraziamento sentito a questi Centri Antiviolenza che silenziosamente e quotidianamente s'impegnano e lavorano per rendere la vita di tutti noi migliore".

tortora-scuroRimini | Violenza sulle donne, Petitti (Pd): Affrontarla significa abbandonare streotipi

 

In Emilia Romagna sono tredici i centri antiviolenza e dal 1 gennaio al 31 ottobre scorso hanno accolto 2.867 donne. La sola ‘Rompi il Silenzio’, che si occupa a Rimini di assistenza alle donne vittime di violenza, ne ha seguite ad oggi 173, in linea con lo scorso anno. I dati li dà il deputato riminese Emma Petitti oggi in occasione della giornata contro la violenza sulle donne.
"Affrontarle la violenza sulle donne - spiega - significa mettere in discussione stereotipi e luoghi comuni e promuovere una relazione diversa tra i generi, un modo diverso di concepire i rapporti tra uomini e donne, nella vita pubblica e privata".


Come affermato anche in occasione della visita della presidente della Camera Laura Boldrini alla Casa delle Donne di Rimini nei mesi scorsi, ricorda Petitti, "ora dobbiamo lavorare con forza per dare attuazione a questi impegni e per monitorare costantemente i problemi aperti e i risultati raggiunti. Potenziare il lavoro dei centri antiviolenza è imprescindibile. Il piano Nazionale antiviolenza, previsto dalla Legge sul femminicidio ma non ancora approvato, sarebbe uno strumento per costruire, con i centri antiviolenze e le case rifugio, una seria politica di contrasto al fenomeno, sul piano degli aiuti materiali per le donne vittime e soprattutto in termini di diffusione di una cultura fondata sul rispetto e sulla parità. Ma vi sono ancora ritardi che vanno colmati".


Secondo il deputato, che ha aderito alla marcia di sabato prossimo promossa dal Comune di Rimini, "occorre agire per finanziare i centri antiviolenza, per inasprire pene e controlli, per valutare l’impatto di genere della politiche pubbliche, ma soprattutto per produrre un cambiamento profondo di contesto culturale, mentalità, abitudini e sistemi di potere che sono oggi maschilisti e discriminatori. Dobbiamo agire per migliorare le effettive condizioni di vita e di lavoro delle donne per consentire davvero libertà, autonomia e autodeterminazione facilitando l’accesso a lavoro e carriera, ridisegnando il welfare, partendo dalle persone, e dalle persone che lavorano, agendo quindi su servizi, conciliazione e condivisione dei tempi privati e di lavoro".


Si parte dall'educazione. "Bisogna insegnare il valore positivo delle differenze ai bambini, formare insegnanti ed operatori, fare della scuola il primo centro di prevenzione alla violenza di genere (in parlamento abbiamo di recente depositato una proposta di legge per l’introduzione dell’insegnamento della non violenza e del rispetto della parità), lavorare affinché anche i media si pongano il tema di una comunicazione rispettosa della dignità delle donne".


Altri dati. L'Italia resta tra le nazioni europee con gli indicatori peggiori per la condizione femminile. Il 2013 è stato un anno pesante: il Rapporto Eures sul femminicidio in Italia conta 179 donne uccise, il 70% in famiglia e il 92,4% per mano di un uomo. Una su sei uccisa dopo la decisione di lasciare il proprio partner. Una su dieci era una collega o una dipendente del suo assassino. C'è anche la ricerca "Rosa Shocking - Violenza, stereotipi e altre questioni del genere" presentata alla Camera e realizzata da WeWorld Intervita per Ipsos. Dice che per un italiano su tre la violenza domestica sulle donne è un fatto privato, che si risolve in famiglia. Per uno su cinque è accettabile denigrare una donna con uno sfottò a sfondo sessuale. Uno su 10 pensa che se le donne non indossassero abiti provocanti non subirebbero violenza. Uno su 4 è convinto che se una donna resta con il marito che la picchia, diventa lei stessa colpevole.

