(Rimini) La Giunta ha approvato lo scherma di convenzione tra il Consiglio di Ministri e il Comune di Rimini per il finanziamento della progettazione definitiva ed esecutiva dei tratti del lungomare sud da Piazzale Benedetto Croce a Miramare (tratti 4-5-6-7-9), nell'ambito del programma "Italia City Branding 2020". Nel dicembre scorso infatti il progetto del Comune di Rimini era stato tra i primi dieci selezionati dall'avviso pubblico indetto dalla Presidenza del Consiglio per finanziare quegli investimenti capaci di accrescere l'attrattività dei territori, valorizzando gli aspetti identitari del tessuto produttivo, culturale e sociale. Con la convenzione approvata dalla Giunta si va quindi a rendere operativo il finanziamento di un milione di euro (con una compartecipazione del Comune di circa 111mila euro), che consentirà di procedere all'apertura del bando per la progettazione definitiva ed esecutiva dei tratti del Parco del Mare da Bellariva a Miramare, in continuità con l'opera pubblica in corso di completamento sui lungomari Tintori e Spadazzi (tratti 1 e 8) e con il prossimo intervento sul Lungomare Murri, da piazzale Kennedy a piazza Marvelli (tratti 2 e 3).   

"Prevediamo entro l'estate di avviare la progettazione – spiega l'assessore alla pianificazione del territorio Roberta Frisoni – ma soprattutto contiamo di poter intercettare ulteriori risorse per la cantierizzazione delle opere, facendoci trovare pronti per accedere a fondi dedicati alla rigenerazione urbana e alla conversione green che saranno messi a disposizione, ad esempio, dal Recovery Fund. Rimini negli ultimi anni ha messo in campo progetti e opere frutto di una pianificazione strategica che nei fatti hanno anticipato la direzione richiesta oggi dall'Europa per affrontare le sfide del futuro". 

Parallelamente alla progettazione e realizzazione del Parco del Mare, avanza anche un'altra delle opere cardine di questo percorso di riqualificazione in chiave sostenibile della città, il Piano di salvaguardia della balneazione. Sempre nella zona tra Bellariva e Rivazzurra sono in fase di progettazione gli interventi alle fossa Rodella e Colonnella 2: due settimane fa il consiglio comunale ha dato il via libera all'aggiornamento del piano, passaggio necessario per arrivare alla progettazione definitiva delle opere che interessano il bacino sud e che prevedono tra l'altro la realizzazione di vasche di laminazione e di prima pioggia al Colonnella 2 (dove sarà convogliato anche il Colonnella 1) e una vasca di laminazione alla fossa Rodella. Così come accaduto per il nuovo Belvedere realizzato in piazzale Kennedy, opera sintesi dell'incrocio tra Parco del Mare e Psbo, anche in questo caso gli investimenti sul sistema idrico saranno accompagnati ad una importante opera di rigenerazione in superficie. Il progetto infatti prevede anche in questo caso la realizzazione di un belvedere, con una passeggiata che potrebbe prolungarsi fino al mare. Un pontile dunque che potrebbe essere lungo circa duecento metri, per un tratto di passeggiata sull'acqua.   

"Abbiamo già visto come il belvedere di piazzale Kennedy sia diventato un simbolo del nuovo waterfront riminese – commenta l'assessore all'Ambiente Anna Montini – nonché punto di convergenza tra Psbo e la riqualificazione green della città. Un approccio che replicheremo dunque anche più a sud, in un ridisegno armonico, coordinato e innovativo della nostra marina".  

(Rimini) La guardia di finanza di Rimini, al termine dell’operazione Dirty cleaning ha sottoposto a sequestro somme di denaro e un immobile a un pluripregiudicato denunciato lo scorso novembre perché in piena pandemia da COVID 19 era divenuto socio occulto di una ditta operante nel settore delle sanificazioni di autovetture, esercizi commerciali e hotel ubicati in questa provincia ed in quella  di Pesaro e Urbino, partecipando agli utili ed avvalendosi le autorizzazioni rilasciate alla stessa. 

