COLLEGIO DEI REVISORI, IL CONSIGLIO CONFERMA ZANZANI (PRESIDENTE), SPADA, PIAZZOLLA. LE MOTIVAZIONI DI MARCELLO (PDL) E PICCARI (PD)
Il Consiglio comunale di Rimini ieri sera ha nominato i suoi revisori dei conti. Con votazione per appello nominale a scrutinio segreto è arrivata la riconferma per il triennio 2012 – 2015 per Monica Zanzani (nominata successivamente anche presidente del collegio), Alessandro Spada, Angela Piazzolla. Ha prevalso la linea bipartisan che ha unito nel voto Pd e Pdl anche perché, dicono, i tempi per l’applicazione del decreto del governo sono troppo lunghi e i rischi per un Comune senza revisori sono diversi.
“E’ verosimile che nuovi revisori sorteggiati non possano arrivare prima del 2013”, spiega il presidente della prima commissione, Nicola Marcello (Pdl). L’unica alternativa istituzionale alla votazione di ieri sera, secondo Marcello sarebbe stata “quella di chiedere il rinvio della votazione ed assumersi la responsabilità di rimanere eventualmente per un periodo anche lungo senza Collegio dei revisori in attesa di dare piena applicazione alla nuova legge 123 del Ministero dell’Interno”. Un’assenza, però, quella dei revisori che, avverte Marcello, avrebbe condotto col tempo il Comune a conseguenze estreme. “Secondo la legge 267 del 2000 (il testo unico degli enti locali) l’assenza di revisori è uno dei motivi per lo scioglimento di un consiglio comunale”.
La protesta degli oppositori (Mov5Stelle, Sel e Idv), quella di estrarre a sorte due nomi tra i 39 iscritti all’albo da votare successivamente in consiglio, secondo Marcello è stata uno “spot solo demagogico, giornalistico, populistico e poco serio di fronte alla scelta di professionisti su cui gravano sempre più responsabilità civili, amministrative e penali a fronte di un compenso lordo di poco più di 13mila euro annui”.
La legislazione vigente prevede la votazione per scrutinio segreto del Collegio dei revisori. La prorogatio può essere di massimo 45 giorni e pertanto dalla decorrenza naturale del nuovo triennio si sarebbe potuto guadagnare tempo fino al 15 di settembre compreso. Il decreto che introduce il sorteggio, invece, entrerà in vigore il 30 settembre. “Esso prevede la scelta del Collegio dei Revisori a sorteggio dalla Prefettura , ma i partecipanti al bando devono aver maturato almeno 10 anni di iscrizione nell’ Albo dei revisori, due incarichi simili in Comuni paritetici ed essere in regola con i crediti formativi. Per l’applicazione di tale norma futura la nostra Prefettura deve pertanto predisporre bando ad “hoc” che certamente non può al momento fare”. Da qui l’ipotesi lanciata da Marcello di una possibile applicazione della riforma a Rimini non prima di un anno.
Per il Pd, il consigliere Enrico Piccari spiega che la possibilità di anticipare la scelta dei revisori per sorteggio è stata vagliata, “ma la cosa è risultata tecnicamente inattuabile, così come non è possibile prorogare il mandato del Collegio sino all’entrata in vigore della medesima normativa, pena la decadenza del Collegio dei Revisori con conseguente nullità di tutti i provvedimenti del Comune”.
La legge attuale, spiega Piccari, garantisce appieno l’imparzialità dell’organismo di garanzia e “fuori da certe facili demagogie oggi imperanti, va rilevato che fra i limiti della futura normativa vi è quello di assegnare non alla responsabilità ma al caso la nomina dei revisori da una lista di contabili iscritti da dieci anni all’albo dei revisori contabili che abbiano ricoperto ininterrottamente negli ultimi sei anni il ruolo di revisore. Succederà che in nome della ‘anti-politica’, tale ruolo sarà in futuro esclusivamente garantito ad un ristrettissimo numero di professionisti che abbiano maturato l’anzianità di servizio”.
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