RIORDINO PROVINCE, I COMUNI FANNO PROPRIO L’ODG VITALI: PORTEREMO LA PUCULIARITA’ RIMINESE AL CAL
I sindaci della provincia, riuniti attorno al capezzale di Stefano Vitali, assieme al direttore della Asl Marcello Tonini, questa mattina hanno discusso l’ordine del giorno che Rimini presenterà al Consiglio per le autonomie locali. Un ordine del giorno che “impegna il presidente della Provincia di Rimini a rappresentare le peculiarità della comunità riminese” sulla scorta del dossier presentato qualche settimana fa da Vitali per dimostrare le eccellenze riminesi nel panorama romagnolo, tra cui la sanità.
I 27 sindaci hanno concordato di portate ciascuno nel suo consiglio l’odg in virtù della “comune consapevolezza circa il ruolo, da protagonista, che tutto il territorio riminese deve poter svolgere nelle sedi istituzionale preposte al confronto con le altre province romagnole e con la Regione Emilia Romagna”.
Il perché lo ha spiegato Vitali che illustrando l’odg ai sindaci ha sottolineato come sia “necessario affrontare questa svolta storica con il giusto orgoglio ma anche con la consapevolezza data dai numeri, dalle cifre, dal reale peso economico, infrastrutturale, sanitario e culturale del nostro territorio. Su tutti una sanità di eccellenza, il livello di leadership raggiunto dal nostro settore ricettivo e fieristico, ma anche la necessità, per gli stessi motivi, di mantenere sul nostro territorio i presidi di sicurezza necessari per una realtà come la nostra che ogni anno accoglie milioni di presenze turistiche”.
Il sindaco di Riccione Massimo Pironi ha invece posto l’attenzione “sulla dinamicità nel settore terziario, che il governo fatica a leggere perché utilizza parametri statici, che deve essere mantenuta e sviluppata”, e sui trasporti. “E’ necessario non abbassare la guardia – ha detto - sulla raggiungibilità del nostro territorio via cielo, rotaia e gomma, tutte infrastrutture necessarie per il pieno sviluppo del nostro potenziale turistico e ricettivo”.
A margine il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, ne ha approfittato per fa notare come “il merito riminese di aver portato il confronto del riordino istituzionale sul tema dei contenuti e dei dati, dopo aver assistito a qualche parola in libertà di troppo da parte di sindaci di altre province”.
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