Mercoledì, 10 Febbraio 2021 18:01

Turismo, Gnassi: "2020 anno orribile"

(Rimini) “Il ciclone pandemia- introduce il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi- ha mandato in sofferenza la sanità e le economie di tutto il mondo ma, dentro a questo dramma, c’è un settore industriale che ha pagato più degli altri per la sua natura: il turismo. I dati internazionali e nazionali confermano il 2020 anno orribile per l’accoglienza di ogni Paese. La provincia di Rimini è dentro a questo trend. Ma a differenza di tanti altri competitor ne uscirà prima e meglio”.

Nel 2020, la provincia di Rimini ha fatto registrare una contrazione di arrivi e pernottamenti turistici rispettivamente del 45,9 e del 44,4 per cento. In termini assoluti il territorio riminese nell’anno della prima e seconda ondata del Covid, dei lockdown e della paralisi di qualunque flusso da e per l’Italia ha perduto 7.206.908 presenze e 1.1738.042 arrivi rispetto al 2019. Il Comune di Rimini, leader per flussi internazionali con percentuali oltre il 30 per cento contro una media provinciale inferiore di oltre 8 punti, e ormai da novembre a giugno forte di un settore fieristico e convegnistico che ha segnato record nazionali mai visti, è risultato particolarmente penalizzato dall’irruzione del virus con conseguente stop ai viaggi, soprattutto internazionali.

Si tratta di una fotografia in linea con il trend nazionale (meno 54-56% rispetto all’anno precedente, con circa 240milioni di presenze in meno per l’Italia) e al trend europeo (-50,9% nei primi nove mesi del 2019). I dati nazionali e le elaborazioni di Governo e Istat, evidenziano ad ogni livello che le città a forte vocazione turistica, (città d’arte, vocazione internazionale business etc) come Rimini, Firenze, Venezia, Roma, Milano sono in assoluto le più colpite.

Il 2020 per il turismo riminese, così come per quello dell’intero Paese, segna uno spartiacque, si è interrotta una crescita che durava da almeno 20 anni, se si eccettua il rallentamento a seguito della crisi globale del 2008-2009. In particolare, dopo un quinquennio consecutivo in forte in crescita per il nostro territorio comunale, con un dato mai rilevato prima sulla componente estera per la città di Rimini (che aveva superato la soglia psicologica del 30 per cento sul totale), il turismo segna per la prima volta una battuta d’arresto mai registrata prima, a causa della situazione pandemica.

Il 2019, infatti, aveva fatto registrare un ulteriore record dei flussi turistici negli esercizi ricettivi riminesi con un +2,5% di arrivi e +1,1% di presenze, unico comune della Riviera di Rimini a segnare un tasso positivo per quanto riguarda i pernottamenti del 2019.

L’espansione dei flussi turistici sembrava confermata dalle prime evidenze dei dati di gennaio dell’anno 2020 (+2,3 gli arrivi totali nel comune di Rimini e +6,1% le presenze totali a Rimini rispetto allo stesso mese dell’anno precedente). Ma già dal mese di febbraio si rendono visibili i primi effetti della pandemia e delle conseguenti misure di contenimento sul nostro territorio, fino ad arrivare al mese di marzo che segna -94,7% di arrivi e -71,3% di presenze. Nei mesi del lockdown (in particolare da marzo a maggio) la domanda quasi si azzera. In particolare, il calo delle presenze è pari a -90,7% ad aprile, e -89,1% a maggio. Pressoché assente la clientela straniera (92,9% ad aprile e -95,4% a maggio). Nel mese di giugno 2020, in seguito alla possibilità di ripresa degli spostamenti interregionali, i flussi turistici iniziano lievemente a risalire, tuttavia, le presenze totali rappresentano appena il 19% di quelle registrate nello stesso mese del 2019: la perdita di presenze rimane alta soprattutto per la componente straniera (-92,3% di presenze estere a giugno) rispetto a quella domestica (-76%%).

Il trimestre estivo (luglio, agosto e settembre 2020) vede un recupero parziale, in particolare nel mese di agosto che registra un -10,2% di arrivi e un -19% di presenze, con un chiaro movimento positivo per quanto riguarda la componente domestica (+1,3% di arrivi italiani a Rimini nel mese di agosto), mentre risulta ancora penalizzata la componente estera che, nel mese di agosto 2020, registra un -43,5% di arrivi. Nel trimestre luglio-settembre, infatti, le presenze totali sono pari a circa l’88% di quelle registrate l’anno precedente, con una perdita di 384.806 presenze.

