Quadruplicato il numero delle richieste per il sostegno all'affitto
(Rimini) Sono state 133 le famiglie che nei primi tre mesi dell’anno si sono rivolte allo Sportello sociale del Comune di Rimini per chiedere un supporto per il pagamento degli affitti e delle utenze. Un numero importante, soprattutto se confrontato con lo stesso periodo del 2020, che conferma ancora una volta l’impatto della pandemia sui bilanci delle famiglie: dal 1° gennaio al 30 marzo 2020 furono infatti solo 38 i nuclei famigliari che hanno fatto l’accesso allo sportello per richiedere un sostegno all’abitare. Pur considerando che nel mese di marzo le richieste si sono ‘congelate’ in virtù del rinvio delle scadenze delle utenze in concomitanza con il primo lockdown e che si sono messi in moto i diversi servizi di emergenza (come la consegna di pasti, spesa e farmaci a domicilio), il dato fotografa nitidamente come si sia ampliata la platea delle famiglie per le quali la gestione della casa diventa il fattore economicamente più pesante e difficile da sostenere.
“Sapevamo che questa sarebbe stata la fase più difficile, con il protrarsi delle restrizioni del Covid che hanno avuto un effetto sull’aumento delle persone e delle famiglie esposte al rischio di povertà – commenta il vicesindaco e assessore con delega alla protezione sociale Gloria Lisi – Alle situazioni già critiche e note al personale dei nostri servizi, si sono aggiunti numerosi casi di persone che a causa del lockdown e delle chiusure si sono ritrovate improvvisamente senza lavoro, in cassa integrazione, con un reddito drasticamente ridotto, lavoratori autonomi impossibilitati ad operare. Nuove forme di ‘temporanea marginalità' sulle quali bisogna intervenire prima che si cronicizzino e non diventino strutturali. Il Comune in questi mesi ha provato a rispondere a questi bisogni con un corposo sistema di azioni integrate di welfare, per arginare l’emergenza in attesa di uscire dall’incubo Covid. Oggi la speranza è più concreta: in queste ore il Governo è al lavoro per definire il programma delle ‘riaperture’, che possa consentire una ripartenza in sicurezza di tutti i comparti della nostra economia, e quindi rimettere in moto l’occupazione, il lavoro. Un passaggio chiave per ridare una speranza a quelle famiglie che oggi vivono nella precarietà più estrema”.
Urbanistica, variante Rue operativa
(Rimini) Con la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna di questa mattina, diventa efficace e operativa la variante al Rue (Regolamento urbanistico edilizio) recentemente approvata. Il Regolamento urbanistico edilizio, recepite le controdeduzioni alle osservazioni presentate dai privati e dalla Provincia, era stato infatti approvato in Consiglio comunale lo scorso 25 marzo. Lo strumento di pianificazione urbanistica è un regolamento fondamentale per lo sviluppo futuro della città, in quanto punta a promuovere il recupero del patrimonio edilizio esistente sul principio dello sviluppo sostenibile, evitando il consumo di nuovo territorio, incentivando la riqualificazione energetica e sismica e l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Salute post covid: bando per i "forum urbani"
(Rimini) È in pubblicazione sull’albo pretorio l’avviso pubblico per verificare la disponibilità di immobili in disuso da destinare alla creazione dei “Forum Urbani”, il progetto inserito nell’ambito dell’innovativo programma di azioni messo in campo dal Comune di Rimini per rispondere alle nuove esigenze e bisogni della società post-Covid. Un piano di azioni integrato, che coinvolge l’Amministrazione con tutte le sue articolazioni – protezione sociale, urbanistica, lavori pubblici, scuola e sport – e che si propone di affiancare il sistema sanitario promuovendo il recupero della socialità e delle relazioni sul territorio, anche attraverso una rete di servizi diffusi e vicini ai cittadini. In questa prospettiva nascono i forum urbani, intesi come luogo di mediazione civica e rigenerazione urbana: il progetto infatti si traduce nel recupero di spazi fisici diffusi sul territorio oggi in disuso o sottoutilizzati di proprietà del Comune o in locazione, che saranno trasformati in nuove agorà a disposizione dei cittadini, nonché sede di servizi sociali e sociosanitari di associazioni di volontariato del territorio, gruppi educativi territoriali, gruppi Ci.Vi.Vo., gruppi educativi territoriali. L’Amministrazione ha già individuato come possibili localizzazioni dei primi “Forum Urbani” le aree di Miramare, Viserba, dell’Ex Macello e di Spadarolo, già al centro di un progetto.
