Rimini capitale della cultura 2024, Riccione dice sì
(Rimini) "Noi diciamo un forte e sonoro sì a Rimini capitale italiana della cultura 2024, sarebbe un passo molto importante per tutto il nostro territorio, dal mare, all'entroterra e che porterebbe ad accendere sulla Romagna, i riflettori di tutta Europa". Lo dice il sindaco di Riccione Renata Tosi. "Da Riccione quindi mi sento di lanciare un forte incoraggiamento a questo progetto e a rendere la disponibilità della Perla Verde a qualsiasi tipo di collaborazione. Anzi su questo punto spero che la nostra Regione, in primo luogo il governatore Bonaccini affianchi la nostra provincia in un'impresa che potrebbe definitivamente rilanciare la nostra terra. Idee, progetti, risorse e collaborazione, Riccione vuole mettere in capo tutto questo al fianco di Rimini per battere la concorrenza allo stesso riconoscimento delle future candidate. Siamo consapevoli che noi oggi abbiamo di fronte una duplice sfida: sanitaria ed economica, ma soprattutto quella di portare fuori dal guado della pandemia tutto il nostro sistema produttivo. Il turismo, signori non è una novità, è stato il settore più sacrificato e non vogliamo che lo sia anche nei prossimi anni. Se recovery e bonus statali per gran parte hanno ignorato l'industria del turismo, questo riconoscimento lo si deve a terre che hanno saputo reiventarsi e rinnovarsi con le proprie forze e che devono poter essere il simbolo della rinascita italiana nel turismo e nella gioia di vivere. Il 2024 può essere l'anno buono. E poi è ovvio che candidare Rimini significa anche candidare i suoi luoghi dei sogni felliniani, ma anche i suoi borghi medievali dell'entroterra, e tutta l'avanguardia della zona Sud. Riccione nel 2024 avrà già un Museo del territorio, rinnovato nella concezione museale e nella sede, un nuovo Spazio Tondelli, un gioiellino moderno per le arti sceniche. Ma soprattutto Riccione avrà già avuto il suo Centenario, evento che la vedrà protagonista di molti significativi eventi diffusi in tutta la città. Insomma, approfittiamo di quest'occasione, lasciamo da parte rivalità antiche o recenti ma anzi facciamone un punto di forza. Facciamo come Bergamo e Brescia città "rivali", martoriate dal Covid diventate capitali italiane della cultura 2023 come simbolo di ripartenza. Rimini e Riccione capitali italiane della cultura 2024, potrebbero diventare il simbolo della ripartenza del turismo italiano in Europa".
Libera professione: i medici saranno vaccinati
(Rimini) Una delegazione dell'area sanitaria del Comitato Unitario delle Professioni Intellettuali degli ordini e dei collegi dell'Emilia-Romagna, presieduto da Alberto Talamo, ha incontrato in videoconferenza l'assessore regionale alla Salute Raffaele Donini per avanzare una voce unitaria: estendere i vaccini nel più breve tempo possibile agli operatori sanitari che svolgono la libera professione. Si tratta di circa 30mila professionisti che non lavorano per ospedali o RSA ma che ad esempio prestano cure a domicilio assumendosi il rischio di subire il virus o di attaccarlo. Rientrano in questa categoria i medici che hanno studi privati.
Ricordiamo che gli organismi dell'area sanitaria del CUP regionale sono 6 e che gli iscritti per la suddetta area sono circa 80mila. Una vera e propria forza trainante con cui la Regione mantiene un filo diretto ed un dialogo aperto. Piena disponibilità ma anche concretezza da parte dell'Assessore Donini che di fronte alla richiesta del CUP ha messo in luce alcune evidenze tra cui l'obbligo, anche per la Regione Emilia-Romagna, di attenersi al Piano Nazionale dei Vaccini; inoltre sarà necessario concludere la somministrazione della seconda dose a coloro che si sono già vaccinati, dando priorità al personale sanitario e ai pazienti delle RSA.