1Rimini | Spaccata in centro, da Zeinta de borg appello al prefetto

 

Centro storico violento. Due notti fa l'ennesima spaccata ai danni della boutique Space su corso d'Augusto. L’associazione dei commercianti 'Zeinta di Borg' scende in campo e chiede, per via di una "urgente necessità", di incontrare prefetto, autorità e le altre associazioni dei commercianti "per mettere in atto una forte azione di controllo per le imprese e per i cittadini". L'associazione chiede più sicurezza e, intanto, più videosorveglianza.


"La nostra città – afferma il presidente Arturo Pane – si è qualificata al secondo posto tra le più pericolose d’Italia (anche se il dato include le presenze turistiche) e già il 17 ottobre scorso dopo la violenta rapina ai danni della gioielleria Marchini avevamo invitato tutti ad una concertazione e proposto l’idea di acquistare a nostre spese telecamere che proiettano anche immagini dell’esterno per monitorare meglio la situazione. Le immagini, andrebbero direttamente inviate alla centrale operativa della pubblica sicurezza in ottemperanza della legge sulla privacy".


Un passo dietro l'altro. "Una telecamera accesa, una vetrina illuminata, gente che può camminare tranquillamente per le nostre strade, questo chiediamo e non ci sembra neanche troppo. Una città tranquilla per il bene dei nostri associati (la Gioielleria Marchini e la boutique Space sono tra questi), per tutti i commercianti, cittadini e turisti: questa deve essere la nostra Rimini. A quel punto la nostra prossima associata sarà la sicurezza".

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Martedì, 25 Novembre 2014 12:52

in marcia contro la violenza sulle donne

Oggi si celebra in tutto il mondo la ‘giornata internazionale contro la violenza alle donne’, sabato la marcia a Rimini

Martedì, 25 Novembre 2014 09:29

giornalaio, 25 novembre 2014

giornalaioTre riminesi a Bologna | Il business di Airiminum | Murri, il Comune liquida Valdadige

 

Due al Pd, uno ai 5Stelle. Tre riminesi a Bologna: Pruccoli, Rossi e Sensoli. Nessun leghista, nonostante i numeri decisamente più alti di quelli grillini. Ci aveva sperato Bruno Galli, infermiere di 35 anni di Pennabilli, dopo i primi risultati che arrivavano dai seggi e le 931 preferenze avute. “E' la legge elettorale che ci penalizza attacca il giorno dopo Galli. Noi della Lega nord, pur avendo fatto meglio dei grillini, non siamo riusciti ad avere un consigliere”. Fuori anche Gioenzo Renzi: al candidato di Fratelli d'Italia, il migliore nel centrodestra, non sono bastati 1.288 voti (ilCarlino).

Lombardi non molla. Niente pensione, dice, posso tornare a fare l’avvocato. O, ancora meglio, posso mettermi a disposizione del partito. Lombardi esce comunque dal consiglio regionale con un sonoro scivolone: 1.098 voti. Nel 2000 era stato eletto con 6.339 preferenze, nel 2005 6.774, nel 2010 sopra le 11mila. Adesso, dice, è stato penalizzato dall’inchiesta ‘spese pazze’ (ilCarlino).

Manderemo a casa Gnassi, dice Paolo Ricci, segretario provinciale della Lega. Rimini è il nostro prossimo obiettivo e questa volta ce la faremo ad arrivare al palazzo. Nel 2011 gli alleati del Pdl ci hanno fatto ostruzione, ora non è più così (ilCarlino).

Lo tsunami sui grillini. Dimissioni irrevocabili sono arrivate ieri dal capogruppo in consiglio comunale Luigi Camporesi, dopo il flop a 5Stelle alle regionali. A Rimini il movimento ha ottenuto il 17,2%, contro il 23,5% delle ultime europee e il 28,5% alle politiche raggiunto solo un anno e mezzo fa. Voci parlano di una reazione di Camporesi alla guerra interna scatenata da alcuni attivisti contro sua moglie, Elena Cipolletta, candidata alle regionali. Lui spiega che si tratta di un segno recapitato alla governace del partito, in primis Grillo. O cambiamo rotta (tipo, per esempio, basta autoritarismi), spiega, o andiamo verso l’annullamento elettorale (ilCarlino).

