(Rimini) "Non è una novità che il Partito Democratico si guardi l’ombelico, ma in epoca di pestilenza è più grave del solito, nei due livelli: nazionale e locale". L’attivista ambientalista Manuela Fabbri, leader del movimento ‘Basta plastica in mare’, esponente del #nuovoumanesimo a Rimini, interviene nel dibattito pre elettorale a Rimini. Nel mirino l'uso di temi femministi per portare il cosnenso da una parte piuttosto che dall'altra, soprattutto nell'ambito del Pd, partito in cui la Fabbri in passato ha militato.

"Con le donne - va avanti Manuela Fabbri - per la esclusione tra i ministri Pd nel Governo Draghi che però sono pronte a lasciarsi lottizzare coi sottosegretariati per pareggiare il conto, anziché fare mea culpa per non aver saputo accrescere la cultura dei meriti e delle competenze femminili, quelle alte, che andrebbero sostenute con orgoglio di appartenenza al genere. Tali e tante affinché siano realmente e abitualmente in competizione con gli uomini di partito, anziché dare ruolo solamente a yeswoman e ancelle… un problema tra i peggiori dentro il Pd che non vale solamente per le donne. La realtà è che la competenza è un deterrente rispetto alla connotazione di uomo e donna cresciuti al servizio del partito, avvezzi al servilismo acritico. Ed è anche la Conferenza delle Donne che in questi giorni alza la voce con i trenini corporativi delle preferite - ma tra loro: brutta copia della commissione femminile del Pci del secolo scorso per chi ne ha ricordo - ad accorgersi del gap sempre e solo in fase di nomina e/o elezioni nel conteggio dei posti in quota rosa, comunque correntizi e spartiti col bilancino".

Manuela Fabbri usa il termine "glocal, appunto. A Rimini adesso questa stucchevole diatriba, per i due contendenti, che novità eh?! Anche da noi c’è chi la butta sul femminismo, ma vogliamo parlarne, chi, quando, come e perché, rincorre il voto femminile solamente in funzione all’utilità elettorale? Chiedo scusa per l’autocitazione, chi lo dice è l’unica candidata a sindaco di una lista tutta al femminile, seconda elezione Ravaioli 2001. La differenza? Allora c’era in ballo l’ideale: la nostra era una testimonianza autentica, di libertà e autodeterminazione, ancora come tra le donne della rivoluzione nonviolenta negli anni ’70, quella delle conquiste vere, fuori dalle istituzioni, poiché il collante politico è stato la sorellanza non il potere". Manuela Fabbri ricorda la presentazione della lista L'ala: laica, ambientalista, liberale, antiproibizionista. Ore, invece, "il femminismo non esiste più".

Mentre "ora gli ideali sono una merce rara. Prevenire è meglio che curare. Tutti sapevano tutto, da tempo. Quando due contendenti contrapposti sono già scesi in campo per la candidatura a Sindaco di Rimini, si rilasciano appelli su appelli all’unità. Quale unità, se non si hanno le capacità per costruirla? Forse perché in politica si “auspica” anziché agire assumendosi qualsiasi responsabilità, tanto da dover chiamare i tecnici a dirigere il Bel Paese? Un insulto a noi cittadini/elettori che li abbiamo messi lì a prendere decisioni al posto nostro. Invece tutti in ordine sparso, auspicano ancora, coi loro clan di riferimento, bla bla, bla bla. Dal presidente di provincia, ai segretari Pd comunale e provinciale che nulla hanno fatto finora per evitare conflitti, mentre tifoserie agguerrite si organizzano: da Nadia Urbinati al resuscitato Cesare Mangianti, e ne siamo certi, è lì lì per arrivare anche il mantra che già anni fa ripetevano a iosa i Giovani e puri Democratici nelle Direzioni Pd, “… per favore, non litigate”. E giù applausi dagli anziani. E’ con dispiacere che devo ammetterlo: lo spettacolo è indecoroso".