Ad ogni modo, dal mese di febbraio potrebbe essere pronto un piano sui vaccini per i professionisti dell'area sanitaria rappresentati dal CUP. Tutti i presidenti degli ordini regionali presenti all'incontro con l'assessore Donini hanno dato disponibilità nel fornire i nominativi dei professionisti che manifestano la volontà di aderire alla campagna vaccinale. Questo il commento di Alberto Talamo presidente del CUP-ER: "Ringrazio l'Assessore Raffaele Donini che ha accolto l'esigenza avanzata in modo unitario dal nostro Comitato, in particolare dall'area sanitaria che rappresenta un'importante fetta di professionisti in prima linea contro la Pandemia. Purtroppo al momento si registra un "blocco" dei vaccini ma appena sarà possibile, l'Assessore ci ha rassicurato che i professionisti saranno al centro del piano vaccinale e noi saremo sempre pronti a collaborare e mettere in campo le nostre risorse".
All'incontro di oggi hanno partecipato oltre al presidente del CUP ER e all'Assessore Donini, Rossella Trenti Presidente regionale Tsrm e Pstrp, Rita Bosi Presidente Regionale Assistenti Sociali; Raffaella Raffaelli Presidente Ordine Interprovinciale Chimici e Fisici; Pietro Giurdanella Presidente Infermieri Bologna e in rappresentanza degli infermieri regionali; Gabriele Raimondi Presidente Ordine Regionale degli Psicologi; Giuseppe Cascio Presidente Ordine Medici Veterinari di Bologna e in rappresentanza della Federazione regionale.
Sottopasso Portofino: sarà completato entro l'estate
(Rimini) Si scrive l'ultimo capitolo della vicenda del sottopasso di via Portofino, infrastruttura strategica per la viabilità di Marebello e più in generale del comparto sud della città, che entro l'estate sarà definitivamente completato. Sono infatti in partenza a febbraio i lavori che riguardano i collegamenti lato mare del sottopasso, opere viarie complementari a quelle lato monte recentemente realizzate dal privato nell'ambito di un piano particolareggiato, e che consentiranno dunque di rendere pienamente operativa la nuova viabilità per la prossima stagione estiva.
Il progetto consentirà il collegamento tra la rampa del sottopasso ferroviario Bologna-Ancona esistente, Via Portofino e Piazzale Fidenza. Via Portofino sarà rifunzionalizzata e riqualificata attraverso la realizzazione di piste ciclopedonali in sede propria dando così continuità alle piste ciclopedonali della rampa del sottopasso ferroviario. Saranno inoltre riorganizzati i flussi veicolari sul Viale Regina Margherita: l'immissione di via Portofino è prevista con una intersezione che garantirà la continuità dei flussi su via Regina Margherita in entrambe le direzioni, prevedendo una immissione con svolta a destra da chi si immette da via Portofino.
Un intervento dunque che in linea con quanto previsto dal Pums e coerente con la trasformazione urbana prevista dal Parco del Mare, che ha tra gli obiettivi quello di allontanare dalla fascia del lungomare il traffico delle auto, per dare priorità nella fascia costiera alla mobilità sostenibile. Grazie alla nuova viabilità sia lato monte sia lato mare, Via Portofino diventerà una importante direttrice di accesso monte-mare, alleggerendo al contempo il peso del traffico sulle strade vicine.
L'intervento al via nei prossimi giorni, a carico dell'amministrazione comunale, ha un costo totale di 307 mila euro e prevede anche la realizzazione di una piazzola di sosta per i mezzi di Hera sul lato sud, 10 stalli per auto e 2 stalli per motocicli, oltre ad una banchina pedonale in grado di consentire il transito dei pedoni in sicurezza, così come l'accesso pedonale alle strutture ricettive esistenti.
