(Rimini) A Rimini la Asl calcola 3.743 adolescenti e bambini irregolari rispetto al ciclo di vaccinazioni previste daòla legge entro il diciassettesimo anno di età. Di questi, 692 sono di sei o meno anni. Pari a 503 le prime sanzioni disposte dalla Asl. 
Nei mesi scorsi, spiegano dalla Asl Romagna, come previsto dal Decreto Lorenzin sull'obbligo vaccinale, le scuole hanno trasmesso ai Servizi vaccinali dell’Azienda sanitaria l'elenco dei propri iscritti ed entro il 10 giugno i servizi vaccinali, completata la consultazione dell'anagrafe vaccinale, hanno trasmesso alle scuole l'elenco dei bambini e adolescenti che non risultavano in regola rispetto a tutte le vaccinazioni previste dalla normativa (il tutto con modalità a norma delle legge sulla privacy). Per i minori segnalati come irregolari le scuole stanno provvedendo a richiedere ai genitori eventuale documentazione attestante la regolarizzazione.

La normativa contempla, ricordano dalla Asl, l'irrogazione di sanzioni amministrative alle famiglie con figli in fascia d'età 0 – 17 anni che non si sottopongono alle vaccinazioni previste. L'Azienda ha quindi avviato il rigoroso monitoraggio di tutte le singole posizioni irregolari per verificare che tutte le procedure di comunicazione e informazione alle famiglie previste dalla norma siano state effettuate dai servizi vaccinali e, laddove sia verificato che le famiglie hanno ricevuto tutti gli inviti previsti senza ottemperare all'obbligo vaccinale, sta irrogando le sanzioni.
Si tratta dell'ultimo passaggio del complesso percorso di recupero degli inadempienti all'obbligo vaccinale avviato nel 2017 dopo l'approvazione della relativa legge, di cui si riportano i passaggi fondamentali.

Alle famiglie dei minori che, dal riscontro con l'anagrafe vaccinale, risultavano non in regola con il nuovo obbligo vaccinale, è stato inviato, dai Servizi Vaccinali territoriali dell'Ausl, un primo invito alla regolarizzazione, con appuntamento per la vaccinazione. Successivamente, alle famiglie che non hanno aderito a questo primo invito, è stata inviata una lettera raccomandata con ricevuta di ritorno con invito ad un colloquio informativo e relativo appuntamento per le vaccinazioni; in seguito, per venire comunque incontro ai genitori non ancora adempienti rispetto all'obbligo di vaccinare i propri figli, i servizi vaccinali di tutti gli ambiti hanno attivato delle giornate in "libero accesso" riservate alla regolarizzazione di tutti i minori ancora non in regola.
Il percorso ha dato frutti e, durante questi anni sono numerosi i bambini e adolescenti che hanno scelto di regolarizzare la loro posizione vaccinale tanto che la copertura vaccinale calcolata dalla regione a dicembre 2018 è cresciuta in maniera significativa rispetto agli anni precedenti.

Al momento dello scambio degli elenchi con le scuole sono stati segnalati come irregolari 7.335 giovani (di cui 1.383 di età 0-6 anni) così suddivisi: Cesena 1.352 (di cui 236 di età 0-6 anni) Forli 1.016 (di cui 187 di età 0-6 anni) Ravenna 1.224 (di cui 208 di età 0-6 anni) Rimini 3.743 (di cui 692 di età 0-6 anni).
Anche nelle ultime settimane si è registrato un significativo afflusso spontaneo di bambini per la regolarizzazione tanto che quasi il 6 per cento dei minori segnalati alle scuole come irregolari si è regolarizzato ed un ulteriore 7,5 per cento ha avviato i cicli vaccinali mancanti.

Per contro, per le restanti famiglie la normativa prevede, a questo punto, l'attivazione dell'iter di irrogazione delle previste sanzioni. Iter che si è già concluso per più di mille famiglie per le quali è stata verificata in maniera rigorosa la mancata ottemperanza all'obbligo vaccinale nonostante gli inviti. Ad oggi sono stati contestate le prime 1.173 sanzioni amministrative (236 a Cesena, 261 a Forlì, 173 a Ravenna e 503 a Rimini).
Tali famiglie, hanno dunque ricevuto la notifica di verbali di accertata violazione dell'ammontare di 166 euro a cui vanno aggiunte le spese di notifica. Esiste comunque ancora la possibilità di annullare la sanzione qualora, entro 60 giorni dalla notifica della stessa, la famiglia provveda alla regolarizzazione o all'avvio dei cicli vaccinali mancanti. I servizi vaccinali proseguiranno questa attività fino al suo completamento che è previsto entro la fine di agosto.

