23_07_2012 | RIMINI, GLI OMBRELLONI CHIUSI DI UN LUGLIO DI CRISI

Lunedì, 23 Luglio 2012

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RIMINI, GLI OMBRELLONI CHIUSI DI UN LUGLIO DI CRISI


Ombrelloni chiusi, chilometri di spiaggia quasi deserti, file e file di lettini vuoti. Niente traffico da week end, né locali affollati in un sabato 21 luglio decisamente anomalo per una località come Rimini. Se fino a qualche tempo fa la città della riviera adriatica era meta prediletta di tante famiglie e giovani per prezzi competitivi e divertimenti, oggi la speranza di tanti esercenti è riposta nei russi: che i discendenti degli zar stiano diventando turisti affezionati a Rimini lo confermano anche i numeri delle prenotazioni negli hotel.


"Il 25-30 per cento delle prenotazioni è di turisti russi", spiegano dalla reception dell'hotel Ambasciatori. In qualche locale a ridosso del lungomare c'è persino chi espone cartelli in russo che invitano la clientela ad entrare. "La stagione fino a questo momento l'abbiamo salvata grazie ai russi - spiega Nino, responsabile del Bagno 31 - Siamo preoccupati per agosto: quando non ci saranno più loro avremo solo perdite".


"Il maltempo di questo week end ha inciso relativamente - conferma Andrea, responsabile di un negozio di occhiali e abbigliamento in viale Vespucci - La situazione è drammatica. Il turismo a Rimini è calato paurosamente, le discoteche sono chiuse, basta guardarsi in giro: siamo a fine luglio e il movimento è davvero poco. Neanche eventi come 'La notte rosa' sono sufficienti a risollevare una stagione segnata dalla crisi". Ma neppure il costo dei lettini, dai 3 euro e 50 ai 5 euro, decisamente più competitivo che in altre località, sembra bastare.


"La crisi ha inciso tanto sul turismo di massa che era quello che caratterizzava Rimini - prosegue il responsabile del Bagno 31 - Noi comunque resistiamo, siamo gente dell'Emilia Romagna, non siamo abituati a piangerci addosso". Eppure il pianto questa volta sembra essere lungo chilometri di spiaggia. (AdnKronos)