Il pregiudicato "rilasciava certificazioni e fatture della ditta intestata fittiziamente a terzi. Lo schema imprenditoriale occulto, ricostruito nel corso delle indagini, è risultato particolarmente redditizio per il pregiudicato, tant’è che questi, nel corso di alcune intercettazioni telefoniche, compiacendosi per il suo fiorente giro d’affari, ha definito il Coronavirus “un buon affare”. Nel mese di novembre 2020, all’esito della prima fase delle investigazioni, venivano apposti i sigilli ad un’azienda operante - tra le province di Rimini e Pesaro – nel settore delle sanificazioni e ad un’autovettura, provvedimento attraverso il quale sono tuttora cautelati somme di denaro e beni utilizzati dall’indagato per compiere l’illecita attività di sanificazione".

La seconda fase dell’operazione Dirty cleaning, svolta attraverso l’esecuzione di accertamenti economico patrimoniali, ha permesso di "accertare che l’indagato nel periodo dal 4 maggio 2020 al 14 settembre 2020, aveva impiegato, sostituito e trasferito nella ditta individuale operante nel settore delle sanificazioni profitti illeciti ed aveva omesso di comunicare, al Nucleo di Polizia Economico finanziaria di Rimini, pur essendovi tenuto in qualità di sorvegliato speciale".

(Rimini) "Voi rappresentate il filo conduttore di tutto il turismo nazionale, senza di voi e senza il lavoro che fate quotidianamente, tutta la filiera si interromperebbe". Così il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia ha aperto questa mattina l'International Horeca Meeting di Italgrob, evento che ha alzato il sipario su The Digital Event for Eating Out, la due giorni di talk organizzata da Italian Exhibition Group, che si tiene  su piattaforma online (raggiungibile registrandosi al sito www.beerandfoodattraction.it ) oggi e domani, 13 aprile. La giornata d'apertura è stata anche l'occasione per annunciare – da parte dell'Amministratore delegato di Italian Exhibition Group Corrado Peraboni e del presidente di Italgrob Vincenzo Caso - il rinnovo della partnership per altri tre anni (2022-2024), a conferma dell'importanza strategica della manifestazione per tutta la filiera. 

Ad inaugurare i lavori è stato però il saluto di benvenuto del presidente di IEG, Lorenzo Cagnoni: "L'evento che inauguriamo oggi – ha detto - testimonia la capacità di IEG di essere al fianco delle aziende, supportandole a ritrovare occasioni di business, in un momento di estrema difficoltà. Eppure, l'interesse mostrato verso la nostra piattaforma fa ben sperare su una veloce ripresa del comparto, che proprio qui, a questo evento, sta mostrando alti livelli di proattività manageriale e di innovazione produttiva". L'evento – è stato ricordato - costituisce la prima tappa di avvicinamento all'edizione in presenza di Beer&Food Attraction e BBTech expo, in programma dal 20 al 23 febbraio 2022 alla Fiera di Rimini.

Dopo Lorenzo Cagnoni, la parola è passata a Vincenzo Caso, presidente Italgrob, che ha portato il saluto "di tutti i distributori del comparto, ai quali va augurato un pronto riscatto. Questo evento deve essere un segnale di positività al mercato e a tutti gli operatori che sono pronti a ripartire a pieno regime". Ha concluso i saluti introduttivi Rocco Pozzulo, presidente di una FIC - Federazione Italiana Cuochi, pronta a dare spettacolo in piattaforma con showcooking ed eventi di grande appeal, nel corso della due giorni: "Anche noi – ha spiegato -puntiamo alla riapertura delle manifestazioni in presenza, per quanto siano importanti questi appuntamenti digitali. Grazie alla felice collaborazione con IEG, non dimentichiamo i grandi successi ottenuti lo scorso anno e la grande visibilità data ai nostri campionati di cucina, con grandi protagonisti cuochi e ristoratori".