Nell’avviso ci si concentra dunque sulle zone di Miramare e Viserba-Viserbella e oltre alle possibili attività da inserire, sono precisati anche i requisiti degli immobili, che dovranno avere una superficie tra gli 800 e 1200 mq, essere in buone condizioni, dotati di impianti di riscaldamento. Saranno privilegiati gli spazi che garantiranno locali coperti più ampi e che collocati nelle aree più densamente abitate. La raccolta delle manifestazioni di interesse si chiuderà il prossimo 10 maggio, con le proposte che saranno valutate da una commissione entro la fine del mese.
Beer&Food attraction, tutti i numeri della versione digitale
(Rimini) È calato ieri sera il sipario su The Digital Event for Eating Out, la due giorni di talk sul mondo horeca organizzata da Italian Exhibition Group. Una due giorni svoltasi interamente su piattaforma online quale prima tappa di avvicinamento alla prossima edizione in presenza di Beer&Food Attraction e BBTech expo, in programma dal 20 al 23 febbraio 2022 alla Fiera di Rimini. La webinar session ha centrato gli obiettivi: essere occasione per l’intera filiera dell’Out of Home di presentazione degli scenari futuri e momento di networking in vista di un’auspicata ripartenza di tutto il settore. I numeri parlano chiaro: 4.442 visualizzazioni degli eventi proposti in streaming, 6.162 visite agli stand delle aziende sponsor e circa 2.886 visite ai prodotti in esposizione sulla piattaforma (che, ricordiamo, rimarrà attiva per le visualizzazioni degli eventi fino al 30 aprile).
Sessanta sono stati gli operatori in piattaforma tra aziende sponsor, associazioni di settore e media partner. Tra le birre spiccavano nomi importanti come Warsteiner Italia, Birra Amarcord, Interbrau, Mastri Birrai Umbri, Bitburger e Brewrise. Da sottolineare la presenza di alcuni birrifici artigianali, un settore molto provato dalla crisi, ma allo stesso tempo estremamente reattivo. Significativa anche la compagine food, rappresentata da aziende come Barilla, Demetra, Italmill e G.E. Tra le aziende di beverage figurano Redbull e Acqua San Benedetto, mentre le tecnologie annoveravano produttori di impianti come Gai, Della Toffola, TMCI Padovan, Cimec e Spadoni. Tra le aziende di materie prime ABS, Fermentis, Mr. Malt e, ancora, aziende di fabbricazione di bottiglie in vetro (Bruni Glass).
40 gli eventi tra talk, webinar, demo e presentazioni di prodotto organizzati sia dai partner (in primis l’International Horeca Meeting di Italgrob e gli eventi di FIC-Federazione Italiana Cuochi e Cast Alimenti), sia da associazioni (Unionbirrai), media partner e dalle stesse aziende sponsor. Al centro dei dibattiti, innovazioni del mondo horeca, ibridazione ed evoluzione del mercato, vendite digitali e lotta agli sprechi.
50 i distributori e importatori internazionali attivi, provenienti da 18 paesi, soprattutto europei (in primis Spagna e Finlandia). Si trattava in particolar modo di operatori professionali del mercato di birre e bevande, selezionati dalla rete di regional advisor di IEG e dall’Agenzia ICE-Ministero Affari Esteri, che sulla piattaforma hanno incontrato le aziende sponsor.
Al centro dei talk, il tradizionale appuntamento dell’International Horeca Meeting di Italgrob, introdotto da un saluto del Ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, che ha dichiarato: “Voi rappresentate il filo conduttore di tutto il turismo nazionale, senza di voi e senza il lavoro che fate quotidianamente, tutta la filiera si interromperebbe”.
