(Rimini) La cocaina resta la droga più usata, mentre l’eroina viene sempre più fumata e sempre meno assunta per via iniettiva. Questa la fotografia scattata dall’Osservatorio sulle tossicodipendenze di San Patrignano 2019, in linea con i dati dell’anno precedente. L’attuale indagine è relativa alle 429 persone con cui la comunità è entrata in contatto nel 2018, fra gli ingressi nella struttura di preaccoglienza di Botticella e nella comunità stessa.
La sostanza più utilizzata, come un anno fa, è la cocaina (88,5%), seguita a ruota dai cannabinoidi (84%). Decisamente staccata invece l’eroina (47%), seguita dall’ecstasy (34,5%), ketamina (26%), allucinogeni (20,9%) e anfetamine (17,7%). A sottolineare il minor uso di eroina anche il fatto che non è più la principale dipendenza primaria fra chi entra in comunità (intesa come la prima sostanza da cui la persona è dipendente) visto che si attesta al 43,6%, superata anche quest’anno dalla cocaina, pari al 47,8%. La cocaina viene per lo più inalata (97%), ma anche assunta per via iniettiva dal 25% delle persone. Anche per l’eroina sono tanti coloro che l’assumono per via inalatoria (87%), ma rimane comunque significativo l’uso per via iniettiva, pari al 61%. Se però si considera il totale delle 429 persone osservate, l’utilizzo della siringa è avvenuto solo per il 28,9%.
“La maggior parte di chi fa uso di eroina oggi, inizia per via inalatoria, per via nasale o più spesso fumandola – spiega Antonio Boschini, responsabile terapeutico della comunità –L’uso per via iniettiva può subentrare nel corso del tempo, a volte dopo anni. Anche se l’eroina non è più la dipendenza principale nella nostra casistica, resta comunque la sostanza che più facilmente provoca dipendenza. Infatti sono pochi quelli che la usano sporadicamente, chi la prova ne diventa quasi sempre dipendente. Inoltre, se si considerano le persone minorenni, in particolare le femmine, negli ultimi 2-3 anni stiamo osservando una tendenza ad una dipendenza da eroina molto precoce, per via iniettiva, e senza alcuna percezione dei rischi associati (overdose, HIV, epatite C, etc.)”.

Interessante inoltre notare come la cannabis sia la droga primaria per il 5,1% dei neoentrati, con 10 ragazzi che hanno utilizzato unicamente questa sostanza. Un dato più basso rispetto al 2018, ma comunque altissimo, la percentuale di poliassuntori, pari all’85% dei neo entrati. Fenomeno da non sottovalutare infine quello della dipendenza da alcol, pari al 35,9%.
“Oggi nove su dieci persone che arrivano da noi fanno un uso smodato di sostanze, senza fare troppe differenze fra una droga e l’altra – continua Boschini – L’unico fine è sballarsi, spesso alla ricerca di un divertimento che senza droghe sembra non poterci essere. Un fenomeno considerato sempre più “normale” e per questo sempre più spaventoso”.
Preoccupante il dato secondo cui l’età media del primo contatto con le sostanze stupefacenti resta di 15 anni (come nel 2018), che si abbassa a 14 anni quando si parla di cannabis per alzarsi a 18-19 quando si parla di cocaina ed eroina.

