(Rimini) Nonostante i risultati positivi registrati da Goletta Verde l'attenzione sul Rio Marano rimane sempre alta. Entro i primi giorni di questa settimana, che coincide con le più basse maree della stagione estiva, verranno terminati gli ultimi interventi alla seconda duna sottomarina con l'asportazione dei sedimenti nel tratto a mare della foce. In questo modo verrà ulteriormente migliorato il rimescolamento della acque fluviali con quelle marine e verrà riportata a situazione ottimale il deflusso delle acque fluviali in quelle marine.
Per l'assessore all'ambiente Lea Ermeti "Non abbasseremo la guardia per difendere i risultati ottenuti, la tappa di Goletta Verde per Legambiente di domenica 30 giugno ha rappresentato un momento importante del nostro percorso verso una crescente sensibilizzazione alla salvaguardia delle acque di balneazione, basilare risorsa per la nostra economia turistica. Preservare l'ambiente significa non solo tutelare le risorse naturali ma anche la salute di tutti attuando politiche di avanguardia che apportino benefici sia all'ambiente che in termini di sviluppo turistico. In questa direzione a breve verrà presentato all'amministrazione uno studio di ingegneria idraulica commissionato al Politecnico di Milano rivolto nello specifico al rio Marano con l'obiettivo di proporre soluzioni tecniche da condividere con gli enti preposti, a partire da Regione e Atersir. Questa sarà un'occasione per valorizzare le bellezze di un territorio, come quello riccionese, che da nord a sud merita di essere vissuto dai nostri turisti in ogni occasione."
Tra le misure messe in campo dall'amministrazione in collaborazione con l'ente gestore per una conduzione ottimale della rete e di ogni impianto di sollevamento, si ricorda la nuova vasca di laminazione entrata in funzione la scorsa estate presso il depuratore, che ha consentito l'eliminazione delle aperture ai bypass. In presenza di precipitazioni importanti, la vasca serve da "cuscinetto di compensazione" delle acque di prima pioggia, con conseguente sgravio del carico del depuratore. Questo permette di conseguire una significativa riduzione dell'impatto ambientale e di incidere sensibilmente sul miglioramento della qualità delle acque di balneazione, perché si consente una migliore gestione dei flussi in entrata, evitando in particolare di aprire il by-pass verso il torrente Marano presente in testa al depuratore.