Lunedì, 12 Aprile 2021 09:08

12 aprile

“Riapriamo” | Muore dopo il vaccino | Navi da crociera

Venerdì, 09 Aprile 2021 19:48

L’Emilia Romagna torna arancione

(Rimini) Da lunedì prossimo l’Emilia-Romagna tornerà in zona arancione. Il cambio di colore è dovuto all’indice rt, quello legato alla trasmissibilità dei contagi, sceso allo 0,81 per cento. Cosa cambia? Riapriranno boutique, parrucchieri ed centri estetici, mentre bar e ristoranti potranno continuare con asporto e delivery. Potranno tornare tra i banchi (in presenza al 50 per cento) gli studenti di seconda e terza media e delle scuole superiori.

(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 348.305 casi di positività, 1.488 in più rispetto a ieri, su un totale di 26.970 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 5,5%.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, in maggioranza già immunizzati, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni, e le persone dai 75 anni in su; proseguono le vaccinazioni anche per il personale scolastico e le forze dell’ordine. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 1.077.144 dosi; sul totale, 333.598 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale. Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 585 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 537 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 707 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 42,7 anni. Sui 585 asintomatici405 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing58 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 4 con gli screening sierologici, 14 tramite i test pre-ricovero. Per 104 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede in testa Modena con 297 nuovi casi, seguita da Bologna con 203,poi Reggio Emilia (202), Rimini (157), Ferrara (154) e Ravenna (125). Seguono Parma (101), Forlì (98), Cesena (79) e, infine, Piacenza (37) e il Circondario imolese (35). Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 14.469 tamponi molecolari, per un totale di 4.116.772. A questi si aggiungono anche 288 test sierologici e 12.213 tamponi rapidi. Per quanto riguarda le persone complessivamente guaritesono 2.086 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 267.780. I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 68.218 (-634 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 64.958, il 95,2% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 36 nuovi decessi: 1 a Parma (un uomo di 88 anni); 6 in provincia di Reggio Emilia (4 donne di cui 2 di 90 anni, 1 di 80 e 1 di 49 anni, più 2 uomini rispettivamente di 77 e 74 anni); 10 nel modenese (di cui 4 donne di 94, 83, 80 e 67 anni e 6 uomini di 92, 87, 81, 80, 73 e 64 anni); 7 nella provincia di Bologna (1 donna di 85 anni e 6 uomini di 88, 2 di 85, 1 di 84, 79, e 77 anni); 3 nel ferrarese (2 uomini di 83 e 74 anni e 1 donna di 89 anni); 2 nella provincia di Ravenna (entrambe donne di 70 e 66 anni), 3 in quella di Forlì-Cesena (tutti uomini, rispettivamente di 84, 76 e 74 anni) e 4 in quella di Rimini (tutte donne rispettivamente di 100, 95, 89 e 81 anni). Nessun decesso in provincia di Piacenza. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 12.307.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 343 (-9 rispetto a ieri), 2.917 quelli negli altri reparti Covid (-134). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 10 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 33 a Parma (invariato), 34 a Reggio Emilia (-1), 62 a Modena (+1), 87 a Bologna (-1), 16 a Imola (-3), 40 a Ferrara (-2), 18 a Ravenna (-1), 10 a Forlì (-1), 5 a Cesena (invariato) e 28 a Rimini -1).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 22.124 a Piacenza (+37 rispetto a ieri, di cui 31 sintomatici), 24.314 a Parma (+101, di cui 64 sintomatici), 41.843 a Reggio Emilia (+202, di cui 115 sintomatici), 59.505 a Modena (+297, di cui 164 sintomatici), 74.967 a Bologna (+203, di cui 157 sintomatici), 11.868 casi a Imola (+35, di cui 15 sintomatici), 21.307 a Ferrara (+154, di cui 53 sintomatici), 27.343 a Ravenna (+125, di cui 77 sintomatici), 14.582 a Forlì (+98, di cui 76 sintomatici), 17.396 a Cesena (+79, di cui 64 sintomatici) e 33.056 a Rimini (+157, di cui 87 sintomatici).