"Si avvia dunque al completamento un'opera strategica nel ridisegno urbano e della mobilità del comparto sud della città – è il commento dell'assessore alla mobilità Roberta Frisoni – Un intervento atteso dai residenti e dagli operatori della zona di Marebello e che ha rappresentato per tanti anni una sorta di 'buco' nella nostra rete viaria. La storia è nota: dopo la realizzazione del sottopasso da parte di RFI nell'ambito dei lavori per il Metromare, il completamento della viabilità era legata all'attuazione di due interventi urbanistici, bloccati a causa delle difficoltà che hanno segnato il comparto edilizio. Non potendo intervenire direttamente sulle aree del piano legato alla riqualificazione della Colonia Murri, l'Amministrazione ha scelto di procedere realizzando la parte a mare dell'opera, aggiornando il progetto e integrandolo con la rifunzionalizzazione della sede stradale e la riorganizzazione dei flussi veicolari. Con i lavori realizzati a monte della ferrovia grazie alla ripresa del piano attuativo e con questi ultimi interventi, entro la stagione estiva potremo finalmente riconsegnare a residenti, operatori e ospiti l'infrastruttura, dotata di percorsi ciclopedonali protetti, e vedere in funzione la nuova organizzazione della viabilità".
Sanità, nelle residenze per anziani arriva la radiologia portatile
(Rimini) Ancora passi avanti nella prevenzione dell'infezione da covid 19 e per limitarne la diffusione, con un'"arma" in più. Già da mesi le Usa (cioè le "squadre" di medici ed infermieri che si recano a casa degli utenti per la diagnosi, il successivo monitoraggio, e al bisogno per l'effettuazione nasofaringeo ai pazienti covid) effettuano anche, in collaborazione con l'unità operativa di Radiologia, ecografie polmonari a domicilio ai pazienti, in particolare a quelli ospiti delle residenze per anziani, al fine di rendere ancor più rapide le diagnosi ma anche di limitare gli spostamenti di pazienti più fragili come possono essere gli anziani.
Ora a questo approccio già molto avanzato si aggiunge un ulteriore tassello sempre per i pazienti delle residenze anziani. Infatti, grazie all'acquisizione di un'apposita apparecchiatura radiografica portatile e trasportabile in automobile, i tecnici della Radiologia potranno eseguire, nelle residenze per anziani, anche l'esame della radiografia del torace, molto importante per valutare lo stato di evoluzione della patologia. Esame che poi viene letto e valutato in "telemedicina" dai medici radiologi.
"Questa importante novità - commenta il dottor Enrico Cavagna, direttore del Dipartimento di Diagnostica per immagini dell'Ausl Romagna - consentirà di effettuare diagnosi di covid a domicilio, cioè ancor più rapidamente, ed evitando a pazienti fragili, di spostarsi, limitandone i disagi ed accrescendo la sicurezza anche rispetto al rischio contagio da covid. Se i risultati saranno positivi anche questa innovazione sarà attivata in tutta l'Ausl Romagna".
Un grosso aiuto anche per gli operatori delle residenze per anziani, ed ovviamente una diminuzione del rischio di trasmissione di malattia, purtroppo insito nello spostamento di pazienti. Il servizio è già attivo da alcuni giorni.
26 gennaio
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Pericolo zona rossa, la Regione minimizza
(Rimini) “Si sta parlando di un’ipotesi. E comunque, l’Emilia-Romagna, con i dati attuali, non correrebbe certo il rischio di entrare a livello europeo in zona rosso scuro, ammesso che l’ennesima sfumatura cromatica possa essere il miglior modo per contrastare l’epidemia. A oggi, infatti, il numero cumulativo di positivi ogni 100mila abitanti, sia nel corso della settimana tra il 18 e il 24 gennaio, sia nelle due precedenti - cioè tra il 4 e il 17 gennaio - ha fatto registrare cifre più basse della soglia di 500 indicata in questa proposta dell’Unione europea”.
Lo precisa la Regione con l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, dopo la diffusione di notizie di agenzia secondo cui - dalla nuova mappa del contagio in Ue realizzata dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) - l’Italia sarebbe tra i Paesi con zone, appunto, a rischio rosso scuro: Emilia-Romagna, Veneto e Friuli Venezia-Giulia.
Dati alla mano, infatti, i casi di positività in regione si mantengono sotto quella soglia, sia considerando l’incidenza dell’ultima settimana (18-24 gennaio), quando sul territorio il rapporto è stato di 205 positivi su 100mila abitanti, sia quella relativa alle 2 settimane precedenti (4-17 gennaio), che hanno fatto registrare 486 positivi su 100mila abitanti.