 

(Rimini) "Oggi l'Emilia Romagna ha vissuto una sorta di secondo 'v day', con l'avvio delle prenotazioni delle vaccinazioni per gli over 85 in tutto il territorio regionale. Un momento che di fatto segna l'inizio della campagna vaccinale per una fascia di popolazione tra le più a rischio, quella dei 'nonni' più anziani (una platea di circa 6mila uomini e donne a Rimini), quelli che più di altri in questi lunghi mesi di pandemia abbiamo cercato di proteggere e tutelare dalle insidie del virus. L'attesa era alta e, fortunatamente, alta è stata anche la richiesta di prenotazioni in questa prima giornata, segno che ci fa sperare in un'alta propensione alla vaccinazione nella nostra comunità. Questa mattina però, soprattutto nelle prime ore di apertura del servizio, numerosi cittadini hanno riscontrato difficoltà con il sistema di prenotazione dell'Azienda sanitaria locale, problemi poi superati e risolti in corso d'opera, consentendo da domani di partire con le somministrazioni: 450 al giorno quelli in programma nell'hub provinciale che ha trovato sede nei padiglioni della Fiera, 240 quelle previste alla sede di Cattolica giovedì e venerdì. È chiaro che stiamo vivendo una fase complessa, tra la necessità di accelerare sul piano delle vaccinazioni e le difficoltà di affrontare una sfida sotto il profilo organizzativa e gestionale inedita e mai messa in campo finora. Ad oggi la nostra regione e il nostro territorio senza eccezione sono riusciti a garantire un servizio efficace, nonostante lo stress a cui è sottoposto tutto il sistema sanitario da ormai un anno. Le istituzioni, dalla Regioni agli enti locali, stanno profondendo lo sforzo massimo per reggere l'urto di una crisi emergenziale senza precedenti, con buoni risultati. Ora stiamo entrando nella fase più delicata: c'è la necessità di dare gambe al piano vaccinale di massa, di andare a coprire il prima possibile la più ampia fascia di popolazione, mettendo in protezione le nostre comunità. Guardando i dati a sabato scorso, 13 febbraio, sono state oltre 14mila le somministrazioni (tra prima e seconda dose) che sono state effettuate alla Fiera di Rimini, a cui si aggiungono le oltre 3mila effettuate agli ospiti delle Cra, le residenze per anziani. Su questo fronte segnalo un piccolo ritorno alla 'normalità': dopo mesi di stop, stanno riprendendo in questi giorni gli ingressi nelle Cra, con i nuovi ospiti che saranno sottoposti alla vaccinazione. Stanno accelerando anche le vaccinazioni a domicilio, dedicate alle persone con più di ottant'anni che fanno affidamento sull'assistenza domiciliare (nei territori dell'Ausl Romagna sono più di 15mila). Un'attività questa particolarmente articolata a livello logistico, per via delle non semplici modalità di conservazione, preparazione e somministrazione del vaccino Pfizer attualmente a disposizione e che limita dunque il numero di persone da poter raggiungere nell'arco di una giornata. Ad oggi sono 120 gli anziani in carico all'assistenza domiciliare sottoposti alla prima somministrazione, circa il 20% degli ultraottantenni seguiti dal Comune di Rimini. Un dato in linea con la tabella di marcia che contavamo di poter seguire. Andiamo avanti senza riserve, consapevoli che la campagna vaccinale deve essere la priorità del Paese e che non esiste ripartenza senza un'immunizzazione di massa".  

(Rimini) Il Gruppo Teddy, protagonista internazionale del fast fashion con i marchi Terranova, Calliope e Rinascimento, ha completato la realizzazione del suo nuovo “cuore” logistico. E’ stato infatti costruito ed ha ora cominciato la fase di test il nuovo centro di distribuzione del Gruppo che ha sede a Gatteo (FC) nei pressi di Rimini. Con lo sviluppo di questo progetto Teddy continua a guardare alla crescita, nonostante il complesso momento attuale.

L’entrata in funzione è imminente con benefici che si avranno compiutamente con la piena operatività prevista entro luglio 2021. Il nuovo centro di distribuzione sarà molto più performante rispetto ad oggi: più velocità, più produttività, processi semplificati, persone agevolate in tutti i lavori e concentrate sulle attività strategiche. La capacità di smistamento colli sarà pari a 520.000 alla settimana rispetto ai 180.000 attuali. Tutta la distribuzione centrale sarà riunita in un unico magazzino, mentre oggi è divisa in tre.