A settembre la variazione negativa delle presenze totali torna ad ampliarsi, arrivando a -34,8%. Il comparto alberghiero in particolare registra una maggiore sofferenza rispetto a quello extraricettivo: le presenze alberghiere registrate nel 2020 sono meno della metà (il -48,5%) di quelle rilevate nel 2019, mentre quelle del settore extralberghiero il -25,9%.

Dei turisti stranieri, il 20% (155.229 presenze) è rappresentata dai tedeschi (storicamente, insieme ai russi, i principali clienti esteri delle strutture ricettive riminesi), seguono i clienti provenienti da Svizzera e Liechtenstein (con una quota rilevante del 16,5%), Romania (7,0%) e Russia (47.593 presenze, pari al 6% sul totale estero).

“I dati statistici di fine anno consegnano un 2020 disastroso per il settore del turismo a livello nazionale e internazionale, il più colpito dalla pandemia", ribdisce Gnassi. "Nel 2020 tutte le strutture ricettive del Paese hanno subito un profondo shock. Con aerei a terra, hotel chiusi e restrizioni di viaggio applicate praticamente in tutti i paesi del mondo, si è interrotta una crescita che durava da almeno 20 anni. Gli alberghi nelle città d’arte e d’affari, come dicono i rilevamenti nazionali, si sono fermati a marzo dello scorso anno e per lo stop a musei e mostre, meeting, fiere e congressi non sono più riusciti a ripartire, azzerando in questo modo il business travel. Rimini in particolare, la destinazione più forte sul fronte delle presenze turistiche straniere, l’unica città della Riviera di Rimini a sfondare il 30% di presenze straniere, grazie anche al forte traino del mercato russo e del mercato tedesco, e la destinazione più forte per il turismo business grazie alla Fiera e al Palacongressi, ha registrato anche, inevitabilmente, il calo più sensibile. Va rilevato però che appena gli effetti della pandemia hanno iniziato a registrare una ripresa, gli italiani in particolare hanno subito premiato la vacanza sicura a Rimini, la terra del sorriso, registrando una progressiva crescita che nel mese di agosto 2020 ha visto un segno più, +1,3%, sul fronte degli arrivi italiani. Un segnale inaspettato all’inizio di una stagione gravemente intaccata dall’emergenza sanitaria. E’ stato colto e premiato il messaggio che abbiamo voluto inviare agli italiani con la massiccia campagna di comunicazione in tv, così come hanno rassicurato le misure sul fronte della sicurezza e delle iniziative ‘open space’ messe a punto insieme agli operatori turistici e balneari, che hanno consentito un recupero importante e che hanno fatto parlare di Rimini in tutto il mondo come emblema delle vacanze sicure in Italia. Ovviamente non basta. E questo significa, per Rimini, come non possa e non debba non continuare la rivoluzione in atto sul cambiamento e sulla rigenerazione urbana. E’ il radicale cambiamento della qualità e del prodotto turistico che porrà, entro il 2023, la città nella condizione di essere la più moderna e avanzata dell’intera area mediterranea. I grandi investimenti privati di soggetti nazionali e internazionali che sono arrivati negli uffici comunali con progetti da Rivabella a Bellaria a Miramare, su tutto il lungomare, sono il segno di una città che con il suo cambiamento conterà sull’attrazione di turisti nei prossimi anni. La rivoluzione della rigenerazione in chiave ambientale della città, svolta su hardware (le infrastrutture) e software (esperienze), è un punto fermo, una luce di futuro, un’ancora di salvezza con i progetti che andranno a completarsi entro l’anno, Parco del Mare e Museo Fellini sopra tutti. Così come siamo al lavoro, insieme ad Apt Emilia Romagna e Visit Romagna, per rilanciare le nostre destinazioni con nuove campagne tv e web a livello nazionale ed estero per il rilancio del turismo in vista della prossima stagione, sperando negli effetti della campagna di vaccinazione in corso. Oggi, allorché ci saremo lasciati alle spalle l’emergenza sanitaria, una città come Rimini, trasformata e pronta a essere ancora più competitiva sul piano internazionale, avrà le carte in regola per aprire una nuova fase, una nuova prospettiva. Certo che dovremo concentrarci sul turismo di prossimità e nazionale nelle prossime settimane, nei prossimi mesi. Ma chi rinuncia alla dimensione competitiva internazionale, con una rivoluzione di prodotto urbana e ambientale, decide di fatto di ritirarsi dal mercato".