Analizzando i dati degli ingressi del 2018, a chiedere aiuto alla comunità sono state 74 ragazze (17,3%) e 355 ragazzi (82,7%), con un’età media complessiva di 30 anni (rispetto ai 28 del 2017) che si abbassa a 25 anni se si prendono in esame soltanto le ragazze. 20 gli ingressi dei minorenni (10 ragazze e 10 ragazzi, numero dettato dalla capacità dei due centri dedicati ai minorenni), ma i giovani continuano ad essere tanti, dato che sono 301 quelli che vanno dai 18 ai 35 anni (con i minorenni raggiungono il 74,8% del totale), mentre sono 108 quelli dai 36 in su (il più anziano un uomo di 55 anni). Di questi solo 26 le persone che hanno scelto San Patrignano per scontare una pena.
Le prime regioni di provenienza di questi ragazzi risultano essere come negli ultimi anni l’Emilia Romagna (54) e la Toscana (51), mentre sono più staccate tutte le altre: Lombardia (36), Campania e Lazio (32), Marche (30), Sardegna (22), Veneto (21), Sicilia (20), Puglia (19), Piemonte (16), Trentino Alto Adige e Liguria (15), Abruzzo (10), Calabria (4), Basilicata e Friuli Venezia Giulia (3). Un dato dettato principalmente dal lavoro svolto dalle associazioni legate a San Patrignano presenti sul territorio. Sono 17 invece gli stranieri che hanno fatto ingresso in comunità nel 2018, principalmente dai Paesi dell’Unione Europea (due da Gran Bretagna e da Romania, uno da Bulgaria, Croazia, Germania e Svizzera) e dall’Europa dell’Est (due dall’Ucraina, uno dall’Albania, Russia e Turchia). Un ragazzo è arrivato invece dal Marocco e tre da oltreoceano, uno dagli Stati Uniti d’America, uno dall’Ecuador e uno dal Brasile.
Un problema tossicodipendenza che colpisce indirettamente anche tanti bimbi, visto che dei 429 entrati, ben 80 (il 18,6%) hanno lasciato a casa almeno un figlio, con 123 figli totali. Se i padri sono 69 e le 11 madri, solo una di queste ha potuto intraprendere il percorso di recupero assieme al suo bambino. Non nuovo infine il problema di ragazzi con uno dei due genitori alle prese o con alle spalle una dipendenza, vale a dire il 14,4% del totale, inferiore a quella del 2018 (26%), ma comunque significativa. “Anche per questo riteniamo fondamentale proseguire con il nostro progetto di Parenting Program dedicato a tutti i ragazzi in percorso che sono genitori – conclude Boschini – Mentre i ragazzi ritrovano loro stessi, grazie a questo progetto intraprendono un percorso sulla genitorialità, imparando che cosa significa essere madre o padre e come relazionarsi al meglio con il proprio figlio. Un rapporto che deve essere costruito al meglio durante gli anni di comunità per far sì che il genitore sia pronto per quando tornerà a casa”.

 

Lunedì, 24 Giugno 2019 10:57

Non si ferma, indagato agente che sparò

(Rimini) Un poliziotto della Stradale di Rimini è indagato per accensioni ed esplosioni pericolose dopo che, il primo giugno, ha sparato quattro colpi di pistola contro una vettura condotta da un 28enne che non si era fermato all'alt, in via Tonale. Lo riportano i quotidiani locali.
    A quanto si apprende non è per ora stato aperto un procedimento disciplinare e nella valutazione potrebbe aver inciso lo stato di servizio del poliziotto encomiato nel 2012 per il salvataggio di una famiglia da un appartamento in fiamme.
    Gli inquirenti valuteranno, con eventuali testimonianze, la dinamica dei fatti. Quel giorno un ragazzo, alla guida di una Y10 non si era fermato all'alt perché in ritardo e pare al cellulare. Davanti alla paletta rossa aveva proseguito la marcia e secondo il poliziotto l'auto aveva tentato di investirlo, colpendolo al braccio (versione confermata dal collega in pattuglia) e così aveva esploso quattro colpi finiti nel lunotto posteriore dell'utilitaria e pare uno nello schienale del passeggero (Ansa).