L’investimento complessivo è pari a oltre 70 milioni di euro ed è stato sostenuto per la parte immobiliare da T&M Properties (il ramo immobiliare del gruppo di cui fa parte anche Teddy, TM Holding). Inoltre la costruzione del nuovo centro di distribuzione sta portando al territorio di Gatteo oltre 3 milioni di Euro di opere per la comunità cittadina.

La dimensione complessiva del nuovo centro di distribuzione è pari a 79.137 metri quadri con 32.874 mq occupati da edifici, di cui 26.003 mq adibiti a magazzino e 6.871 mq di uffici e spazi per servizi. Piazzali di sosta e parcheggi si estenderanno su 29.116 mq mentre un ruolo importante avranno le aree verdi che andranno ad occupare 17.147 metri quadri.

Lunedì, 15 Febbraio 2021 15:38

15 febbraio

Il VDay degli over 85 | Pd, confronto tra Petitti e Sadegholvaad | Garden a rischio

Lunedì, 15 Febbraio 2021 16:25

Economia, imprese giovanili in calo

(Rimini) A fine 2020 nel territorio Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) si registra un decremento annuo delle imprese giovanili attive del 3,7%, superiore a quello regionale e nazionale. La pandemia contribuisce senz'altro alla flessione, ma non ne è la causa principale, dal momento che le imprese giovanili risultano in costante diminuzione ormai da un decennio. Il calo annuo caratterizza i principali settori economici: Commercio, Costruzioni, Alloggio e ristorazione, Manifatturiero, Servizi alle persone e alle imprese. Crescita solo nei settori Agricoltura e Attività professionali, scientifiche e tecniche. In diminuzione anche le società di capitale gestite dai giovani, seppur in modo più contenuto rispetto alle altre forme giuridiche.

"Come più volte riscontrato, nell'ultimo decennio, il calo delle nascite e la disoccupazione hanno ridotto di due punti percentuali il contributo dei "giovani" al Pil italiano. Tutto ciò rappresenta un grave problema perché l'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro e, in particolare, nel nostro tessuto imprenditoriale costituisce una risorsa cruciale e imprescindibile. Concordo con ciò che ha detto il Presidente di Unioncamere italiana, Carlo Sangalli, 'nessun paese che non ha puntato sui giovani ha avuto un futuro' – commenta Alberto Zambianchi, Presidente della Camera di commercio della Romagna –. L'impegno della Camera della Romagna è, quindi, quello di contribuire a realizzare un ecosistema territoriale innovativo, nel quale il ruolo dei giovani sia importante e nel quale lo sviluppo di competenze distintive e specializzazioni sia valorizzato da flessibilità, capacità e creatività. Agiremo perché si attivi un'energia capace di infondere speranza verso il futuro e dare un nuovi impulsi al mondo produttivo, con un piano efficace di misure di livello territoriale (orientamento, formazione, sviluppo delle competenze e della cultura imprenditoriale, incentivi, incubatori/acceleratori d'impresa...). Anche il Next Generation EU rappresenta un'occasione storica, soprattutto nella misura in cui saremo in grado di attirare investimenti e possibilità anche sui nostri territori, non solo per la "prossima generazione", ma anche per le generazioni che, nel nostro Paese in particolare, sono pronte e in attesa da tempo di vere opportunità. Opportunità che troppo spesso sono ricercate all'estero, creando un vulnus di tipo demografico, sociale ed economico".

Romagna. Al 31 dicembre 2020 nell'aggregato Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) si contano 4.732 imprese giovanili attive, che costituiscono il 6,7% del totale delle imprese attive (7,2% in Emilia-Romagna e 9,2% in Italia). Nel confronto con il 31 dicembre 2019 si riscontra un calo delle imprese giovanili del 3,7%, superiore alla variazione negativa sia regionale (-2,9%) sia nazionale (-2,6%).