“L’attenzione da parte della nostra Sanità pubblica e delle strutture sanitarie ospedaliere e territoriali è sempre al massimo livello, perché il virus continua a circolare- aggiunge Donini-. Allo stato attuale, però, si registra un decremento dei casi e dei ricoveri in ragione delle misure di contenimento adottate per le festività natalizie a livello nazionale e regionale. Peraltro, l’emergere di nuovi casi di positività nella popolazione molto spesso è riconducile ad un’intensa attività di screening epidemiologici, di contact tracing e di protocolli di prevenzione e sicurezza nella scuola e nei luoghi di lavoro, che la nostra Regione porta avanti con convinzione. Noi continuiamo a cercare i positivi anche fra gli asintomatici come misura di prevenzione, e ne troviamo ogni giorno, proprio per contrastare la diffusione del virus. Non farlo- chiude l’assessore-, e quindi registrare poi un numero inferiore di positivi, vorrebbe dire solo favorire il contagio, non il contrario”
Aggiornamento coronavirus: 104 positivi, 3 decessi
(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 211.606 casi di positività, 1.164 in più rispetto a ieri, su un totale di 10.436 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dell’11%, dato che risente del minor numero di tamponi che vengono fatti la domenica, nella maggioranza dei casi su persone con sintomi e quindi con maggiori possibilità di esito positivo. Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, in questa prima fase riguardante il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani: il conteggio progressivo delle somministrazioni effettuate si può seguire in tempo reale on line, sul nuovo portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid. Alle 16 sono state somministrate complessivamente 134mila dosi. Si ricorda che, a causa dei tagli pari a circa il 50% delle dosi fornite la scorsa settimana – decisa autonomamente da Pfizer-BioNtech – anche per i prossimi giorni in Emilia-Romagna la priorità è data ai richiami, con la somministrazione della seconda dose a chi ha ricevuto la prima, e ai degenti delle Cra.
Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 561 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 309 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 477 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.L’età media dei nuovi positivi di oggi è 46,6 anni. Sui 561 asintomatici, 370 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 28 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 12 con gli screening sierologici, 9 tramite i test pre-ricovero. Per 142 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 274 nuovi casi, Modena con 200, poi Ravenna (107), Rimini (104), Reggio Emilia (102), Ferrara (92) e Cesena (83); a seguire Imola (61), Parma (52) e le province di Forlì (49) e Piacenza (40). Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 8.629 tamponi molecolari, per un totale di 2.901.428. A questi si aggiungono anche 38 test sierologici e 1.807 tamponi rapidi. Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 1.156in più rispetto a ieri e raggiungono quota 151.122. I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 51.289 (-68 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 48.645 (-110), il 94,8% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 76 nuovi decessi: 5 a Piacenza (due donne, di 88 e di 92 anni e tre uomini, di 82, 91 e 92 anni); 5 in provincia di Parma (tre donne di 83, 85, 87 anni, e due uomini di 85 e 91 anni); 8 nella provincia di Reggio Emilia (tutti uomini: due di 80 anni, uno di 84 anni, due di 85 anni, uno di 86 anni, uno di 87 anni e un 90enne); 9 nella provincia di Modena (tre donne - di 72, 82 e 93 anni - e 6 uomini, rispettivamente di 64, 77, 83, 86, 87 e 91 anni); 20 in provincia di Bologna (13 donne - di 74, 75, 81, 86, 87 anni, quattro di 89, una di 93, una di 94, una di 96 e una di 98 anni - e 7 uomini, rispettivamente di 77, 78, 79, 84, 86, 94 e 95 anni); 11 nel ferrarese (4 donne - di 81, 90, 93 e 94 anni - e 7 uomini di 67, 80, 81, 82, 85, 91 e 95 anni); 10 in provincia di Ravenna (4 donne - di 62, 84, 88 e 89 anni; 6 uomini di 78, 82, 84, 85, 93, 94 anni); 4 in provincia di Forlì-Cesena (due donne di 91 e 92 anni; due uomini di 69 e 78 anni); 3 nel riminese (due donne di 38 e 88 anni, e un uomo di 77). Infine, si segnala il decesso di un uomo di 76 anni diagnosticato dall’Ausl di Rimini ma residente in provincia di Pesaro-Urbino. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 9.195.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 222 (+3 rispetto a ieri), 2. 422 quelli negli altri reparti Covid (+39). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 19 a Piacenza (+1), 15 a Parma (numero invariato rispetto a ieri), 20 a Reggio Emilia (invariato), 44 a Modena (-2), 44 a Bologna (+7), 15 a Imola (+1), 25 a Ferrara (-1), 11 a Ravenna (-2), 1 a Forlì (invariato), 4 a Cesena (-1) e 24 a Rimini (invariato).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 17.987 a Piacenza (+40 rispetto a ieri, di cui 27 sintomatici), 14.919 a Parma (+52, di cui 28 sintomatici), 28.162 a Reggio Emilia (+102, di cui 28 sintomatici), 37.558 a Modena (+200, di cui 125 sintomatici), 41.855 a Bologna (+274, di cui 136 sintomatici), 6.673 casi a Imola (+61, di cui 28 sintomatici), 12.101 a Ferrara (+92, di cui 31 sintomatici), 16.139 a Ravenna (+107, di cui 32 sintomatici), 7.845 a Forlì (+49, di cui 37 sintomatici), 8.915 a Cesena (+83, di cui 61 sintomatici) e 19.452 a Rimini (+104, di cui 70 sintomatici).
Reddito di cittadinanza, a Rimini domande in crescita del 20%
(Rimini) In un interessante approfondimento nazionale, l'edizione odierna del Sole24Ore, pubblica una analisi sull'aumento delle richieste di Isee avvenuto nel 2020. Di cosa si tratta?L'Isee (ovvero l'Indicatore della Situazione Economica Equivalente) è l'indicatore che fotografa la situazione reddituale e patrimoniale del nucleo famigliare - ed usato sempre più spesso come filtro per accedere a tariffe agevolate, sussidi e bonus di varia natura. Il suo incremento, dunque, potrebbe essere riconducibile ad una aumento nella domanda di sussidi e bonus da parte della popolazione, come conseguenza della pandemia sanitaria. Nelle statistiche pubblicate dal quotidiano l'Emilia Romagna, con un aumento del 16% (+516.719 sul 2019) di richieste di Isee si colloca sopra la media nazionale, che si assesta intorno al 13,9%.
Quali possibili conseguenze riminesi possono ricadere dal dato nazionale? Non esistono correlate dirette, ma l'individuazione delle dinamiche di alcuni indicatori "sensibili" possono esserci utili. Tra queste, in particolare, il reddito di cittadinanza e le domande per rimborso e riduzione della Tari. In entrambi i casi è obbligatorio produrre e presentare il proprio Isee. Per quanto riguarda il reddito di cittadinanza (e le pensioni di cittadinanza), si passa dai circa 2.500/2.600 percettori "riminesi" (abitanti nel distretto socio sanitario di Rimini nord, dunque comprensivo delle comunità della Valmarecchia e di Bellaria – Igea Marina) rilevati nell'ottobre 2020, ai 3.257 attuali. Un incremento di circa il 20%. Stesso aumento percentuale rilevato nella presentazione delle domande per ricevere il rimborso o la riduzione degli importi della Tari. Se,fino al 2020, la media era di circa 1.200 domande, alla chiusura del bando 2021, nel novembre 2020, le domande sono salite a 1483, con un incremento rispetto agli anni precedenti di circa il 20%.
"Gli indicatori riminesi – spiega l'Amministrazione comunale di Rimini –sembrano confermare il trend nazionale individuato sul Sole 24Ore. Rimini ha risposto come sappiamo ai primi mesi di emergenza, attraverso una solidarietà diffusa, l'intensificazione dei servizi territoriali e misure ad hoc come buoni spesa. Quelli che stanno cominciando ad emergere sono invece i primi segnali di quello che, con ogni probabilità, sarà un effetto sul medio lungo termine della pandemia. Effetti più strutturali che dovremo affrontare nella consapevolezza che nulla, quindi nemmeno i servizi pubblici, potrà essere come prima. La sfida da raccogliere è ovviamente, prima di tutto, nazionale. A livello locale, oltre i servizi di emergenza, stiamo lavorando ad un approccio al welfare più inclusivo e trasversale, che sappia leggere i disagi del quotidiano e non solo le grandi povertà".