Lunedì, 24 Giugno 2019 08:42

24 giugno

Rinforzi ok | La ztl si allarga | Fughe all’alt

(Rimini) Con le prime lavorazioni di scavo per lo spostamento dei sottoservizi e lo spostamento parziale delle rastrelliere e delle biciclette, prende avvio mercoledì 26 giugno la prima fase dell'intervento di riqualificazione del piazzale antistante la stazione ferroviaria, che avrà il suo apice nella demolizione della Palazzina ex Iat per realizzare al suo posto la nuova piazza pubblica di accesso alla stazione ferroviaria di Rimini. Gli scavi e lo spostamento dei sottoservizi sono infatti propedeutici alla cantierizzazione prima e alla demolizione poi del manufatto ormai da tempo obsoleto. Un lavoro propedeutico che vista la strategicità del luogo si presenta estremamente complesso per la presenza di una miriade di servizi ausiliari all'attività della stazione ferroviaria, dalle linee del gas, enel, telecom, acqua, illuminazione pubblica, alla fibra ottica per la fonia e i dati.

Oltre alle rastrelliere per le biciclette anche tutto il sistema del trasporto pubblico locale, dei taxi, degli stalli per la sosta di auto e motocicli verrà riorganizzato entro metà luglio lungo piazzale Cesare Battisti.
Come noto, l'intervento è parte di quello più complessivo e strategico che riguarda il futuro delle aree della stazione ferroviaria di Rimini dopo il Protocollo Tecnico d'Intesa sottoscritto da Comune di Rimini, Rete Ferroviaria Italiana, FS Sistemi Urbani S.r.l. e Regione Emilia-Romagna, che prevede la riqualificazione di una delle aree strategiche della città, a collegamento tra centro e marina, e un insieme di altri interventi a completamento della funzionalità urbana.

Dopo la stipula del protocollo, i prossimi step prevedono la presentazione in consiglio comunale dell'Accordo Territoriale. La prima fase di progettazione degli interventi (nuova piazza pubblica di accesso alla stazione ferroviaria di Rimini, prolungamento del sottopassaggio centrale di stazione, con apertura lato mare, miglioramento del sottopassaggio ciclo-pedonale Parco Ausa, del sottopassaggio "grattacielo" ) si concluderà entro l'anno, termine entro il quale dovrebbero completarsi i lavori per la piazza pubblica che con la cantierizzazione prendono avvio la prossima settimana.
"E' un disegno urbano strategico e ambizioso – è il commento dell'Amministrazione comunale – quello che dalla prossima settimana prende avvio, perché è qui che con la realizzazione di un moderno e funzionale hub intermodale per mobilità e interscambio nonché con l'individuazione del luogo in cui sviluppare la moderna Città Pubblica, dei Servizi e dell'Housing, che Rimini potrà trovare risposta alle sue ambizioni di sviluppo efficiente, solidale e ecologicamente sostenibile. La nuova piazza pubblica, capace di dare respiro e bellezza ad una parte importante e centrale della città, non è solo il primo momento di questo progetto ma il vero e proprio biglietto da visita attraverso cui, proprio dalla stazione, milioni di viaggiatori iniziano a conoscere Rimini. E' anche per questo che - come anticipato dl sindaco di Rimini Andrea Gnassi in occasione della giornata di festa della comunità Papa Giovanni XXIII del dicembre scorso - è nostra intenzione dedicare questa nuova porta di ingresso e di accoglienza della nostra città a un grande riminese come don Oreste Benzi."

(Rimini) Poche, ma inequivocabili righe arrivano dall’ufficio stampa del Rimini football club: consegnati alla Lega Pro i documenti per l’iscrizione al campionato di serie C.
“Il Rimini Football Club rende noto che, in data odierna, la domanda di iscrizione al campionato di Serie C 2019-20 e tutta la documentazione necessaria sono state depositate negli uffici della Lega Pro a Firenze”, riporta la nota inviata ai giornali.