L’apertura del Meeting è stata anche l’occasione per annunciare il rinnovo della partnership tra Italian Exhibition Group e Italgrob per altri tre anni (2022-2024), a conferma dell’importanza strategica della manifestazione per tutta la filiera.
Quali i segnali emersi all’International Horeca Meeting? Per Luca Pellegrini, presidente di Trade Lab, il consumo fuori casa ripartirà tenendo conto di alcuni fattori che nel periodo pandemico hanno assunto contorni sempre più rilevanti, come lo smart working, che porterà a una riduzione del trend di spesa e una geografia dei consumi modificata: sarà maggiore il ricorso al food delivery e ai locali di quartiere. Le attività ricreative spingeranno i consumatori verso un’offerta di semplicità a prezzi contenuti. La ripresa delle attività sociali costringerà a ripensamenti di spazi, più flessibili, e ad una maggior personalizzazione del servizio.
A ipotizzare l’andamento del mercato del beverage nell’anno in corso è stato invece il direttore IRI, Marco Colombo. Tenendo conto dello stato di avanzamento della campagna vaccinale, di eventuali lockdown e del mutato atteggiamento del consumatore, ha previsto un miglioramento delle performance nel periodo estivo e un andamento ancora migliore nella seconda parte dell’anno, con un +16,7% rispetto al 2020 che permetterà di recuperare volumi, pur rimanendo al di sotto di oltre il 23% rispetto al 2019.
All’evento IEG, da sottolineare la presenza di CAST Alimenti che, all’interno del palinsesto dedicato a talk e workshop, ha presentato la sua iniziativa Beer&Food Lab by CAST. Gli chef e docenti di CAST Alimenti, Angelo Biscotti, Francesco Gotti e Beppe Maffioli, hanno realizzato in esclusiva per l’appuntamento di IEG otto “video pillole” rivolte ai professionisti del food, per fornire loro spunti utili legati a temi quali food delivery, street food, cucina di recupero&sostenibilità, proposte nelle quali la birra era l’ingrediente principe.
Vivo interesse ha suscitato anche la maratona contro lo spreco alimentare svoltasi nell'ambito dei Campionati della Cucina Italiana della FIC-Federazione Italiana Cuochi, destinata agli studenti delle scuole professionali che hanno aderito al progetto LIFE FOSTER in Francia, Spagna, Malta e Italia.
Molto seguito il tema del turismo birrario. In due distinti convegni, Unionbirrai e l’Unione Degustatori Birre hanno discusso della crescente domanda di esperienza di prodotto e della necessità, anche per i produttori di birra artigianale, di maggiori competenze in ambito di marketing esperienziale. Il prossimo appuntamento con Beer&Food Attraction e BBTech expo sarà in presenza, dal 20 al 23 febbraio 2022, alla fiera di Rimini di Italian Exhibition Group.
14 aprile
Crac Cmv | Positivi in calo | Primarie a Rimini
Criminalità ai danni delle banche: firma del protocollo in prefettura
(Rimini) E’ stato sottoscritto, nel corso di un incontro presieduto dal Prefetto, il “Protocollo per la prevenzione della criminalità ai danni delle banche e della clientela”, volto, appunto, a migliorare l’attività di prevenzione e repressione di specifici fenomeni criminali in danno delle banche e della loro clientela. Presenti in Prefettura, nel rispetto delle normative anti covid, il Questore, il Comandante Provinciale dei Carabinieri e il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, mentre in collegamento in video conferenza hanno partecipato il Coordinatore di OSSIF, Centro di Ricerca sulla Sicurezza Anticrimine dell'ABI Marco Iaconis e il Coordinatore Regionale dell’Associazione Bancari Italiana Mario Bernardi,
Nel ringraziare gli intervenuti, il Prefetto ha evidenziato come il protocollo miri a “cercare di contenere le infiltrazioni nell’economia sana da parte della criminalità” e ha sottolineato l’efficacia della collaborazione con il mondo bancario ai fini dell’adozione di nuovi strumenti di contrasto alla criminalità. Contrasto per il quale l'ABI ha rimarcato i risultati positivi ottenuti, con il coordinamento della Prefettura, dalle Forze di Polizia, soprattutto in relazione alla diminuzione dei furti operati in danno degli ATM. Quindi non un Protocollo dettato da situazioni di allarme, ma frutto di una continuità sinergica per un’azione sempre più efficace contro la criminalità.