I principali settori economici risultano, nell'ordine: Commercio (28,8% delle imprese giovanili), Costruzioni (16,0%), Alloggio e ristorazione (13,8%), Agricoltura (7,1%), Altre attività di servizi (prevalentemente servizi alle persone) (6,8%), Industria Manifatturiera (5,7%), Attività professionali, scientifiche e tecniche (4,1%) e Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (4,0%).

In termini di variazione annua si registra una diminuzione delle imprese giovanili nella maggior parte di tali settori: -2,2% nel Commercio, -8,7% nelle Costruzioni, -7,9% nell'Alloggio e ristorazione, -6,1% nelle Altre attività di servizi, -4,3% nel Manifatturiero e -2,6% nel settore Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese; in crescita, invece, l'Agricoltura, del 2,1%, e le Attività professionali, scientifiche e tecniche, dell'8,3%.

Le imprese giovanili con la maggior incidenza percentuale sul totale delle imprese attive appartengono ai seguenti settori: Attività finanziarie e assicurative (10,8%), Altre attività di servizi (9,8%), Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (9,0%), Alloggio e ristorazione (8,9%), Informazione e comunicazione (8,4%), Commercio (8,2%) e Attività professionali, scientifiche e tecniche (7,7%).

Riguardo alla natura giuridica la maggior parte delle imprese giovanili sono imprese individuali (74,7% del totale), alle quali seguono, distanziate, le società di capitale (15,6%) e le società di persone (8,9%). Nel confronto con l'anno precedente calano tutte e tre le tipologie, con una diminuzione più contenuta per le società di capitale (-2,8%).

Le Imprese Giovanili: focus provinciale Rimini. Al 31 dicembre 2020 in provincia di Rimini si contano 2.442 imprese giovanili attive, che costituiscono il 7,2% del totale delle imprese attive (7,2% anche in Emilia-Romagna e 9,2% in Italia). Nel confronto con il 31 dicembre 2019 si riscontra un decremento delle imprese giovanili del 3,7%, superiore alla variazione negativa sia regionale (-2,9%) sia nazionale (-2,6%).

I principali settori economici sono il Commercio (28,4% delle imprese giovanili), le Costruzioni (17,0%), l'Alloggio e ristorazione (15,9%), le Altre attività di servizi (prevalentemente servizi alle persone) (6,3%), l'Industria Manifatturiera (5,0%), Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (4,7%) e l'Agricoltura (4,6%).

Rispetto al 31 dicembre 2019 calano le imprese giovanili nella maggior parte di tali settori: -3,6% nel Commercio, -4,4% nelle Costruzioni, -10,2% nell'Alloggio e ristorazione, -3,8% nelle Altre attività di servizi e -6,9% nel Manifatturiero; in crescita, invece, dell'1,8% il settore Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese e del 5,6% l'Agricoltura.

I settori con la più alta incidenza percentuale delle imprese giovanili sul totale delle imprese attive risultano, nell'ordine: Attività finanziarie e assicurative (12,2%), Altre attività di servizi (10,3%), Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (10,2%), Servizi di informazione e comunicazione (9,2%), Costruzioni (8,5%) e Alloggio e ristorazione (8,3%).

Riguardo alla natura giuridica delle imprese giovanili prevalgono nettamente le imprese individuali (73,3% del totale), seguite, a distanza, dalle società di capitale (16,9%) e società di persone (9,2%); in termini di variazione annua si assiste alla diminuzione sia delle imprese individuali (-3,1%) sia delle società di capitale (-4,2%) che delle società di persone (-6,3%).

In un contesto di analisi territoriale, poi, si evidenzia come la maggioranza delle imprese giovanili provinciali si trova nel comune di Rimini (46,4%), classificato come "Grande centro urbano"; buona anche la presenza nei comuni di Riccione (10,5%), Bellaria-Igea Marina (6,7%), Santarcangelo di Romagna (5,7%) e Coriano (2,7%), ossia nei cosiddetti "Comuni di cintura" (totale 25,6%), e di Cattolica (6,2%), Misano Adriatico (4,1%) e San Giovanni in Marignano(1,9%) ("area del Basso Conca", totale 12,2%). Ad essi vanno aggiunti i comuni di Morciano di Romagna (2,3%) (Valconca), Verucchio (2,7%) e Novafeltria (1,8%) (entrambi Valmarecchia).

