4 febbraio
Gli ospedali respirano | Scuola al 50% fino al 20 febbraio | La difesa della vita
Covid, andamento settimanale. Altini: si allenta pressione sugli ospedali
(Rimini) Nella settimana dal 25 al 31 gennaio si sono verificate 2.423 positività su un totale di 35.914 tamponi, con una incidenza dunque del 6,7 per cento, e quindi con un calo di 0,6% rispetto alla settimana precedente ed un calo di circa 300 casi di nuove positività nel corso della settimana (slide 4) del bollettino allegato. Su questo specifico indicatore si registra, nell'ultima settimana, un calo in tutti i territori salvo Cesena, che registra un leggero aumento, quasi un punto percentuale: Rimini pur mantenendo l'incidenza più alta scende ancora di 0,5%, mostrando un positivo trend discendente (slide 5); è invece stabile il valore relativo all'indicatore delle positività su popolazione riminese residente (slide 7); Rimini e Ravenna mantengono le percentuali di nuovi diagnosticati asintomatici più alte: rispettivamente 49 e 48 per cento contro la media romagnola del 41 per cento (slide 8). La performance dei tempi di refertazione dei tamponi (slide 6) entro le 48 ore sale al 96 per cento, la più alta da ottobre. Per quanto riguarda l'indicatore relativo alle persone ricoverate, su tutta la Romagna, a lunedì 1° febbraio, si registra la quota di 498 ricoveri; pur rimanendo l'azienda all'interno del livello rosso del Piano ospedaliero Covid, si registra un ulteriore calo di 68 ricoverati rispetto alla settimana scorsa; anche i riempimenti nelle terapie intensive sono in calo, sia in termini assoluti che percentuali.
"Anche questa settimana si conferma sostanzialmente positiva – dichiara il direttore sanitario dell'Ausl Romagna Mattia Altini – , appare sensibile la riduzione della pressione dei pazienti Covid sulle strutture ospedaliere, in particolare sulle terapie intensive e nonostante i ritardi delle ditte fornitrici, progrediamo costantemente nella somministrazione dei vaccini che, per molti, si sta concludendo con la somministrazione della seconda dose.Pur considerando questi sviluppi, rimaniamo cauti e attenti a rispettare le linee guida relative alle pratiche per limitare il più possibile il rischio di contagio. È importante non abbassare la guardia, il Covid non è ancora sconfitto e dobbiamo fare tutto quanto nelle nostre possibilità per contrastarlo."
Aggiornamento coronavirus: 147 positivi, 3 decessi, 230 guarigioni
(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 221.615 casi di positività, 1.047 in più rispetto a ieri, su un totale di 23.806 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi, rispetto al numero di tamponi fatti da ieri, è del 4,4%.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa prima fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, per poi proseguire con gli ultraottantenni assistiti a domicilio: il conteggio progressivo delle somministrazioni effettuate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid. Con la nuova versione aggiornata è possibile sapere anche quante sono le seconde dosi somministrate.
Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 223.267 dosi, di cui 5.786 oggi; sul totale, 90.285 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale e sono perciò immunizzate.
Si ricorda che, alla luce delle nuove forniture di dosi di Moderna e Pfizer-Biontech previste in Emilia-Romagna per questa settimana, anche per i prossimi giorni proseguiranno in via prioritaria i richiami, con la somministrazione della seconda dose a chi ha ricevuto la prima, e ai degenti delle Cra.
Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 487 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 313 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 532 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.
L’età media dei nuovi positivi di oggi è 45,7 anni.
Sui 487 asintomatici, 329 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 62 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 6 con gli screening sierologici, 8 tramite i test pre-ricovero. Per 82 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.
La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 195 nuovi casi, poi Rimini (147) e Reggio Emilia (120). Seguono Piacenza (94), Forlì (89), Ferrara (83), Ravenna (81), Modena (75), Cesena (74), Parma (62) e infine Imola (27). Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 13.536 tamponi molecolari, per un totale di 3.024.793. A questi si aggiungono anche 298 test sierologici e 10.270 tamponi rapidi.