Infrastrutture, grandi opere, cantieri sono le tre voci che anche il presidente del consiglio incaricato Draghi ha messo al primo posto per il rilancio del turismo nella sua agenda di governo. "Speriamo che alle parole seguano i fatti. E i fatti sono quelli di un grande comparto industriale, quello del turismo appunto, in difficoltà estrema che ora, e non domani, deve essere aiutato e sostenuto, così come avviene per altri comparti produttivi tradizionali, con interventi strutturali e finanziari straordinari. Obiettivi su cui Rimini sta lavorando da lungo tempo e occorre che con la stessa tenacia con cui il nostro territorio ha sviluppato progetti come Metromare, la nuova Statale 16, la viabilità, cantieri culturali e nuovo lungomare, azioni a sostegno di Fiera e aeroporto (ancor più forti del via libera appena arrivato dall’Unione Europea al sostegno statale per l’aeroporto di Rimini), occorre che anche l’Italia faccia lo stesso per rilanciare il turismo che da tempo chiede una politica industriale a sostegno delle proprie attività. Ci dovranno essere interventi infrastrutturali, penso al corridoio adriatico, così come ristori veloci e veri per le attività in grave difficoltà e l’estensione di bonus edilizi alle strutture ricettive che vogliano riqualificare; penso alla rigenerazione con il bonus 110 su cui nelle prossime settimane il Comune di Rimini aprirà un ufficio speciale e ad azioni non per ‘mattonizzare’ di palazzine, ma riconvertire strutture fuori mercato da decenni; penso anche al bonus vacanze così come politiche generali che tornino a favorire i consumi in primis del mercato interno. Infine, e ovviamente, sarà decisiva e arma finale l’organizzazione della campagna vaccinale, in Italia e in Europa. Noi, Rimini, come ha detto il presidente Bonaccini, con le forze intere di comunità, dall’Ausl, ai dipendenti comunali, alle associazioni, alla Protezione civile, abbiamo già predisposto modelli organizzativi avanzati per vaccinare tutta la popolazione provinciale entro giugno. Se ovviamente saranno disponibili i vaccini".

Sarà il raggruppamento costituito da Hub Music Factory e da Lp Rock Events a gestire il Beky Bay per le prossime sette stagioni, dal 2021 al 2027. E’ l’esito del bando comunale pubblicato allo scopo. Una scelta, spiega l’amministrazione di Bellaria Igea Marina, “ispirata dall’obiettivo di consolidare Beky Bay quale location a chiara vocazione turistica, in ragione di forti elementi esclusivi di richiamo territoriale ed extra territoriale: uno dei pochissimi contenitori on the beach rimasti in riviera nel suo genere, ospitato in una zona di pregio dalle grandi potenzialità”. 

Al nuovo gestore, scelto tra quattro proposte “di alto profilo”, toccherà posizionare anche un nuovo palco idoneo allo svolgimento di grandi manifestazioni. Del resto, alle grandi manifestazioni i vincitori del bando ci sono abituati. 

“Lavoriamo su Bellaria dal 2015, con la prima edizione del Bay Fest”, spiega Tiziana Seregni, amministratore di Hub Music Factory. “Sin da allora è partita la collaborazione con i ragazzi di LP. E’ insieme a loro che abbiamo fatto crescere il Bay Fest fino all’edizione del 2019 creando un vero e proprio festival di tre giorni. E’ stata un po’ una consacrazione, con tutti gli eventi in soldout”.

Per suonare al Bay Fest, sulla spiaggia di Bellaria sono arrivati Bad Religion, Pennywise, Offspring e tantissime rock band di fama internazionale. Come internazionale è il pubblico, composto da giovani provenienti da tutto il mondo. Il prossimo Bay Fest sarà una sfida per la ripartenza di uno dei settori maggiormente colpiti dalla pandemia, anche se ad oggi l’incertezza è tanta.

“Sì. Sicuramente, per noi è una grande sfida per la ripartenza, anche se ovviamente non è tutto nelle nostre mani. Chiediamo una ripartenza vera per tutto il settore, chiediamo strumenti. Noi ce la stiamo mettendo tutta”, assicura Tiziana. “Un luogo così importante sul mare può dare tanto e attrarre tante persone da ovunque. Mi auguro che si possa ricominciare al più presto, a partire da una efficace campagna vaccinale, e che possiamo riprendere da dove questa pandedemia ci ha stoppati. Noi siamo fermi dallo scorso febbraio: un anno preciso”.

Cosa accadrà, quindi, al Beky Bay quest’estate? “Il Bay Fest prevede tantissimi artisti internazionali e purtroppo questa sarà una cosa molto difficile per l’estate del 2021. Si spera di poter ospitare degli ottimi nomi di artisti italiani. Poi chi lo sa, magari la campagna vaccinale funziona e allora sarà un altro paio di maniche”. 

Il desiderio è tornare al più presto a fare i concerti come prima, ma bisognerà capire cosa diranno i prossimi dpcm. “Siamo col fiato sospeso”, conclude Tiziana.

