I bimbi della Gabbianella "abbracciano" il quartiere
(Rimini) Ti regaliamo un sorriso. Da questa mattina e fino a giovedì i bimbi della scuola d’infanzia La Gabbianella (Circolo Didattico 6 Rimini) usciranno dalla scuola per portare agli abitanti del quartiere Villaggio Primo Maggio i loro pensieri e gli auguri di Buone Feste. “Quest’anno non possiamo invitare i nonni e le famiglie come al solito – dicono le maestre della scuola, che aderisce al progetto Rimini Scuola Sostenibile promosso da Anthea insieme al Comune di Rimini - ma i bambini hanno ben compreso il motivo ed hanno aderito con entusiasmo alla proposta di uscire dalle aule per andare incontro al quartiere. Il progetto ha proprio questo obiettivo generale: porre la scuola al centro, renderla riferimento e luogo propositivo di idee e dialoghi”.
“Anche in questo anno particolare – il commento dell’Assessore Mattia Morolli - continua la collaborazione tra la scuola Gabbianella, il Comune e Anthea. Un percorso nato dalla curiosità e voglia delle insegnanti e la capacità, anche visionaria, di Anthea nel trovare una linea di futuro insieme. Una linea tratteggiata dai bambini che sono protagonisti di questa esperienza”. I bambini si sposteranno in piccoli gruppi, in sicurezza. Una sezione al giorno animerà le strade con canzoni e sorrisi dedicati a tutti coloro che incontreranno. Con due missioni: la prima sarà recapitare alla Caritas del quartiere gli alimenti raccolti a scuola dal carretto sistemato all’ingresso e grazie alla generosità dei genitori; la seconda per addobbare gli alberi delle aree verdi circostanti con le lanterne realizzate con materiale di riciclo e all’interno i loro pensieri e i loro auguri.
Un megafono della scuola amplificherà la ‘canzone del sorriso’, pensata appositamente per l’occasione e cantata durante il tragitto. La meta sarà il parco di quartiere, frequentato da tanti nonni e ragazzi, che potranno trovare i messaggi dei bambini. Chi vorrà, potrà ricambiare affiggendo un messaggio di ringraziamento e augurio affiggendolo sulla bacheca della scuola.
Aggiornamento coronavirus: +114 positivi
(Rimini)
Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 146.325 casi di positività, 1.574 in più rispetto a ieri, su un totale di 10.517 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 15%.
Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 862 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 280 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 454 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.
L’età media dei nuovi positivi di oggi è 45,4 anni.
Sugli 862 asintomatici, 477 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 71 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 20 con gli screening sierologici, 7 tramite i test pre-ricovero. Per 287 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.
La situazione dei contagi nelle province vede Modena con 330 nuovi casi, Bologna con 300, Ravenna (195), Reggio Emilia (167), Ferrara (120), Parma (119), Rimini (114), Piacenza (30). Poi l’Imolese (86), Cesena (72), Forlì (41).
Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 10.517 tamponi, per un totale di 2.334.039. A questi si aggiungono anche 1.139 test sierologici e 369 tamponi rapidi effettuati ieri.
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 1.273 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 74.694.
Il numero dei casi attivi, cioè i malati effettivi, è di 64.986 (+228 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi - che non richiedono cure ospedaliere - o prive di sintomi, sono complessivamente 61.933 (+214), il 95,3% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 73 nuovi decessi: uno in provincia di Piacenza (un uomo di 79 anni); 7 in quella di Parma (4 donne, di 71, 81, 92 e 99 anni, e 3 uomini, di 59, 81 e 89 anni); 8 in quella di Modena (3 donne, di 61, 89 e 93 anni, e 5 uomini, rispettivamente di 65, 72, 80, 81 e 89 anni). 41 in quella di Bologna: si tratta di 22 donne, di 52, 59, 61, 62, 71, 74, 77 anni; 2 di 80 anni – di cui una originaria dell’imolese; l’altra, del bolognese, deceduta a Ferrara – ; le altre di 84, 85 anni; 2 di 86 anni; una di 87 anni, una di 88, 2 di 89; le altre di 92, 94 anni, 2 di 95, una, infine, di 98 anni. Diciannove gli uomini deceduti nel bolognese, rispettivamente: 2 di 50 anni, gli altri di 60, 61, 67, 68 anni; 2 di 80 anni, poi di 82, 84, 83, 87, 88 anni; 2 di 89 anni; gli altri di 91, 92 e 93 (entrambi dell’imolese) e, infine, un 99enne. Nel ferrarese ci sono stati 3 decessi (2 donne, di 80 e 81 anni, e un uomo di 89 anni); 7 in provincia di Ravenna (2 donne, di 75 e 83 anni, e 5 uomini, rispettivamente di 80, 81 e 3 di 88 anni) e 6 in provincia di Forlì-Cesena (4 donne, di 62, 76, 81, 88 anni, e 2 uomini di 63 e 77 anni). Nessun decesso nel reggiano e nel riminese. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 6.645.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 222 (+2 rispetto a ieri), 2.831 quelli negli altri reparti Covid (+12).
