(Rimini) Il Comune di Rimini ha avviato il percorso per aderire al nuovo Patto dei Sindaci per il clima e per l’energia, un programma promosso dalla Commissione Europea e che mira al coinvolgimento delle amministrazioni locali nel contrasto agli effetti e alle vulnerabilità del cambiamento climatico attraverso un piano di azioni comune (Paesc, piano di azione per l’energia sostenibile e il clima). La Commissione europea ha fissato come traguardo la riduzione delle emissioni di Co2 e di altri gas serra sul territorio comunale di almeno il 40% entro il 2030, attraverso una migliore efficienza energetica e un maggiore impiego di fonti di energia rinnovabile.
Con la delibera discussa con parere favorevole questa mattina in III commissione consigliare (13 favorevoli 4 astenuti), l’Amministrazione oltre ad sottoscrivere la proposta della commissione Europea e la sottoscrizione del Patto, impegna l’amministrazione ad avviare la realizzazione del Paesc, che prevede nello specifico: a) la realizzazione di un inventario di base delle emissioni per pianificare un percorso di mitigazione (cioè azioni per la riduzione di emissioni); b) preparazione di una valutazione dei rischi e delle vulnerabilità indotti dal cambiamento climatico al fine di pianificare il percorso di adattamento (cioè per anticipare le conseguenze avverse del cambiamento climatico, per prevenire o minimizzare i potenziali danni o valorizzare le opportunità che potrebbero scaturirne); c) predisposizione del Paesc, da approvare in consiglio comunale entro il 2020, con rapporto di monitoraggio ogni due anni. L’Amministrazione inoltre presenterà la manifestazione di interesse per partecipare al futuro bando regionale di finanziamento per la redazione dei PAESC e che prevede la concessione di un contributo in funzione del numero di abitanti, con un massimo di 30mila per i Comuni che come Rimini superano i 70 mila abitanti.
Il Paesc rappresenta un aggiornamento del Piano di azione sostenibile approvato dall’Amministrazione nel 2014 e che attraverso un articolato ventaglio di interventi ha già riconsegnato importanti risultati, ad esempio con l'abbattimento del CO2 al 31 dicembre 2016 pari al 18,7% rispetto al 2010. Per il 2020 si prevede di arrivare ad una riduzione del 29,3% (oltre 203mila tonnellate di CO2/anno). Sul fronte del risparmio energetico, la previsione per il 2020 è di arrivare ad una riduzione del 20%, con un risparmio di oltre 620 mila MWh/anno. A fine 2016 il risparmio ottenuto era già del 7,4%, in linea con le previsioni. “I dati mostrano che gli obiettivi posti per il 2020 sono già in buona parte raggiunti – sottolinea l’assessore all’Ambiente Anna Montini - Ci sono piccole e grandi azioni che si intrecciano per promuovere un cambiamento concreto ed educare al rispetto dell’ambiente: penso, solo per fare qualche esempio, all’implementazione della rete di piste ciclabili, al rinnovamento del parco mezzi per il trasporto scolastico, con 21 scuolabus a metano acquistati due anni fa; e ancora ai tanti interventi mirati all’efficientamento energetico delle strutture scolastiche comunali. Penso alla grande attenzione sul verde pubblico come strumento di mitigazione degli effetti del cambiamento climatico e per accrescere la vivibilità del contesto urbano, attraverso le molte ripiantumazioni portate a termine e campagne come ‘Dona un albero alla tua città’ che sta partendo ora. Gli obiettivi indicati dal Paes prima e dal Paesc ora sono ambiziosi e di portata globale, ma ogni Comune ha il dovere di fare la propria parte”.