(Rimini) E’ morto ieri sera don Mauro Evangelisti. Parroco per sedici anni nella parrocchia di Miramare (dove nel 1990 era succeduto a don Italo Urbinati), don Mauro aveva dovuto rinunciare all'incarico pastorale nel 2003, per motivi di salute. Nato a Rimini il 24 novembre 1955, don Mauro era stato ordinato sacerdote l'11 maggio 1980 per imposizione delle mani del vescovo Giovanni Locatelli. Da anni, affetto da Sla, dal 2008 era amorevolmente accudito dalla Piccola Famiglia dell'Assunta (la Comunità di Montetauro). Grande la sua testimonianza di fede fino all'ultimo. Il vescovo di Rimini monsignor Francesco Lambiasi aveva più volte richiamato l'attenzione sul "sorriso e la serenità" con cui don Mauro affrontava la disabilità pressoché totale. "Don Mauro ci dice che la «povertà» rappresentata dal dolore fisico può farsi dono e diventare testimonianza di fede e di amore". Negli ultimi anni si esprimeva solo con ausilio di strumentazioni e cenno degli occhi, ma era sempre sorridente e faceva lui coraggio e dava prova di amore per la vita, pronto – come san Paolo – "sempre a rendere ragione della speranza che è in voi". Il funerale di don Mauro sarà celebrato domani (mercoledì 17 luglio) alle ore 16 in Basilica Cattedrale. Questa sera veglia di preghiera alle ore 21 a Montetauro. La chiesa resterà poi resterà poi aperta per tutta la notte. Anche la comunità di Miramare, guidata da don Mauro per tanti anni e fecondata dal suo servizio, vuole stringersi in preghiera: questa sera alle 20,30 una veglia di preghiera e alle 21 la Santa Messa. Don Mauro ha lasciato un Testamento Spirituale e disposizioni terrene. La Diocesi di Rimini invita chiunque volesse condividere testimonianze e riflessioni personali sulla figura di don Mauro, a comunicarle al Vescovo all'indirizzo email della sua segreteria: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. al fine di poterle raccogliere.
 
Martedì, 16 Luglio 2019 14:56

Bper, rapina a mano armata

(Rimini) Rapina a mano armata oggi alle 13 circa ai danni della filiale riminese della Bper di via Flaminia. Ad entrare in azione un ladro in solitaria con il viso nascosto da una calza di nylon. Il ladro è riuscito ad entrare nella filiale eludendo i sistemi di sicurezza, con un taglierino addosso che ha estratto al momento opportuno. Ha minacciato il cassiere costringendolo a consegnargli i contanti disponibili (il cui ammontare si sta calcolando in queste ore). Poi è fuggito via ed è scattato l'allarme alla polizia di Stato. Gli inquirenti sperano di riuscire ad identificare il malvivente grazie alle testimonianze dei presenti e alle immagini delle telecamere a circuito chiuso: l’uomo infatti non aveva la calza sul viso entrando, la ha indossata solo dopo.

Martedì, 16 Luglio 2019 14:45

Vincono 100mila euro ma non li ritirano

(Rimini)Hanno vinto 100mila euro al SuperEnalotto, ma non sono andati a ritirare la vincita: se non lo faranno entro venerdì, la perderanno. Due ricevitorie in Romagna, una a San Leo (Rimini) e una a Mercato Saraceno (Forlì-Cesena) sono alla ricerca dei due fortunati smemorati. Come riporta il Resto del Carlino, i due hanno i biglietti vincenti dell’iniziativa di SuperEnalotto ‘Superstar Pasqua 100×100’, con, appunto, 100 premi da 100mila euro. La Sisal ha fissato nel 19 luglio il termine per incassare la vincita. Il sindaco di San Leo, Leonardo Bindi, ha lanciato una proposta: “Perché non cambiare il regolamento e fare in modo che le mancate vincite vengano reinvestite nel settore sociale direttamente sul territorio da dove provengono i biglietti vincenti?” (Ansa).