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 13 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 18 a Parma (+3), 30 a Reggio Emilia (invariato), 39 a Modena (-3), 57 a Bologna (invariato), 6 a Imola (invariato), 18 a Ferrara (+1 rispetto a ieri),13 a Ravenna (invariato), 5 a Forlì (invariato), 1 a Cesena (-1) e 22 a Rimini (+2).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 13.803 a Piacenza (+30 rispetto a ieri, di cui 18 sintomatici), 11.777 a Parma (+119, di cui 71 sintomatici), 20.495 a Reggio Emilia (+167, di cui 64 sintomatici), 26.899 Modena (+330, di cui 188 sintomatici), 28.755 a Bologna (+300, di cui 118 sintomatici), 4.552 casi a Imola (+86, di cui 22 sintomatici), 7.447 a Ferrara (+120, di cui 28 sintomatici), 10.360 a Ravenna (+195, di cui 40 sintomatici), 5.124 a Forlì (+41, di cui 35 sintomatici), 4.774 a Cesena (+72, di cui 57 sintomatici) e 12.339 a Rimini (+114, di cui 71 sintomatici).
Economia, Romagna: 10,3% contrazione del valore aggiunto 2020
(Rimini)
I dati economici più aggiornati, presentati dalla Camera di commercio confermano le criticità che sta attraversando anche il sistema produttivo della Romagna - Forlì-Cesena e Rimini, dovute alla pandemia da Covid-19 e, soprattutto, consentono di capire le asimmetrie di impatto della crisi e il posizionamento del nostro territorio nel panorama regionale e nazionale.
Come prevedibile, vista l'eccezionalità e gravità della situazione generale, che ha portato a un blocco - mai sperimentato prima - delle attività produttive, anche nel nostro territorio quasi tutte le variabili e gli indicatori economici sono temporaneamente in terreno negativo.
A soffrire in modo particolare sono le imprese più piccole e meno strutturate, i settori del turismo, terziario, trasporti e logistica e alcuni importanti mercati di sbocco.
Per l'area Romagna, dopo un buon posizionamento a livello nazionale con il quale si era chiuso anche il 2019, i dati del 2020 confermano una diminuzione del valore aggiunto stimata al 10,3%. Complessivamente, considerata la maggiore incidenza del terziario, e in particolare del turismo, che caratterizza i nostri territori, è previsto un calo lievemente più significativo rispetto alla media regionale e nazionale, condizionato dalle maggiori difficoltà del territorio riminese rispetto a quello forlivese e cesenate. Le previsioni per il 2021 sono però positive, di resilienza e di progressivo recupero.
"Si sta chiudendo un anno particolarmente difficile, un anno in cui ci siamo trovati, tutto il mondo si è trovato, a vivere una situazione inimmaginabile, inaspettata e gravissima. La pandemia da Covid-19, ha portato con sé paura, dolore per le troppe morti e, inevitabilmente, una crisi sociale ed economica mai vista prima. I principali indicatori certificano che la situazione attuale è indubbiamente molto complessa, ma certo non senza soluzioni. In questo contingente abbiamo visto anche di che pasta siamo fatti, vediamo ogni giorno persone che reagiscono, imprenditori, che tra mille difficoltà si reinventano, resistono. – commenta Alberto Zambianchi, presidente della Camera di commercio della Romagna –. Il nostro compito ora, il dovere degli amministratori è quello di guardare al futuro in modo positivo, di riflettere su quanto fatto e quanto, tanto, c'è da fare per la ripartenza. Dalla crisi, nostro malgrado, dobbiamo anche trarre insegnamenti. La pandemia ha portato con sé un'occasione di innovazione "disruptive", dirompente, obbligandoci a rivoluzionare modelli che credevamo indiscutibili e facendo emergere ulteriori risorse e potenzialità. Un esempio su tutti, il balzo in avanti della digitalizzazione del Paese e delle imprese, ambito in cui l'Italia si trovava in una posizione arretrata rispetto ad altre economie simili. Questo è un cambiamento sociale e culturale, che occorrerà governare, ma è una sfida che possiamo vincere e che potrà incrementare crescita e sviluppo. In questo momento voglio rivolgere un pensiero di gratitudine a tutti gli imprenditori per i loro sforzi e assicurare che la Camera di commercio continuerà a lavorare, a fianco di Istituzioni e Associazioni, per il sostegno e lo sviluppo dell'economia del territorio. L'augurio che rivolgo a tutti noi per il nuovo anno è di potere disporre di cure risolutive contro questo virus e di volontà e capacità di costruire il futuro, con una visione comune di innovazione, resilienza e coesione. E di tornare ad abbracciarci, non solo virtualmente".
