AERADRIA, FRANCHINI (M5S): UNICA SOLUZIONE E’ L’AUMENTO DI CAPITALE CON RISORSE PRIVATE
“La rilevanza strategica di un aeroporto per una località turistica in generale e per Rimini in particolare è fuori discussione”, spiega il consigliere comunale del Mov, Carla Franchini. E aggiunge: “L'unica soluzione possibile sotto il profilo normativo oltreché la più equa, evitando che gli operatori economici dell'indotto beneficino della presenza di un aeroporto e altri paghi il conto, rimane l'aumento di capitale con risorse private. E' la legge con un preciso limite a vietare, invece, gli aumenti di capitale da parte del pubblico alle società che hanno chiuso in perdita per più di tre anni”.
La questione è delicata e l’alternativa ad una seria strategia di coinvolgimento dei privati sono “i sigilli all'aeroporto. Si dice - e non abbiamo motivo di addurre il contrario - che l'Aeroporto genera un indotto di oltre 970 milioni di euro. Bene, allora si chieda agli operatori economici beneficiari dell'indotto di sostenere l'aeroporto ricorrendo al proprio portafoglio”.
Il problema del Fellini è “la sua sostenibilità in condizioni di economicità. Se la gestione chiude costantemente in perdita - come nel caso di Aeradria - le cause sono da ricercare in una gestione incapace del management e nel necessario fabbisogno aggiuntivo di risorse finanziarie che si uniscano ai ricavi della gestione”.
Gli stessi organi di controllo hanno “certificato una gestione allegra, spendacciona, scorretta, confusa e per nulla trasparente, tanto che i medesimi Organi di controllo non hanno reso parere positivo all'approvazione dei bilanci. Il management va pertanto sostituito e vanno intraprese le doverose azioni di responsabilità verso gli amministratori, come prescrive la legge. Va da sé che la presenza di un indotto economico non giustifica la presenza di un management incapace. Anzi. E' una zavorra anche per l'indotto medesimo”.
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