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 1.875 in più rispetto a ieri di cui 230 a Rimini e raggiungono quota 167.556. I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 44.402 (-904 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 42.086 (-847), il 94,8% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 76 nuovi decessi: 6 a Piacenza (4 donne – rispettivamente di 72, 78, 90, 96 anni – e 2 uomini, di 54 e 88 anni); 1 a Parma (un uomo di 64 anni); 6 in provincia di Reggio Emilia (3 donne, di cui 2 di 89 e 1 di 91 anni, e 3 uomini, di cui 1 di 75 e 2 di 77 anni); 6 nella provincia di Modena (4 donne – rispettivamente di 76, 80, 81, 97 anni – e 2 uomini, di 74 e 86 anni); 29 in provincia di Bologna (16 donne: 51, 76, 79, 83, 85, 86, 3 di 88, 2 di 89, 90, 2 di 91, 92, 96 anni; e 13 uomini: 56, 67 anni – quest’ultimo deceduto a Imola – poi 73, 74, 79, 82, 85, 2 di 86, 2 di 90, 93, 94 anni); 5 nella provincia di Ferrara (tutti uomini, di 64, 66, 71, 80, 91 anni); 5 in provincia di Ravenna (4 donne – rispettivamente di 72, 88, 90, 92 anni – e un uomo di 81 anni); 15 in provincia di Forlì-Cesena (5 donne, di cui 2 di 82, 1 di 91, 1 di 95 e 1 di 97 anni, e 10 uomini: 71, 2 di 73, 78, 83, 84, 87, 91, 92, 94 anni); 3 nel riminese (tutti uomini, di 77, 80, 81 anni). Il numero alto di decessi nel bolognese comunicati oggi, e questo vale anche per quelli annunciati ieri, risente dell’allungamento dei tempi necessari per la conferma della causa di decesso nel territorio di competenza della Azienda sanitaria. Alcuni di essi, infatti, sono avvenuti nei giorni scorsi. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 9.657.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 194 (-4 rispetto a ieri), 2.122 quelli negli altri reparti Covid (-53). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 16 a Piacenza (-1 rispetto a ieri), 14 a Parma (invariato), 15 a Reggio Emilia (-1), 38 a Modena (-1), 41 a Bologna (-1), 13 a Imola (invariato), 26 a Ferrara (-2), 7 a Ravenna (+1), 2 a Forlì (invariato), 2 a Cesena (invariato) e 20 a Rimini (+1).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 18.568 a Piacenza (+94 rispetto a ieri, di cui 33 sintomatici), 15.495 a Parma (+62, di cui 46 sintomatici), 29.426 a Reggio Emilia (+120, di cui 44 sintomatici), 38.945 a Modena (+75, di cui 54 sintomatici), 43.840 a Bologna (+195, di cui 115 sintomatici), 7.062 casi a Imola (+27, di cui 16 sintomatici), 12.913 a Ferrara (+83, di cui 10 sintomatici), 16.730 a Ravenna (+81, di cui 50 sintomatici), 8.396 a Forlì (+89, di cui 57 sintomatici), 9.575 a Cesena (+74, di cui 55 sintomatici) e a 20.665 Rimini (+147, di cui 80 sintomatici).
Corpolò, si scava per realizzare la pizza del Tituccio entro Pasqua
(Rimini) Corpolò è un cantiere avviato, Santa Giustina ha il progetto in via di ultimazione, San Vito, San Salvatore e Gaiofana saranno i prossimi. Si tratta degli interventi di riqualificazione nelle piazzette e aree pedonale della città "diffusa". L'obiettivo è quello di migliorarne la vivibilità, la sicurezza e i collegamenti con l'intero territorio, valorizzando gli elementi storici e identitari. Un corposo programma che, tra gli altri, comprende la nuova piazza del "Tituccio" a Corpolò, la nuova piazza a Santa Giustina, la riqualificazione dell'area archeologica del ponte romano di San Vito, quella dello spazio antistante la Pieve di San Salvatore e la creazione di un collegamento pedonale fra l'abitato della Gaiofana ed il cimitero.
Sarà pronta per Pasqua la piazza del "Tituccio" di Corpolò. Il cantiere sta rispettando il cronoprogramma. L'obbiettivo è quello di trasfromarla da piazza-parcheggio a spazio pubblico a servizio dei residenti e attività commerciali e luogo di incontro e socializzazione per chi abita a Corpolò. Un investimento di circa 370mila euro. In settimana saranno già messi a dimora i nuovi alberi, così come gli interventi propedeutici per la nuova pavimentazione. Sarà poi il turno della nuova illuminazione della piazza e gli arredi, tra cui la nuova fontana.