Focus: i dati aggiornati sull'economia della provincia di Rimini
La situazione generale - grave e incerta, provocata dal virus pandemico - ha determinato, nel corso del 2020, una forte contrazione dell'economia provinciale: flessione della produzione nel manifatturiero, decremento nelle vendite del commercio al dettaglio, riduzione delle esportazioni, rilevante incremento delle ore di cassa integrazione, crescita sensibile del tasso di disoccupazione e deciso calo del movimento turistico; a ciò si aggiungono le problematiche strutturali e congiunturali del comparto agricolo (aggravate da fenomeni meteorologici avversi). Note positive: la sostanziale stabilità delle localizzazioni e delle imprese attive e un aumento del fatturato nell'edilizia. In tale contesto, buona notizia è la ripresa del credito alle imprese, sostenuta da specifici interventi di garanzia pubblica.
Nel complesso, gli scenari Prometeia, aggiornati a ottobre, indicano un lieve aumento del valore aggiunto (in termini reali) per il 2019 dello 0,2% (inferiore a quello medio regionale e nazionale); nel 2020, invece, si prevede un forte calo (-11,1%), indotto dalle dinamiche del Covid-19, superiore alla variazione negativa regionale e nazionale. Per il 2021 è atteso un rimbalzo significativo (+6,4%) ma non sufficiente ad un pieno recupero della crescita persa nel 2020.
In dettaglio
Il tessuto imprenditoriale provinciale, al 31/10/2020, è costituito da 34.188 imprese attive (sedi), sostanzialmente stabili rispetto al 31/10/2019 (-0,2%); l'imprenditorialità è molto diffusa: 101 imprese attive ogni mille abitanti (89 in Emilia-Romagna, 85 in Italia). Più della metà (il 52,2% del totale delle imprese attive) sono imprese individuali, mentre le società di capitali, pari al 21,4% del totale, rappresentano una quota progressivamente crescente. Riguardo alla dimensione d'impresa, il 94,1% del sistema imprenditoriale provinciale è costituito da aziende con meno di 10 addetti.
In flessione il numero delle imprese artigiane (9.519 unità al 30/9/2020; -0,4% rispetto allo stesso periodo del 2019), così come decresce il numero delle imprese cooperative (278 unità al 31/10/2020; -1,4% annuo).
Le start-up innovative al 30/11/2020 risultano 93 (il 9,8% delle start-up regionali), in sensibile diminuzione rispetto a novembre 2019 (-18,4%).
Riguardo ai principali settori, al 31/10/2020 si contano 2.425 imprese agricole attive, in diminuzione del 2,0% rispetto al medesimo periodo del 2019; in lieve flessione anche le imprese del comparto Pesca e acquacoltura (199 unità, -0,5%). Nel mercato ittico all'ingrosso di Rimini, nel periodo gennaio-ottobre 2020, si rileva una flessione delle quantità commercializzate (-26,5% sul medesimo periodo del 2019) e una contrazione del valore del pescato (-25,5% rispetto a gennaio-ottobre 2019).
I dati relativi all'indagine congiunturale Unioncamere Emilia-Romagna, al terzo trimestre 2020, mostrano risultati decisamente negativi per tutti gli indicatori dell'industria manifatturiera: rispetto al terzo trimestre 2019, si assiste ad un sensibile decremento della produzione (-11,5%), del fatturato (-9,3%) e degli ordinativi (-10,2%). La variazione della produzione media degli ultimi 12 mesi (rispetto ai 12 precedenti) è pari al -12,5%. Dal punto di vista strutturale, al 31/10/2020, si rileva una diminuzione tendenziale (-0,7%) della consistenza delle imprese manifatturiere attive, che si attestano sulle 2.526 unità.
Per il settore delle costruzioni si riscontra un lieve incremento annuo nel numero delle imprese attive pari allo 0,3% (4.864 al 31/10/2020). In aumento, più deciso, anche il volume d'affari: +7,0% nel terzo trimestre del 2020, rispetto ad analogo periodo del 2019 (fonte: indagine congiunturale di Unioncamere Emilia-Romagna).
Riguardo al commercio al dettaglio, le vendite nel terzo trimestre 2020, rispetto al medesimo periodo del 2019, risultano in diminuzione (-3,6%); ne risentono, riguardo al comparto, sia l'alimentare (-2,8%) sia il non alimentare (-4,8%) e, riguardo alla dimensione, in misura maggiore la piccola e media distribuzione (rispettivamente, -5,3% e -3,5%) e minore la grande distribuzione (-0,8%). In termini di numerosità, invece, risultano in calo le imprese attive del commercio al dettaglio (4.876 aziende al 31/10/2020, -1,7%). Diminuisce, inoltre, anche la consistenza delle imprese nel settore del commercio nel suo complesso (all'ingrosso, al dettaglio e riparazioni autoveicoli), che conta 8.649 imprese al 31/10/2020 (-0,7% rispetto al 31/10/2019).