Infine, i comuni con la più alta incidenza percentuale delle imprese giovanili sul totale delle imprese attive risultano Montefiore Conca (9,2%), Verucchio (9,1%) Pennabilli (9,1%), Gemmano (8,7%), Poggio Torriana (8,1%), Morciano di Romagna (8,0%), Rimini (7,6%) e Novafeltria (7,6%).

(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 234.419 casi di positività, 1.488 in più rispetto a ieri, su un totale di 29.053 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 5,1%.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa prima fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, oltre che gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni.

Il conteggio progressivo delle somministrazioni effettuate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid. Con la nuova versione aggiornata è possibile sapere anche quante sono le seconde dosi somministrate.

Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 283.871 dosi, di cui 2.371 oggi; sul totale, 125.842 sono le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 558 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 465 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 518 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 42,6 anni.

Sui 558 asintomatici314 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing76 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 18 con gli screening sierologici13 tramite i test pre-ricovero. Per 137 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 364 nuovi casi e Modena (236); poi Rimini (147), Parma (143), Ravenna (120), il circondario di Imola (104), Reggio Emilia (100), il territorio di Cesena (86) e Piacenza (71), Seguono la zona di Forlì (62) e Ferrara (55).

Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 14.591 tamponi molecolari, per un totale di 3.166.677. A questi si aggiungono anche 255 test sierologici e 14.462 tamponi rapidi.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guaritesono 2.880 in più rispetto a ieri di cui 165 a Rimini e raggiungono quota 185.756.

casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 38.578 (-1.428 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 36.518 (-1.427), il 94,6% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 36 nuovi decessi: 18 a Bologna (8 donne di 76, 81, 85, 87 anni, due di 89 e una di 94 e una 98 anni e 10 uomini: di 55, 67, 68, 75, 79, 81, 82, 87 e 88 anni), 4 a Modena (3 donne di 76, 89 e 90 anni e 1 uomo di 85 anni), 4 a Rimini (1 donna di 79 anni e 3 uomini di 57, 74 e 89 anni), 4 a Piacenza (1 donna di 95 anni e 3 uomini di 66, 72 e 89 anni), 3 a Reggio Emilia (1 donna di 83 anni e 2 uomini di 82 e 88 anni), 2 in provincia di Forlì-Cesena (1 uomo di 85 anni e 1 donna di 81 anni), 1 a Parma (1 donna di 70 anni). Non si registrano decessi nelle province di Ferrara e Ravenna.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 10.085.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 171 (-4 rispetto a ieri), 1.889 quelli negli altri reparti Covid (+3).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 12 a Piacenza (uguale rispetto a ieri), 10 a Parma (-1), 17 a Reggio Emilia (-1 rispetto a ieri), 34 a Modena (-2), 47 a Bologna (+1), 10 a Imola (-2), 18 a Ferrara (invariato), 3 a Ravenna (invariato), 2 a Forlì (invariato), 3 a Cesena (invariato) e 15 a Rimini (+1).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 19.169 a Piacenza (+71 rispetto a ieri, di cui 32 sintomatici), 16.298 a Parma (+143, di cui 99 sintomatici), 30.590 a Reggio Emilia (+100, di cui 62 sintomatici), 41.056 a Modena (+236 , di cui 146 sintomatici), 46.639 a Bologna (+364, di cui 234 sintomatici), 7.829 casi a Imola (+104, di cui 65 sintomatici), 13.727 a Ferrara (+55, di cui 9 sintomatici), 17.591 a Ravenna (+120, di cui  79 sintomatici), 8.949 a Forlì (+62, di cui 44 sintomatici), 10.373 a Cesena (+86, di cui 71 sintomatici) e 22.198 a Rimini (+147, di cui 89 sintomatici)