Il Protocollo prevede, tra l’altro, una particolare attenzione alla cyber security, attraverso un percorso che consente di far fronte a minacce, rischi e scenari aziendali in continua evoluzione, ivi compresi le truffe e i raggiri, con particolare riguardo alle azioni criminose perpetrate ai danni della popolazione anziana. Il documento sottoscritto prevede, altresì, l’adozione di un’ampia articolazione di misure di sicurezza il cui censimento permetterà di creare una mappatura unica nazionale dei sistemi di videosorveglianza e delle altre misure di sicurezza presenti nelle agenzie bancarie, che verrà messa a disposizione delle Forze dell’Ordine con evidenti benefici nell’azione di prevenzione e investigativa.
Il Prefetto, nell’evidenziare che il contrasto al fenomeno criminoso delle rapine ai danni delle banche rappresenta uno dei principali obiettivi del sistema generale di presidio e controllo del territorio, sottolinea l’importanza che riveste il Protocollo nella prospettiva della sicurezza partecipata, che include Istituzioni e Forze di Polizia e allarga il raggio di azione ad altri importanti attori del territorio come, in questo caso, agli Istituti Bancari.
Ripresa, i sindaci romagnoli chiedono incontro a Bonaccini
(Rimini) “In questa fase in cui tutto è ancora in definizione, vorremmo avere con lei un’interlocuzione trasparente al fine di portare un contributo positivo al suo lavoro sui tavoli governativi: per questo ci mettiamo a disposizione e le chiediamo un incontro”: si conclude così la lettera che diciassette sindaci romagnoli, appartenenti a territori di tre province, hanno rivolto al Presidente della Regione Stefano Bonaccini.
Aggiornamento coronavirus: 62 positivi, 11 decessi
(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 352.908 casi di positività, 785 in più rispetto a ieri, su un totale di 26.058 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 3%. Dal numero dei nuovi casi misurato ogni 5 giorni, si ricava come dagli 8.597 dell’1-5 aprile, si sia passati ai 5.413 del 6-10 aprile, 3.184 in meno (-37%).
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, in maggioranza già immunizzati, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni, le persone dai 75 anni in su e, da ieri, quelle per lafascia d’età 70-74 anni, con oltre 100mila prenotazioni solo nel primo giorno.
Il conteggio progressivo delle somministrazioni effettuate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quante sono le seconde dosi somministrate. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 1.157.315 dosi; sul totale, 350.455 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.
Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 331 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 337 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 460 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 41,8 anni. Sui 331 asintomatici, 235 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 30 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 6 con gli screening sierologici, 4 tramite i test pre-ricovero. Per 56 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 201 nuovi casi, seguita da Modena (150) e Reggio Emilia (102); poi Rimini (62), Forlì (59), Cesena (56), Ferrara(48) e Ravenna (43); quindi Piacenza (25), il Circondario Imolese (22) e, infine, Parma (17).
Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 13.331 tamponi molecolari, per un totale di 4.163.612. A questi si aggiungono anche 12.727 tamponi rapidi.
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 2.217in più rispetto a ieri e raggiungono quota 275.503.
I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 64.953 (-1.473 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 61.968 (-1.372), il 95,4% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 41 nuovi decessi: 1 in provincia di Parma (un uomo di 82 anni); 5 nella provincia di Reggio Emilia (due donne di 78 e 87 anni, e tre uomini di 55, 77 e 99 anni); 2 nella provincia di Modena (due uomini di 70 e 87 anni); 11 nella provincia di Bologna (due donne di 82 e 95 anni, e 9 uomini: uno di 63, residente a Imola, gli altri di 66, 71, 78, 82, 84, 86, 87 e 92 anni ); 3 nella provincia di Ferrara (tutti uomini di 59, 79 e 80 anni); 2 in provincia di Ravenna (due uomini di 67 e 70 anni); 5 in provincia di Forlì-Cesena (tre donne, di 85, 87 e 90 anni; due uomini di 65 e 91 anni); 11 nel riminese (4 donne, di 76, 82, 87 e 94 anni, e 7 uomini: 77, 79, 80, 81, due di 82, 83 anni). Si segnala inoltre il decesso di una donna di 65 anni diagnosticata dall’Ausl di Parma ma residente a Milano. Nessun decesso, infine, nella provincia di Piacenza.