Venerdì, 09 Aprile 2021 16:55

Nuovo focolaio alla casa del clero

(Rimini) È in corso un piccolo "focolaio" Covid-19 alla Casa del Clero di Rimini (foto IlPonte) Né dà notizia la Diocesi. "Dal tampone effettuato ieri sono emersi 4 sacerdoti "positivi", oltre ad una assistente della struttura, dipendente della cooperativa che garantisce l'assistenza agli ospiti. Si tratta di: don Vittorio Maresi, don Piergiorgio Terenzi, don Natale Imola e don Pietro Ceccarini", spuega una nota stampa. "Al momento i sacerdoti non presentano sintomi di rilievo e sono accuditi per tutte le loro necessità. Contestualmente, anche Marisa, sorella di don Luigi Ricci, da mesi ospite della struttura, è ricoverata in reparto sub-intensiva dell'ospedale di Rimini, già Covid-positiva e con seri sintomi di carenza respiratoria".

Questa situazione "comporta una stretta quarantena anche per tutti gli altri ospiti della Casa, che non possono avere contatti con altre persone. Il personale utilizza tutti gli ausili sanitari e le precauzioni necessarie per svolgere adeguatamente il proprio servizio2, sottlineano dalla diocesi. "Sentiamoci vicini con la preghiera perché il Signore dia consolazione e serenità a tutti" dice il vicario generale della Diocesi di Rimini, don Maurizio Fabbri. Attualmente la Casa del Clero conta 17 residenti. Anche alcuni sacerdoti che abitualmente vengono alla Casa del Clero a pranzo o per brevi convalescenze, in questo periodo non potranno accedere alla struttura.

(Rimini) Trentamila somministrazioni solo nella giornata di ieri. Un test superato per la macchina vaccinale dell’Emilia-Romagna, pronta a salire a 45-50mila al giorno in presenza di forniture costanti e maggiori rispetto a quanto avvenuto finora. Attraverso una rete di 143 punti vaccinali in tutto il territorio regionale, oltre a uno delle Forze armate e altri 11 aziendali già attivabili.

Intanto, da lunedì 12 aprile la campagna vaccinale viene estesa alle persone dai 70 ai 74 anni, quindi i nati dal 1947 al 1951 compresi, che potranno prenotarsi utilizzando i consueti canali disponibili, dai Cup alle farmacie che effettuano servizio Cup, dal Fascicolo sanitario elettronico ai numeri di telefono attivati dalle aziende sanitarie.

Ed entro i primi di maggio è previsto il completamento delle vaccinazioni delle persone con più di 80 anni, con il 73% di loro che a oggi ha già ricevuto la prima dose. 

Servono condivisione e unità per portare la campagna vaccinale a pieno regime nel Paese. Coesione che oggi è stata ribadita durante la visita in Emilia-Romagna del commissario all’emergenza pandemica, il generale Francesco Paolo Figliuolo, e del capo del Dipartimento nazionale di Protezione civile, Fabrizio Curcio, cadenzata da una serie di appuntamenti e incontri istituzionali, a distanza, in Regione - con i prefetti, i sindaci dei Comuni capoluogo e i presidenti di Provincia - oltre al sopralluogo negli hub vaccinali della Fiera di Bologna, questa mattina, e della Fiera di Ferrara, nel pomeriggio, insieme al presidente Stefano Bonaccini.

“Una visita importante, che ci permette di lavorare ancor più a fondo e insieme a ciò che serve per uscire dalla pandemia, in primo luogo vaccinando di più. La priorità è questa- sottolinea Bonaccini- un obiettivo che si centra collaborando tutti quanti, e in questo concordo pienamente col presidente Draghi. Ringrazio quindi il commissario Figliuolo e il direttore Curcio per la disponibilità a essere qui oggi, una testimonianza tangibile del rapporto, costruttivo e costante, fra Governo e territori. E anche una soddisfazione per tutto il personale sanitario e gli operatori impegnati senza sosta nei punti vaccinali della Fiera di Bologna e Ferrara, così come in quelli di tutta la nostra regione e del Paese”.

Qui- prosegue il presidente- trovano una Regione che prova a mantenere gli impegni che prende. Ieri abbiamo superato le 30mila vaccinazioni in un giorno, lo abbiamo fatto per testare la macchina regionale e la risposta dimostra che ciò che è mancato nei mesi scorsi non è stata l'organizzazione ma le dosi necessarie. Se davvero in Italia arriveranno i 50 milioni di dosi entro fine giugno e gli 80 milioni di dosi entro fine settembre- chiude Bonaccini-, l'Emilia-Romagna sarà in grado di vaccinare tutti gli emiliano-romagnoli che lo vorranno entro l’estate, a partire dalle persone più fragili, secondo le indicazioni del Governo e della struttura commissariale”.

