(Rimini) L'emergenza di Coronavirus e i relativi provvedimenti restrittivi adottati dal governo non bloccanno i cantieri in corso a Rimini.

Riguardo alal realizzazione del Museo Fellini, stanno proseguendo i lavori di "Connessioni Urbane". Sono infatti in corso gli interventi su piazzetta San Martino, via Verdi, vicolo Valloni, su cui sono ben tre le ditte impegnate (Cbr, EdilPietra, AdArte), mentre ad aprile prenderà avvio il IV stralcio così come, negli stessi giorni, gli interventi previsti per la realizzazione degli allestimenti e delle installazioni aggiudicate ad una serie diverse di ditte, che saranno ospitati in Palazzo Valloni previste dal gruppo di progettazione per questo spazio museale che si snoda attraverso i tre piani superiori dell'immobile. In corso, poi, i sondaggi archeologici su piazza Malatesta.

Tra gli altri interventi in corso, da ricordare la realizzazione della nuova scuola Montessori, uno spazio di 6.400 mq in via Cuneo che potrà ospitare già nel prossimo anno scolastico una nuova scuola con dieci aule (cinque per piano), un ampio giardino interno, laboratori e spazi per attività collettive più una palestra esterna di 200 mq., e l'apertura la pubblico, a conclusione della sistemazione della piazza antistante la stazione ferroviaria di Rimini, della nuova porta di accesso alla città.

Lavori in corso anche per concludere la realizzazione del nuovo museo d'Arte Moderna denominato PART – Palazzi dell'Arte Rimini, su cui propri ad inizio settimana si è proceduto a iniziare l'intervento sulla copertura del tetto.

Verranno avviati nel mese d'aprile i lavori sia sul Cimitero monumentale della Città che su quello di Sant'Aquilina, così come sono in corso la serie d'interventi affidati ad Anthea per la manutenzione straordinaria degli edifici pubblici della città

Al via, invece, tra fine marzo e inizio aprile i lavori su Porta Galliana, sia per l'intervento di valorizzazione di questo spazio identitario della città, sia per la realizzazione della pista ciclabile che, a cura d'Anthea, vi correrà a fianco dando continuità all'asse ciclabile mare – monte lungo l'asta portuale. In fase d'aggiudicazione la gara per l'affidamento dei lavori di riqualificazione del Cinema Astoria sulla via Euterpe.

Spostandoci verso mare, stanno proseguendo secondo cronoprogramma i lavori per il primo stralcio dei tratto 1 (Tintori) e 8 (Spadazzi) per la realizzazione dell'infrastruttura verde urbana del Parco del Mare, sulla base delle linee di indirizzo progettuali elaborate per il Comune dallo studio Miralles Tagliabue. In particolare, così come sul porto con la realizzazione della nuova passerella in legno verso il Rockisland, anche per le nuove passeggiate del Parco del Mare Sud verrà usata la stessa tipologia di legno 'Massaranduba'. In tema di Psbo verso la conclusione i lavori per la realizzazione della vasca di laminazione di piazzale Kennedy e delle condotte sottomarine cuore dell'opera forse più rappresentativa dell'intero piano.

In corso poi anche il piano di asfaltature programmato nelle vie dei quartieri a monte della statale 16 Adriatica, che, parte del piano delle opere di 'Città Diffusa', ha preso avvio nei giorni scorsi con il rifacimento di via Olmo Longo e proseguirà su una ventina di vie e strade, in gran parte concentrate a monte della statale, per un investimento di 500mila euro. I lavori prevedono interventi nelle zone di Santa Maria in Cerreto, Gaiofana, Vergiano, Corpolò, Spadarolo, e la zona artigianale delle Celle. Le vie interessate sono in particolare: via Baracchi, via Montefiorino, via Montalbano, via Del Poggio, via S.Maria in Cerreto, via Tavernelle, via Olmo Longo, via Cina, Via Baracchi. Gli interventi proseguiranno poi spostandosi in diversi tratti urbani, tra cui via Fucini, via Bandi, via Astore, via Del Daino - Del Cervo, via Ferrari, Via Spluga e traverse, traversa via Adimari-Rocchi, Vicolo San Bernardino.