(Rimini) Sono on line sul sito web del Comune di Rimini le linee guida aggiornate dell'ufficio sismica del Comune di Rimini, la struttura che si occupa della gestione delle pratiche sismiche (denuncia lavori, fine lavori, collaudi, ecc) e del rilascio dell'autorizzazione sismica per l'avvio e la realizzazione di tutti i lavori di nuova costruzione, di recupero del patrimonio edilizio esistente e di sopraelevazione, relativi ad edifici privati e pubblici, ad opere pubbliche o di pubblica utilità e altre costruzioni. Le linee guida sono state aggiornate in seguito all'introduzione del decreto "Sblocca cantieri" che modifica le procedura di richiesta di autorizzazione. A tal proposito sono introdotti controlli a campione: il primo martedì di ogni mese sarà estratto un campione pari al 20% delle pratiche presentate in deposito nel mese precedente, che ai sensi della legge regionale saranno sottoposte a verifica dell'osservanza delle norme tecniche per le costruzioni vigenti. Il primo sorteggio sarà eseguito ad agosto 2019 e comprenderà tutte le pratiche a deposito presentate o trasformate fino al luglio.
L'ufficio è in via Rosaspina n. 21, al quarto piano, sotto la direzione del Settore Facility Management; gli istruttori tecnici direttivi ed il personale amministrativo ricevono il pubblico martedì dalle 9 alle 13 senza appuntamento; giovedì dalle 15 alle 17 su appuntamento. Gli appuntamenti saranno preventivamente concordati telefonicamente con gli istruttori tecnici direttivi e con il personale amministrativo (tutti i giorni escluso il martedì dalle 12 alle 13), ai seguenti numeri telefonici 0541/793819-20-21-22-29.
 
(Rimini) Un milione di euro per confermare il via agli interventi compresi nel bando delle periferie per il lungomare nord, 600mila euro per dare consistenza a 'Città diffusa', il nuovo, corposo programma di interventi sull'area a monte della Statale 16 messo a punto per accrescere la vivibilità, la sicurezza e i collegamenti dell'intero territori e 700mila per ulteriori interventi di manutenzione straordinaria delle strade. Sono alcuni degli elementi che emergono dalla variazione di bilancio discussa questa mattina in V Commissione consigliare nell'ambito dell'illustrazione da parte dell'assessore al Bilancio Gian Luca Brasini e del Responsabile Risorse Finanziarie William Casanova della situazione relativa agli equilibri di bilancio del Comune, come previsto dal Testo Unico degli Enti Locali che prevede che entro il 31 luglio di si attui la verifica generale di tutte le voci di entrata e di uscita. La proposta di delibera sugli equilibri discussa questa mattina in Commissione contiene sia le variazioni in parte corrente, sia le variazioni sul fronte degli investimenti e interessano in particolare due importanti programmi di opere diistribuite sull'intero territorio cittadino.
 
La manovra infatti comprende una prima tranche di risorse da destinare agli oltre cinquanta interventi compresi nel piano della città diffusa, opere interamente a carico del bilancio comunale verranno eseguiti nell'arco di 15 mesi lungo l'intera fascia territoriale a monte della linea della Statale 16 'Adriatica', da Santa Giustina a Corpolò. Il capitolo investimenti della manovra prevede anche 700mila euro per la manutenzione delle strade, 480mila euro per la manutenzione degli edifici comunali e 320mila euro per la riqualificazione dell'area stazione. "Inoltre, facendo ancora una volta le veci di altri livelli istituzionali e a seguito del decreto "Sblocca Cantieri" che ha precisato ciò che doveva essere chiaro fin da subito, ovvero il finanziamento dello Stato del Bando Periferie, iscriveremo interamente a finanziamento statale il primo stralcio del Bando Periferie – spiega l'assessore al Bilancio Gian Luca Brasini – Una somma che avevamo deciso di anticipare a fronte delle incertezze da parte del Governo e per non perdere tempo rispetto ad un'opera che l'Amministrazione considera strategica. Partiamo con i lavori sul lungomare nord e oggi con la manovra andiamo a reinserire il milione di euro di contributo ministeriale in parte corrente".  Tra le maggiori spese di parte corrente per il 2019, 235mila euro saranno destinati al sostegno handicap e circa 56mila euro per la quota consortile di UniRimini, "anche qui- continua Brasini- accollandoci responsabilmente oneri superiori per un bene strategico della nostra comunità, che sarebbero toccati ad altri". "Se nella manovra approvata lo scorso maggio abbiamo investisto sulla riqualificazione degli edifici scolastici, anticipando al 2019 importanti realizzazioni e adeguamenti, con questa ultima operazione andiamo ad accendere gli investimenti sulla città diffusa: piazze, verde, impiantistica sportiva, videosorveglianza, edilizia cimiteriale, che abbracciano l'intero territorio da nord a sud e che vanno ad integrarsi e completare gli interventi di riqualificazione del centro storico e dei lungomari".  
 