(Rimini) Dare un senso al dolore e trasformarlo in una opportunità di fiducia e di speranza. Da questa riflessione nasce la serata intitolata "Un sì per la vita!", che l'associazione "Con le ali di Chiara" organizza domenica 23 giugno alle ore 21 presso la Corte degli Agostiniani a Rimini. La famiglia e gli amici hanno deciso di ricordare la piccola Chiara Talacci costituendo un'associazione che ha lo scopo di promuovere, attraverso la pratica del volontariato, attività di solidarietà, formative, artistiche e ricreative di interesse e valore sociale.
Nel corso della serata, che coincide con la ricorrenza del compleanno della piccola, si esibiranno sul palco i Mezcal e la Eyos, ovvero la Einstein Music Orchestar, l'orchestra del Liceo musicale "Einstein" di Rimini diretta dal maestro Davide Tura.
Gli allievi delle scuole di danza Centro danza Futura, ManuAle di danza e Manu&Co, si sl'attore Mirco Gennari e il sand artist Mauro Masi, l'artista riminese che disegna dal vivo con la sabbia. Ci saranno anche il Gruppo corale e strumentale "Laura Benizzi", diretto dal maestro Pietro Ceccarelli; il Centro Danza "Futura", diretto da Daniela Pasini; e alcune amiche di Chiara. L'ingresso sarà a offerta libera e il ricavato verrà devoluto al Centro Aiuto alla vita "Carla Ronci" di Rimini, realtà che offre sostegno a famiglie e a giovani madri in difficoltà. In caso di maltempo lo spettacolo si svolgerà al Teatro degli Atti, sempre in via Cairoli.

Venerdì, 21 Giugno 2019 13:51

Il Parco del mare alla Triennale di Milano

(Rimini) Il progetto Parco del Mare è stato presentato alla triennale di Milano. Non solo, lo studio Dodi Moss di Genova, a cui l'Amministrazione Comunale di Rimini ha affidato la progettazione architettonica per la riqualificazione dei tratti 1 e 8 (Lungomare Tintori e Lungomare Spadazzi) del waterfront, è stato premiato nell'ambito di City_brand & Tourism Landscape, il simposio internazionale dedicato al tema dell'architettura del paesaggio organizzato il 19 e 20 giugno proprio alla Triennale. “Grazie al progetto della "infrastruttura verde urbana per il parco del mare" - spiegano dal comune - lo studio ligure ha ottenuto il secondo premio nella sezione Tourism Landscape, dedicata alla progettazione del paesaggio per il turismo. Un progetto distintivo per la studiata e sapiente combinazione di design – si legge nella motivazione - e soluzioni progettuali capaci idi restituire una vera infrastruttura urbana per il parco del mare di Rimini".
Il progetto dell'infrastruttura verde urbana per il parco del mare" ha per oggetto tre ambiti: lungomare Tintori, lungomare Spadazzi e parco Fellini, che costituiscono la "testa" e la "coda" del complessivo progetto di riqualificazione del Lungomare Sud. Lavori co-finanziati attraverso le risorse dell'Asse 5 del POR FESR Emilia Romagna 2014-2020, che sono in fase di partenza, con l'avvio dei cantieri previsto subito dopo l'estate. La riorganizzazione delle aree lungomare mira alla completa pedonalizzazione, alla creazione di un nuovo paesaggio tra la città ed il mare, al miglioramento della vegetazione e del comfort ambientale.