Sabato, 13 Febbraio 2021 17:53

13 febbraio

Regolare la movida | Fratelli d’Italia: Spina e Zilli nel gruppo | Pd, scontro tra donne

(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 232.938 casi di positività, 1.538 in più rispetto a ieri, su un totale di 27.986 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 5,5%. Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa prima fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, oltre che gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni. Il conteggio progressivo delle somministrazioni effettuate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid. Con la nuova versione aggiornata è possibile sapere anche quante sono le seconde dosi somministrate. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 279.997 dosi, di cui 3.509 oggi; sul totale, 125.285 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 535 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 478 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 667 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 42 anni. Sui 535 asintomatici317 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing71 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 20 con gli screening sierologici6 tramite i test pre-ricovero. Per 121 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 384 nuovi casi e Modena (282); poi Rimini (154), Reggio Emilia (112), Parma (110), Ravenna (110), il territorio di Cesena (100) e Ferrara (87). Seguono Piacenza (79), il circondario di Imola (63) e, infine, la zona di Forlì (57). Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 15.060 tamponi molecolari, per un totale di 3.152.086. A questi si aggiungono anche 239 test sierologici e 12.926 tamponi rapidi. Per quanto riguarda le persone complessivamente guaritesono 2.156 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 182.876. I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 40.013 (-645 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 37.952 (-627), il 94,8% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 27 nuovi decessi: 7 a Ferrara (2 donne di 89 anni e 5 uomini: due di 74 anni e gli altri di 65, 80 e 86 anni), 4 a Ravenna (1 donna di 71 anni e 3 uomini di 55, 67 e 84 anni), 4 a Modena (3 donne di 84, 90 e 94 anni e 1 uomo di 87 anni), 4 a Rimini (3 donne di 65, 77 e 91 anni e 1 uomo di 55 anni), 3 a Piacenza (1 donna di 90 anni e 2 uomini di 86 e 89 anni), 3 in provincia di Forlì-Cesena (1 uomo di 85 anni e 2 donne di 91 e 96 anni), 2 a Parma (1 uomo di 77 anni e 1 donna di 90 anni). Non si registrano decessi nelle province di Bologna e Reggio Emilia. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 10.049.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 175 (-3 rispetto a ieri), 1.886 quelli negli altri reparti Covid (-15). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 12 a Piacenza (+1 rispetto a ieri), 11 a Parma (+1), 18 a Reggio Emilia (-2 rispetto a ieri), 36 a Modena (invariato rispetto a ieri), 46 a Bologna (+4), 12 a Imola (-1), 18 a Ferrara (-5), 3 a Ravenna (-1), 2 a Forlì (+1), 3 a Cesena (invariato) e 14 a Rimini (-1).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 19.098 a Piacenza (+79 rispetto a ieri, di cui 38 sintomatici), 16.155 a Parma (+110, di cui 61 sintomatici), 30.490 a Reggio Emilia (+112, di cui 76 sintomatici), 40.820 a Modena (+282 , di cui 225 sintomatici), 46.282 a Bologna (+384, di cui 265 sintomatici), 7.725 casi a Imola (+63, di cui 39 sintomatici), 13.672 a Ferrara (+87, di cui 29 sintomatici), 17.471 a Ravenna (+110, di cui  68 sintomatici), 8.887 a Forlì (+57, di cui 45 sintomatici), 10.287 a Cesena (+100, di cui 74 sintomatici) e 22.051 a Rimini (+154, di cui 83 sintomatici).

Venerdì, 12 Febbraio 2021 15:40

Vaccini, a Riccione si faranno alla Perla Verde

(Rimini) Il centro vaccinale a Riccione sarà presso i locali 'Perla Verde' (via Berlinguer n. 3), al piano terra attualmente libero. Il locale, 800 metri quadrati, è stato ritenuto idoneo in seguito al sopralluogo, lo scorso 10 febbraio, da parte dei funzionari dell'Ausl Romagna e dell'amministrazione. Il costo dell'affitto dei locali di proprietà della società Coop Alleanza 3.0 sarà coperto dal Comune di Riccione. Per tale importo pari a 22.500 euro per tre mesi sarà utilizzato il il fondo per la zona rossa. L'ampiezza dei locali permettono importanti flussi d'utenza programmata anche in considerazione che la sede servirà un bacino più ampio del comune di Riccione, ma sarà l'hub per territori limitrofi. La zona inoltre è servita dal trasporto pubblico e c'è un ampio parcheggio interrato. Inoltre la struttura è vicina all'ospedale Ceccarini ed è di facile accessibilità dalle principali arterie cittadine ed extraurbane come la statale o l'autostrada. Le vaccinazioni nella sede di Riccione partiranno il 24 febbraio. 

