(Rimini) Monitorare le condizioni di salute degli anziani, accertarsi che dispongano dei beni e dei servizi necessari e dare raccomandazioni sulle cautele da tenere per prevenire il contagio da Coronavirus che, come noto, riguardano principalmente il lavaggio frequente delle mani, l'evitare di uscire dalla propria abitazione, e riferirsi al medico di medicina generale in caso di comparsa di sintomi influenzali. A questo scopo è stato disposto il monitoraggio degli anziani che vivono soli e non sono completamente autosufficienti – 170 - da parte degli assistenti sociali.
Inoltre il Nucleo Fragilità sta contattando un gruppo di circa 400 anziani che vivono a domicilio e - pur essendo autosufficienti - si trovano in condizioni di relativo isolamento sociale e fragilità. Anche per questi anziani viene monitorato lo stato di salute e vengono fornite le raccomandazioni ministeriali.
I consigli vanno dall’“evitare di uscire dalla propria abitazione fuori dai casi di stretta necessità” al lavarsi spesso le mani, non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani; evitare abbracci e strette di mano, evitare l'uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, mantenimento, nei contatti sociali, di una distanza interpersonale di almeno un metro.
"Cambiano le modalità – spiega Gloria Lisi, assessore alla protezione sociale del Comune di Rimini – ma non il contenuto dei servizi di welfare, che in questi giorni si stanno rimodulando per gestire al meglio i contatti con gli anziani. In un mutato quadro organizzativo, dove i colloqui sono stati ridotti a quelli strettamente necessari, è il telefono che garantisce la relazione umana. Al momento nessun servizio è interrotto, come il pacco viveri della Caritas o le visite domiciliari. Il concetto è quello di monitorare i casi più critici garantendo le necessarie misure di sicurezza sia per gli anziani che per gli operatori sociali".