Cambiare la Regione. C’è chi chiede (Caricato sul Corriere) di rivedere gli stipendi, troppo alti dei consiglieri regionali, pari a circa 8mila euro al mese. C’è chi come il sindaco di Rimini Gnassi (LaVoce) parla di ribaltare la ‘forma della Regione’. Ci eravamo già accorti del malcontento, spiega così l’astensionismo il deputato Petitti, dagli incontri nei circoli. La politica ha perso, bando alle chiacchiere, commenta Casali in prima sul Nuovo Quotidiano.

 

Aeroporto, svelato il business di Airiminum. La società vuole crescere grazie ai rifornimenti di carburante per aerei. Le aree oggetto della concessione contengono, infatti, anche quelle destinate, ma solo fino a fine anno, alla Carboil, che si è occupata del servizio fino ad ora (Corriere).

Aeroporto, voli dirottati. E’ successo ieri a tre equipaggi, ma in particolare a quello dell’ambasciatore decollato dall’Inghilterra con intenzione di fare scalo a Rimini. Gli altri due voli erano partiti da Svizzera e Croazia. Le ragioni del dirottamento sono dovute alla scarsa visibilità, dopo una certa ora delle piste perché l’impianto di illuminazione, anche ieri, era spento (LaVoce).

 

Colonia Murri, il Comune rompe con Rimini&Rimini (Valdadige). La società, in liquidazione, viene estromessa dall’intervento da 9,3 milioni, perché a distanza di mesi dai primi solleciti non sarebbe arrivato a palazzo Garampi il progetto esecutivo per i 263 posteggi e la riqualificazione del lungomare. In pratica, il 22 ottobre il comune aveva scritto alla società affinché entro 15 giorni adempisse alle mancanze, così non è stato. (Corriere).

 

Tasse. Rimini, secondo i dati dei Caf Acli pubblicati dal Sole 24 ore, è tra le 71 città, su circa un centinaio, che hanno registrato dal 2012 un aumento delle tasse sulla casa, tasi e imu, di mediamente 47 euro per l’abitazione principale (LaVoce).

 

Un dottore con il sorriso. Pietro Sergiani, ha 23 anni, vive a Rimini e dal 2012 a causa di una lesione al midollo provocata da un incidente in scooter è tetraplegico. Adesso è anche il primo tetraplegico infermiere, si è laureato ieri. Grazie a tutor, insegnanti e all'università mi è stato cucito addosso un progetto e mentre davo dodici esami ho svolto 600 ore di tirocinio in ambulatorio, racconta Pietro (ilCarlino).

 

Comprano un coniglio che gli attacca la scabbia. E’ successo a una coppia di turisti bolognesi a Riccione. Tornano a casa con il coniglio pagato una settantina di euro e quasi subito iniziano a sentire prurito. Il negoziante è stato denunciato (Corriere).

 

A Riccione il sindaco Tosi a bilancio per il 2015 pensa di sopperire ai tagli statali da un milione e ai 600mila euro da investire in sanità con il passaggio di alcuni servizi dalla Asl, tagliando gli stipendi d’oro dei manager di Hera e Geat (Corriere).

 

Dalle provette ai fornelli in tv. L'ex primario del laboratorio analisi dell'Infermi di Rimini, Giambattista Volpones, concorrente fino a venerdì della trasmissione di Rai 1, La prova del cuoco (ilCarlino). Il piatto che gli viene meglio? Tagliolini al sugo bianco di vongole.