In sensibile decremento l'export provinciale (1.611 milioni di euro) nei primi nove mesi del 2020: -19,4% la variazione rispetto ad analogo periodo del 2019. Ciò è dovuto alla diminuzione del valore esportato dei principali prodotti, con l'unica eccezione rappresentata dalle bevande, in aumento del 24,7% (3,2% dell'export); in sintesi: -27,3% gli articoli di abbigliamento (17,8% del totale), -16,0% le macchine utensili e per la formatura dei metalli (15,1%), -36,5% le navi e imbarcazioni (9,6%), -7,2% le altre macchine di impiego generale (9,4%), -25,2% gli altri prodotti alimentari (3,7%), -3,9% i materiali da costruzione in terracotta (3,5%), -0,6% gli altri prodotti in metallo (3,3%), -46,8% gli elementi da costruzione in metallo (3,1%) e -27,4% gli apparecchi per uso domestico (2,9%). Decrescono, poi, le esportazioni verso l'Unione Europea (49,0% dell'export): -14,3%, causa le variazioni negative nei mercati di sbocco rappresentati da Francia (-8,1%), Polonia (-25,9%) e Spagna (-25,3%), mentre rimangono sostanzialmente stabili le esportazioni verso la Germania (+0,1%). In diminuzione, del 23,8%, anche l'export verso i Paesi Extra UE (51,0% del totale), complice sia il calo verso gli Stati Uniti (-27,1%, primo Paese mondiale) sia quello verso il Regno Unito (-33,1%).
Le imprese attive dei servizi di alloggio e ristorazione (4.706 unità al 31/10/2020) sono in diminuzione rispetto al 31/10/2019 (-0,9%). I dati provvisori relativi al movimento turistico nel periodo gennaio-settembre 2020, per la provincia di Rimini, registrano una forte diminuzione annua degli arrivi del 43,7% e delle presenze del 43,9%: la clientela straniera è quella che ne risente maggiormente, facendo segnare un -66,1% negli arrivi e un -67,6% nelle presenze, mentre risulta più ridotto il calo del turismo nazionale (-37,6% di arrivi, -36,4% di presenze). Risultato dovuto ad una serie di fattori, tra i quali i principali sono: sospensione della ricettività turistica dal mese di marzo fino a circa la metà di maggio dovuta alle disposizioni di contenimento del Covid-19, riduzione della capacità di spesa degli italiani e diminuzione degli spostamenti per timore del contagio.
Le imprese attive nel settore "trasporti di merci su strada" sono in flessione del 5,1% su base annua (580 unità al 31/10/2020), analogamente alla dinamica del settore nel suo complesso (944 unità, -3,6%). Decisamente negativi, causa chiusura in diversi periodi dell'anno per emergenza covid-19, i dati sul movimento passeggeri all'aeroporto Fellini di Rimini: -90,1% di arrivi e -89,7% di partenze nel periodo gennaio-ottobre 2020, rispetto al medesimo intervallo del 2019.
I dati ISTAT Forze di lavoro relativi al secondo trimestre 2020 (media annua), rilevano per la provincia di Rimini:
- un tasso di attività 15-64 anni (71,9%) inferiore al dato regionale (73,7%) ma superiore a quello nazionale (64,6%);
- un tasso di occupazione 15-64 anni (64,8%) più basso rispetto al dato regionale (69,6%) ma migliore di quello nazionale (58,6%);
- un tasso di disoccupazione 15 anni e più (9,6%) più alto sia della media regionale (5,3%) sia di quella nazionale (9,0%);
- un tasso di disoccupazione giovanile 15-24 anni (34,3%) maggiore rispetto a quello dell'Emilia-Romagna (20,6%) e dell'Italia (27,6%).
I dati "destagionalizzati" SILER relativi ai rapporti di lavoro dipendente, elaborati dall'Agenzia Regionale per il lavoro dell'Emilia-Romagna, mostrano un saldo occupazionale (differenza tra attivazioni e cessazioni lavorative) negativo per il periodo marzo-giugno 2020 (-7.980 unità) e, complice la ripresa delle attività legate al commercio e al turismo, positivo nel mese di luglio (+3.675 unità).
Nel periodo gennaio-ottobre 2020 risultano autorizzate 16.180.403 ore di Cassa Integrazione Guadagni, con un rilevante incremento, causa disposizioni specifiche Covid-19, rispetto ad analogo periodo 2019 (+1389,1%). In fortissimo aumento il ricorso alla CIG Ordinaria (63,7% della CIG totale), che comprende, nello specifico, le suddette disposizioni, mentre ricompare la CIG in deroga (33,6%) che nel 2019 non era stata prevista. Il 50,1% dello ore totali di CIG autorizzate si ritrova nel settore manifatturiero; a seguire, commercio (20,1%) e costruzioni (8,1%).