(Rimini) Si è conclusa domenica 14 luglio 2019 con un grande successo di pubblico la 49esima edizione di Santarcangelo Festival, diretto da Eva Neklyaeva e Lisa Gilardino, al loro terzo e ultimo anno di mandato artistico. Un'edizione Slow & Gentle in cui più di 24.000 persone sono confluite a Santarcangelo da tutta Europa, per sperimentare nuove modalità di visione e sguardi profondi sul presente, grazie a proposte e formati inediti, che hanno incrociato i più diversi linguaggi della scena contemporanea internazionale. Un'edizione che in molte delle repliche previste nei 10 giorni di programmazione ha fatto registrare il tutto esaurito, coinvolgendo circa 12.000 persone negli appuntamenti a ingresso libero e in quelli con biglietto, tra proposte performative, concerti, cinema all'aperto, dj set, mercato vintage, incontri, talk e altre attività collaterali.
I numeri. Ecco i numeri che raccontano la vitalità di una manifestazione che si avvia a festeggiare i suoi 50 anni, un tassello cruciale della storia dello spettacolo dal vivo in Italia e nel mondo. Sono state più di 24.000 le presenze nei 10 giorni di programmazione; 12.203 i biglietti venduti, confermando l'incremento registrato già nel 2018; almeno 12.000 spettatori agli eventi gratuiti; 251 gli appuntamenti, di cui 140 a pagamento e 111 gratuiti; 44 compagnie invitate, di cui 34 italiane e 10 straniere, per 152 repliche; 43 spettacoli di cui 9 coproduzioni, 10 concerti e 10 proiezioni di film, 10 dj-set a Imbosco, 2 laboratori, 5 incontri, 5 bagni di suono tutti a ingresso gratuito. Tra le attività speciali 21 artigiani del corpo coinvolti e il progetto di sostenibilità ambientale Presente Sostenibile; inoltre, un ristorante attivo ogni sera (Centro Festival), una mostra, 3 installazioni, 4 giorni di mercatino vintage in centro (Garage Sale), un campeggio, appuntamenti di trekking e Qi Gong. Numerosi gli operatori culturali presenti: 158 in totale, dei quali 68 italiani e 90 stranieri. Più di 90 i giornalisti accreditati, tra stampa nazionale e internazionale. Santarcangelo Festival è realizzato da uno staff di 141 persone, tra i quali hanno offerto il proprio prezioso contributo 30 stagiste e stagisti, 25 volontarie e volontari.
Significativo anche l'importante riconoscimento ottenuto dal Mibac, che dopo aver inserito nel 2018 la manifestazione nel primo cluster del Fondo Unico per lo Spettacolo dal Vivo, settore Festival Multidisciplinari, quest'anno ha stanziato un aumento di contributo del 10% per la manifestazione.

Tre anni con Neklyaeva. La 49esima edizione di Santarcangelo Festival segna la terza tappa del percorso artistico tracciato da Eva Neklyaeva e Lisa Gilardino: un traguardo importante per il Festival e per chi lo ha diretto con passione e impegno in questi tre anni, che permette di individuare alcuni cruciali obiettivi raggiunti. La conclusione del triennio infatti offre l'opportunità di tracciare un bilancio artistico, oltre che economico, che evidenzia il valore e premia l'efficacia di un lungo e intenso dialogo che le due curatrici hanno instaurato con cittadine e cittadini, artiste, artisti e professionisti del settore provenienti da tutto il mondo. Una scelta di co-autorialità radicale e inedita, che fin dall'inizio ha ulteriormente allargato il proprio raggio d'azione, affidando ad altri artisti e professionisti alcune parti della programmazione.
Questi tre anni di confronto hanno contribuito a disegnare alcuni nuovi orizzonti nel paesaggio artistico e sociale intorno al Festival, prendendo posizione e generando un dibattito a volte acceso, che ha sollecitato nel triennio la società civile e l'ha portata a confrontarsi su alcune tematiche importanti, come la difesa della libertà artistica.