Santa Giustina. Progetto in via di definizione anche a Santa Giustina, per la riqualificazione della piazzetta. Chiusa la progettazione, si procederà all'acquisizione dei pareri di ANAS e della Soprintendenza, ai cui nulla osta è subordinata l'approvazione del progetto esecutivo. L'obiettivo è iniziare i lavori a maggio. Fase di progettazione avviata anche per i progetti di riqualificazione diffusa a San Salvatore, Gaiofana e San Vito.
"Proseguono gli interventi di riqualificazione – commenta l'assessore ai lavori pubblici Jamil Sadegholvaad – nel territorio riminese. Corpolò è già un cantiere avanzato e sarà ultimato per Pasqua. Gli altri interventi sono in fase di programmazione. Una volta ultimati, i progetti verranno condivisi con le associazioni, le famiglie, le attività economiche e gli attori del territorio. L'obbiettivo è condividere le idee e i suggerimenti, integrando il punto di vista di chi vive quotidianamente queste realtà. Al valore sociale e cultura si unisce quello pratico, visto che andremo a migliorare anche la sicurezza e i collegamenti con il resto del territorio".
Riccione, appello di Federalberghi per salvare il turismo
(Rimini) "Gli aiuti stanziati non sono stati sufficienti". Così Federalberghi Riccione, a nome di un settore molto colpito dalla crisi pandemica. "Le nostre aziende continuano a dover sostenere una miriade di oneri economici ed amministrativi. Chiediamo quindi che, al fine di aiutare le imprese del turismo a sopravvivere in attesa del ritorno alla normalità, vengano adottate alcune misure".
Le richieste di Feeralberghi vanno dalla proroga sino al 31 dicembre 2022 dei termini di pagamento delle rate relative a prestiti, mutui e altri finanziamenti a rimborso rateale all' elevazione sino a 20 anni della durata dei finanziamenti “garantiti” dallo Stato ai sensi del decreto liquidità; dall'esonero dal pagamento della seconda rata IMU per l'anno 2021, da riconoscersi anche nel caso in cui ci sia coincidenza sostanziale tra il soggetto passivo dell’imposta e il soggetto gestore dell’impresa alla proroga del credito d’imposta sui canoni di locazione sino al 31 dicembre 2021 ed elevazione della misura all’80%.
Gli albergatori chiedono riduzione della TA.RI. per gli anni 2020 e 2021 in funzione dell’effettiva produzione dei rifiuti, cancellazione del canone Rai per l’anno 2021, proroga dell’esonero dal pagamento dei contributi per l’assunzione del personale stagionale, affinché possa essere applicata alle assunzioni che avverranno nel corso del 2021, rinvio sino a fine 2021 delle scadenze per il pagamento di imposte; introduzione di un credito d’imposta del 110% per la riqualificazione delle strutture turistico ricettive, riduzione al 5% dell’aliquota IVA sulle prestazioni alberghiere, così come è stato fatto in altri Paesi Europei, istituzione di misure di soccorso efficaci e rapide per i lavoratori stagionali del turismo.
San Marino, il vaccino anticovid non arriva
(Rimini) Da giorni la Repubblica di San Marino "sta attendendo che venga iniettata la prima dose del vaccino in grado di contrastare i sintomi più gravi del virus Covid-19". Per sensibilizzare opinione pubblica e politica sul "forte ritardo con il quale iniziamo la campagna vaccinale, nasce "San Marino non ha il vaccino Covid 19 da..." una pagina Facebook (https://www.facebook.com/rsmvaccinocovid19) che tiene il conto dei giorni intercorsi tra l'inizio della campagna di vaccinazione europea (27 dicembre 2020) e la data odierna".
All'interno della pagina, spiegano i promotori, "verranno inserite numerose informazioni provenienti da fonti autorevoli e non verrà lasciato spazio a conversazioni pro/contro la vaccinazione. Stesso trattamento verrà riservato a chi offenderà pubblicamente qualsiasi soggetto. La pagina sarà semplicemente un punto di vista oggettivo sulla situazione vaccinale sammarinese e avrà lo scopo di far emergere se qualche promessa è stata disattesa".