Riguardo all'andamento del credito, al 30 settembre 2020 i prestiti bancari alle imprese, che ammontano a 5,5 miliardi di euro (il 61% del totale clientela), risultano in aumento del 9,1% rispetto al medesimo periodo del 2019: variazione positiva sia per quelli alle imprese medio-grandi (+11,9%) sia per quelli alle piccole imprese (+2,1%). A livello settoriale, si registrano incrementi dei prestiti, in forma decisa, al manifatturiero (+20,0%) e verso il settore dei servizi (+9,0%); calano, invece, i prestiti all'edilizia (-1,2%). In lieve aumento anche il credito erogato alle famiglie (+0,6%). Le sofferenze sui prestiti totali, al secondo trimestre 2020, sono state pari al 5,13% (Emilia-Romagna: 4,43%, Italia: 3,74%), con trend in calo; in diminuzione anche il ritmo di crescita delle nuove sofferenze rilevato in provincia nel terzo trimestre 2020 (+1,5%), che risulta inferiore a quello regionale (+1,9%).
In relazione al Fondo di Garanzia per le PMI, a seguito dei provvedimenti adottati per fronteggiare la crisi economica fortemente aggravata dall'emergenza sanitaria, nel corso dell'anno è stato registrato un netto aumento delle domande pervenute. Tra il 17 marzo e il primo dicembre, infatti, nella provincia di Rimini sono state registrate 12.111 operazioni di finanziamento (9,6% del totale regionale), di cui il 71,6% riferite ai prestiti entro i 30mila euro, per un importo finanziato pari a 759 milioni di euro (63mila euro come importo finanziato medio). Tali operazioni, che hanno riguardato, grazie al Decreto Liquidità, una platea più ampia di imprese (quelle con meno di 500 addetti), nel periodo considerato sono state pari a 35 ogni 100 imprese attive (32 in Emilia-Romagna, 28 in Italia). Le domande pervenute nell'intero anno 2019 erano state 640.
Effetto covid: Rimini indietreggia nella classifica Qualivita del Sole24ore
(Rimini) L'effetto covid si è abbattuto su Rimini e su tutte le capitali turistiche italiane, che indietreggiano nella classifica del Sole 24 orre sulla qualità della vita. Rimini a causa del crollo del turismo e dell’alto tasso di criminalità scende dal 17esimo al 36esimo posto. “L’effetto Covid c’è stato ed è un effetto che si sente, che impatta per le loro peculiarità sui 25 Comuni della provincia di Rimini più che sulla gran parte dei territori italiani, che le stesse statistiche registrano. Il tradizionale report sulla Qualità della Vita prodotto dal Sole 24 Ore ne dà, a mio avviso, un quadro corretto. Nonostante gli effetti di una pandemia che colpisce relazioni, viaggi, turismo, la provincia di Rimini e la sua architettura socioeconomica reggono l’urto, restano se stesse, con i loro punti di forza e criticità", spiega il sindaco Andrea Gnassi.
La graduatoria del quotidiano economico, aggiornata nei suoi contenuti in considerazione degli sconvolgimenti legati all’emergenza sanitaria, ci restituisce la fotografia di un territorio provinciale che nonostante tutto non perde le sue caratteristiche: la leadership nel tempo libero, grazie all’offerta culturale, il percorso di attenzione verso l’ambiente e la sostenibilità, che colloca Rimini tra le città capoluogo più virtuose e in crescita in Italia, e ancora quel dinamismo economico che contraddistingue da sempre la nostra terra, rappresentato dal numero di iscrizione di nuove imprese (12°), di start up innovative (8°), così come il dato sui depositi bancari (12°).
"E’ evidente però che sono proprio le nostre caratteristiche ad avere reso la nostra provincia tra le più esposte all’uragano Covid. La pandemia ci ha ferito nel profondo. Ci ha segnato durante la prima ondata, nel picco della scorsa primavera, costringendoci a scelte sofferte e inevitabili, con restrizioni severe e difficili per cercare di contenere l’emergenza, per garantire il funzionamento del sistema sanitario. E soprattutto ha scosso la nostra struttura con un impatto più profondo rispetto ad altri territori, proprio per la particolarità del nostro tessuto, fondata su turismo, relazioni, mobilità fisica e sociale, impresa e servizi. Esemplare in questo senso il dato sulla contrazione del PIL causa Covid dove la provincia di Rimini è penultima, precedendo solo Milano oppure l'effetto della pandemia sugli avvenimenti sportivi dove primeggiavamo fino allo scorso anno e dove oggi, causa lockdown e successivi provvedimenti, siano 102esimi".
Sono fotografie c"he fissano un problema vero. Sono dati che confermano quanto già emerso anche dalle rilevazioni di Unioncamere, che evidenziano come sono le aree a più alta vocazione di servizi alle imprese e alle persone, le aree ad alta vocazione turistica, quelle su cui maggiormente il Covid ha infierito e con ripercussioni anche a medio termine. Ed è per queste ragioni che sin da subito sia al Governo sia alla Regione abbiamo posto il tema della straordinarietà della situazione dei 25 Comuni che compongono il territorio riminese, chiedendo progetti e sostegni speciali per chi più di altri ha subìto le conseguenze della pandemia".
