Giovedì, 06 Maggio 2021 15:16

Tar: lo stadio del baseball torna al comune

(Rimini) Il Tribunale Amministrativo Regionale per l'Emilia Romagna (Sezione Seconda) a seguito della camera di consiglio del 5 maggio 2021 ha rigettato l'istanza di sospensione del provvedimento di risoluzione della convenzione avente ad oggetto la gestione dell'impianto del baseball. Nella sentenza il Tar è entrato nel merito dell'inadempimento posto in essere dall'ASD Rimini Baseball evidenziando che "il mancato rinnovo delle polizze assicurative per un arco di tre mesi dalla scadenza ha determinato una scopertura assicurativa", che "l'art. 10.1 della convenzione è chiaro nell'esigere il rinnovo delle polizze entro i termini indicati" e che "il ritardo è sanzionato con la risoluzione": clausola risolutiva espressa legittimamente azionata dal Comune di Rimini.  

Il Tar infine ha sottolineato come l'Amministrazione abbia "comunque atteso 50 giorni, senza che la parte ricorrente si sia adoperata – in un arco temporale non indifferente – per rimediare agli effetti della propria inerzia". Il Tar ha quindi rigettato l'istanza di sospensione del provvedimento impugnato proposta dall'ASD Rimini Baseball. Nei prossimi giorni dunque l'Amministrazione convocherà per la quarta volta l'ASD Rimini Baseball per l'immediato rilascio dell'impianto sportivo. Questo passaggio consentirà il completamento più rapido dei lavori di riqualificazione in corso all'impianto di via Monaco, oggetto di una serie di opere di ristrutturazione in carico ad Anthea che interesseranno sia i locali interni sia la facciata. Al termine dei lavori, previsto entro la fine della primavera, sarà dunque possibile riconsegnare il diamante alle società di baseball riminesi, che potranno tornare ad allenarsi e a disputare le partite di campionato nel riqualificato stadio dei Pirati. 

Giovedì, 06 Maggio 2021 15:14

Bellaria, pubblicata l'ordinanza balneare

(Rimini) Sarà in pubblicazione - ed immediatamente esecutiva - nella giornata di oggi l’ordinanza che disciplina la stagione balneare 2021: con la quale l’Amministrazione Comunale recepisce e declina sul territorio di Bellaria Igea Marina secondo i margini di discrezionalità contemplati, quanto contenuto nell’ultima ordinanza balneare emanata dalla Regione Emilia Romagna.

Ordinanza i cui contenuti, dopo il percorso di confronto avvenuto nelle scorse settimane, sono stai in ultima istanza illustrati e condivisi nella tarda mattinata di oggi con i rappresentanti degli operatori e delle associazioni di categoria. “Rappresentanze alle quali va riconosciuto il grande spirito collaborativo dimostrato sin dai primi incontri sul tema: d’altra parte, anche nel 2020 l’approccio positivo e volenteroso dei singoli operatori risultò fondamentale per l’avvio della nostra stagione turistica”, le parole dell’Assessore al Demanio Adele Ceccarelli.
 
Come lo scorso anno, chiara la linea guida che ha ispirato la stesura del documento: “Rendere sempre più aperte le nostre spiagge nel rispetto delle misure di sicurezza, dando un segnale di fiducia e traducendo la volontà, anche politica, di lasciarci presto del tutto alle spalle l’emergenza sanitaria.” Nello specifico, “ci siamo anzitutto avvalsi della facoltà prevista per le porzioni di arenile maggiormente soggette all’erosione, portandone la superficie minima richiesta sotto ogni ombrellone da 12 mq a 10,5 mq.” Si tratta, in particolare, dei primissimi bagni come numerazione in zona Cagnona e alcuni tratti di spiaggia compresi tra il molo di ponente e Igea Centro.
 
Non solo. “I chioschi potranno aprire a partire dalle 6.30, con obbligo di farlo non oltre le 7.30, affinchè un’esperienza suggestiva qual è la colazione in riva al mare rappresenti un servizio presente in ogni zona dell’arenile”, continua l’Assessore. Apertura che in orario serale sarà consentita fino all'1.00, al netto dei provvedimenti sovra comunali, primo tra tutti quello che riguarda il coprifuoco: “con l’auspicio che la salvaguardia della sicurezza possa coesistere con le esigenze tipiche di chi vive di turismo balneare estivo.”
 
