È stata infatti pubblicata il 17 maggio scorso la delibera Cipe 52/2018 che assegna al territorio dell’entroterra riminese 3,76 milioni di euro della Strategia nazionale Aree Interne (Snai) a cui si aggiungeranno circa 9 milioni di euro di fondi europei regionali per combattere lo spopolamento e promuovere lo sviluppo locale.
“È stato premiato lo sforzo della Regione Emilia-Romagna - commenta l’assessora al Bilancio Emma Petitti -. Anche grazie all’impegno del collega Patrizio Bianchi, assessore alle Politiche europee per lo sviluppo, abbiamo supportato la presentazione della strategia per l’Alta Valmarecchia consentendo di ottenere il finanziamento nazionale”.
L’Alta Valmarecchia, con una progettualità che fa capo all’Unione Valmarecchia, è così diventata ufficialmente la quarta area interna pilota del Paese e si sta accingendo a chiudere la sua strategia di area intitolata “Paesaggi da vivere”.
La strategia di area prevede 20 interventi dedicati a investimenti per valorizzare il patrimonio naturalistico paesaggistico e attrarre turisti nell’area e per valorizzare i grani antichi e i prodotti delle filiere produttive tradizionali. Oltre a ciò sono previsti interventi nei settori dei trasporti, della sanità e della scuola per migliorare la qualità di vita dei cittadini residenti.
“Di particolare interesse - chiude Petitti - gli interventi finalizzati alla valorizzazione dei prodotti locali come i grani antichi che verranno inseriti nei circuiti commerciali della GDO con l’intento di avvicinare le aree interne ai mercati a forte domanda delle aree più forti del territorio regionale”.
L’Alta Valmarecchia si aggiunge quindi alle altre tre aree interne pilota della regione che hanno già ottenuto lo stanziamento nazionale pari a 15 milioni di euro in totale e che sono già in fase di attuazione delle loro strategie. A questi si aggiungono 52 milioni di euro di Fondi europei (Fondi FESR, FSE e Piano di sviluppo rurale) interamente dedicati alle aree interne della montagna (Appenino piacentino parmense, Appennino Emiliano, Alta Valmarecchia) e al Basso ferrarese.