(Rimini) “E’ stata una giornata intensa, emozionante, ricca di musica e di contributi stimolanti, capaci di spingere ad interrogarsi su ciò che avviene ogni giorno nel Mediterraneo. Una chiamata alle arti voluta per ricordarci che abbiamo il dovere di non restare indifferenti: l'entusiasmo dei cantautori, delle band, degli ospiti che hanno aderito e la grande passione messa in campo dalle associazioni coinvolte e dai tantissimi volontari che si sono adoperati rappresentano un grande segnale di speranza e una testimonianza che Rimini anche oggi è un porto sicuro e una terra di accoglienza". Così il vicesindaco Gloria Lisi racchiude le emozioni di "Rimini porto sicuro", l'iniziativa organizzata dall'associazione Arcobaleno insieme al Comune di Rimini in occasione della giornata internazionale del rifugiato promossa dalle Nazioni Unite e che si celebra il 20 giugno. Un evento iniziato intorno alle 18.30 con l'approdo al molo delle barche e che è proseguito fino a ridosso della mezzanotte, in un'alternanza di musica, poesia, interventi, condotti sul palco da Alessia Canducci.
In apertura, dopo il flash mob organizzato da Movimento Centrale, sul palco è salito il sindaco Andrea Gnassi al quale l'associazione Rimini Umana ha consegnato le firme raccolte per chiedere l'iscrizione anagrafica dei richiedenti asilo. Dopo le parole del sindaco è iniziata la musica con i Modena City Ramblers, seguita dalla poesia di Pierpaolo Capovilla e dalla performance de I racconti delle nebbie, il progetto di Paolo Benvegnù e Nicholas Ciuferri, accompagnati da Nicola Cappelletti. Sul palco poi è salito Stefano Calabrò, sindaco di Sant'Alessio, piccolo paese in Aspromonte diventato caso scuola di integrazione dei rifugiati, intervistato dal giornalista Giulio Cavalli. Energia pura con O Zulù dei 99 Posse, preludio al dialogo tra il giornalista Francesco Cancellato e i Marlene Kuntz. Giulio Casale e Cesare Malfatti hanno fatto da cornice all'intervento del vicesindaco Gloria Lisi – che ha letto un intervento del Prefetto di Rimini Alessandra Camporota - e di Ada Talarico in rappresentanza di Mediterranea Saving Humans. Sul palco anche Papa Modou Seck, in rappresentanza delle tante e diverse comunità di immigrati presenti sul territorio riminese. Ad accendere il molo è stata la carica travolgente dei Punkreas, che hanno regalato al pubblico alcuni brani del loro repertorio e hanno coinvolto sul palco anche Modena City Ramblers e O' Zulu, per una inattesa jam session. Ultimo atto della giornata il rock intimo dei Marlene Kuntz.
"Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questo evento, non semplice dal punto di vista logistico – chiude il vicesindaco – Rimini sa essere generosa e ha dimostrato ancora una volta che anche in tempi di porti chiusi sa spalancare le braccia verso il prossimo". 
 

 

(Rimini) La Strada Provinciale 258 “Marecchiese” sarà interessata da una temporanea chiusura al traffico all’altezza del chilometro 34 in località Molino di Bascio nel Comune di Pennabilli, per lavori che si rendono necessari per ripristinare elementi strutturali delle due campate del ponte di Cà Moroncini. Le fasce orarie di chiusura a tutti i veicoli sono le seguenti: martedì 25 giugno, dalle ore 8,30 alle 11 e dalle ore 14,30 alle 17; martedì 2 luglio, dalle ore 8,30 alle 11; giovedì 4 luglio, dalle ore 8,30 alle 11. 
Per limitare l’interruzione a fasce temporali di 2 ore, verrà adottata la tecnica del sollevamento dell’impalcato e del suo piano viabile con specifiche tecnologie e l’utilizzo di martinetti idraulici.
Finita la fase di sollevamento e di bloccaggio sarà possibile riaprire al traffico, mentre le maestranze continueranno a lavorare sotto l’impalcato del ponte.
 
La particolare collocazione del tratto di “Marecchiese” interessato dai lavori, non consentirà agevoli deviazioni di percorso, in quanto la viabilità alternativa (Ponte Messa-Balze-Pratieghi-Svolta del Podere sul versante Nord e Pennabilli-Miratoio-Sestino-Ponte Presale sul versante Sud) è costituita da tracciati collinari, lunghi alcune decine di chilometri, non percorribili dagli autocarri.
Al traffico di lunga percorrenza è consigliato pertanto di deviare per la superstrada E 45 dai nodi stradali di Rimini o Novafeltria o San Sepolcro.
Ai mezzi pesanti, persistendo sul viadotto “Puleto” della E 45 il limite di transito ai veicoli con massa superiore a 3,5 t., viene consigliato di servirsi del percorso autostradale A 14 Rimini-Bologna e A1 Bologna-Firenze.

Venerdì, 21 Giugno 2019 09:17

21 giugno

La diffida delle spiagge | “Un passo avanti” per la Fiera | Attenzione ai pesci velenosi

Pagina 802 di 1906