"Dovevano essere poche settimane, poi prima di Natale, poi sicuramente dopo il 6 gennaio, il 21 gennaio era sicuro. Siamo al 26 di febbraio e pare che la prossima settimana sia quella buona. Va specificato un elemento: a quanto pare tutto si è arenato sul tavolo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Non sono Anas e Società Autostrade ad avere causato questo ennesimo ritardo, che, a questo punto, rischia di far saltare quell’auspicio avanzato da tutti i sindaci e dalle comunità del territorio di vedere aperti i cantieri entro l’estate 2019".
A parlare è il sindaco di Rimini a proposito delle rotatorie sulla Statale 16 che da 155 giorni (cioè dal 24 settembre scorso) sono ferme sul tavolo del ministro Toninelli.
"Da parte mia, - afferma Gnassi - non mi interessa la speculazione politica. Sarei il primo a essere contento se il l’orologio non arrivasse a 156 o a 157. Lo sarei stato ancor di più, naturalmente, se il conteggio si fosse fermato alla doppia cifra ma tant’è. La palla è in mano al Ministero, il pulsante dello start è su quel tavolo. Anche un giorno di ritardo, a questo punto, rischia seriamente di sfasare ogni tempistica. Speriamo che questa infinita telenovela finisca una volta per tutte”.
Il sindaco ricorda che le due rotatorie sulla strada statale 16 all’altezza degli incroci con la consolare San Marino (SS72) e via Coriano (Sp41) sono solo le ultime, e per questo forse le più importanti, di un lungo e costante intervento per la rimozione sul tratto riminese della statale 16 dei cosiddetti “buchi neri”. Un lavoro che ha visto la comunità locale impegnata in prima persona nel corso degli anni per risolvere tutte le problematiche dovute alle intersezioni pericolosissime della viabilità, dalla rotatoria delle Befane al sovrappasso di via Marecchiese, alla rotatoria con la SS 9, alle rotatorie di via Covignano e via della Grotta Rossa, al sottopasso di via Edelweiss Rodriguez, a quella all’altezza dello stabilimento Valentini attualmente in corso con una spesa di oltre 5 milioni di euro.