(Rimini) Il consigliere comunale Mario Erbetta si appella al segretario provinciale dei giovani democratici e vicepresidente dell’associazione Basta plastica in mare Edoardo Carminucci, che invita “in modo pragmatico a fare pressioni sul Comune affinché dai proclami si passi seriamente a una politica ecologica”. In primis, “il Comune oltre a richiedere agli alunni delle scuole elementari l'acquisto delle borracce (Cattolica le ha regalate agli studenti) fornisca ogni istituto di un distributore di acqua depurata come ha fatto San Marino delle sue scuole. E magari lo faccia in tutti gli uffici pubblici togliendo i distributori automatici di acqua in bottiglia”. Se si vogliono eliminare le bottiglie di plastica dell'acqua minerale “bisogna fare consumare l'acqua depurata alle famiglie per cui propongo degli incentivi a chi si fornisce di depuratori di acqua magari dando la possibilità di poter pagare a rate l'importo rimanente sulle bollette ordinarie. Mi spiego meglio. Un impianto costa circa 400 euro (solo acqua naturale) il comune potrebbe dare un contributo di 100 euro e magari utilizzare per chi vuole SGR o Hera per il montaggio dello stesso con rateizzazione dei rimanenti 300 euro in piccole rate nelle bollette (cosa che tempo fa faceva SGR)”. Utile potrebbe essere anche “imporre nei nuovi progetti di costruzione impianti di acqua depurata e di tritarifiuti per ogni abitazione (costi minimi con massima resa in fase di costruzione) con eventuali premialità a chi lo fa” e ancora “fornire tutti i quartieri di più distributori di acqua depurata pubblica (ne ho chiesto uno per la Gaiofana e so che altri consiglieri li hanno chiesti per i loro quartieri). Ora risulta che tali impianti non si vogliono più fare perché anti economici”. Infine, Erbetta propone di “eliminare in tutti gli uffici pubblici le alimentazioni a gasolio per il riscaldamento, rimodernare tutto il parco mezzi comunale e delle partecipate totalmente inquinante, imporre nei prossimi bandi europei di mobilità e spazzatura l'obbligo di mezzi esclusivamente ecologici, assumere più poliziotti municipali per il controllo delle ordinanze ambientali magari costituendo un nucleo specializzato. Cose pratiche e fattibili. Cose concrete diverse dai proclami”.