Un anno di "carismatico" Galli: tempo di festa e di bilanci

Venerdì, 25 Ottobre 2019

(Rimini) Domenica a Rimini sarà una giornata di gran festa, a un anno dall’inaugurazione del teatro Galli, il 28 ottobre 2018 con Cecilia Bartoli interprete della rossiniana Cenerentola. Il tempio della cultura in un nuovo abbraccio alla sua città resterà aperto gratuitamente tutto il giorno per mostrarsi ai curiosi, pure con visite guidate alle quali sarà però necessario prenotarsi (anche direttamente in biglietteria al teatro). Nel pomeriggio, musica dal vivo (dalle 18) con l’orchestra dell’istituto Lettimi e la Mondaino young orchestra, con video documentari dedicati al teatro a cura del gruppo Icaro, con il brindisi atteso per le 19. Le porte del Galli chiuderanno i battenti alle 23.

Un anno di teatro Galli restituito a Rimini dopo 75 di quasi vuoto vuol dire non solo festa, ma anche tempo di bilanci. “Tutti siamo testimoni di cosa abbia rappresentato la rinascita del teatro Galli”, esordisce l’assessore alla cultura del Comune di Rimini, Giampiero Piscaglia. Tutti, riminesi, turisti e non solo, voglio vedere il Galli, entrarci almeno una volta, parlarne con orgoglio, ammirarlo commossi. Tanto che Piscaglia parla addirittura di “teatro carismatico”, ricordando il calore e l’interesse dopo un anno ancora più che vivo, il successo che il Galli riscuote anche tra gli addetti ai lavori. Si potrebbe ricordare la prova acustica che fece il maestro Gergiev prima dell’inaugurazione, la visita a sorpresa in giugno di Vittorio Sgarbi e ancora “solo l’altro giorno ha bussato agli uffici Isabella Ferrari chiedendo di poterlo vedere”, racconta Laura Fontana, responsabile della stagione di prosa. Sono già sold out, spiega Fontana, la gran parte degli appuntamenti programmati per i prossimi mesi. Il teatro Galli è location ambita anche da privati, come dimostrano lo spot girato a Rimini da un noto liquore in tv da mesi e un’ancora più nota casa automobilistica che lo ha scelto per presentare i suoi ultimi costosi modelli. Il Times lo ha inserito tra i 100 luoghi al mondo che meritano di essere visti. Importanti manifestazioni come l’Ulisse fest, A voce alta e il Concorso internazionale di danza Noureev, il Meeting lo hanno voluto come sede dei propri eventi. Come dimenticare le lunghe file, sin dalle primissime ore del mattino, quando un anno fa o poco più vennero messi in vendita i primi biglietti.

In un anno sono stati duecento circa gli appuntamenti programmati, tra stagione di prosa, opera e Sagra malatestiana, 50mila gli spettatori, 13mila le persone iscritte alle visite guidate, tantissimi i momenti da ricordare, con Roberto Bolle e il maestro Valery Gergiev, fino al 3 agosto quando il maestro Riccardo Muti ha diretto la sua Orchestra Cherubini davanti al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, un po’ una sorta di nuova giornata inaugurale, se si vuole. Il Galli guarda avanti ora anche con due produzioni operistiche: l’Aroldo di Verdi (lo spettacolo che inaugurò il teatro polettiano nel 1857) e una versione dell’Elisir d’amore pensata per il pubblico dei più piccoli.
“Aspiriamo a diventare un teatro di tradizione”, rivela Piscaglia, cosa che oltre ad incrementarne il prestigio porterà al Galli ulteriori finanziamenti. A chiusura del primo anno, sarà per il comune “tempo di riflessione” sulla sostenibilità anche economica del teatro che dovrà, come tutti i suoi “simili”, contare molto su finanziamenti pubblici e sponsor o clienti privati, dal momento che i biglietti in genere nelle più rosee delle ipotesi (applicabili al Galli dei ripetuti sold out) “arrivano a coprire al massimo il 30 per cento delle spese”, ricorda Piscaglia, che ha tra i prossimi obiettivi anche quello di "facilitare lo sbigliettamento" studiando e proponendo "specifiche azioni o pacchetti".