"Niente sarà più come prima e le conseguenze del Covid non si esauriranno nel giro di poco. Non è un incidente di percorso, ma un cambio di passo della Storia. Vogliamo e dobbiamo prepararci alla ripartenza, guardando con ottimismo alla più grande campagna di vaccinazione nazionale che il Paese si appresta a mettere in piedi e confidando in una gestione attenta dei fondi del recovery plan. E Rimini sarà pronta. E lo sarà più di altre perché ha anticipato quei processi di cambiamento che il Covid ha reso necessari e che tutte le città dopo il Covid saranno chiamate a fare. I 16 km di lungomare, l’investimento sull’ambiente, sulla mobilità sostenibile, porteranno Rimini in un triennio, ad essere 10 anni avanti a qualsiasi destinazione turistica italiana, grazie alle scelte che abbiamo avuto il coraggio di fare”.
Università: +17% per le lauree magistrali a Rimini
(Rimini) “Il Campus riminese dell’Università di Bologna – commentano il Sindaco di Rimini Andrea Gnassi, e Eugenia Rossi di Schio, assessore alla ricerca, innovazione e sviluppo – si consolida e rinforza, anche nel 2020/2021, come polo di attrazione per giovani studenti, in particolare tra coloro che cercano una specializzazione internazionale e professionalizzante”. E' il commento del sindaco di Rimini Andrea Gnassi ai numeri diffusi oggi dal rettore Francesco Ubertini.
Crescono le lauree magistrali e a ciclo unico, soprattutto quelle internazionali. Questa mattina è stato il Magnifico Rettore, Francesco Ubertini, a presentare a Bologna i dati delle immatricolazioni per l’anno accademico 2020/2021 dell’Alma Mater. Il Campus di Rimini cresce nuovamente, ad ogni livello, consolidando alcuni punti di forza già emersi negli scorsi anni. Se, a livello generale, il Campus fa registrare un +1,5%, consolidando le ottime performance degli ultimi anni, per lauree specialistiche e a ciclo unico, la crescita arriva addirittura a + 17%.
Crescono dunque i corsi internazionali, come Pharmacy (che triplica le immatricolazioni), Advanced cosmetic sciences, Fashion studies e le magistrali, tra le quali segna un’ottima performance “Progettazione e gestione nel disagio sociale”.
“Andiamo forte nelle lauree professionalizzanti – continuano Gnassi e Rossi di Schio – e nell’attrazione degli studenti internazionali, visti gli ottimi risultati dei corsi internazionali in lingua. Numeri che confermano quelli recenti (presentati in estate) sull’occupazione dei laureati magistrali, che fa registrare a Rimini percentuali più alte (77,9%), sia rispetto al dato nazionale, che a quello di ateneo. Rimini emerge dunque su innovazione, specializzazione, vocazione internazionale, occupazione e legame con il territorio. Sono dati importanti, frutto anche delle numerose iniziative di orientamento e inserimento degli studenti al mondo del lavoro intraprese dal Campus di Rimini dell'Alma Mater Studiorum, in sinergia con gli Enti locali, il mondo delle imprese e delle professioni, con la regia preziosa dell'ente di sostegno Uni.Rimini”
"Il nuovo incremento delle immatricolazioni - sottolinea il Presidente del Campus di Rimini Sergio Brasini - conferma la tendenza positiva in atto ormai da numerosi anni e costituisce il consolidamento dell'importante risultato ottenuto lo scorso anno (+10,5%). E' interessante sottolineare come le Lauree magistrali e a ciclo unico facciano registrare un aumento superiore al corrispondente dato medio a livello di Ateneo. Di particolare rilievo è il successo della Laurea a ciclo unico internazionale in "Pharmacy" ad un solo anno dal suo debutto. Escludendo dal confronto la Laurea triennale in "Culture e pratiche della moda", per la quale per la prima volta è stato introdotto l'accesso a numero programmato che ha determinato una contrazione significativa delle iscrizioni, l'incremento percentuale del nostro Campus si allinea a quello dell'Ateneo nel suo complesso. Questi risultati, ottenuti peraltro in un anno difficile sotto diversi punti di vista, confermano una volta di più l'efficacia delle numerose iniziative di orientamento in ingresso attuate dal Campus, grazie all'impegno proficuo di docenti e personale amministrativo e alla collaborazione costante di Uni.Rimini. E sono anche una testimonianza della consolidata attrattività dei 18 Corsi di Studio attivati dai Dipartimenti che operano nella sede di Rimini, soprattutto per quanto riguarda la vocazione internazionale dei percorsi formativi e la loro forte rispondenza alle esigenze e alle specializzazioni produttive del territorio."