Mercoledì, 10 Febbraio 2021 13:24

Export, la Regione finanzia sei progetti riminesi

(Rimini) Un incentivo a diversificare i mercati per rafforzare la propensione all’export del sistema produttivo regionale, mettendo a disposizione delle piccole e medie imprese da sole o in forma aggregata finanziamenti a fondo perduto per la promozione e la partecipazione ad eventi fieristici. Sono 204 le domande approvate e finanziate dalla Regione con 2 milioni di euro per progetti in grado di favorire l’accesso a nuovi mercati e a nuovi canali di vendita, soprattutto digitali, e per rafforzare la parte di commercio estero all’interno dell’azienda.

Si tratta della prima call di due bandi regionali del programma Emilia-Romagna Go Digital, che complessivamente mettono a disposizione oltre 5 milioni di euroa sostegno di progetti dei consorzi e di singole imprese per promuovere l’export e per la partecipazione a eventi fieristici nel 2021.

“Sono progetti che consentiranno di avere ricadute economiche e occupazionali anche in Emilia-Romagna- spiega l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla-. Ma soprattutto si tratta di un incentivo a recuperare terreno sui mercati internazionali, dopo lo stop dettato dalla pandemia. Proprio l’emergenza sanitaria, che blocca gli spostamenti e gli eventi in presenza, rende necessario per le imprese incrementare la propria presenza ed attività sui canali commerciali digitali”. Le misure dei due bandi sono state destinate a Pmi e Consorzi per l’internazionalizzazione con sede in Emilia-Romagna per progetti realizzati nel periodo tra il 1^ gennaio 2021 e il 31 dicembre 2021.

Le domande per provincia. In questa prima fase (che si è chiusa a dicembre scorso) sono 52 le domande ammesse nel bolognese per un contributo di oltre 500 mila euro, 9 quelle ammesse in provincia di Ferrara (quasi 88mila euro), 19 a Forlì-Cesena (190mila euro). Nel modenese sono 34 le domande finanziate con quasi 340mila euro, 24 a Parma (233mila), 6 nel piacentino (quasi 60mila euro), 25 a Ravenna (circa 246mila euro), 29 a Reggio Emilia (283mila) e 6 a Rimini (60mila euro).
Alla seconda fase si potranno presentare le domande a partire dalle ore 12 del 1^ giugno 2021 e fino alle ore 16 del 30 giugno 2021.

Cosa prevede il Bando per le Pmi. Il bando destinato a piccole e medie imprese per progetti di promozione dell’export e per la partecipazione a eventi fieristici 2021 assegna un contributo del 100% del costo del progetto, fino a un massimo di 10 mila euro.
Le tipologie delle spese che possono essere finanziate riguardano ‘business to business’ (b2b) ed eventi (partecipazione a eventi promozionali o b2b fisici o virtuali realizzati da organizzatori internazionali); la partecipazione a fiere all’estero o in Italia con qualifica “internazionale” di natura fisica o virtuale. In quest’ultimo caso per fiere in presenza saranno ammessi i costi per affitto spazi, allestimento (incluse le spese di progettazione degli stand), gestione spazi, trasporto merci in esposizione e assicurazione delle stesse, ingaggio di hostess/interpreti; mentre per le fiere virtuali saranno ammessi i seguenti costi: iscrizione alla fiera e ai relativi servizi, consulenze in campo digital, hosting, sviluppo piattaforme per la virtualizzazione, produzione di contenuti digitali, accordi onerosi con media partners, spese di spedizione dei campionari.

Cosa prevede il Bando Consorzi di imprese. Questo bando sostiene specifici progetti aggregati di promozione internazionale digitale realizzati dai Consorzi, attinenti alle attività promozionali e a quelle permanenti di cooperazione produttiva, commerciale e tecnologica all’estero. L’obiettivo di puntare l’attenzione sulla necessità, per i consorzi e per le imprese consorziate, di dotarsi di competenze e strategie per lo sfruttamento dei nuovi canali commerciali digitali a livello internazionale.
Il contributo che potrà essere erogato è pari al 50% del progetto, e le spese che potranno essere finanziate riguardano la valutazione per l’avvicinamento ai servizi digitali e virtuali e la definizione di un piano export digitale; il temporary export manager e/o digital export manager; il marketing digitale: le consulenza per l’avvio e sviluppo di business on line b2b e b2c; la realizzazione di siti web e materiali di promozione nonché b2b ed eventi virtuali o in presenza e fiere internazionali (sia all’estero che in Italia). La presentazione delle domande è aperta fino al 15 marzo 2021.

(Rimini) Serve una Marecchiese "vera, una strada che onori finalmente quel che avvenne nel 2009 col passaggio dei comuni dell’Alta Valmarecchia in Provincia di Rimini". E' la presa di posizione della Confartigianato che "ricorda bene quanto lunga e dura fu la battaglia al fianco dei comuni, delle imprese e dei cittadini dell’Alta Valmarecchia per ‘tornare a casa’. L’Associazione "fu convinta e decisa nel contribuire al raggiungimento di un traguardo che anche sotto il profilo dei collegamenti è stato sostanzialmente tradito".