(Rimini) Con lo stop delle attività sportive si fermano anche i pagamenti per l'utilizzo degli impianti comunali. Alla luce delle misure urgenti in materia di contenimento e gestione del Coronavirus, il Comune di Rimini cerca di andare incontro alle tante associazioni sportive della città. Come è noto infatti tra i provvedimenti previsti dal Decreto della presidenza del Consiglio c'è la sospensione fino al 3 aprile degli eventi, delle competizioni e degli allenamenti sportivi. Con una lettera inviata oggi, l'assessore Gian Luca Brasini ha comunicato a tutti i presidenti delle associazioni sportive che i giorni di mancato utilizzo degli impianti comunali saranno detratti dal conteggio complessivo della tariffa. È inoltre allo studio la possibilità di posticipare la scadenza del pagamento oggi fissata al 30 aprile, prevedendo anche versamenti rateizzati senza penalizzazioni.

Questa agevolazione si aggiunge a quelle già immediatamente messe in campo all'indomani della decisione della chiusura delle scuole, con l'abbattimento proporzionale ai giorni di sospensione del servizio delle rette mensili dei servizi educativi comunali. Inoltre, i bambini che saranno accettati in un nido o scuola infanzia comunale per l'anno scolastico 2020-21 (le graduatorie saranno pubblicate mercoledì 11 marzo), saranno automaticamente tutti confermati nell'asilo assegnato senza il versamento di alcuna caparra.

"Si tratta chiaramente di misure immediate che un'Amministrazione può mettere in campo in tempi rapidi per venire incontro a famiglie e in questo caso alle associazioni sportive – commenta l'assessore al Bilancio e allo sport Brasini – Chiaro che in questa situazione che interessa tutto il Paese è necessario adottare misure di carattere nazionale, coordinate, che interessino non solo i tributi e la fiscalità generale, ma anche il sistema bancario del credito. Ora la priorità è preservare la salute della comunità, ma gli enti locali attraverso Anci si sono sin da subito mobilitati per chiedere al Governo un tavolo permanente per verificare le esigenze emergenti e predisporre gli interventi corrispondenti a sostegno delle famiglie e delle imprese e per arginare l'impatto sugli equilibri finanziari dei Comuni. Tra le misure immediate sono indispensabili la predisposizione di misure compensative della contrazione del gettito tributario che si verificherà nei prossimi mesi, specie per l'imposta di soggiorno, ma anche conseguente all'adozione di eventuali sospensioni fiscali, nonché il rinvio dell'adozione della delibera ARERA sulla tassa dei rifiuti che introduce il nuovo metodo tariffario con notevole aggravio dell'attività tecnico-amministrativa dei Comuni e dei gestori del servizio".

(Rimini) E’ entrata in funzione questa mattina la nuova biglietteria Start Romagna adiacente alla stazione ferroviaria. La struttura si inserisce perfettamente nell’ambito della più generale riqualificazione dell’area, in via di completamento in questi giorni, con la realizzazione di una grande piazza pedonale quale nuova porta di accesso alla città per chi giunge a Rimini con il treno.

La biglietteria, che era stata temporaneamente trasferita dentro i locali della stazione ferroviaria presso gli uffici di Visit Rimini, torna dunque all’esterno, a pochi passi dalla fermata dei bus e dal Metromare, facilmente individuabile e accessibile per i clienti di entrambi i mezzi.

Il nuovo punto vendita Start osserverà i consueti orari di apertura al pubblico: tutti i giorni dalle ore 07:00 alle ore 19:30.

Nelle prossime settimane verrà ricollocata l’emettitrice automatica al fianco della biglietteria ed è in programma la posa di due nuove emettitrici automatiche ai due capolinea del Metromare.

 Al fine di contenere il rischio di contagio di Coronavirus resterà chiuso al pubblico fino al prossimo 3 aprile il punto vendita di Santarcangelo, sito in piazza Ganganelli 1 al piano terra del palazzo comunale, in quanto sprovvisto di vetro di protezione

Resta in funzione l’emettitrice automatica posta sotto il porticato comunale di piazza Ganganelli.