In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 12.452.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 331 (-1 rispetto a ieri), 2.654 quelli negli altri reparti Covid (-100).
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 10 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 31 a Parma (+1), 33 a Reggio Emilia (-1), 63 a Modena (-1), 85 a Bologna (-1),16 a Imola (+1), 40 a Ferrara (+1), 13 a Ravenna (-2), 8 a Forlì (invariato), 6 a Cesena (+2) e 26 a Rimini (-1).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 22.250 a Piacenza (+25 rispetto a ieri, di cui 12 sintomatici), 24.745 a Parma (+17, di cui 10 sintomatici), 42.369 a Reggio Emilia (+102, di cui 69 sintomatici), 60.318 a Modena (+150, di cui 57 sintomatici), 75.930 a Bologna (+201, di cui 148 sintomatici), 11.975 casi a Imola (+22, di cui 7 sintomatici), 21.655 a Ferrara (+48, di cui 16 sintomatici), 27.705 a Ravenna (+43, di cui 18 sintomatici), 14.886 a Forlì (+59, di cui 39 sintomatici), 17.652 a Cesena (+56, di cui 42 sintomatici) e 33.423 a Rimini (+62, di cui 36 sintomatici).
Nuove fragilità, il comune attento agli over 50
(Rimini) Una platea di persone ‘fragili’ che si allarga, complice una pandemia che tolto ogni certezza. Over 50, esposti alla crisi economica, con scarsa digitalizzazione: è questo il profilo dell’utente preso in carico dal programma di sostegno degli inserimenti lavorativi e dell’inclusione sociale delle persone in condizione di fragilità, promosso dal Distretto socio sanitario di Rimini. Un programma finanziato per circa 1,1 milioni di euro attraverso le risorse messe a disposizione dalla legge regionale 14/15, che attraverso l’integrazione tra i servizi del lavoro, sociali e sanitari si propone di favorire l’ingresso nel mondo del lavoro di quella fascia di popolazione che risulta più ‘fragile’ a causa di difficoltà economiche, condizioni sociali o situazioni personali e sanitarie. Nonostante la pandemia, la programmazione di interventi che si sta concludendo in questi mesi (riferita all’annualità 2019) ha comunque consentito la presa in carico di 261 persone per il distretto sanitario di Rimini. Il profilo dell’utente (sono stati 1.153 quelli profilati) descrive una persona di età superiore ai 45/50 anni, senza minori a carico e con un valore Isee medio che supera di poco i 13mila euro. Per ogni persona presa in carico viene avviato un iter personalizzato, frutto del lavoro di equipe che unisce le competenze di assistenti sociali, servizio sanitario, centro per l’impiego, che si declina in tre tipi di assistenza. Per la maggioranza delle persone, il percorso di sostegno si concretizza nell’opportunità di un tirocinio presso un’azienda per un periodo tra i 3 e i 6 mesi, ricevendo un’indennità di 450 euro mensili. Le altre due tipologie di intervento riguardano l’accompagnamento al lavoro (orientamento, analisi delle competenze e ricerca del lavoro) a cui è destinato il 35% delle risorse, mentre il restante è dedicato alla formazione, che proprio in considerazione dell’età media risulta la forma di sostegno meno privilegiata dall’utenza.