Si aggiunsero 18.000 abitanti, la Provincia crebbe del 60% quanto ad estensione, 1.836 imprese per lo più individuali arricchirono il nostro tessuto economico. “Bentornati a casa”, dicevamo in coro in quegli anni. Dieci anni fa uno studio commissionato da Fondazione Carim e Camera di Commercio diceva: il 62% degli imprenditori dell’Alta Valmarecchia ritiene decisivo un collegamento rapido con la costa.

"La Marecchiese oggi è una strada più sicura, va detto. Interventi che hanno cercato di contrapporre soluzioni alla strage di morti e incidenti di questi decenni. Ma non basta", ribadisce Conartigianato. "Nella sostanza le imprese dell’Alta Valmarecchia hanno passato questi anni mantenendo nel loro bilancio una spesa cospicua per far fronte all’inefficienza dei collegamenti. Soldi buttati, persi per le aziende, per i dipendenti, per il progresso dei territori. Condizione che vale anche per la gente della Valmarecchia, per gli studenti, per tutti quelli che pensando al 2021 speravano in uno scenario diverso".

 Al mare "c’è invece chi ritiene che quell’area debba essere quasi solo turistica. Posizione che ha evidentemente un rapporto intermittente con la realtà. Troppe parole e promesse sono state portate via dal vento". Lunedì prossimo alla Provincia di Rimini sarà firmato un protocollo che avvierà una nuova stagione per provare a risolvere il ‘buco nero’ della Marecchiese. Al tavolo ci saranno gli amministratori, con l’ambizione di sapere cosa serve per risolvere un problema che interessa cittadini e imprese; per queste ultime ormai questione decisiva per la sopravvivenza. Un elenco di buone intenzioni, al momento.

 La Confartigianato "chiede che parta un cammino concreto, basato su numeri e obiettivi precisi, con il coinvolgimento della Regione. Il protocollo è una base di partenza, sicuramente migliorabile e certo bisognoso di ben altra sostanza quanto ad impegni. Anche oggi, come accadde vent’anni fa, la Confartigianato sarà al fianco delle imprese. Abbiamo lottato per enfatizzare un legame storico, sociale, culturale. Se non sarà anche un legame virtuoso sotto il profilo economico, si tradirà tutto il resto".

Mercoledì, 10 Febbraio 2021 09:36

10 febbraio

Prenotazione vaccini | Multa alla Tim | Gli assi di Morrone

Mercoledì, 10 Febbraio 2021 06:54

Vaccini, al via le prenotazioni per gli over 80

(Rimini) Quasi 370mila cittadini. Tanti sono gli emiliano-romagnoli con 80 anni e più che riceveranno a casa una lettera, inviata nelle prossime ore, a firma del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che li invita a prenotarsi, già da lunedì 15 febbraio o dal 1^ marzo a seconda dell’anno di nascita, per effettuare il vaccino contro il Covid-19. Vaccinazioni che partiranno subito il giorno successivo, il 16 febbraio.

Ormai conclusa la prima fase della campagna di vaccinazione - rivolta al personale sanitario e sociosanitario, agli operatori e ai degenti delle residenze per anziani, agli ottantenni e oltre assistiti a domicilio, soggetti particolarmente fragili e a rischio - adesso è la volta dei “grandi anziani”. E parallelamente, ricevute le indicazioni ministeriali attese, si potrà procedere con la somministrazione delle dosi di vaccino AstraZeneca alla popolazione sana dai 18 ai 55 anni - come consigliato dall’Aifa - con priorità a personale scolastico e universitario docente e non, forze dell’ordine e personale dei servizi essenziali per la comunità. La Regione è già al lavoro per stringere un’intesa locale con i medici di medicina generale e anticipare con il loro aiuto, rispetto alla tabella di marcia nazionale, i tempi delle vaccinazioni.

“Nell’ultimo anno la pandemia ha rivoluzionato le vite di ognuno di noi. Nella vita privata, negli affetti personali e familiari, nel lavoro, nelle nostre abitudini quotidiane- scrive Bonaccini nella lettera-. Abbiamo dovuto fare i conti con la malattia, la sofferenza per tutti coloro che non ci sono più, restrizioni e sacrifici, ma allo stesso tempo siamo stati uniti e solidali, dando prova di un grande senso di responsabilità”.