La direzione dell'Ausl Romagna  stigmatizza la diffusione, specialmente nelle ultime ore e in particolare su social e tramite WhatsApp, di notizie esagerate ed allarmistiche, relative alla situazione negli ospedali ed in particolare all’Ospedale di Rimini. Ecco il comunicato: "In virtù delle misure già attivate, di natura sia logistica sia organizzativa, al momento le strutture sono nelle condizioni di far fronte alla situazione. Per quanto riguarda il tema dei respiratori automatici, oltre ad evidenziare con la massima chiarezza che non vi è stata alcuna carenza nei confronti dei pazienti, va precisato che ulteriori dotazioni di questi strumenti sono in arrivo per fronteggiare le circostanze future.

Nei principali ospedali di tutti gli ambiti territoriali, Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini, come peraltro noto sono state potenziate al massimo le Terapie intensive ed i reparti di Malattie infettive per accogliere eventuali pazienti e sono state attrezzate apposite aree per ospitare, in sicurezza, pazienti meno critici. All’occorrenza sono già stati predisposti protocolli che prevedono l’utilizzo delle altre strutture ospedaliere, se si renderà necessario, per le patologie di diversa natura. La Direzione Aziendale è inoltre in stretto contatto con l’Ospedalità Privata, che si ringrazia già da ora per al disponibilità, al fine di valutare possibili forme di integrazione.

Sono state messe in campo dunque tutte le risorse disponibili, materiali e umane, per fronteggiare la situazione, senza alcuna sottovalutazione . Ma fare allarmismi inutili, rischiando di diffondere il panico, è dannoso e pericoloso per tutti. Un comportamento nei confronti del quale l’Azienda utilizzerà ogni azione legale a contrasto.

Resta però fondamentale – e questo va ribadito con altrettanta fermezza – che le misure predisposte dal Governo e dalle altre autorità istituzionali vanno rispettate. A partire dalla quarantena per le persone che abbiano avuto contatti col virus e che, come chiarito, prevede la permanenza dei soggetti al proprio domicilio senza uscire, limitando al massimo i contatti anche con gli eventuali conviventi, e seguendo le indicazioni che vengono fornite dal Dipartimento di Sanità pubblica. Così come va rispettato, da parte di tutti i cittadini, l’invito a lasciare il meno possibile il proprio domicilio, se non strettamente necessario.

In questo momento la misura più efficace per il contenimento della diffusione del Coronavirus è limitare i contatti personali e sociali al minimo indispensabile. Anche in caso di necessità sanitarie si ribadisce l’invito a privilegiare almeno in prima battuta il contatto telefonico, col proprio medico di medicina generale e poi, anche seguendo le sue indicazioni, con le strutture aziendali".

“Il tema che abbiamo bene in mente è che le persone fragili, deboli, in difficoltà, lo sono anche se siamo in zona rossa, se siamo in un periodo in cui ci viene consigliato di stare a casa e di mantenere le distanze”. Mario Galasso, direttore della Caritas della diocesi di Rimini, racconta come l’emergenza da coronavirus stia cambiando il modo di andare incontro ai bisogni delle persone più povere. “È difficile per noi stare chiusi in casa, chi vive sulla strada è ancora più in difficoltà, rischia di essere ancora più solo”, osserva.

Quindi? “Insieme a tutte le Caritas abbiamo ragionato su come riformulare i nostri servizi in modo da poter garantire il pasto caldo, i vestiti, il pasto per le persone sole a casa, l’ascolto delle urgenze. Cerchiamo di continuare a fare tutto questo osservando però tutte le giuste precauzioni”.

Galasso spiega che c’è un lavoro in atto con i Comuni, con gli altri enti, con le altre Caritas per adeguare la loro rete di solidarietà ai tempi del coronavirus. “Sulla materia specifica non ci sono indicazioni, cerchiamo di capire insieme, prendendo spunto gli uni dagli altri. Sappiamo che dobbiamo mantenere almeno un metro di distanza, che dobbiamo curare in modo molto puntuale l’igiene delle mani, che dobbiamo stare attenti all’igiene delle superfici. Alla luce di queste indicazioni stiamo ragionando per garantire in questo periodo faticoso i servizi a persone per le quali la vita è ancor più difficile”.