"Il Comune ha partecipato ben volentieri sia alle operazioni per l'individuazione della sede più idonea per effettuare la vaccinazione di massa - ha detto il sindaco di Riccione, Renata Tosi - che con l'impiego delle risorse economiche assegnate a Riccione per la subita zona rossa durante la prima ondata epidemica. Uno sforzo doveroso perché è solo con una campagna vaccinale puntuale e precisa, ben determinata si può pensare di tornare ad una vita normale. L'esigenza di garantire una vaccinazione di massa è evidente e non va neanche ribadita, quello che va ribadito a livello governativo e regionale è l'importanza di predisporre aperture per dare lavoro ai cittadini. Le due cose, vaccini e lavoro, devono proseguire di pari passo". 

(Rimini) Nascerà all'interno dell'oasi verde del parco della Resistenza di Riccione, una nuova area fitness attrezzata per praticare sport all'aria aperta. La Giunta ha infatti approvato il progetto di fattibilità tecnica dei lavori che vedono un investimento di 48 mila euro, dei quali 12.500, finanziati attraverso la partecipazione al bando dell'Anci "Sport nei Parchi". Nei lavori inoltre è prevista la realizzazione della cablatura in fibra ottica dell'area. L'intervento prevede quindi l'installazione di strutture fisse per lo svolgimento di attività sportiva a corpo libero e l'allenamento funzionale all'aperto. Le attrezzature sportive che saranno installate e secondo il progetto verranno dotate di un sistema integrato di QR Code che permetterà all'utenza di avere accesso alla visione di video tutorial di utilizzo delle attrezzature stesse, sviluppati da "Sport e Salute" attraverso il coinvolgimento attivo dei legend (atleti che hanno fatto o stanno facendo la storia dello sport italiano), che svolgeranno in prima persona le attività dimostrative. L'area individuata al parco della Resistenza ha al suo interno delle porzioni pianeggianti, sgombre da alberi ed in prossimità del percorso pedonale già esistente, ha una forma pressoché ovale che ben si predispone ad ospitare le attrezzature formando un circuito ed è una zona del parco abitualmente fruita da persone che svolgono attività fisica. L'idea è quella di un circuito corpo libero medium con 6 macchine, anche polivalenti, per l'allenamento isotonico, cardio, anche per diversamente abili. Dell'intera superficie del parco di circa 115,000 mq, si interverrà solo su una parte delimitata da un'area di 250 mq. La palestra all'aperto potrà essere utilizzata da adulti e i ragazzi con un'età non inferiore ai 12 anni. L'area è ubicata nella parte nord est del parco, nella zona adiacente alle aree ludiche per bambini e laghetti del parco pubblico della Resistenza; ha uno sviluppo lungo un percorso ad anello lungo circa 250m, e l'intervento prevede la realizzazione di n° 6 piazzole, la superficie effettiva complessiva è di circa 60 mq, che verranno attrezzate con altrettanti attrezzi fitness e pavimentate in ghiaia stabilizzata. 

"L'ipotesi è poter prevedere un'apertura al pubblico entro l'estate - ha detto l'assessore ai Lavori Pubblici, Lea Ermeti -. L'area fitness è un'idea che completa con sapienza il parco della Resistenza, un parco davvero attrezzato a tutto. Sono previste piccole opere riguardanti la sistemazione del terreno circostante le aree interessate e il ripristini a prato di tutte le zone interessate dai lavori, con una costante e continua attenzione al verde pubblico". 

Pagina 436 di 1906