“Ora finalmente, abbiamo i vaccini, grazie alla scienza al servizio dell’uomo, e a fine dicembre è potuta partire la più grande campagna vaccinale della storia, in Italia e in Europa”. “Adesso- prosegue rivolto ai cittadini con più di 80 anni- partiamo da voi perché rappresentate una parte importantissima della nostra comunità: per la vostra umanità e le vostre esperienze, per il vostro impegno in qualsiasi ambito e per il ruolo centrale che avete nelle reti familiari e parentali. In questo momento rappresentate la parte più esposta al Covid-19 ed è nostro compito proteggere anzitutto voi. E’ un passo avanti molto importante, perché solo attraverso la vaccinazione è garantita l’immunizzazione, e cioè la protezione dal virus, a tutela della vostra salute, di quella delle persone che vi sono vicine e dell’intera collettività”. Un’azione, quella di vaccinarsi, conclude Bonaccini, “non solo sanitaria, ma anche un gesto di responsabilità verso la comunità in cui si vive”. 
Nella lettera vengono quindi fornite tutte le indicazioni pratiche su quando e come effettuare la prenotazione.

Chi può prenotare e quando: le date per anno di nascita. Due sono le date a partire dalle quali le persone con ottant’anni o più possono iniziare a prendere appuntamento, con la possibilità di farlo, naturalmente, anche nei giorni successivi al primo: lunedì 15 febbraio saranno aperte le prenotazioni per i nati nel 1936 o negli anni precedenti (85enni e ultra 85enni), mentre da lunedì 1^ marzo si potranno prenotare le persone nate dal 1937 al 1941 compresi (quindi tra gli 80 e gli 84 anni). Non è possibile prenotare prima delle date previste per la propria età: occorre quindi attendere la data riferita al proprio anno di nascita. I primi appuntamenti per le vaccinazioni saranno fissati già dal giorno successivo, quindi dal 16 febbraio o dal 2 marzo a seconda della classe d’età.

l via le-Come si può prenotare
È possibile usare il metodo di prenotazione utilizzato di preferenza, e dunque recandosi agli sportelli dei Centri Unici di Prenotazione (Cup), o in farmacia; telefonando ai numeri previsti nella Usl di appartenenza per la prenotazione telefonica, oppure online attraverso il Fascicolo Sanitario Elettronico (Fse), l’App ER Salute, il CupWeb (www.cupweb.it). Per maggiori informazioni o per trovare i numeri telefonici per la prenotazione telefonica attivi nella Usl di appartenenza, è disponibile il sito https://salute.regione.emilia-romagna.it/cure-primarie/visite-ed-esami/per-prenotare

Per prenotarsi non serve la prescrizione medica: bastano i dati anagrafici - nome, cognome, data e comune di nascita - o, in alternativa, il codice fiscale. All’atto della prenotazione, al cittadino saranno comunicati la data, il luogo dove recarsi e tutte le ulteriori informazioni necessarie. Nel caso in cui si sia impossibilitati ad essere trasportati per effettuare la vaccinazione, ci si può rivolgere direttamente alla propria Azienda Usl. Personale scolastico e universitario, forze dell’ordine, servizi essenziali: i prossimi ad essere vaccinati

Arrivano oggi, in Emilia-Romagna, le prime forniture del vaccino AstraZeneca. Sarà utilizzato, come da consiglio dell’Aifa, per la popolazione sana dai 18 ai 55 anni, con priorità per personale scolastico e universitario docente e non, forze dell’ordine, servizi essenziali per la comunità. Per quanto riguarda data precisa dell’avvio, si attendono le indicazioni del ministero della Salute.