La Caritas, nella propria sede di San Giuliano, gestisce da anni una mensa. “La mensa – racconta il direttore - funziona ma invece di far sedere le persone a tavola prepariamo i pasti caldi, li confezioniamo nei sacchetti e li distribuiamo alla porta”.

I volontari portano i pasti caldi anche a domicilio, a persone sole molto anziane. “Adesso non entriamo più nelle case ma consegniamo sulla porta il sacchetto con il cibo. Bisogna evitare assolutamente che, nel rapporto con persone più fragili e più esposte al rischio, possiamo essere noi il fattore di contagio. Le norme sono biunivoche, valgono per gli altri ma anche per noi”, spiega Galasso.

Una delle principali attività della Caritas è il centro di ascolto, un luogo fisico dove si andava a chiedere aiuto in caso di bisogno. “I Centri di ascolto, così come tutti i servizi che prevedono una sala di attesa, sono stati chiusi. Le persone possono telefonare e attraverso il colloquio telefonico si fa un primo screening. Se la questione non è urgente la si rimanda, se è urgente si fissa un appuntamento che si tiene con l’osservanza delle precauzioni. Attraverso l’utilizzo del telefono si scremano automaticamente tutte le richieste non importanti. Se si presenta qualcuno che manifesta di essere affetto da tosse o raffreddore, non lo si fa entrare e lo si invita ad andare a farsi visitare”.

Cambiamenti in vista, ma non ancora attuati, anche per l‘emporio solidale. “Continua ad essere aperto anche se stiamo ragionando su una riformulazione per fare in modo che le persone non sostino all’interno ma abbiano comunque il servizio garantito”.

Dalla Caritas andavano anche gli homeless e coloro che vivono sulla strada per farsi una doccia. Il servizio è sospeso perché nelle docce si viene a creare una situazione potenzialmente rischiosa. Vengono comunque distribuiti i vestiti puliti (intimo e altro) ma anche questi nel sacchetto senza la possibilità di entrare a sceglierli.

I volontari, al pari di quelli della Croce Rossa e della Capanna di Betlemme continuano a uscire la sera per portare coperte, cibo e bevande calde a chi non ha un tetto. Il dormitorio della Capanna di Betlemme resta chiuso in questi giorni perché le camere non consentono di mantenere le distanze. Viene comunque garantita l’assistenza on the road.

Facilmente intuibile che l’emergenza abbia cambiato anche il modo di essere delle persone che si dedicano a questi servizi. “Alcuni volontari anziani non se la sono sentita di continuare. – racconta Galasso – Hanno detto che non volevano rischiare a uscire di casa e noi abbiamo rispettato la loro scelta. Gli altri in questo momento si sentono più che mai motivati di essere d’aiuto. Da parte nostra, siamo attenti che le persone, in questi slanci di altruismo, non si mettano in situazioni di rischio. Oltretutto se uno si ammala, è uno in meno che può aiutare gli altri. Manteniamo i servizi seguendo le indicazioni date dalle istituzioni. In questo momento siamo chiamati a usare la fantasia, a inventarci nuove forme per coniugare sicurezza e solidarietà. Continuiamo a farci prossimo, a farci dono usando la ragione e tenendo conto dell’emergenza in cui siamo”.

(Bellaria) L’Amministrazione Comunale di Bellaria Igea Marina ha deciso  la cancellazione delle rette a carico dei cittadini per i servizi scolastici comunali, in ragione della sospensione dell’attività didattica che per questo mese di marzo ha coinvolto e coinvolge anche il Comune; un provvedimento definito di pari passo rispetto alle opportune coperture finanziarie, stimate in circa 33.000 euro.

A partire da questa mattina e per tutta la settimana, gli uffici comunali effettueranno esclusivamente i servizi essenziali, quali quelli di stato civile e Polizia Locale: per tutti gli altri servizi, l’utenza è invitata a contattare gli uffici ai rispettivi numeri telefonici o scrivendo agli indirizzi di posta elettronica, dettagliatamente reperibili sul sito comunale www.comune.bellaria-igea-marina.rn.it. In alternativa, passando da Urp (0541.343740) oppure centralino (0541.343711).
 