I dati sono stati presentati nell’ultima riunione del Distretto socio sanitario, durante la quale è stata approvata la nuova programmazione per un importo di circa 1,2 milioni di euro, a cui si aggiunge un cofinanziamento dei Comuni pari al 10%. "È stata soprattutto l’occasione per capire come la pandemia ha inciso sulla messa in campo di politiche attive del lavoro – commenta il vicesindaco Gloria Lisi – Ci siamo innanzitutto scontrati con un ampliamento della platea delle persone in condizioni di fragilità: oggi la fascia di utenti è cambiata, coinvolgendo anche chi, dall’oggi al domani, si è trovato senza lavoro a causa del lockdown e delle chiusure. Nonostante le difficoltà, siamo comunque riusciti a prendere in carico 261 persone, garantendo tirocini e laboratori. Guardando al futuro, dall’incontro con i responsabili dei Centri per l’Impiego della Provincia di Rimini è emerso come occorra investire sulla digitalizzazione. La formazione oggi è quasi esclusivamente online e oggi ad esempio è indispensabile avere lo Spid anche per accedere alle offerte di lavoro. Come Comune di Rimini, sin dal 2013, abbiamo messo al centro delle nostre politiche il concetto di empowerment, superando la logica dell'assistenzialismo per valorizzare le competenze professionali e le propensioni individuali; un approccio che oggi sarà ancor più strategico per affrontare la difficile fase post pandemica”
Piscaglia: "Risveglio della cultura da maggio"
(Rimini) "Questi sono giorni di attesa, in cui siamo aggrappati ai numeri del presente, ma per necessità e speranza proiettati con lo sguardo in avanti", così l'assessore alla cultura del comune di Rimini Giampiero Piscaglia. "L'obiettivo a cui si aspira è quello di poter vivere una seconda metà di primavera che possa davvero essere un risveglio, tanto per le attività economiche e i servizi, quanto per tutto il comparto della cultura e dello spettacolo, ancora fermo al palo e per molti mesi non ha avuto reali prospettive di ripartenza. Oggi, finalmente, quell'orizzonte c'è: la 'zona arancione' significa ancora musei, teatri, cinema chiusi, con tutto ciò che questo significa anche in termini economici e sociali, ma oggi siamo ragionevolmente nelle condizioni di pensare a maggio come il giro di boa, l'inizio di una nuova stagione d'arte, di cultura e di spettacolo. In queste ore il Ministero si sta confrontando con il comitato scientifico per definire i protocolli e le regole, con ipotesi di maglie più larghe per quanto riguarda la capienza massima consentita nei locali al chiuso o all'aperto rispetto a quanto ipotizzato in una prima fase. Proposta che metteva il paletto del 25% della capienza, per un massimo di 200 posti nei locali al chiuso e 500 all'aperto. L'augurio è che le richieste di Franceschini possano trovare un riscontro nelle indicazioni dei tecnici, per rendere davvero sostenibile a livello di gestione organizzativa ed economica la ripartenza. Attendiamo quindi che dalla concertazione tra tecnici e governo si arrivi alla definizione di linee guida chiare per poter essere nelle condizioni, quando la situazione epidemiologica lo consentirà, di riaccendere subito le luci dei nostri luoghi d'arte e di cultura, partendo già da maggio. Noi siamo pronti a partire, con protocolli già messi a punto per garantire per usufruire delle nostre proposte in piena sicurezza".
I Musei Comunali "ad esempio, forti anche della grande richiesta registrata durante la riapertura nel periodo di zona gialla a febbraio, hanno già allestito un ampio calendario di visite guidate per scoprire la bellezza della città e il suo ricco patrimonio culturale ed artistico. Percorsi attraverso la Rimini romana, seguendo gli artisti del Trecento riminese, quelli della corte dei Malatesta e della Rimini del Seicento, fino ai 'due riminesi nel mondo', Fellini e Gruau. Inoltre, non mancheranno le visite guidate alla collezione di opere d'arte contemporanea allestita al Part – Palazzi d'arte Rimini e quelle al Teatro Galli, dove in questi giorni sono in corso le prove dell'Aroldo, l'opera di Giuseppe Verdi che sarà allestita alla fine di agosto. Stiamo intanto progettando l'estate, quando riproporremo la formula delle arene diffuse sul territorio, dopo la fortunata esperienza dello scorso anno. Noi siamo pronti".