“Sviluppare attorno all’Università a Rimini - è il commento di Simone Badioli, presidente di Uni.Rimini – le condizioni migliori affinché il campus riminese sia sempre più uno dei fattori decisivi per alimentare e far crescere il nostro sistema economico e sociale. Il rapporto con le aziende, certamente, ma anche lo sviluppo della ricerca e il sostegno agli studenti. Proprio in questa direzione vanno le quaranta borse di studio che Uni.Rimini ha deciso di finanziare a sostegno delle matricole che si iscrivono nel campus riminese per l’anno accademico 2020/2021. Un segnale di fiducia e speranza, in un anno così difficile e complicato per le conseguenze dell’emergenza sanitaria, a dimostrazione della centralità della presenza dell’ateneo per lo sviluppo di tutto il nostro territorio”.
12 dicembre
Il bollettino | Festa per Bastianini | Il bagnino nel presepe
Aggiornamento coronavirus: 213 positivi
(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 144.755 casi di positività, 1.940 in più rispetto a ieri, su un totale di 11.137 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 17,4%.
Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 1001 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 355 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 445 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.
L’età media dei nuovi positivi di oggi è 46,7 anni.
Sui 1001 asintomatici, 436 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 83 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 27 con gli screening sierologici, 13 tramite i test pre-ricovero. Per 442 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.
La situazione dei contagi nelle province vede Modena con 429 nuovi casi, Bologna (418), Rimini (213), Ravenna (197), Reggio Emilia (176), Ferrara (108), Piacenza (101), Parma (92). Poi l’Imolese (91), Forlì (62) e Cesena (53).
Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 11.137 tamponi, per un totale di 2.323.522. A questi si aggiungono anche 1.164 testsierologici e 1.798 tamponi rapidi effettuati da ieri.
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 1.106 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 73.421.
Il numero dei casi attivi, cioè i malati effettivi, è di 64.762 (+791 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 61.723 (+787), il 95,3% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 43 nuovi decessi: 4 in provincia di Piacenza (3 uomini di 73,65,76 anni e una donna di 89); una donna in quella di Parma, di 92 anni; 3 in quella di Reggio Emilia (2 uomini di 70 e 71 anni e una donna di 92); 7 in quella di Modena (4 uomini di 45,62,93,85 anni e 3 donne di 65,85, 93 anni); 20 in quella di Bologna (11 uomini di 90, 78, 72, 75, 85, 71, 67, 77, 65, 91, 83 anni e 9 donne di 80, 84, 91, 77, 76, 82, 92, 96, 94 anni). Nel ferrarese ci sono stati 2 decessi (un uomo di 66 anni e una donna di 79); 4 in provincia di Ravenna (tutte donne di 89, 86, 91, 96 anni) e un uomo a Cesena di 84 anni. Un decesso, infine, un uomo di 65 anni, che era residente fuori regione.
In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 6.572.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 220 (-2 rispetto a ieri), 2.819 quelli negli altri reparti Covid (+6).
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 13 a Piacenza (-2 rispetto a ieri), 15 a Parma (-1), 30 a Reggio Emilia (+4), 42 a Modena (+1), 57 a Bologna (-1), 6 a Imola (-1), 17 a Ferrara (invariato rispetto a ieri),13 a Ravenna (invariato), 5 a Forlì (invariato), 2 a Cesena (-1) e 20 a Rimini (-1).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 13.773 a Piacenza (+101 rispetto a ieri, di cui 55 sintomatici), 11.658 a Parma (+92, di cui 61 sintomatici), 20.328 a Reggio Emilia (+176, di cui 76 sintomatici), 26.569 Modena (+429, di cui 195 sintomatici), 28.457 a Bologna (+418, di cui 198 sintomatici), 4.466 casi a Imola (+91, di cui 42 sintomatici), 7.327 a Ferrara (+108, di cui 19 sintomatici), 10.167 a Ravenna (+197, di cui 107 sintomatici), 5.083 a Forlì (+62, di cui 42 sintomatici), 4.702 a Cesena (+53, di cui 36 sintomatici) e 12.225 a Rimini (+213, di cui 108 sintomatici).
Aggiornamento coronavirus: 86 positivi, 7 decessi
(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 141.010 casi di positività, 1.211 in più rispetto a ieri, su un totale di 17.459 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti scende al 6,9%, dal 8,2% di ieri.
Prosegue la discesa dell’indice Rt regionale, che misura la trasmissibilità del contagio: il nuovo dato settimanale è di 0,81, rispetto allo 0,99 della scorsa settimana.
Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 695 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 206 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 407 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.
L’età media dei nuovi positivi di oggi è 45,7 anni.
Sui 695 asintomatici, 333 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 61 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 8 con gli screening sierologici, 9 tramite i test pre-ricovero. Per 284 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.
La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 361 nuovi casi, Reggio Emilia (198), Modena (112), Ferrara (101), Piacenza (92), Ravenna (88), Rimini (86), Parma (77), nell’ l’imolese 61 e a seguire Cesena (23) e Forlì (12).
Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 17.459 tamponi, per un totale di 2.294.410. A questi si aggiungono anche 1.640 test sierologici e 2.030 tamponi rapidi effettuati da ieri.
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 1.811 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 70.508.