All’arrivo nella sede della Regione Emilia-Romagna, questa mattina, il primo incontro operativo che ha visto insieme al generale Figliuolo, al capo della Protezione civile, Curcio, e al presidente Bonaccini, gli assessori regionali alle Politiche per la salute e alla protezione civile, Raffaele Donini e Irene Priolo, il sottosegretario Davide Baruffi e la presidente dell’Assemblea legislativa regionale, Emma Petitti.

L’andamento della campagna vaccinale

Una visita che è stata anche l’occasione per fare il punto sull’andamento della campagna e sulla rete vaccinale, che è stata ulteriormente rafforzata: sono già 143 i punti operativi da Piacenza a Rimini, oltre a uno delle Forze armate11 quelli aziendali attivabili, ed è in corso, da parte della Regione e delle singole Aziende sanitarie, la raccolta di ulteriori disponibilità di associazioni e aziende.

Prosegue anche a pieno ritmo la somministrazione del vaccino, con la macchina organizzativa che solo nella giornata di ieri ha raggiunto le 30.675 fatte.

Per quanto riguarda il rafforzamento del personale sono 829 le persone assegnate al Dipartimento di Prevenzione e Sanità pubblica che svolgono, in tutto o in parte, attività di vaccinazione: 213 medici, 470 infermieri, 146 assistenti sanitari. Inoltre, sono stati assunti 106 medici e infermieri e sono pronti a diventare operativi 199 medici in formazione specialistica, con incarichi di 12 ore di lavoro settimanali.

Il programma vaccinale regionale prosegue dunque secondo il calendario, le fasce d’età e di priorità indicate a livello nazionale: le vaccinazioni al personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, in maggioranza già immunizzati; gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni, le persone dai 75 anni in su; i cittadini con patologie critiche e con gravi disabilità (fisica, sensoriale, intellettiva, psichica) a prescindere dall’età, oltre al personale scolastico e le forze dell’ordine.

A ieri sera, erano esattamente 1.055.314 le dosi somministrate, di cui 329.631 seconde dosi, quindi le persone che hanno completato il ciclo vaccinale. E con la nuova apertura delle agende di lunedì la vaccinazione sarà estesa ai cittadini dai 70 ai 74 anni (250mila persone).

Sempre dalla Regione sono poi state fornite alle Aziende sanitarie alcune precisazioni sulla campagna vaccinale del personale scolastico, con la richiesta di garantire la vaccinazione anche a educatori di sostegno, tutor, conduttori di esperienze laboratoriali operanti nei servizi educativi per l’infanzia e nelle scuole di ogni ordine e grado, indipendentemente dalla natura giuridica pubblica o privata del datore di lavoro.

Venerdì, 09 Aprile 2021 15:27

Variante Fox approvata in consiglio comunale

(Rimini) Con 17 voti favorevoli e 11 astenuti il Consiglio Comunale ha approvato ieri sera la variante urbanistica necessaria per dare il via al progetto di riqualificazione dell’ex Area Fox, il piano di intervento frutto di una collaborazione pubblico-privato, che consentirà di rigenerare e arricchire di funzioni un comparto strategico, a ridosso del centro storico e del Borgo San Giovanni.  

Grazie a questo piano di interventi, integrato e migliorato rispetto al programma già vagliato dall’Amministrazione nel 2017, si andrà infatti a riqualificare un’area di pregio anche attraverso l’inserimento di funzioni e servizi, a partire dai parcheggi.  

Il piano delle opere prevede infatti nell’area tra via Circonvallazione Meridionale e via Bramante, la realizzazione di una nuova area di sosta di 300 posti auto contro i 53 attualmente presenti in gestione al Comune (120 di proprietà dell’Amministrazione comunale e 180 ad uso pubblico) e l’inserimento di una nuova medio piccola struttura di vendita alimentare. Per realizzare il parcheggio si andrà quindi a demolire i fabbricati oggi esistenti, bonificando l'intera area (dove era presente un distributore idrocarburi) da molti anni in stato di abbandono.  