Confermata anche la possibilità di svolgere il servizio di delivery su ordinazione, assaporando le specialità locali in riva al mare magari per l’aperitivo o all’ora del tramonto: per farlo, l’utilizzo delle attrezzature sarà consentito fino alle 20.30, con gli arenili accessibili invece fino all’1.00. “Un servizio che abbiamo convintamente confermato, visto il grande apprezzamento dimostrato dai nostri turisti lo scorso anno”, sottolinea Adele Ceccarelli. “Servizio a cui si collega una novità assoluta per il nostro territorio, che intende promuovere e valorizzare l’esperienza di spiaggia nella zona colonie. Qui – in particolare nell’area marittima compresa tra via Cardano e via Murri - dove non vi sia già un chiosco bar sarà possibile l’installazione all’interno della concessione di una postazione o di un food truck per il servizio di somministrazione alimenti e bevande.”
 
Infine, ma non meno importante, il tema del rispetto per l’ambiente, con Bellaria Igea Marina che conferma spiagge completamente plastic free. “Restano in vigore quelle norme già adottate dallo scorso anno a Bellaria Igea Marina, più stringenti rispetto alla pur apprezzabile ordinanza regionale.” Di fatto, nella città di Panzini è precluso del tutto l’accesso a spiaggia della plastica, “con divieto esteso a commercianti, privati, associazioni, organizzatori di eventi e feste.”

(Rimini) “Il tempo ormai è scaduto e bisogna dare un nome al candidato di “Centrosinistra”. Siamo convinti che bisogna proseguire con il buon governo della città avvenuto in questi anni. Basta strappi, retroscena, fughe in avanti che ora diventano anche tensioni all’interno della maggioranza consiliare”. Così  scrivono i coordinatori di Italia Viva, Più Europa, Azione e Volt di Rimini. “Pensiamo da sempre che in questo clima divisivo le primarie del Partito Democratico sarebbero solo una corrida. I riminesi – secondo i coordinatori – sarebbero solo degli spettatori e non i protagonisti del rilancio. Dobbiamo ridisegnare Rimini nel post Covid, questa è per noi la priorità della prossima amministrazione comunale”.

“Auspichiamo – continuano le liste della sinistra riminese – ad un patto per la città che non si guarda al suo interno ma che spalanca le braccia alla sua comunità. L’abbiamo iniziato a costruire nel “tavolo di coalizione” durante un importante lavoro sui temi, che ha portato ad un programma comune che il futuro candidato sindaco dovrà interpretare. Ci siamo riusciti con le nostre affinità e differenze. Per questo pensiamo che il tavolo sia ancora il luogo del confronto, della scelta e della sintesi”. “Lanciamo questo appello al PD in vista della direzione di domani: fermatevi e discutiamone insieme. Basta posizionamento tattico. Siamo ancora in tempo – concludono – non lasciamo un calcio di rigore alla destra nazionalista”.

(Rimini) “Annunci a fiumi, ma di ciclabili lungo il fiume neanche l’ombra. La mobilità lenta è uno degli asset per uno sviluppo del territorio rispettoso dell’ambiente e un volano per l’economia locale, ma mentre tutti ci investono l’amministrazione Spinelli più che lenta è praticamente ferma”. Il gruppo di opposizione ‘Insieme per Coriano’ torna a sollecitare pubblicamente il Comune a investire sulla sentieristica pedonale e ciclabile e lo fa dopo aver presentato lo scorso 23 aprile un’interrogazione ad hoc.

“E’ almeno un anno che si sente parlare della pista ciclabile sul Marano, ma allo stato dell’arte sui tavoli  risulta esserci solo il progetto di cui si è fatta promotrice la Regione che vuole una ciclabile lungo il Marano che  da Riccione arrivi a San Marino,  mentre del progetto corianese  ancora non c'è nulla di concreto:  ci auguriamo che questa amministrazione comprenda finalmente l’importanza di inserirsi quantomeno in progetti con una visione più ampia” incalzano i consiglieri, ricordando come “la Regione Emilia Romagna da tempo abbia messo in campo politiche per la promozione di percorsi in bici, cammini che valorizzino i territori e che possano essere mete di turismo religioso, enogastronomico o riconducibili alla scoperta di esperienze slow volte proprio alla scoperta delle eccellenze dei territori”. 

