(Rimini) Stessi spazi, stessi espositori, stesso programma ma nuove date per l'edizione di Primavera di Giardini d'Autore, l'evento che richiama a Rimini i migliori vivaisti d'Italia: Castel Sismondo e Piazza Malatesta fioriranno infatti nel weekend che va dal 17 al 19 aprile, e non dal 20 al 22 marzo come da tradizione. La decisione dell'organizzazione fa seguito al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 4 marzo sulle misure riguardanti il contrasto e il contenimento sull'intero territorio nazionale del diffondersi del Coronavirus, che prevede tra le varie disposizioni anche di sospendere "le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura, ivi inclusi quelli cinematografici e teatrali, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro": per un evento come Giardini d'Autore, che pur svolgendosi in prevalenza all'aperto conta su una media di 14.000 ingressi ad ogni edizione, risulterebbe impossibile contingentare gli ingressi per garantire il rispetto delle norme sull'affollamento.
"La sicurezza e la salute pubblica vengono prima di qualsiasi interesse, per questo motivo abbiamo scelto di interpretare nella maniera più cautelativa possibile il decreto del Governo di ieri- spiega Silvia Montanari, curatrice di Giardini d'Autore-, ma allo stesso tempo siamo consapevoli e orgogliosi dell'importanza che gli eventi in generale, e quelli dedicati al vivaismo nel nostro caso specifico, ricoprono per il tessuto economico e sociale di questo Paese: per questo motivo abbiamo deciso di calendarizzare questa edizione di primavera di Giardini d'Autore nella prima data disponibile una volta concluse le misure di prevenzione, escludendo ovviamente il weekend di Pasqua".
D'altronde, continua Silvia Montanari, "un evento come Giardini d'Autore, oltre a essere una festa dedicata alla bellezza, alla natura e al verde e oramai un appuntamento fisso in città, crea opportunità lavorative per oltre 300 persone tra 100 aziende espositrici, fornitori e staff, e muove su tutta la città di Rimini un indotto davvero importante tra alberghi, ristoranti e attività commerciali coinvolte, come è normale che sia per una manifestazione con questi numeri. Ecco perché- conclude- avvertiamo come un dovere civico la necessità di impegnarci il più possibile per garantire il ritorno alla normalità quando sarà terminata l'emergenza, e anzi vogliamo offrire alla città, ai suoi abitanti e ai suoi ospiti una edizione ancora più ricca: come insegnava Pablo Neruda, niente può fermare la primavera".