Il progetto prevede anche la realizzazione di una rotatoria tra via Melozzo da Forlì e via Bramante (a carico del privato) e la riqualificazione dei percorsi pedonali e di attraversamenti pedonali lungo via Circonvallazione meridionale, andando così ad incrementare la sicurezza stradale dell’intero quadrante. È inoltre in progetto la creazione di un percorso pedonale protetto di collegamento tra il nuovo parcheggio e il parco Fabbri.   

Il piano, rispetto alla precedente versione, dedica inoltre un’attenzione particolare all’inserimento delle opere nel contesto urbano e paesaggistico, in linea con le indicazioni della Soprintendenza: l’obiettivo è quello di migliorare la visibilità delle mura antiche, che saranno valorizzate grazie ad accorgimenti progettuali mirati, come la creazione di una parete verde sull’edificio e la creazione di una ‘cortina verde’ che delimiti l’area. I parcheggi in progetto saranno a raso e interrati, sempre al fine di migliorare l’inserimento paesaggistico dell’intervento. 

Dopo l’approvazione in Consiglio Comunale della variante al Rue, l’ultimo step prevede la definizione della convenzione tra Amministrazione e privato e il rilascio del permesso di costruire. L’obiettivo condiviso dal l’attuatore e dall’amministrazione è di lavorare per far partire i lavori in estate.  

Venerdì, 09 Aprile 2021 15:25

Controlli, ritirate a Pasqua 3 patenti

(Rimini) Tre le patenti di guida ritirate e una denuncia per omissione di soccorso; è questo il bilancio delle violazioni più gravi emerse dai controlli sulle strade che la Polizia Locale di Rimini ha eseguito nella settimana di Pasqua. Un’attività svolta sulle strade con diverse pattuglie di agenti in divisa e in abiti civili, dedicata al presidio del territorio e al controllo della circolazione stradale, limitata anche dalle norme anti covid.

Il primo è stato il conducente di un'auto rimasta coinvolta in un sinistro stradale in via Tripoli. L’uomo, un 77 enne italiano, dopo aver causato l’incidente si è allontanato senza verificare lo stato di salute della controparte e senza lasciare i proprio dati personali. Identificato dopo una breve ricerca dagli uomini del reparto infortunistica, si è visto ritirate la patente di guida con una denuncia per omissione di soccorso, a causa della fuga dall’incidente stradale che ha causato danni fisici ad una persona. Un reato penale, previsto dall’art. 189 del Codice della Strada.  
 
Non è andata meglio ad altri due cittadini riminesi, un giovane italiano di 27 anni   e un uomo di origini straniere di 45 anni, entrambi pizzicati - per guida in stato d’ebrezza - rispettivamente nei giorni 5 e 6 aprile, anch’essi dopo aver causato due incidenti stradali. Collisioni differenti ma accomunate dalla stessa dinamica in quanto entrambi i veicoli si siano schiantati - da soli - sul bordo strada, uno contro un veicolo in sosta in via Mantova e l’altro contro un manufatto di una abitazione in via Orsoleto. Circostanze simili per le quali - a causa della perdita del controllo del veicolo e dallo stato psico-fisico dei conducenti, riscontrato dagli agenti - sono scattate immediatamente le procedure per eseguire i test con l'etilometro, da cui entrambi conducenti sono risultati positivi.
 

Il primo infatti è risultato avere un tasso alcolemico di 1,20 grammi per litro, mentre è andata peggio al secondo che ha fatto registrare un tasso alcolemico superiore a 1,50 - ovvero 3 volte superiore a quello consentito. Per quest’ultimo, essendo anche proprietario del veicolo, è scattato anche il sequestro dell’autovettura ai fini della confisca, oltre alle sanzioni previste dall’art. 186 del Codice della Strada - notificate ad entrambi - e alle prescritte segnalazioni all’autorità giudiziaria per la guida in stato di ebrezza.

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