Resta valida la raccomandazione di rimanere a casa e, in generale, seguire i canali ufficiali di comunicazione per tutti gli aggiornamenti: in particolare per quanto riguarda il Comune di Bellaria Igea Marina, la sezione del sito che accoglie informazioni in tempo reale, nonché la pagina Facebook ufficiale dell’Ente. Fondamentale limitare il più possibile il contatto tra individui e gli spostamenti: spostamenti che, lo ricordiamo, sono sconsigliati e, fuori dalla Provincia di Rimini, consentiti solo a condizione di assoluta e improrogabile necessità. Per gli stessi dipendenti dell’Ente, il Comune di Bellaria Igea Marina sta definendo le modalità che consentano e disciplinino nel prossimo periodo l’utilizzo dello smart working, a tutela degli stessi lavoratori ed a garanzia della continuità dei servizi.
 
La Pubblica Assistenza Croce Blu, in collaborazione con il Comune di Bellaria Igea Marina, ha organizzato un’attività di consegna di farmaci a domicilio in forma gratuita. L’iniziativa riguarda i cittadini residenti nel Comune di Bellaria Igea Marina che non abbiano possibilità di accedere alla farmacia o di acquisire comunque i medicinali, per motivi di salute e/o di condizioni di vita e di famiglia. In particolare, il servizio si rivolge a persone anziane o disabili o, più in generale, a persone confinate in casa, senza possibilità di provvedere alle proprie esigenze con l’aiuto di familiari.
 
Il servizio può essere richiesto telefonando al 346.0657265, numero attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 20.00.
 
 

(Bologna)  Nessuna limitazione di circolazione dei treni in Emilia-Romagna, gli autobus potranno girare nelle province di Ferrara, Bologna, Ravenna e Forlì-Cesena come da orario vigente, mentre, limitatamente alle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena e Rimini entrerà in vigore la programmazione prevista nei periodi di vacanza scolastica.

Lo prevede la circolare inviata dall’assessore regionale alla Mobilità, Andrea Corsini, a tutte le società di trasporto pubblico regionali dopo la pubblicazione del Dpcm, il decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri adottato oggi, 8 marzo 2020, sulle misure anti-Coronavirus.

La decisione è stata presa per garantire ai cittadini dell’Emilia-Romagna “adeguate condizioni di accessibilità ai luoghi e servizi”, dal momento che il trasporto pubblico è considerato un servizio essenziale per la mobilità delle persone anche in situazioni di emergenza sanitaria.

“Pur in presenza di una emergenza sanitaria- afferma Corsini-, nel pieno rispetto delle prescrizioni imposte, garantiamo un servizio pubblico essenziale ai cittadini per consentirgli di spostarsi per ragioni di lavoro o per necessità urgenti”.

Al momento, non ci saranno quindi cambiamenti per quanto riguarda il servizio ferroviario, che sarà regolare, e non ci saranno restrizioni per gli autobus dei territori di Ferrara, Bologna, Ravenna e Forlì-Cesena che potranno circolare come da orario ora in vigore.

Solo per le province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena e Rimini, il servizio bus sarà ridotto alla programmazione prevista nei periodi di vacanza scolastica.

Sono previsti inoltre interventi straordinari di sanificazione dei mezzi da parte delle aziende di trasporto come da articolo 3 del Dpcm.

(Riccione) "Dobbiamo essere seri e capire che solo se seguiamo le regole possiamo aiutarci a vicenda". Lo afferma il sindaco di Riccione, Renata Tosi.