Effetto Covid, occupazione in calo, ma non in tutti i settori
(Rimini) Lo shock causato dal Covid 19 ha generato un clima di incertezza, secondo i dati offerti dalla Camera di commercio della Romagna. "Per ora tuttavia non c'è ancora un effetto diffuso a tutti i settori sull'occupazione. E' quanto attesta uno studio di Unioncamere Emilia-Romagna che ha elaborato i dati del Registro imprese Camere di commercio sugli addetti delle localizzazioni di impresa con sede legale in regione o altrove".
L'andamento complessivo. A fine settembre, gli addetti delle localizzazioni di imprese operanti in Emilia-Romagna erano 1.698.647, ovvero 45.148 in meno (-2,6 per cento) rispetto allo stesso trimestre del 2019. Si rafforza leggermente l'andamento negativo dopo la decisa inversione di tendenza del secondo trimestre che ha posto fine a una fase positiva che durava da più di quattro anni.
I macrosettori. La flessione degli addetti non è omogenea e non riguarda tutti i settori. Il dato trimestrale tendenziale regionale è stato determinato dal terziario, nel quale gli addetti sono scesi a 993.125 con una riduzione di 33.968 unità (-3,3 per cento), rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. Questa flessione deriva da quella degli addetti dell'insieme degli altri servizi (tra cui l'alloggio e la ristorazione) che sono risultati 706.762 con una diminuzione di ben -26.804 unità (-3,7 per cento). La dinamica negativa è stata inferiore nel commercio, i cui addetti sono risultati 286.363 con un calo del 2,4 per cento (-7.164 unità). In agricoltura sono scesi a quota 78.082 con una perdita di 4.994 unità (-6,0 per cento). La consistenza nell'industria ha subito una flessione più contenuta scendendo a quota 492.920 unità (-6.586 unità, -1,3 per cento), connessa però al forte calo delle attività di fornitura di personale. Infine, il settore delle costruzioni ha mostrato una notevole tenuta, anche grazie alle misure di stimolo adottate, tanto che gli addetti sono di nuovo aumentati lievemente (+0,3 per cento, +459 unità) a quota 134.520.
"Il vigente blocco dei licenziamenti ha contenuto gli effetti sull'occupazione, ma non ha evitato che fasce di lavoratori meno protetti (stagionali, contratti a termine, collaboratori con partita Iva) subissero gli effetti negativi della pandemia. La flessione degli addetti è stata determinata in primo luogo dalla perdita di 8.671 addetti (-6,2 per cento) dei servizi di ristorazione, duramente colpiti dalle necessarie misure di prevenzione, e dalla più rapida caduta nei servizi di alloggio (-7.285 unità, -18,5 per cento), ambiti nei quali stagionali e occupati meno garantiti sono molto frequenti", spiegano dalla Camera di commmercio. "Per le stesse ragioni un notevole calo si è verificato nelle attività di ricerca, selezione, fornitura di personale (-6.158 unità, -13,5 per cento) e uno più contenuto dalle attività di supporto per le funzioni d'ufficio e altri servizi di supporto alle imprese (-1.518 addetti, -6,9 per cento), sulle quali si è scaricata la sofferenza di disparati settori, tra cui l'industria".
La difficoltà di reperire personale, anche a causa delle limitazioni alla circolazione tra Paesi, ha contribuito alla riduzione di 6.019 addetti (-7,6 per cento) nella sola agricoltura. Il settore del commercio nel complesso ha risentito della pandemia in misura relativamente più contenuta, con la perdita di 4.658 addetti del dettaglio (-3,1 per cento) e di 2.218 addetti dell'ingrosso (-2,1 per cento), ma con discrepanze al proprio interno tra piccola e grande distribuzione. Con perdite ben più contenute in termini assoluti, sono poi da rilevare le forti riduzioni degli addetti di altri due settori che hanno risentito fortemente della pandemia le attività sportive, di intrattenimento, di divertimento (-1.674 unità, -8,8 per cento) e creative, artistiche (-1.210 unità, -16,5 per cento).