E di come “proprio grazie a politiche ad alto contenuto ecosostenibili che la nostra Regione insieme a Friuli Venezia Giulia e Lombardia
 copre il 70% del fatturato legato al cicloturismo e alla mobilità lenta, un settore che già da anni rappresenta un importante segmento del settore turismo e che ha confermato il suo trend in crescita nel 2020 con un indotto di 4,1 miliardi di fatturato”. E proprio a tal proposito Insieme per Coriano ricorda all’amministrazione che “è in corso un progetto per la realizzazione di una “Ciclovia denominata ‘Via della Romagna’ lunga  512 km che da Comacchio arriva a San Giovanni in Marignano e Cattolica, attraversando 42 comuni e 17 rocche e castelli. Un anello su cui si innesteranno le varie arterie ciclabili già presenti e un’opportunità da cogliere al volo”. 

Quindi, focalizzandosi sulla realtà locale, evidenzia: “Nel nostro comune ci sono diverse realtà con un alto valore naturalistico quali i corsi dei torrenti Rio Melo, Rio Besanigo o Cassano o l'ancora più conosciuto Marano, che si prestano, sempre nel rispetto del valore naturalistico che non deve essere snaturato, all’inserimento in una rete di percorsi con un alto potenziale turistico. Il Marano ha una conformazione già più grande e parte degli argini è interessata da una fascia demaniale di larghezza adeguata su cui tracciare eventuali percorsi, il Melo e il Besanigo, da verifiche effettuate ci risulta non abbiano invece spazio sufficiente a creare un passaggio pedonale pubblico e tanto meno la possibilità da parte delle amministrazioni di chiedere l’autorizzazione al Genio Civile e ad Arpae perché di fatto insistono in prevalenza su terreni di proprietà privata adibiti a diverse colture”. 

Ed è per questo che in chiusura ‘Insieme per Coriano’ invia l’ultima sollecitazione. “Dopo essere venuti a conoscenza dalla stampa che alcuni privati hanno aperto un percorso lungo un tratto del Rio Melo e parte del Rio Besanigo, abbiamo raccolto la preoccupazione di diversi agricoltori che hanno visto i loro terreni diventare meta di pic nic ed essere percorsi da un numero cospicuo di persone non tutte rispettose della proprietà privata. Quello sul Rio Melo, pur risultando transitabile, a una prima valutazione non sembra rispettare le norme per la sicurezza e ci piacerebbe dunque capire se il Comune intende sostenere lo sviluppo di tali sentieri e se ha considerato l’acquisizione dei terreni necessari per regolarizzare una situazione che di fatto oggi vede gli agricoltori soggetti a danni oggettivi a causa di una non corretta informazione, indirettamente sostenuta anche da alcuni assessori, sul fatto che si tratta di proprietà privata”.

(Rimini) Il Tar dell'Emilia Romagna (sezione seconda) ha respinto il ricorso presentato dall'associazione dilettantistica sportiva a capo della struttura per i servizi ludico ricreativi situata nell'entroterra riminese, chiusa dall'Amministrazione Comunale poiché risultava adibita a servizio per la prima infanzia senza le necessarie autorizzazioni e in violazione dei requisiti richiesti dalla legge regionale.  La vicenda risale al febbraio scorso quando a seguito di un controllo della Polizia Locale, è stato verificato come l'attività condotta nella struttura non rientrasse nei parametri dei servizi ludico-ricreativi (caratterizzata da una permanenza dei bambini per un tempo giornaliero e per una frequenza non superiore alle due giornate), ma avesse tutte le caratteristiche del servizio per la prima infanzia - servizio tutti i giorni della settimana dalle 8 alle 14,30, consumazione del pasto e retta mensile - senza però rispettare la disciplina prevista dalla legge regionale (n. 19/2016).  