Continua a diminuire il numero dei casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 64.055 (-661 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 61.012 (-630), il 95,2% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 61nuovi decessi: 4 in provincia di Piacenza (due uomini di 89 e 75 anni e due donne di 85 e 89); 2 in quella di Parma (due donne di 78 e 85 anni); 5 in quella di Reggio Emilia (tutti uomini di 62,83,85,90,70 anni); 9 in quella di Modena (5 uomini di 72,77,60,69,92 anni e 4 donne di 97,62,92,66 anni); in provincia di Bologna sono 13 (di cui 5 uomini di 86,78,63,86,96 anni e 8 donne di 82,94,79,94,82,94,83). Nel Ferrarese ci sono stati 7 decessi (di cui 4 uomini di 93,90,88,79 e 3 donne di 93,77,85 anni); 12 in provincia Ravenna (di cui 3 uomini di 96,87,92 anni e 9 donne di 85,89,95,93,92,79,85, 86,70 anni); 2 a Forlì (un uomo di 77 anni e una donna di 80); mentre in provincia di Rimini sono 7 (due uomini di 69,70 anni e 5 donne di 96,85,93,78,69)./CL
In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 6.447.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 231 (+2 rispetto a ieri), 2.812 quelli negli altri reparti Covid (-33).
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 16 a Piacenza (+3 rispetto a ieri), 17 a Parma (-1), 26 a Reggio Emilia (-1), 51 a Modena (-2), 56 a Bologna (+5), 8 a Imola (numero invariato rispetto a ieri), 18 a Ferrara (invariato),14 a Ravenna (invariato), 4 a Forlì (-1), 2 a Cesena (invariato) e 19 a Rimini (-1).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 13.553 a Piacenza (+92 rispetto a ieri, di cui 34 sintomatici), 11.467 a Parma (+77, di cui 47 sintomatici), 19.998 a Reggio Emilia (+198, di cui 57 sintomatici), 25.750 Modena (+112, di cui 47 sintomatici), 27.631 a Bologna (+361, di cui 157 sintomatici), 4.305 casi a Imola (+61, di cui 23 sintomatici), 7.116 a Ferrara (+101, di cui 33 sintomatici), 9.790 a Ravenna (+88, di cui 62 sintomatici), 4.976 a Forlì (+12, di cui 8 sintomatici), 4.575 a Cesena (+23, di cui 12 sintomatici) e 11.849 a Rimini (+86, di cui 36 sintomatici)
Statale 16: nuova rotonda all'incrocio con via Verenin
(Rimini) Il Consiglio Comunale ha approvato con 25 voti favorevoli, sei astenuti e nessun voto contrario, il progetto per la realizzazione della nuova rotatoria tra via Grazia Verenin e la Statale 16, nel quadrante nord della città. L'opera, che rientra nel Piano Operativo Fondo Sviluppo e Coesione (FSC), ha un peso strategico importante per la viabilità della zona di Rimini Nord, essendo via Verenin l'unica arteria di collegamento al mare che sovrappassa la rete ferroviaria Rimini-Ravenna. Il progetto, oltre alla realizzazione della rotatoria, prevede la riorganizzazione della viabilità di accesso alla zona abitata a monte della SS16 e la creazione di un sottopasso ciclopedonale per migliorare i collegamenti mare-monte.
Un talk in diretta dal teatro Galli per festeggiare Enea Bastianini
(Rimini) Rimini festeggia Enea Bastianini, il neocampione del mondo riminese che, laureatosi nell'ultima prova mondiale di Portimao in Portogallo, ha portato a casa il titolo prestigioso di Campione del Mondo di Moto2. Lo farà con un talk show, in diretta sulle pagine social del Comune di Rimini e dell' Enea Bastianini Fan Club, che dal palco del teatro Amintore Galli ripercorrerà le tappe di un anno eccezionale e quelle di una straordinaria carriera coronata dal raggiungimento del titolo. Un successo di un grande atleta ma anche emblema di un territorio, che non a caso prende il nome di Terra dei Motori, che ha saputo essere vicino e far crescere questi ragazzi, una generazione di fenomeni che dalle miniserie prima, alle Moto3 e Moto2 poi, si appresta a diventare protagonista nella MotoGP del futuro.
A ripercorrere il racconto di un anno complesso sul palco del teatro Galli, dove campeggerà anche il blu della Kalex motorizzata Triumph preparata dal team Italtrans che lo ha accompagnato nelle sue imprese, oltre allo stesso Enea ci saranno il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, il giornalista di Sky Paolo Beltramo, i piloti Michele Pirro, Tatsuki Suzuki, Alex De Angelis, mentre è previsto da remoto l'intervento del commentatore Rosario Triolo di Sky. Coordinerà il momento, che andrà in diretta dal Galli verso le ore 13 di domenica 13 dicembre sulle pagine social www.facebook.com/comunedirimini e www.facebook.com/eneabastianinifanclub, Spiridione Ripaldi, vicepresidente dell'Enea Bastianini Fan Club.