(Rimini) «Nel 2010 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano dichiarò che “la figura di Craxi non può venir sacrificata al solo discorso sulle sue responsabilità sanzionate per via giudiziaria”. Craxi va considerato come figura di leader politico e di uomo di governo impegnato nella guida dell’esecutivo e nella rappresentanza dell’Italia sul terreno delle relazioni internazionali. Il nostro Stato democratico non può consentirsi distorsioni e rimozioni del genere». Con queste parole pronunciate nove anni fa dall’ex Presidente della Repubblica il consigliere comunale di Rinascita civica, Mario Erbetta, chiede l’intitolazione di una via o di una piazza a Bettino Craxi.
“Nessun personaggio storico può essere ridotto a questa sua azione o all’altra, a un lato piuttosto che a un altro della sua personalità. Nel bene o nel male, Craxi ha segnato la storia italiana. Deputato per sette legislature di seguito, Presidente del Consiglio dei Ministri per quasi quattro anni di fila, segretario del terzo partito più importante della nazione dal 1976 al 1993, ha senza dubbio dato una svolta al modo di intendere la politica e in particolare la politica estera dove la sua visione di un'Italia al centro delle politiche del Mediterraneo ritorna ad essere quanto mai attuale. Ed è per questo che si chiede l'intitolazione di una via o di una piazza o una rotonda ad uno dei più grandi statisti italiani”.
Per alcuni, “forse per la maggioranza, intestare una strada a una persona è una sorta di attestato di merito, una certificazione che quell’uomo o quella donna possono svolgere da modello positivo per le generazioni che verranno. La possibilità di ricevere questo attestato di merito dipende da quanto il soggetto candidato si conformi alla gerarchia di ideali che i valutatori hanno in mente. Ma il vero criterio a cui bisogna far riferimento per intestare una strada a Bettino Craxi deve essere la Riconciliazione. Quando, nel caso di Craxi (ma il discorso vale per qualsiasi personaggio storico), si potrà sostenere che quest’ultima è avvenuta?”, si domanda Erbetta.
“Forse la riconciliazione riuscirà nel momento in cui si ammetterà l’importanza della figura di Craxi nella storia della Repubblica Italiana e, dall’altro, si giungerà a valutare la sua complessiva azione politica. Ad oggi 46 comuni hanno intitolato una Piazza o una Via a Craxi, da Alessandria a Gela, da Grosseto a Foggia, da Lucca a Rieti, da Sesto Sangiovanni a Ragusa. Tali comuni sono giunti a una pacificazione sociale mettendo una parola fine alla damnatio memoriae che ha subito lo Statista. E' ora che anche la città di Rimini, approfittando del ventennale della morte che avverrà il 19 Gennaio 2020, si riconcili con Craxi e con il Socialismo che ha rappresentato e che ha governato la citta dal 1983 al 1990 con il Sindaco Massimo Conti e dal 1990 al 1992 con il Sindaco Marco Moretti, rendendola la capitale del Turismo e del Divertimentificio Europeo”.