Respingendo la richiesta di annullamento del provvedimento, il Tar ha infatti evidenziato come che "l'Ente locale ha correttamente rilevato che la periodicità (da settembre a giugno) e gli orari di frequenza (fino a 8 ore giornaliere dal lunedì al venerdì), il consumo del pasto, la modalità di allestimento degli spazi interni (pur utilizzati in via residuale in caso di forte maltempo) inducono a qualificare l'attività svolta come di tipo educativo/didattico, seppur sperimentale". Nella sentenza, si sottolinea come "la ricostruzione della fattispecie da parte del 

Comune sia corretta" e che "anche un'attività di tipo misto resta sottoposta al controllo dell'autorità comunale, cosicché il provvedimento restrittivo impugnato non appare sproporzionato". Non da ultimo, ribadisce come "il Comune non ha escluso la possibilità di esercitare l'attività entro la cornice normativa vigente, indicando il percorso per la sua regolarizzazione".  

"Il Tribunale amministrativo ha riconosciuto non solo il corretto agire dell'Ente – sottolinea l'assessore ai servizi educativi Mattia Morolli – ma anche la volontà da parte dell'Amministrazione Comunale di accompagnare il gestore nel percorso di regolarizzazione. Non c'è alcun intento vessatorio nei confronti dell'associazione, ma solo la necessità di garantire un servizio affinché idoneo e sicuro per la salute ed il benessere dei bambini, in linea con i requisiti di legge e aperta alle nuove esperienze educative sperimentali. Abbiamo il dovere come Ente pubblico di vigilare perché il livello qualitativo dell'offerta formativa mantenga sempre quello standard qualitativo che ci contraddistingue da sempre. Ribadiamo la disponibilità da parte degli uffici di fornire consulenza gratuita al gestore e avviare un percorso che consenta all'attività di rientrare nelle norme".  

Giovedì, 06 Maggio 2021 09:26

6 maggio

Arriva il green pass | Gli ospedali respirano | Pd, fallisce nuova missione anti primarie

(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 372.817 casi di positività, 561 in più rispetto a ieri, su un totale di 29.978 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dell’1,9%.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, in maggioranza già immunizzati, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni, e le persone dai 65 anni in su. Da domani, 6 maggio, altro passo avanti con il via alle prenotazioni per i 60-64enni, i nati dal 1957 al 1961 compresiAlle ore 15 sono state somministrate complessivamente 1.783.315 dosi; sul totale, 601.558 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 203 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 211 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 294 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 36,5 anni. Sui 203 asintomatici135 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracingattraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 2 con gli screening sierologici9 tramite i test pre-ricovero. Per 48 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 121 nuovi casi, seguita da Reggio Emilia (103). Poi Ravenna (63), Parma (62), quindi Forlì (44), Modena (39), Ferrara (37), Piacenza (32) e Rimini (30). Infine, Cesena (20) e il Circondario Imolese (10). Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 18.034 tamponi molecolari, per un totale di 4.469.725. A questi si aggiungono anche 11.944 tamponi rapidi. Per quanto riguarda le persone complessivamente guaritesono 587 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 320.778. I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 39.082 (-43 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 37.323 (+30), il 95,5% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 17 nuovi decessi: 2 in provincia di Parma (una donna di 91 anni e un uomo di 94); 1 nel modenese (un uomo di 72 anni); 8 in provincia di Bologna (4 donne - rispettivamente di 71, 84, 87, 95 anni - e 4 uomini, di 82, 87, 93 e 99 anni); 1 nel ferrarese (una donna di 86 anni); 4 in provincia di Ravenna (3 donne, rispettivamente di 66, 83 e 95 anni, e un uomo di 79 anni); 1 in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 89 anni). Nessun decesso nelle province di PiacenzaReggio Emilia e Rimini. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 12.957.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 213 (numero invariato rispetto a ieri), 1.546 quelli negli altri reparti Covid (-73). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 9 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 15 a Parma (invariato), 25 a Reggio Emilia (-2), 29 a Modena (-1), 59 a Bologna (+1), 12 a Imola (+1), 22 a Ferrara (+1), 12 a Ravenna (-1), 7 a Forlì (+1), 6 a Cesena (invariato) e 17 a Rimini (invariato).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 23.134 a Piacenza (+32 rispetto a ieri, di cui 25 sintomatici), 26.507 a Parma (+62, di cui 35 sintomatici), 45.309 a Reggio Emilia (+103, di cui 71 sintomatici), 63.447 a Modena (+39, di cui 29 sintomatici), 79.685 a Bologna (+121, di cui 67 sintomatici), 12.355 casi a Imola (+10, di cui 5 sintomatici), 22.713 a Ferrara (+37, di cui 13 sintomatici), 29.514 a Ravenna (+63, di cui 50 sintomatici), 16.214 a Forlì (+44, di cui 36 sintomatici), 18.789 a Cesena (+20, di cui 16 sintomatici) e 35.150 a Rimini (+30, di cui 11 sintomatici).