Il pubblico cresce. A confermare il positivo trend degli ultimi tre anni, in termini di gradimento e partecipazione, è la ricerca svolta dall'Osservatorio sui pubblici dello spettacolo dal vivo a cura del Dipartimento di Scienze della Comunicazione, Studi Umanistici e Internazionali (DISCUI) dell'Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, che tramite 823 questionari tra il 2017 e il 2018, oltre ad interviste e focus group con giovani del territorio coinvolti nei progetti partecipativi dell'edizione 2018 (volontari, Wash Up, Let's Revolution), ha raccolto informazioni preziose sul pubblico del Festival.
Da questa indagine sono emersi alcuni significativi aspetti della composizione del pubblico di questo triennio. In particolare si registra un aumento nella presenza di giovani under 35, quasi la metà dell'intero pubblico. Inoltre sono più numerosi sia gli spettatori locali che quelli internazionali, a conferma della doppia anima della manifestazione, fortemente radicata sul territorio ma anche molto attraente per gli spettatori stranieri. Sancisce questa doppia vocazione anche la partecipazione a importanti progetti europei, come il recente Create to Connect → Create to Impact.

La musica. Aumenta negli ultimi 3 anni anche il gradimento per il Festival, la cui atmosfera è sempre più apprezzata, e cresce il coinvolgimento diretto della città. I tanti sold out delle tre edizioni confermano la presenza di un pubblico fedele ed entusiasta. A tale successo ha contribuito l'importante traino di una innovativa programmazione musicale, sempre a ingresso libero, a cura di Stefania Pedretti e Francesca Morello, che ha attirato un pubblico variegato e nuovo. Affollati dunque gli spettacoli e i concerti, così come le nottate di Imbosco, nuovo spazio di condivisione al termine della programmazione di performing arts, che ha accolto migliaia di persone sotto l'affascinante tendone da circo immerso nel bosco a pochi passi dal centro del paese. Una proposta che si è dimostrata un collettore, un aggregatore di pubblici diversi, confermando l'opportunità di riuscire ad esaudire i molti desideri che convivono a Santarcangelo.

Il territorio. All'aumento del sostegno e della partecipazione delle comunità locali hanno certamente contribuito anche i numerosi progetti del Festival concepiti con e per il territorio. In primis quelli dedicati ai giovani e giovanissimi, come i laboratori curati da Teatro delle Albe (non-scuola) e Teatro Patalò (Let's Revolution) e la programmazione musicale/performativa co-curata con i ragazzi (Wash Up) durante l'anno: attività continuative che hanno visto i giovani diventare attivatori della propria comunità di riferimento, rinforzando il legame con il Festival e con la città, contribuendo a rinsaldare un senso di appartenenza e di impegno civico-culturale. Numerosi e significativi anche i progetti che hanno dato origine a creazioni artistiche originali presentate nelle tre edizioni del Festival: in questa edizione ad esempio Sparks di Francesca Grilli, protagonisti alcuni bambini del territorio, o Lighter than Woman di Kristina Norman, dedicata alla comunità locale delle badanti; da ricordare nelle edizioni precedenti Arrete sur image di Panagiota Kallimani e Multitud di Tamara Cubas, con in scena quasi 50 cittadine e cittadini di tutte le età nel 2018, o HM house music Santarcangelo di Strasse del 2017. Quest'anno gli abitanti di Santarcangelo sono stati coinvolti non solo in performance e workshop ma sono stati anche i protagonisti di una serie di talk a cura di Eva Geatti dal titolo Conferenze Santarcangioline.

Le produzioni. Il coinvolgimento della comunità locale che ha dato origine a opere ideate e create per il Festival fa emergere un altro importante aspetto dell'attività: la produzione. Sono stati numerosi i progetti di lunga/media durata, nati sul territorio, vere e proprie commissioni artistiche, di cui il Festival è stato non solo co-produttore ma anche attivatore. Creazioni nate da scambi e dialoghi costanti tra gli artisti, le artiste e la direzione, che hanno seguito percorsi aperti e condivisi, arrivando ad incidere sul paesaggio circostante. Delle 9 coproduzioni presentante nella 49esima edizione, 3 sono il risultato di una commissione diretta del Festival che ha aggregato intorno ai progetti una rete internazionale di partners: Lighter Than Woman, Sparks e Save the Last Dance for Me di Alessandro Sciarroni, dedicato al recupero di una danza tradizionale locale, la polka chinata. Tra le altre da citare anche il progetto KISS, nato da un desiderio di Ilenia Caleo e Silvia Calderoni, che le ha viste coinvolgere 21 giovani performer in un percorso di ricerca artistica e politica.

