(Rimini) Al suo secondo giorno di programmazione, il MystFest dedica i suoi appuntamenti ad una figura iconica del mondo del giallo: il protagonista di giovedì 27 sarà infatti Diabolik. In piazza 1° Maggio alle ore 21 un dibattito su Diabolik, “il Re del Terrore”, personaggio dai grandi numeri. Dalla sua nascita ad oggi ha venduto 150 milioni di copie e a più di 50 anni dall’uscita del primo albo conta oltre 3 milioni e mezzo di copie distribuite all’anno. La serata, in collaborazione con la casa editrice Astorina e la partecipazione del Diabolik Club, approfondirà le figure fuori dal comune delle sorelle Giussani, giovani ed entusiaste imprenditrici milanesi che nei primi anni Sessanta crearono Diabolik, e sul mistero legato al disegnatore delle tavole del primo albo di Diabolik. Il talk coinvolgerà gli scrittori Davide Barzi, Andrea Carlo Cappi, Carlo Lucarelli e il regista Giancarlo Soldi, mentre Patricia Martinelli (autrice e già direttrice di Astorina), manderà i suoi saluti al festival e alcune sue considerazioni. Sarà poi presentata la nuova edizione del libro di Barzi dedicato alle Giussani, “Le Regine del Terrore”.
A seguire il docufilm Diabolik sono io, diretto da Soldi: oltre a mostrare rari materiali d’archivio, investigherà sul mistero legato a Angelo Zarcone. Di lui -detto “il tedesco” per la carnagione chiara e i capelli biondi- si sa solo che dopo aver consegnato alla redazione Astorina le tavole de “Il Re del Terrore”, il primo numero di Diabolik pubblicato nel novembre del 1962, si volatilizzò. Nel 1982, in occasione del ventennale della testata, Angela e Luciana Giussani assoldarono persino il famoso investigatore Tom Ponzi per ritrovarlo, ma senza esito. Partendo da questo spunto, il documentario tratteggia un identikit del Re del Terrore, avvalendosi di una galleria di testimoni tra cui Milo Manara, Mario Gomboli, Tito Faraci, gli stessi Andrea Carlo Cappi e Carlo Lucarelli (presenti alla serata in piazza 1° Maggio), oltre che della partecipazione straordinaria di Stefania Casini nei panni di un avvocato. A fare da fil rouge della narrazione saranno ancora le Giussani, grazie a un’intervista ‘senza tempo’ riemersa dalle Teche Rai. Giancarlo Soldi continua la sua opera di approfondimento sul mondo del fumetto italiano, che costella la sua filmografia documentaristica. Prima di dedicarsi a Diabolik, infatti, il regista milanese ha già approfondito, tra gli altri, le figure di Tex e Tiziano Sclavi. Qui Soldi e Gomboli, l’attuale editore, direttore responsabile e curatore dei soggetti di Diabolik, s’inventano l’avventura di uno smemorato Zarcone (Luciano Scarpa) che cerca di rimettere insieme i pezzi del suo passato attraversando una serie di stazioni in un universo vicino a quello di Diabolik, compresa la complicità di una musa che pare avere le fattezze di Eva Kant. Le musiche sono di Teho Teardo.
Al Salone Snaporaz, per la retrospettiva “Cinque volti della paura” dedicata al cinema di Mario Bava, alle 23.30 Diabolik, del 1967, che riprende le situazioni di alcuni episodi della serie a fumetti creata dalle sorelle Giussani. Nel cast John Phillip Law, Marisa Mell, Michel Piccoli, Adolfo Celi, Claudio Gora; le musiche sono di Ennio Morricone e nel cast figura anche un altro premio Oscar, Carlo Rambaldi. Law, avido fan di fumetti fin dall’infanzia, aveva studiato gli albi originali delle sorelle Giussani. Dopo aver compreso che l’aspetto più distintivo dei tratti fisici di Diabolik erano le sue sopracciglia, applicò del mascara sulle sue e si addestrò a trasmettere una vasta gamma di espressioni attraverso quel particolare. Dopo l’incontro con De Laurentiis e Mario Bava, il regista esclamò “Ah, questo è Diabolik!”, sottolineando che Law aveva ottenuto la parte. Il film sarà introdotto da Joe Denti.