Ci sono però anche situazioni dove l'occupazione cresce. "Data l'importanza assunta dallo smart working, non stupisce che tra le attività che hanno registrato un aumento degli addetti rispetto allo scorso anno il contributo più rilevante sia venuto dal settore della produzione di software, consulenza informatica e attività connesse (+1.714 unità, +8,0 per cento). In secondo luogo, è giunto l'aumento degli addetti delle attività di servizi finanziari (1.688 unità, +5,2). Una sensibile crescita della domanda pare avere sostenuto l'incremento degli addetti della fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione (+1.163 unità, +8,7 per cento)". In sintesi, "la crescita occupazionale attraversa la filiera sanitaria - dalla produzione di farmaci e apparecchi medicali fino all'erogazione del servizio - e quella legata al digitale, dalla connettività fino alla consulenza informatica".
Cantiere Malatesta, via Poletti chiusa per tre giorni
(Rimini) Proseguono come da cronoprogramma i lavori di riqualificazione e valorizzazione di piazza Malatesta, stralcio del complessivo progetto che porterà alla realizzazione del Museo internazionale Federico Fellini. Per consentire il completamento della posa dei sottoservizi che interessano via Poletti, il tratto dall'incrocio con via Sigismondo e il civico 18 sarà chiuso al transito anche pedonale a partire dalla sera di lunedì 8 febbraio (ore 20) per essere riaperta già nella prima mattinata di giovedì 11 (dalle 6 circa). Considerato l'alta affluenza in quel tratto che collega Piazza Malatesta a piazza Cavour, i lavori sono stati organizzati dai due gestori Heratech e Adriagas in modo tale da ridurre al massimo i tempi di chiusura e quindi limitare l'impatto sull'accessibilità pedonale dell'area.
Nelle giornate di martedì 9 e mercoledì 10 febbraio si procederà al collegamento della nuova condotta del gas e dei relativi allacci, con l'eliminazione della vecchia condotta per poi completare tutti gli allacci e le predisposizioni per gli edifici che si affacciano sul tratto di via Poletti interessato alla chiusura. Per raggiungere piazza Cavour e via Sigismondo, nei giorni di chiusura sarà possibile per i pedoni utilizzare via Bonsi e via Cairoli.
Avsi, allarghiamo lo sguardo fino in Messico. Venerdì l’incontro su zoom
(Rimini) Secondo i dati dell'Unhcr, circa il 50 per cento delle ragazze e dei ragazzi centroamericani emigra dal proprio Paese (può essere l’Honduras come El Salvador o il Guatemala) con l’obiettivo ideale di raggiungere gli Stati Uniti e con la più probabile prospettiva di fermarsi in Messico. Si parla di migliaia di adolescenti, se non bambini, che sfidano i pericoli possibili lungo il viaggio per fuggire a situzioni di povertà, violenza, marginalità e degrado quotidiani.
A loro è dedicato il progetto “Digna Inclusion” (Inclusione dignitosa). In corso negli stati di Oaxaca e Jalisco, è tra i sei sostenuti dalla Campagna Tende Avsi 2020-21. L’obiettivo è proteggere e promuovere i diritti di bambini e adolescenti migranti e di rafforzare il ruolo della società civile messicana nella promozione dei diritti umani e delle riforme democratiche. Dal punto di vista pratico, Avsi in Messico oltre a lavorare per sensibilizzare la comunità locale, vuole realizzare un centro dedicato ai piccoli migranti, sostenere le strutture di accoglienza già presenti e la formazione degli operatori dei centri stessi.