(Rimini) Nella settimana dal 26 aprile al 2 maggio sul territorio romagnolo si sono verificate 1.750 positività su un totale di 34.086 tamponi eseguiti; si osserva quindi un tasso di positività del 5,1 per cento e una diminuzione del trend dei nuovi casi positivi. Per quanto riguarda l'indicatore relativo alle persone ricoverate, su tutta la Romagna, a lunedì 3 maggio, si registra la quota di 289 ricoveri, con una diminuzione di 52 ricoverati rispetto alla settimana precedente. Anche i ricoveri nelle terapie intensive sono in calo, sia in termini assoluti che percentuali. Nel riminese sono stati 538 i nuovipositivi su 9.866 tamponi eseguiti, con una incidenza del 5,6per cento.

"Anche questa settimana - commenta Mattia Altini, direttore Sanitario di Ausl Romagna - si conferma un ulteriore calo della circolazione del virus, che si traduce in meno occupazione dei posti letto nei reparti Covid e soprattutto nelle Terapie Intensive. L'allerta del piano ospedaliero aziendale torna in arancione e questo ci consentirà di avviare un piano di recupero sulle visite specialistiche costrette ad essere posticipate e agli interventi chirurgici non urgenti e differibili sospesi a causa del Covid. Ma i dati incoraggianti raggiunti anche questa settimana non vanno considerati come " consolidati". Il virus circola ancora e sono sufficienti  alcuni cedimenti sulle misure di attenzione/prevenzione  per innescare una inversione di tendenza. Le azioni  di contrasto in nostro possesso rimangono quindi le stesse : osservazione delle misure e adesione alla campagna vaccinale per le categorie fin qui coinvolte. A partire da domani, la platea degli aventi diritto sarà ulteriormente allargata e consentirà la somministrazione vaccinale anche alla popolazione dai 60 ai 64 anni e ad una prima fascia per età delle persone con patologie appartenenti alla categoria 4 del piano vaccinale. Questo ulteriore allargamento garantirà una maggiore copertura della nostra popolazione e quindi rivolgo un invito a tutti gli aventi diritto ad accedere senza esitazioni alla prenotazione".

(Rimini) "Le parole di Draghi aprono finalmente un orizzonte nuovo per il turismo. Rimini è pronta a cogliere l'annuncio del presidente del consiglio Draghi quando, giocando d'anticipo sull'Europa, invita i turisti stranieri a venire in vacanza in Italia" Così il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, a seguito dell'intervento del presidente del consiglio Mario Draghi al G20. "Da metà maggio finalmente abbiamo una data certa da segnare nel calendario della ripartenza di uno dei settori più colpiti dalla pandemia. Avere un green pass nazionale, pronto già a partire da metà maggio, che dia regole semplici e chiare per garantire l'arrivo dei turisti europei, consente al nostro Paese di recuperare quello svantaggio competitivo rispetto ad altri paesi del Mediterraneo, come la Grecia o la Spagna, che rischiavano di metterci in ombra".

Rimini "vuole e deve prepararsi alla ripartenza, guardando con ottimismo alla campagna di vaccinazione nazionale sulla quale il Paese ha impresso una decisa accelerata e confidando in una gestione dei fondi del recovery plan che guardi al futuro delle destinazioni turistiche. E Rimini è già oggi pronta più di altre località perché con il suo lavoro di cambiamento e riqualificazione ha anticipato quei processi che il Covid ha reso ancor più necessari e urgenti e che tutte le città dopo il Covid saranno chiamate a fare. 16 chilometri di dune, vegetazione Adriatica, palestre a cielo aperto, foreste del mare e alberi-fontana ispirate a Gianni Rodari, l'investimento sull'ambiente, sulla mobilità sostenibile, sulla riqualificazione del centro storico, sono le scelte coraggiose che portano Rimini già oggi a essere avanti a qualsiasi destinazione turistica italiana, nella traiettoria indicata da Draghi e nella traiettoria delle nuove esigenze di chi vuole fare vacanza dopo l'allarme pandemia".