"Sappiamo che andare fuori all'aria aperta non è un problema, - continua il sindaco - ammassarsi nei posti invece lo è. Quindi il buon senso deve prevalere, dobbiamo essere pazienti e rispettare le istruzioni date dalle autorità. Con la circolare che attendiamo a breve si avranno anche quei chiarimenti necessari affinché le nostre azioni siano più sicure e dirette. Dal canto nostro, la Giunta è sempre operativa, è in riunione permanente per poter essere costantemente aggiornata da Prefettura e Governo e prendere le misure adeguate. E' in servizio permanente anche l'Unità Operativa della Protezione civile del distretto del Conca di cui Riccione è Comune capofila. Non dobbiamo comunque farci prendere dallo sconforto, la nostra vita deve proseguire nella normalità, adottando dei comportamenti ragionevoli e saggi. Andare a lavoro, andare a fare la spesa sono abitudini normali che si possono mantenere, non si deve invece azzardare. Noi tutti cittadini dobbiamo renderci conto che solo con rispetto e evitando i contatti stretti, dandoci una regola di distanza nelle relazioni sociali, possiamo uscire da questa situazione. Come amministrazione comunale, nel pieno dovere e ruolo istituzionale, vigileremo principalmente a tutela della salute dei cittadini. Ma il primo e più importante baluardo, una difesa fondamentale alla diffusione della infezione, è ognuno di noi. E' ai cittadini che mi appello, ai riccionesi e alla loro serietà, la stessa serietà messa nel lavoro e nelle imprese, qualità che ci contraddistingue e che ora dobbiamo impiegare per superare in questi giorni di restrizioni, dure ma necessarie".  

(Rimini) Sulla propria pagina Facebook, il presidente della Provincia, Riziero Santi, ha aperto un post per raccogliere le domande di interpretazione sul decreto del governo che ha "chiuso" Rimini.

Qui di seguito le prime risposte ufficiali che sono state ottenute.

TRASFRONTALIERI

Le limitazioni introdotte oggi non vietano gli spostamenti per comprovati motivi di lavoro. Salvo che siano soggettI a quarantena o che siano risultati positivi al virus, i trasfrontalieri potranno quindi entrare e uscire dai territori interessati per raggiungere il posto di lavoro e tornare a casa.
Gli interessati potranno comprovare il motivo lavorativo dello spostamento con qualsiasi mezzo, inclusa una dichiarazione che potrà essere resa alle forze di polizia in caso di eventuali controlli.

MERCI

Le merci possono entrare ed uscire dai territori interessati. Il trasporto delle merci è considerato come un'esigenza lavorativa: il personale che conduce i mezzi di trasporto può quindi entrare e uscire dai territori interessati e spostarsi all'interno degli stessi, limitatamente alle esigenze di consegna o prelievo delle merci.

(Bologna) In Emilia-Romagna sono complessivamente 1.180 i casi di positività al Coronavirus, 170 in più rispetto all’aggiornamento di ieri pomeriggio. E passano da 3.604 a 4.344 i campioni refertati. Si tratta di dati disponibili e accertati alle ore 12, sulla base delle richieste istituzionali.

Anche oggi si tratta di persone che in circa la metà dei casi hanno richiesto un ricovero ospedaliero, le altre hanno sintomi modesti o addirittura assenti che non richiedono cure ospedaliere: 475 sono infatti i pazienti che stanno rispettando il previsto isolamento nella propria abitazione.

Sono 75 le persone ricoverate in terapia intensiva (11 in più rispetto a ieri). Salgono a 27 le guarigioni, 26 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e una dichiarata guarita a tutti gli effetti perché risultata negativa in due test consecutivi.

Purtroppo, però, crescono anche i decessi, passati da 48 a 56. Degli 8 nuovi decessi, due riguardano cittadini lombardi di 81 e 85 anni, poi un paziente bolognese di 85 anni e cinque pazienti piacentini con età comprese tra i 71 e 91 anni. Tutti avevano patologie pregresse, mentre sono in corso approfondimenti epidemiologici sull’uomo di Bologna.

In dettaglio, questi sul territorio i casi di positività, che si riferiscono sempre non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 528 Piacenza (49 in più rispetto a ieri), 276 Parma (47 in più), 113 Rimini (9 in più), 97 Modena (15 in più), 70 Reggio Emilia (22 in più), 62 Bologna (13 in più), 15 Forlì-Cesena (8 in più), 13 Ravenna (3 in più), 6 a Ferrara (4 in più rispetto a ieri). I nove nuovi positivi riminessi sono 6 uomini e 3 donne. Di questi pazienti 4 sono ricoverati in ospedale e 5 sono a domicilio in quanto privi di sintomi o con sintomi molto leggeri. Infine, l’Asl precisa che sono circa 700 le persone attualmente in quarantena.

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