Festival internazionale. Significativa anche la ridefinizione del profilo artistico di Santarcangelo Festival 2017/2019, che raccogliendo l'eredità di una storia ormai cinquantennale, fatta di innovazione e ricerca, ha presentato al pubblico artiste e artisti stranieri emergenti, in alcuni casi non ancora conosciuti al grande pubblico e in altri internazionalmente affermati ma non inclusi nelle programmazioni italiane. Una piattaforma di scoperta dunque, grazia alla quale entrare in contatto con la nuova scena internazionale: dalle indagini dell'Università di Urbino infatti cresce la percentuale di chi dichiara di frequentare il Festival alla ricerca di novità dall'estero. A confermare questi dati è anche la presenza in ognuna delle ultime tre edizione di quasi 160 programmatori di spettacolo dal vivo e di arti visive provenienti da tutto il mondo, di cui 90 stranieri e quasi 70 italiani. La grande partecipazione al Festival dei professionisti del settore, includendo anche i più di 90 giornalisti e studiosi presenti ogni anno, è cruciale per alimentare e sostenere un altro importante ruolo giocato dal Festival nel sistema dello spettacolo dal vivo: il sostegno alla scena italiana, sia emergente che affermata, e alla sua internazionalizzazione.

Festival social. Su impulso delle nuove linee di programmazione del Festival, il settore comunicazione ha assunto nel triennio una nuova conformazione, strutturando e articolando le proprie attività in modo continuativo ma soprattutto ricoprendo un importante ruolo di traduzione, accompagnando il pubblico attraverso proposte artisticamente molto radicali, grazie a un linguaggio, visivo o verbale, semplice e immediato, capace di portare il più vicino possibile agli occhi e al cuore degli spettatori le proposte del Festival. L'impatto mediatico del Festival emerge anche online: la pagina Facebook di Santarcangelo Festival sorpassa i 29.000 like da Europa, Sudamerica, Stati Uniti, Asia e Australia, con un incremento del 110% nell'ultimo mese, con una copertura di 312,080 persone raggiunte e per 66,650 interazioni con i post nell'ultimo mese. Oltre 11.000 i follower del Festival su Instagram.

Martedì, 16 Luglio 2019 08:09

16 luglio

La plastica non si stoppa | Nonna stalker | Da Miami a Rimini

(Rimini) Nel corso del 2018 l’Istituto Oncologico Romagnolo ha investito nella causa della lotta contro il cancro qualcosa come 2,5milioni di euro: 1.231.410 euro in ricerca scientifica e apparecchiature oncologiche; 1.091.105 euro in assistenza, servizi e cure palliative; 180.835 euro in programmi di prevenzione e materiale informativo. In totale, dal 1979, gli investimenti effettuati sul territorio salgono così a 72.035.371 euro: un impegno considerevole che spiega in gran parte come la Romagna, in questi quarant’anni, sia passata dall’essere una delle regioni più colpite dal problema cancro ad eccellenza per dati di sopravvivenza di livello nazionale ed europeo.
Andando maggiormente nello specifico della ricerca scientifica, si può notare come lo Ior abbia contribuito nel corso del 2018 a 8 importanti sperimentazioni condotte presso l’IRST IRCCS di Meldola, per un totale di 214.000 euro investiti. Da questo punto di vista i traguardi tagliati nel corso dell’anno passato, grazie anche a tali donazioni, sono davvero notevoli: dall’inaugurazione del laboratorio di Bioscienze alla creazione della Fondazione Bioteca di Popolazione, fino alla posa della prima pietra del Centralized Compounding Centre, sito produttivo per l’allestimento di farmaci onco-ematologici e terapie radiometaboliche cui ha preso parte anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Importante anche la voce relativa ai professionisti della cura e della prevenzione sostenuti: 33 tra biologi, psicologi, ricercatori e infermieri in servizio negli Hospice e in tutte le oncologie del territorio.
 