Il cambiamento fatto "è un processo e ora è già la base per il futuro, per conquistare una fetta dei 209 miliardi del PNRR. Nel Recovery Fund Rimini, assieme a poche città come Genova, Bergamo, Firenze, Roma e Palermo, è stata inserita al punto 3.3.6 Trasporto pubblico di massa. La misura prevede realizzazione di 195 km di rete attrezzata per il trasporto rapido di massa, con la cifra di 49 milioni per il Metromare dalla Stazione Centrale alla Fiera e Viserba. Se hai la forza di un progetto integrato, trovi le risorse. Come il grande progetto/processo di salute unica dove la partecipazione nei e dei quartieri della città si unisce a presidi sociosanitari diffusi vicini ai cittadini e, per alcuni quartieri, ai turisti che vengono. Nessuno pensa che si uscirà rapidamente dagli effetti della pandemia. Lo scorso anno il ciclone pandemia per il territorio riminese ha significato la perdita di 7.206.908 presenze e 1.205308 arrivi rispetto al 2019".

Per tornare ai livelli pre-pandemia "ci vorrà tempo. Ma noi siamo pronti. Stiamo allestendo un importante calendario di eventi in sicurezza, dalle mostre, alle arene cinematografiche, alla Notte Rosa diffusa nello spazio e nel tempo, agli eventi sportivi che già nel mese di maggio porteranno Rimini al centro del calendario nazionale di diverse discipline, come la pallavolo. Abbiamo un'organizzazione della spiaggia davvero 'open space', con le distanze più ampie di altre destinazioni e la possibilità di vivere il mare come un luogo aperto dall'alba sino a sera. Abbiamo investito su una importante campagna di comunicazione nazionale, sulle principali emittenti televisive, con testimonial Stefano Accorsi, che abbiamo presentato oggi. L'invito ai turisti di tutto il mondo e l'annuncio di un Green Pass nazionale che anticipa quello europeo è quella grande occasione che i territori e gli operatori aspettavano per guardare con speranza al futuro dopo 15 mesi di stop".

(Rimini) È la volta dei 60-64enni: in Emilia-Romagna da domani, giovedì 6 maggio, agende aperte per la prenotazione del vaccino anti Covid-19 dei nati dal 1957 al 1961 compresi - circa 250mila persone - che potranno fissare l’appuntamento utilizzando i consueti canali disponibili, dai Cup alle farmacie che effettuano servizio Cup, dal telefono a tutti gli strumenti online a partire dal Fascicolo sanitario elettronico. Con le prime vaccinazioni che saranno effettuate già nei prossimi giorni. Si anticipa dunque una partenza che era stata inizialmente prevista per lunedì 10. Semaforo verde anche per un’altra importante fascia di cittadini considerata prioritaria nel Piano nazionale, quella identificata con categoria 4, a cui appartengono“le persone con comorbidità di età inferiore ai 60 anni, senza quella connotazione di gravità riportata per i soggetti estremamente vulnerabili”. In questa fase le vaccinazioni interesseranno chi ha un’età compresa tra i 51 e i 59 anni (anni di nascita dal 1962 al 1970): i cittadini non dovranno prenotarsi perché saranno contattati direttamente dalle Aziende sanitarie di appartenenza.

Entro maggio, inoltre, si apriranno le prenotazioni anche per la fascia 55-59 anni e per le vaccinazioni nei luoghi di lavoro, in quest’ultimo caso con modalità già in corso di definizione al tavolo regionale del Patto per il Lavoro e per il Clima. E proprio in queste ore dalla Struttura commissariale nazionale, “alla luce del positivo andamento della campagna vaccinale in favore dei cittadini appartenenti alle categorie prioritarie”, è arrivato il via libera a ripartire con le vaccinazioni al personale scolastico e universitario, docente e non docente, non ancora sottoposto alla prima vaccinazione. Una ulteriore accelerazione della campagna vaccinale in Emilia-Romagna, che si conferma una delle regioni nella quale viene effettuato il maggior numero di somministrazioni. Alcuni dati: è del 30,2% la percentuale di emiliano-romagnoli vaccinabili (quindi con più di 16 anni) che hanno già ricevuto in Emilia-Romagna la prima dose, il 15,3% quella di chi ha completato il ciclo. Ancora: il 93,3% delle persone con più di 80 anni ha ricevuto la prima dose, lo stesso per il 71,8% dei 70-79enni.