Bonus centri storici: 213 contributi in arrivo a Rimini
(Rimini) Sono più di 35 mila in totale i bonus assegnati alle 29 città italiane dal Decreto di agosto, che prevedeva un contributo per le attività colpite dalla riduzione dei turisti nei centri storici. Una misura di sostegno all'economia per le città a vocazione turistica che a Rimini ha fatto arrivare un totale di 213 contributi differenti ad altrettante attività commerciali del centro storico, che sono state maggiormente colpite dal calo delle presenze dettate dall'emergenza sanitaria. L'elenco, pubblicato oggi sul "Sole 24 Ore", che vede ai premi posti città come Roma, Napoli, Milano, Venezia e Firenze, riporta anche una mappa degli aiuti erogati con i decreti 'Ristori' e 'Rilancio', che per la Regione Emilia-Romagna corrispondono a 880 milioni di euro per un totale di oltre 300 mila pagamenti differenti.
Pandemia e consumi, Federconsumatori chiede provvedimenti
(Rimini) L’indice dei prezzi al consumo del comune di Rimini nel mese di dicembre 2020( dati Istat ) registra una variazione del meno 0,3 % rispetto al stesso mese dell’anno precedente, e di un più 0,2 % rispetto al mese edi novembre, praticamente ad inflazione zero. L’offerta commerciale di beni e servizi a seguito delle restrizioni ci consegna un calo dei consumi del territorio del 38,9 % ( dicembre 2020 rispetto allo stesso mese dell’anno precedente). "Gli inevitabili provedimenti per contenere la pandemia hanno stanno determinado una drastica riduzione dei consumi in particolare per alcuni settori, le forme di sostegno, bonus e agevolazioni e ammortizzatori sociali hanno in parte calmeriato questa situazione, ma la riduzione di redditto combinata alle misure di restrizioni covid-19 fanno precipare la capacità di consumo. Rimini già prima della crisi pandemica (al netto dell’evasione ) registrava i redditi più bassi della regione e un gap sociale che con la pandemia si è ulteriormente ampliato ( i pochi che hanno tanto ed i tanti che hanno poco ) e tale andamento rivela come, in questa fase delicata e critica anche sul piano dei consumi, sia indispensabile operare scelte coraggiose, all’insegna del rilancio dell’occupazione, degli investimenti per lo sviluppo, ma soprattutto attraverso l’avvio urgente di misure destinate all’eliminazione di disparità e disuguaglianze. E’ evidente che occorrono provvedimenti di rilancio di ampio respiro e di carattere strutturale, per restituire al Paese ed in particolare all'economia del nostro territorio crescita e sviluppo", sottolinea il presidente di Federconsumatori Graziano Urbinati.
Nella nostra provincia "nei prossimi mesi si andrà al rinnovo di diverse amministrazioni a partire dal comune capoluogo ciò deve essere l’occasione per inaugurare una strategia, condivisa , coerente, che individui le grandi priorità economiche per lo sviluppo, che recuperi il rapporto tra sviluppo, ambiente e dimensione sociale ed equa distruzione della ricchezza. C’è bisogno di una nuova e rinnovata capacità di consumo sostenibile, green, che per potervi accedere necessita di reddito , capacità di spesa da parte di tutti per essere in grado di indirizzare un nuovo sviluppo su coordinate nuove , di maggiore redistribuzione di reddito, di qualità dell’offerta di servizi e turistica, di un minor sfruttamento, di una maggiore remunerazione della forza lavoro. La pandemia ci consegna uno scenario nuovo e chiede un cambio di passo. La cresicta sostenibile richiede investimenti e qualità degli stessi, la transizione ecologica e sostenibile, non è più rinviabile e essa rappresenta una grande opportunità per il nostro territorio. A partire dalle risorse Europee che saranno disponibili anche localmente, occorre evitare forme di distribuzione a “ pioggia” , che nel vuoto di progettualità si inseriscano appettiti inutili e poco chiari".