Sadegholvaad: "Una politica per il turimso"

Sabato, 22 Febbraio 2025

"Difficile dare torto all'affermazione che la fortuna del turismo nel Paese- una fortuna che tra diretto e indotto vale il 18 per cento del PIL italiano, 250 miliardi di euro e oltre due milioni di occupati- sia frutto di tutto, tranne che di una vera politica industriale nazionale". Il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad interviene per cheidere politiche per il turismo.
"E questa una considerazione ormai storica, che non appartiene alla cronaca o alla polemica politica del momento. Senza andare indietro alle calende greche, due episodi di questi giorni ne esemplificano alla perfezione i contorni. Sulle spiagge e sugli alberghi, come nel più classico dei giochi dell'oca, siamo tornati alla casella 1. Spiagge: la frattura istituzionale tra Governo e Giustizia getta ancora una secchiata di caos e incertezza su un settore che invece avrebbe bisogno di tranquillità e certezze per innovare, investire, programmare il futuro. Questa però è una storia che viene avanti da almeno 20 anni. Alberghi: è di ieri l'ennesima proroga del Governo per l'adeguamento anticendio di alberghi e strutture ricettive. E' dal 1994 che si susseguono, puntuali come un treno svizzero, queste dilazioni temporali".
Spiagge e ricettività, "i due cardini di ogni industria turistica, costrette da decenni a misurarsi con misure tampone, con continui stop and go, con la confusione che mina qualunque tentativo di programmare riqualificazione. Invece che iniettare certezze, solidità, sostegno al sistema, attraverso regole certe e, magari per gli alberghi, semplificazioni procedurali, misure amministrative e finanziarie straordinarie da parte dello Stato per permettere il necessario adeguamento normativo e una modernizzazione degli spazi".
Per Sadegholvaad, abbiamo la fortuna di vivere in uno dei Paesi non solo più belli ma ricchi di ogni tipo di bellezza al mondo. Non possiamo accontentarci: se sinora i risultati sono arrivati non possiamo pensare che questo accada in eterno 'per grazia ricevuta'. Du vut chi vaga? Il successo di altre destinazioni concorrenti, che sul turismo hanno una tradizione inferiore all'Italia, deve essere analizzato nelle motivazioni perchè, almeno da fuori, l'impressione è quella che in quei Paesi la differenza sia fatta da una vera politica industriale".