(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 229.157 casi di positività, 977 in più rispetto a ieri,su un totale di 29.701 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 3,2%.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa prima fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, oltre che gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni. Da oggi, oltre alle nuove forniture di dosi di Moderna e Pfizer-Biontech, si aggiungono anche quelle di AstraZeneca. Il conteggio progressivo delle somministrazioni effettuate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid. Con la nuova versione aggiornata è possibile sapere anche quante sono le seconde dosi somministrate. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 266.530 dosi, di cui 2.671 oggi; sul totale, 121.389 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 438 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 302 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 480 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 42 anni. Sui 438 asintomatici290 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing26 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 10 con gli screening sierologici4 tramite i test pre-ricovero. Per 108 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 274 nuovi casi; poi Modena (151) e Rimini (117), quindi Cesena (92), Reggio Emilia (85), Piacenza (61), Imola (53); a seguire Ravenna (47), Ferrara (42) e le province di Forlì (38) e Parma (17). Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 16.134 tamponi molecolari, per un totale di 3.104.741. A questi si aggiungono anche 298 test sierologici e13.567 tamponi rapidi. Per quanto riguarda le persone complessivamente guaritesono 803in più rispetto a ieri e raggiungono quota 176.359. I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 42.884 (+129 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 40.731 (+155), il 94,9% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 45 nuovi decessi: 6 a Piacenza (una donna di 78 anni e 5 uomini, di cui uno di 74, uno di 80, due di 91 e uno di 94 anni); 2 a Parma (una donna di 82 e un uomo di 85 anni); 3 in provincia di Reggio Emilia (una donna di 81 anni e due uomini di 66 e 92 anni); 4 nella provincia di Modena (due donne di 95 e 97 anni e due uomini di 75 e 78 anni); 4 in provincia di Bologna (tutti residenti nel Comune di Imola: tre donne di 87, 88 e 95 anni e un uomo di 88 anni); 8 nella provincia di Ferrara (4 donne - di 62, 86, 97 e 107 anni - e 4 uomini: di 63, 78, 86 e 89 anni); 4 in provincia di Ravenna (3 donne - di 87, 88, 90 anni - e un uomo di 81 anni); 12 in provincia di Forlì-Cesena (7 donne - di 75, 82, due di 83 anni, poi di 86, 89 e 93 anni - e 5 uomini, di 76, 79, 82, 89 e 96 anni); 2 nel riminese (una donna di 72 anni e un uomo di 87 anni). In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 9.914.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 182 (-1 rispetto a ieri), 1.971 quelli negli altri reparti Covid (-25). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 14 a Piacenza (+1), 10 a Parma (numero invariato rispetto a ieri), 19 a Reggio Emilia (+1), 37 a Modena (+3), 41 a Bologna (-3),13 a Imola (invariato), 22 a Ferrara (-2), 4 a Ravenna (invariato), 2 a Forlì (invariato), 3 a Cesena (-1) e 17 a Rimini (invariato).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 18.937 a Piacenza (+61 rispetto a ieri, di cui 36 sintomatici), 15.901 a Parma (+17, di cui 13 sintomatici), 30.157 a Reggio Emilia (+85, di cui 40 sintomatici), 40.254 a Modena (+151, di cui 91 sintomatici), 45.447 a Bologna (+274, di cui 158 sintomatici), 7.500 casi a Imola (+53, di cui 36 sintomatici), 13.412 a Ferrara (+42, di cui 5 sintomatici), 17.180 a Ravenna (+47, di cui 20 sintomatici), 8.708 a Forlì (+38, di cui 24 sintomatici), 10.074 a Cesena (+92, di cui 70 sintomatici) e 21.587 a Rimini (+117, di cui 46 sintomatici).

Rispetto all'ambito scolastico,i dati della Regione nel periodo tra il 22 gennaio (ripartenza delle lezioni in presenza al 50% alle superiori) e il 5 febbraio 2021parlano di 2.254 nuovi casi fra bambini e studenti/alunni dai servizi 0-3 anni alle superiori e 399 nuovi casi fra docenti e personale scolastico

(Rimini) "Spesso si dice che il 2020 non sia ancora finito, un anno nero che con la sua coda interminabile ha messo in ginocchio tante aziende. Il commercio è un settore che ha subito un colpo durissimo, i nostri associati sono in ginocchio ed un periodo di saldi non servirà a risollevarsi ma a dare forse una parvenza di normalità. I commercianti denunciano che la sera, con l'anticipo delle chiusure di bar e ristoranti, il centro è vuoto e pericoloso. Per una maggiore sicurezza andrebbe liberalizzata la visione delle telecamere pubbliche e private per scongiurare comportamenti violenti e irrazionali". Così Marco Capanna, presidente dell'associazione Zeinta di borg.

"I commercianti chiedono parcheggi gratuiti, la cancellazione dei tributi locali ma soprattutto vogliono essere ascoltati. Noi siamo quegli imprenditori che anche dopo la crisi del 2008 abbiamo continuato a pagare le tasse, mantenendo così vive le città e oggi dovremmo essere almeno rispettati, mantenendo continuamente il nostro impegno, a volte anche rimettendoci con i nostri soldi, dovremmo riprenderci quello che abbiamo versato, perché se noi chiudiamo, il commercio chiude". "Non esiste il commerciante del centro, quello del mare o quello in periferia, esiste il commerciante di Rimini, l'Imprenditore ed il professionista di Rimini. La nostra battaglia (di tutti noi, partite iva del territorio) è di ridare dignità alle persone che hanno continuato a pagare pur restando con la serranda abbassata. Non posso non sentirmi in dovere di fare qualcosa per la mia città e per i miei concittadini. Ed è il pensiero di tutti noi che crediamo in questa associazione che può veramente avere la forza da ognuno".

