IL NOME (QUELLO SOLO) C’E’: PROVINCIA UNICA ROMAGNOLA. OGGI A BOLOGNA L’ASSEMBLEA DEL CAL
Il nome almeno ce lo ha. Si chiama ‘Provincia unica romagnola’. Il Consiglio delle autonomie locali (Cal) dell’Emilia Romagna ha approvato il documento sul riordino delle Province che la Regione dovrà inviare sotto forma di proposta al Governo entro il 23 ottobre. Il documento del Cal non tradisce sorprese. L’assetto regionale è composto da Città metropolitana di Bologna, Provincia di Parma e Piacenza, Provincia di Reggio Emilia e Modena, Provincia di Ferrara e Provincia unica romagnola.
C’è stata un po’ di bagarre in consiglio. Il documento è stato approvato con 33 voti favorevoli su 39 presenti. Il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, si è astenuto e in cinque hanno dichiarato nero su bianco l’intenzione di non partecipare al voto (Beatrice Draghetti e Sonia Masini, rispettivamente presidente della Provincia di Bologna e presidente della Provincia di Reggio Emilia, piu’ tre sindaci del reggiano), mentre il sindaco di Reggio, Graziano Delrio, ha lasciato l’assemblea prima.
All’assemblea hanno partecipato anche le istituzioni riminesi rimarcando, in particolare Andrea Gnassi, sindaco di Rimini, come nel merito la riforma non vada bene e non meglio il documento del Cal perché si creano Province molto eterogenee tra loro, associandole in modo forzoso e anacronistico, senza una visione di futuro e di contesto europeo.
Fin qui, però, nulla per la Romagna a parte il nome. Il problema è e sarà definire funzioni e competenze.
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