Complessivamente, è stato utilizzato il 90,6% dei quasi 2 milioni, esattamente 1.953.670, di dosi consegnate da inizio campagna, quindi con la sola giacenza minima prevista di scorta per garantire il richiamo. L’annuncio delle nuove platee di cittadini vaccinabili è stato dato oggi in video conferenza stampa dall’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, che ha anche fatto il puntosull’andamento della campagna vaccinale e la consegna delle dosi.

“Con il via alle prenotazioni per queste due fasce di cittadini e l’apertura entro maggio ad altri target significativi della popolazione, diamo un’ulteriore accelerata alla campagna vaccinale, rispettando in pieno le indicazioni del Piano nazionale sia per quanto riguarda le classi d’età, sia per le categorie considerate prioritarie perché più fragili- ha sottolineato l’assessore Donini-. Possiamo velocizzare ulteriormente il passo perché finalmente i vaccini stanno arrivando, e speriamo che le consegne programmate siano rispettate. Già oltre il 30% di cittadini ha ricevuto la prima dose, e siamo tra le regioni che le utilizzano appieno, con più del 90% di vaccino inoculato. L’Emilia-Romagna tuttavia ha una potenzialità significativamente più ampia rispetto a quella che stiamo mettendo in campo, non solo grazie ai nostri Hub ma anche da parte dei medici di medicina generale, che sono pronti ad estendere ulteriormente la vaccinazione sul territorio, e delle tante farmacie e aziende del mondo del lavoro che hanno già dato la propria disponibilità a cominciare a vaccinare, una volta esaurita la fascia dai 60enni in su. Se avremo le dosi- ha aggiunto Donini- siamo fiduciosi di riuscire a immunizzare tutti gli emiliano-romagnoli che lo vorranno entro l’estate”.

Il punto sulle vaccinazioni, per categoria. Tocca il 93,3% la percentuale degli over 80 che hanno già ricevuto la prima dose di vaccino, mentre sono l’81,5% quelli che hanno avuto la seconda. Per gli ospiti delle Rsa e delle Cra la percentuale dei vaccinati con prima dose è del 95,7% e dell’84,1% quella relativa alle seconde dosi. Per le altre categorie, le percentuali di chi ha ricevuto la prima e la seconda dose sono: operatori sanitari e sociosanitari 86% e 70,9%; estremamente vulnerabili 48,5% e 21,2%; 70/79enni 71,8% e 15,5%; 60/69enni 28,4% e 5,3%; operatori scolastici: 71,1% e 0,9%.

Piano delle consegne e Punti vaccinali. Ribadito dall’assessore il piano delle consegne previsto entro fine mese, che in 30 giorni, dal 27 aprile al 27 maggio, porterà in Emilia-Romagna oltre 1 milione di dosi di vaccino. In particolare, per maggio è previsto l’arrivo di 843.590 dosi dai quattro diversi produttori, le prime già arrivate a inizio settimana: complessivamente 610.740 di Pfizer-Biontech, 150.600 di Astrazeneca- Vaxzevria, 70.850 di Moderna e 11.400 di Johnson&Johnson. Quantitativi che permetteranno di superare per la fine del mese i 2,5 milioni di dosi inoculate in Emilia-Romagna. In una rete che, tra grandi e piccoli centri diffusi su tutto il territorio, può contare su 141 Punti vaccinali: 7 a Piacenza, 6 a Parma, 11 a Reggio Emilia, 17 a Modena, 66 a Bologna - Imola compresa - 9 a Ferrara e 25 in Romagna (Forlì Cesena 10, Ravenna 8 e Rimini 7), ai quali andranno poi ad aggiungersi tutti quelli messi a disposizione dal mondo delle imprese, per cui Regione ed Ausl stanno raccogliendo la disponibilità di Associazioni di categoria e aziende

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