Ed è per questo "che noi del direttivo di Zeinta di Borg ci siamo offerti per dare una mano singolarmente, per aiutare i soci, mettendoci in gioco anche per le piccole cose: chi offre una scontistica, chi corsi di formazione, chi piccoli servizi gratuiti. Riteniamo che ognuno debba fare la sua piccola parte, entrare in contatto con noi per chiedere attivamente qualcosa, fare rete che è una delle nostre principali caratteristiche. E' per questo che insieme possiamo far nascere importanti sinergie in quanto la nostra è una voce grande, una voce fatta da centinaia di associati, tutti che vogliono la stessa cosa, in questo momento più che in altri quindi l'associazione deve andare avanti e dare supporto continuo, cosa che stiamo cercando di fare". In questo che sarà un anno elettorale per Rimini, "dobbiamo portare le nostre proposte ai vari candidati per l'amministrazione di questa città e farci dare da loro delle risposte e prendere impegni in merito ai problemi sicurezza, parcheggi, tariffe e viabilità".

(Rimini) Rimini riparte dall'arte, dalla cultura e dalla bellezza e lo dimostra la grande affluenza di pubblico ai Musei della città in occasione della loro riapertura, dopo quasi tre mesi di stop per le restrizioni anti-Covid. Sono stati oltre 500 i visitatori del Part, della Domus del chirurgo e del museo della città nella prima settimana dalla riapertura, dove molti amanti dell'arte si sono ritrovati, entusiasti di poter finalmente tornare nei luoghi della cultura e dell'identità cittadina. Una riapertura possibile grazie al passaggio in zona gialla dell'Emilia Romagna e molto attesa, come testimonia la risposta del pubblico e della città che non si è fatta attendere: sold out per i posti disponibili per le visite guidate gratuite e più di 500 ingressi nei luoghi della cultura.

"Un dato positivo e incoraggiante – commenta l'Assessore Giampiero Piscaglia - che testimonia la voglia di tornare a frequentare i luoghi della cultura, e di farlo in tutta sicurezza. La presenza dei giovani fra il pubblico, in molti casi giovanissimi accompagnati dai nonni o dai genitori, è stato un bellissimo modo di ripartire. La lunga chiusura ha mostrato cosa rappresenti la condivisione dell'arte e della cultura per il benessere di una comunità. Vogliamo interpretare questa voglia di cultura come un primo passo per uscire, seppur molto gradualmente, da questo periodo". Per far fronte alla richiesta di cultura, i Musei della città hanno deciso di prolungare anche per questa settimana le visite guidate delle ore 17 alla Domus del Chirurgo e al Part, comprese nel biglietto di ingresso.

Inoltre da ieri sono partite anche le visite guidate alle ore 17,30 al Teatro Galli. Le visite, della durata di 45 minuti, permettono di ammirare il foyer, la platea e lo splendido ridotto in un percorso sul filo del racconto della storia del Teatro ottocentesco progettato dall'architetto modenese Luigi Poletti e inaugurato nel 1857 da Giuseppe Verdi (biglietto intero € 5,00, gratuito per i bambini fino ai 7 anni, telefono +39 0541793879)
Le visite guidate sono prenotabili sui siti internet palazziarterimini.it e museicomunalirimini.it e al numero di telefono 0541/793851. Resta comunque la possibilità di visitare anche senza prenotazione gli spazi museali, senza accompagnamento, negli orari di apertura (dalle 9.30-13 e 16-19). Gli ingressi saranno contingentati per assicurare le visite in tutta sicurezza (per queste ragioni è sempre consigliata la prenotazione).

Martedì, 09 Febbraio 2021 14:51

Castel Sismondo giallo per Patrick Zaki

(Rimini) Ieri sera a Rimini l'iniziativa di sensibilizzazione per chiedere la liberazione di Patrick Zaki, promossa da Amnesty international. "È passato un anno dall'arresto immotivato di Patrick Zaki, un'incarcerazione arbitraria contro cui molte istituzioni italiane stanno protestando", spiegano gli organizatori. Il Comune di Rimini ha deciso di aderire all'appello di Amnesty International illuminando di giallo Castel Sismondo lunedì 8 febbraio. "In un incontro informale si sono raccolte le testimonianze di alcune delle associazioni che più si sono esposte, Amnesty International, Arcigay, InOltre alternativa progressista, Station To Station e Legambiente, che assieme alla Presidente del Consiglio Comunale Sara Donati hanno voluto celebrare questo momento". È un'iniziativa che segue l'affissione del ritratto lo scorso dicembre all'entrata del Consiglio Comunale della città di Rimini, ritratto realizzato da Francesca Grosso e donato da InOltre alternativa progressista, grazie all'accoglimento della Presidente del Consiglio Comunale."Manteniamo alta l'attenzione sui diritti umani, non ci dimenticheremo di Patrick", dichiara Sara Donati, presidente del consiglio comunale. 

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