A queste ultime sono state consegnate anche varie apparecchiature destinate ad alzare ulteriormente il livello di qualità della presa in carico dei pazienti in Romagna. Esempi eclatanti sono l’ecotomografo “Aplio 500” a favore della Breast Unit dell’Ospedale “Infermi” di Rimini, in grado di individuare lesioni di pochi millimetri ed asintomatiche in modo non solo da aumentare le probabilità di guarigione ma anche rendere il percorso di cura della paziente con tumore al seno il meno demolitivo possibile; la colonna laparoscopica “Visera 4K” donata all’equipe di Chirurgia dell’Ospedale “degli Infermi” di Faenza, strumentazione che permetterà sempre più interventi non invasivi per la cura delle neoplasie del colon-retto, a tutto beneficio della qualità di vita del malato; e l’ecografo “Edge II”, consegnato all’Ospedale “Bufalini” di Cesena per l’esecuzione di tecniche antalgiche che consentiranno alla persona di non avvertire dolore prima e dopo l’operazione.
Ma come tradizione sono forse i numeri dell’assistenza gratuita ai pazienti oncologici romagnoli quelli che meglio raccontano la mission dello IOR. 113 donne aiutate tramite i laboratori di make-up messi a disposizione grazie alla collaborazione con “La Forza e il Sorriso Onlus”; 451 pazienti sostenute tramite il Progetto Margherita, con cui vengono fornite parrucche di pregevole fattura alle signore che affrontano l’effetto collaterale maggiormente temuto delle terapie cui si sottopongono, la caduta dei capelli; 32 pazienti seguiti direttamente al domicilio, per un totale di 638 accessi nelle case dei malati in supporto alle loro famiglie nelle fasi più delicate della neoplasia da parte di operatrici socio-sanitarie formate; 694 pazienti trasportati in 5.972 visite da casa ai luoghi di cura e ritorno grazie al servizio di accompagnamento, per un totale di oltre 240.000 km percorsi al fianco di chi non aveva la possibilità di recarsi presso gli ospedali per i trattamenti in autonomia. «Da un rapido calcolo si evince come ciascuno dei nostri volontari-autisti abbia guidato per circa 2.800 km nel corso del 2018 – spiega il prof. Dino Amadori, presidente IOR, nella prefazione del documento – praticamente la distanza da Forlì a Mosca. Quanti sorrisi regalati in quel tragitto? Quante angosce condivise coi pazienti? Quante belle notizie, e quante cattive? Quanti giorni buoni, e quanti brutti?». Nel 2018 sono nati, o sono stati ampliati, anche nuovi progetti legati all’assistenza del malato oncologico: servizi come la mindfulness, per migliorare l’offerta psicologica alle pazienti; la pet therapy, realizzata in collaborazione con la Dog Galaxy Centro Cinofilo presso l’Oncoematologia Pediatrica di Rimini; o Move Your Life, che coinvolge i malati in un percorso di attività fisica.
«La realtà dei dati è solitamente considerata fredda, oggettiva, distaccata – prosegue nel documento il prof. Amadori – ma se leggerete queste cifre conferendogli il loro giusto valore, vedrete come anche un documento di rendicontazione possa assumere un significato molto più profondo. La verità più inconfutabile è che tutti i pazienti della Romagna, tutti i loro cari che soffrono e combattono insieme a loro, hanno in sé la consapevolezza di poter contare sulla vicinanza e sull’aiuto dei nostri 769 splendidi volontari. È solo così che si crea un legame tanto saldo e duraturo: con la presenza continua e costante, specie nei momenti più difficili.»

(Rimini) Crédit Agricole destinerà a privati e imprese colpiti dall’ondata di maltempo di mercoledì 10 luglio un apposito plafond. “Mentre la conta dei danni è ancora in corso, la banca, particolarmente attiva nell’area, ha rinnovato il suo sostegno per favorire il pronto ripristino delle attività produttive della zona e in particolar modo quelle legate al turismo e all’agricoltura. Crédit Agricole Italia ha già messo a disposizione linee di credito finalizzate a fronteggiare i danni subiti fornendo la liquidità necessaria per affrontare l’emergenza: i finanziamenti potranno essere erogati fino ad un massimo di 200 mila euro per singolo beneficiario anche con finanziamenti chirografari della durata massima di 48 mesi con comode rate mensili. Il plafond attivato dall’istituto per l’emergenza è di 10 milioni di euro. Crédit Agricole Italia, anche con questa iniziativa dedicata, intende dare un altro deciso segnale di vicinanza e sostegno alle famiglie e alle imprese, supportandole concretamente nell’affrontare la contingenza generata da questi gravi eventi climatici”.

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