rossoRimini | Sole 24 ore, carico fiscale su abitazione

Secondo il Sole 24 ore Rimini è al 18esimo posto tra 102 città italiane per gli aumenti fiscali per le case. Per esempio la Tasi, tassa sui servizi comunali, spinge oltre la soglia del 10 per mille l’aliquota media sui fabbricati diversi dalla prima casa, ma fa aumentare anche il prelievo sull’abitazione principale dove la media arriva al 2,6 per mille, oltre il doppio di quello standard fissato dalla legge (1 per mille). I dati sono elaborati dai Caf Acli. Il quotidiano di Confindustria evidenzia un aumento di 47 euro, con la tassa sulla prima casa che passa da 200 a 247 euro, per una famiglia con due adulti ed un bambino di 10 anni con 35mila euro di reddito e 28mila di Isee. Non ci sta l'assessore al bilancio Gian Luca Brasini che sottolinea: "Per la prima casa, a Rimini la tassazione procapite è passata da da 90 euro del 2012 a 81 euro nel 2014".
Il Sole 24 Ore esamina l'andamento delle case affittate con aumenti del 138%: l’Ici nel 2011 per un’abitazione a canone libero si pagavano 394 euro, nel 2014 con Imu e Tasi se ne pagano 937. Per un capannone (categoria D/1) il rincaro è del 93%. Si passa dai 2.299 euro del 2011 ai 4.441 del 2014. A pagare di più sono gli esercizi commerciali: nel 2011 un negozio usato dal proprietario pagava 393 euro, nel 2014 945 (+140%).

1Riccione | Comune lavora a bilancio 2015, Tosi: Non cediamo alle difficoltà

 

Il Comune di Riccione sta elaborando il bilancio di previsione per il 2015. Dopo l’approvazione delle linee programmatiche e degli indirizzi per la formazione del principale documento di programmazione dell’Ente, gli uffici hanno elaborato una prima ipotesi di previsione sulla quale la Giunta Tosi sta lavorando per trovare il massimo di equilibrio possibile. Pesano su questa fase di definizione parecchie variabili. La legge di stabilità ha infatti ipotizzato tagli importanti anche sul prossimo esercizio finanziario, e per il Comune di Riccione dovrà rinunciare ad oltre un milione di euro. Pesanti saranno inoltre le ripercussioni derivanti dalla ripresa delle deleghe relative ai servizi sociali, che dal primo gennaio 2015 non verranno più gestiti dall’AUSL, e che impegneranno il prossimo Bilancio comunale per oltre 600mila euro. Un quadro problematico condizionato anche dalla prevista sensibile riduzione degli oneri di urbanizzazione, che già sulla chiusura 2014 appaiono in sofferenza, perché’ il mercato immobiliare non si riprende. " Ci troviamo , così come tutti i Comuni d'Italia, a dover affrontare una situazione complicata", sottolinea il Sindaco Tosi. " Ma non cediamo certo alle difficoltà che abbiamo il compito di risolvere. Lo faremo con responsabilità e giudizio rispettando i termini di sano equilibrio dei conti e la nostra volontà di attuare le nostre politiche di riduzione della pressione fiscale. Fermo restando che manterremo l’attuale livello di efficienza dei servizi, se non riusciremo del tutto ad incrementarlo". Il lavoro di programmazione procede nonostante ancora non siano certi i contenuti della legge di stabilità per il prossimo anno, mentre certi sono i debiti e le obbligazioni lasciati dalla precedente amministrazione. Intanto si lavora con particolare attenzione sulla necessaria e concreta riduzione della spesa che fra gli ambiti da aggredire, oltre ad una serie di sprechi e di interventi di ottimizzazione, vede in particolare i milionari contratti di servizio con Hera e Geat, che insieme superano i 17 milioni di euro. "Una ritoccatina e forse più, non sarebbe male", sottolinea l'assessore al Bilancio, Roberto Monaco. " Vedremo, nel frattempo con il Consiglio del 27 novembre dove verranno portate al voto del Consiglio Comunale la delibera per l’assestamento di bilancio 2014, l’approvazione del regolamento di contabilità adeguato all’armonizzazione contabile e la rinegoziazione dei mutui della Cassa Depositi e Prestiti, chiudiamo il 2014. Un Bilancio che abbiamo preso in corsa e su cui questa amministrazione e' immediatamente intervenuta per ridare maggior equilibrio ed equità alla politica fiscale. Contenendo gli aumenti previsti dalla Tari, deliberando la Tasi più bassa della provincia, - con l'esenzione totale della prima casa - aumentandola soglia di esenzione Irpef da 15.000 a 17.000 euro, riducendo la base imponibile ai fini Imu dei terreni inseriti nei PSC e predisponendo un regolamento di riduzione della Tari volto alle attività produttive per il disagio causato da opere pubbliche".