Il progetto Digna Inclusion sarà presentato venerdì 5 Febbraio alle ore 21.15 in diretta streaming da Rossana Stanchi, responsabile di Avsi in Messico e del progetto "Bambini migranti, non più soli”. Sarà il primo di cinque incontri proposti per raccontare la Campagna Tende di #Avsi, titolo: "Allargare lo sguardo…fino a scoprirne il perché e perché ne vale la pena. Esperienze di gratuità”. I progetti sono sei in totale, non solo in Messico, ma anche in Camerun, Siria, Burundi, Italia, Libano. Per partecipare, chiedi gratuitamente il link all’indirizzo email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Aggiornamento coronavirus: 84 positivi, 5 decessi, 175 guariti
(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 220.575 casi di positività, 879 in più rispetto a ieri, su un totale di 28.432 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. Si tratta del numero di contagi più basso registrato in Emilia-Romagna dalla prima settimana di ottobre. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 3,1%.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa prima fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani: il conteggio progressivo delle somministrazioni effettuate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid. Con la nuova versione aggiornata è possibile sapere anche quante sono le seconde dosi somministrate. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 212.990 dosi, di cui 5.706 oggi; sul totale, 81.438 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale e sono perciò immunizzate. Si ricorda che, alla luce delle nuove forniture di dosi di Moderna e Pfizer-Biontech,previste in Emilia-Romagna per questa settimana, anche per i prossimi giorni proseguiranno in via prioritaria i richiami, con la somministrazione della seconda dose a chi ha ricevuto la prima, e ai degenti delle Cra.
Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 386 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 299 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 416 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 42,4 anni. Sui 386 asintomatici, 260 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 27 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 6 con gli screening sierologici, 5 tramite i test pre-ricovero. Per 88 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 215 nuovi casi; poi Modena (166), Reggio Emilia (95), Rimini (84), Ferrara (78), Cesena (66) e Piacenza (59); seguono le province di Forlì (38), Parma (31), Ravenna (24), e infine Imola (23). Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 17.308 tamponi molecolari, per un totale di 3.011.257. A questi si aggiungono anche 294 test sierologici e 11.124 tamponi rapidi. Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 2.096in più rispetto a ieri di cui 175 a Rimini e raggiungono quota 165.681. I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 45.312 (-1.289 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 42.938 (-1.275), il 94,8% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 72 nuovi decessi: 7 a Piacenza (due donne di 93 e 101 anni, e 5 uomini: uno di 67, uno di 71, due di 89 e uno di 95 anni); 5 in provincia di Parma (4 donne di 66, 71, 76 e 92 anni, e un uomo di 86 anni); 2 donne in provincia di Reggio Emilia (di 78 e 86 anni); 6 nella provincia di Modena (due donne - di 85 e 90 anni - e 4 uomini di 52, 72, 86 e 91 anni); 29 in provincia di Bologna (13 donne: di 75, 76, 79 anni, due di 81, una di 85, una di 88, una di 90, due di 91, poi di 92, 94 e 97 anni; 16 uomini: di 53, 62, 66, 73, 79, 80 anni, due di 81, e ancora di 82, 83, 87 anni, due 90enni, due di 93 e uno di 95 anni); 5 nella provincia di Ferrara (tre donne - di 80, 82 e 86 anni - e due uomini di 78 e 83 anni); 4 in provincia di Ravenna (una donna di 93 anni e tre uomini di 66, 78 e 90 anni); 9 in provincia di Forlì-Cesena (6 donne di 85, 89, 90, 91, 92 e 97 anni; tre uomini di 84, 85 e 88 anni); 5 nel riminese (due donne di 85 e 93 anni, e tre uomini di 74, 77 e 89 anni). In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 9.582.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 198 (-9 rispetto a ieri), 2.176 quelli negli altri reparti Covid (-5). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 17 a Piacenza (+1), 14 a Parma (numero stabile rispetto a ieri), 16 a Reggio Emilia (-2), 39 a Modena (-5), 42 a Bologna (-2), 13 a Imola (-1), 28 a Ferrara (+1), 6 a Ravenna (invariato), 2 a Forlì (invariato), 2 a Cesena (-1) e 19 a Rimini (invariato).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 18.474 a Piacenza (+59 rispetto a ieri, di cui 37 sintomatici), 15.433 a Parma (+31, di cui 16 sintomatici), 29.306 a Reggio Emilia (+95, di cui 42 sintomatici), 38.870 a Modena (+166, di cui 108 sintomatici), 43.649 a Bologna (+215, di cui 144 sintomatici), 7.035 casi a Imola (+23, di cui 8 sintomatici), 12.831 a Ferrara (+78, di cui 22 sintomatici), 16.650 a Ravenna (+24, di cui 13 sintomatici), 8.307 a Forlì (+38, di cui 24 sintomatici), 9.501 a Cesena (+66, di cui 40 sintomatici) e a 20.519 Rimini (+84, di cui 39 sintomatici).